"AI mare, ai monti, ai laghi" La VII tappa: Pallanza«Salò (km. 267)

"AI mare, ai monti, ai laghi" La VII tappa: Pallanza«Salò (km. 267) "AI mare, ai monti, ai laghi" La VII tappa: Pallanza«Salò (km. 267) Le vittorie di Brambilla e Bolzoni PalIaniD, 12, ore 10. La tappa precedente è stata, una delle più veloci tra. quello finora disputatosi, ad onta di un percorso difficile per forti pendenze e pericolose disceso -su strade spesso non buone. L'ultima performance, oltre che al valore. malditestddei singoli corridori, fu certamente dovuta al;u'ileCndgvincecvdtiròtrlascimohSmaletovtrEmuIntiAdzbBtrNdaFPVdgre brtrtucosclososaVpegrgocofaingrinduvecavel'tenaosndeVbfiAto che «li uomini di lesta, per sfuggire agli inseguitori, che li stringevano dappresso, con rude energia marciavano quasi ininterrottamente a forte andatura. Sarà altrettanto veloce la tappa odierna? Speriamo lo sia di più, giacche mancano in essa eccessive pendenze, la massima altitudine linciandosi a metri 4-4S a Gavirate. Non conosco lo stato delle strade: so soltanto che ieri un violento acquazzone, duralo qualche ora, ha spazzato fino l'ultima ombra di polvere. SI addormentano le ultime luci sul lago quando noi ci prepariamo alla partenza. Il ciielo assai limpido preannunzia una buona giornata. Cardani e Ronchi accudiscono alla consegna dei numeri dei corridori, molti del quali giungono in ritardo, ancora 'tutti assonnati. Sulla piazzetta, subito prima della partenza, vi e numerosa folla, nella quale predomina il ciangottante elemento femminile. La partenza fc data alle 5.24. Gaietti parte veloce, e stacca il gruppo di una diecina di macchine. Sono dietro di lui Bossignoli, Brambilla. Pavesi. Contesini Bordili. Sivocci. BeKlia. Gerbi, Cocchi. Bruschera. Santina, Aymo. GalLia, Cervi. Gamberini, Benassl, Della Valle, Bra.sey. Manuzzi e Mazzocchi. Seguendo la corsa Stilò, 12, ore 18. ■La strada è ridotta dalla pioggia un vero pantano. 1 corridori disseminati in lunga tua indiana tengono la banchina. In compenso della strada sempre più orribile, la natura, olire a noi uno spettacolo superbo. Neil aria fredda e limpidissima, il sole, sorgendo, getta, tesori di luce sulle mon'tagiic. i cui contorni si profilano netti e precisi sul verde ael lago. 1 ghiacciai della Valle d'Ossola si tingono d oro e brillano fantasticamente in un'orgia di colori. Ma tutto questo non è la corsa. La. strada si fa ottima avvicinandosi a Baveno. Il gruppo non per questo aumenta 1 andatura, che, è pacifica e tranquilla, con un passo da buon turista, battuto dui lormese Gallio. , ., , . Questo dura per tre o quattro chilomet.t, tinche Bruschera. seguito da Pavesi, iissume il comando e porta un po' di vivacità nel gruppo. Minuzzi, che spezza la catena, è appiedato; però ripara quasi subito. Il traguardo di Bavette è vinto da Bruschera. A Stresa. ove si giungo alle 6,12, lordine non muta .. ,, Vicino a Lesa Cocchi rallenta per attendere Brambilla, fermatosi due o tre chilometri prima per una bucatura. Brambilla infatti sopraggiunge c rientra iti gruppo nel momento in cui attraversiamo il paese. Qui si hanno tre comeniporanee forature di palmers. che mettono a terra Pavesi, Cocchi e Manuzzi. Nella scorsa tappa, non appena appiedato Pavesi, il piccolo gruppo di testa si diede alla fuga e ner tutto il percorso mantenne un andatura sostenuta; stamane invece pare che il plotone non se ne preoccupi. Bruschera, che è in prima posizione, va rallentando e distrae i colleghi lanciando laici alle belle ragazze che tratto tratto incontriamo. Presso Arona, Cocchi e Manuzzi rientrano nel gruppo; non vediamo, però Pavesi. Ad Arona. ale ore 6,45, i professionisti passano in gruppo compatto, con alta testa Bruschera e Brambilla, seguiti da Garavaglia, Gerbi, Rossisnoli, Gaietti, Cervi, Brasey, Cocchi, Galbai, Manuzzi e'J altri. Alle C,43 passa veloce Pavesi da solo. Il gruppo, dopo Arona, si divide in due schiere, capitanato, l'ima da Gaietti, e l'aitra da Galbai. Le due file indiano marciano sulla banchina per riunirsi dopo qualche chilometro. Alla fine Pavesi sopraggiunge e si porta alla lesta. L'andatura, poco appresso, si movimenta e diventa più battagliera; ma è fuoco eli paglia, che non tocca la compagine delia compagnia, comandato, ora, da Gaietti, e che cammina con tutti i suoi uomini fino alle 7,25, e giunge ad Aligera con una media oraria di 27 Km. Quando la si roda comincia a salire, Manuzzi e Della Valle mostrano di trovarsi un po' a disagio. Bordili, invece, che saliva con estrema facilità, è appiedato da un pneumatico. I dieci chilometri dopo Gavirate sono tutt'altro che pesanti, tanto più che il lieve dislivello si svolge con graduale misura. Nonostante ciò, gli uomini di classe, guidati da Pavesi, Gaietti e Brambilla, spingendo con più vigoroso slancio, giungono all'i sommità staccando gli altri di qualche centinaio di metri, ma nella discesa tutti si ricongiungono e cosi si arriva a Varese alle 8,25. I corridori vi arrivano in gruppo serrato, capitanati da Pavesi e Brambilla. Dopo dieci minuti giungono Borditi e Bella, che orano stati distaccati. Molta folla è al traguardo ad attendere i corridori: il servizio al traguardo, fissato alla località delta Madonnine, è disimpegnato dall'Unione Sportiva Varesina. Corsa monotona e senza lotta La corsa continua a svolgersi senza novità salienti. Presso Malnate, Bord.n oltrepassa Manuzzi e Beglia, che pedalano fiaccamente; e più innanzi Gamberini è escluso dai gruppo di testa nella breve salita subita dopo Varese. Anche a Della Valle ed a Mazzocchi capita la stessa sorte. Non molto dopo, lo scoppio di un Palmer appieda Santhià a Grandate. Poco dopo è la catena ctie giuoca uri brutto tiro a Pavesi, che 6 davvero sfortunato Neppure ora però il gruppo fugge, e Pavesi, riparato il danno, può ricongiungersi in breve spazio. Tocca quindi a Garavaglia di scendere per una gomma. Cosi, senza combattere, il gruppo si assottiglia di qualche unità. Cento chilometri sono già sfati percorsi. Appressandoci a Como, l'andatura accelera e la fila indiana si fa più lunga, per serrarsi quasi subito, qnasicchfe fosse di gomma. Attraverso i controlli Como. 12, ore 12. La curiosità ha riunito parecchio pubblico sul piazzale della stazione di Como Borgo Sembra un piccolo accampamento di ciclisti e fra i-j snelle e leggiere macchine brontolano i motocicli Le basdiere rosse del controllo sono poste al passaggio a livello. Verso le 0,1G corre il solito grido: Eccoli' eccoli!, e la automobile della Giuria entra' sbuffando, nel piazzale. La segue una fila da otto a dieci ciclisti, che fortunatamente la polvere non ha ridotto ancora irriconoscibile Passano tutti curvi sulle macchine, tanto da rendere molto difficile prenderne il numero. Pas sano veloci come saette, infilando la via Brian tea per attraversare il popoloso borgo di San Martino ed avventurarsi su per l'aspra salita della Castelletta. In testa al gruppo e Brambilla, seguito ruota da Cocchi; sono qua.si addosso Cebi c Gaietti; non 6 possibile vedere altri. Ad un minuto o due di distanza passa s'olllario Ga ravaglia. Seguono alla spicciolata ad uno a due, a piccoli gruppetti gli altri. Al traguardo della Castelletti passano Brani bilia, Gaietti e Pavesi, alle 10. ti.••>•<•<». i>. OTt. t.t Numeroso pubblico assiste al passaggio dei partecipanti alla corsa. Alle 10.21 passo il primo gruppo di corridori professionisii, assai numeroso, guidato da Brambilla, a mezza ruota Gaietti, a ruota Pavesi, poi Cerbi e Bossignoli in gruppo. Sivocci, Calila. Galb'd, Benassi, Jacobini, Bruschera, Cervi. Santhià. Alle 10.27, tutto solo, passa Garavaglia; alle ore 10.31 Mazzocchi: allo 10.37 Beglia. I corridori sono sititi molto applauditi, spe"clalmente Gerbi. Seguendo i dilettanti Pnllanxn. 1!, ore 10. Neppure tra i dilettanti si sono verificate starnane defezioni, e tutti i 49 arrivali nella tappa precedente hanno risposto all'appello. Quando essi cominciano ad allinearsi sul magnifico Lungo Lago di Pallanza. i professionisti hanno già percorso tutta la strada che orla lo sperone del lago fino a Stresa, dova la loro presenza ci è indicata dalle automobili che li seguono. Le condizioni fisiche del plotone sono otti- gdAvprB1aBVctptSStosinddmelisèfgVzdEB1S1le5dPSpsndclvCCvcndlzl(cplzdv me. Brizzi è riuscito a far scomparire i dolori ; alle ginocchia con delle ampie pennellaturo di jodio, che gli hanno tinto curiosamente tutte le gambe. Bobotti è addolorato per il distanziamento inflittogli, che lo retrocede di due posti nella classifica, ma medita per oggi una rivincita, che forse gli farà riguadagnare il perduto, e con due tappe ancora da correre egli ò uomo da saperlo fare. La strada, il fasgo e le gemme.... Caia» e Bertero abbandonano la corsa Salo, 12, oro 16. la partenza venne data alle 7,55 precise dinanzi ad una folla veramente grande. Fuori di Pallanza, la strada, che è stata ridotta dagli ucquuzzoni di ieri in condizioni deplorevoli, costringe i corridori a dlsporsi in Illa indiana sullo stretto ciglio asciutto. Il fango cessa soltanto al ponte sul Toce, dove comincia un tratto di strada magnillco, senza polvere e liscio come una pista. Nella deliziosa frescura mattinalo, i corridori spingono con forza, ma il groppo si maaitiene unito e numerosissimo. Ne vengono però presto tagliati fuori fin dai primi chilometri Calcaterra. Sastelli e Cenerino, che aprono la partita delle gomme bucate. A Strcsa vediamo anche Cagna di Gallarate staccarsi e scendere, mostrandoci la mano in cui è una vecchia ferita inciprignita, che gli impedisce di stringare il manubrio. Ci dice ohe si ritira, rinunciando al premio della sua Società. La caccia ai premi di traguardo comincia a Lesa, dove al primo dilettante sarà assegnata un'artistica, coppa. Chi dà il segnale della volata è naturalmente Bolzoni, seguito da pochi altri. I più non credono di doversi impegnare e la lotta sugli ultimi ó0 metri è ristretta a Bolzoni, Fattori e Cenerino. Essa termina colla vittoria del primo per una mezza ruota su Fattori. Dopo Lesa, si smorza ogni ardore bellicoso « una breve fuga di Fasoli che saggiamente non Insiste, non produce alcun movimento. Si continua, così, ad un passo piuttosto lento Uno ad Arona, dove, alle 7,15, passa il gruppo formato da circa 30 corridori. Si notano in prima posizione Fasoli e Valotti. Seguono: Agostani, Barberis, Pratesi, De Michiel. Bondesan, Ardulni, Bobotti. Pavia, Cenerino, Bolzoni e qualche altro. Cinque minuti dopo passano Brizzi, Piate e Nogroni. Un po' più addietro passa Bernazza.nl da solo. A Sesto Calende il gruppo passa ingrossato ad una quarantina di corridori. Sono in testa Fattori, Barberis, Castellili. Bolzoni, Agostani. Poco dopo .seguono. Bobotti, Chiappa, Della Valle. Alle 7,36 Pratesi e Cassini. Il cattivo stato delle strade giustifica un rallentamento del gruppo. Questo, ad Aligera, è ancora cosi numeroso e compatto che i dirigenti del controllo a timbro debbono arrestarlo con una corda tesa attraverso la strada per procedere alla timbratura. Neppure sulle strette ma ottime strade che corrono fra Ar.gera, fspra e Besozzo la forte schiera subisce disgregamenti. A Besozzo la grande medaglia d'argento dello Sport Club di cui è dotato il traguardo di Besozzo. è vinta questa volta da Fattori. Cominciano a Besozzo le piccole e faticose salite che, dominando lo specchio del lago di Varese, continuano alternate da brevi discese per una quindicina di chilometri. La testa del gruppo è qui tenuta a volta da De Michiel, Agostoni. Fattori. Bertero, Brizzi. ecc. Bobotti, che si è mantenuto sempre fin qui tn coda al gruppo, rimonta ad uno ad uno con facilità meravigliosa tutti gli avversari. La impressionaste caduta ui vertero Sull'ultima discesa verso Varese avviene ufi incidente che a tutta prima sembra di qualche gravità. Sull'ampio stradone avanza, In senso inverso ai corridori, un grosso carro tirato da due buoi. Gli animali, al passaggio del gruppo, si spaventano e sterzando rapidamente pongono il carro attraverso la strada. Bertero, che scende a velocità vertiginosa, non fa. in tempo a scansar» l'ostacolo e vi urta contro precipitando violentemente a terra dove giace, qualche istante svenuto, coperto di sangue il petto e il viso. Lo rialziamo e lo carichiamo sulla nostra automobile trasportandolo subito al vicinissimo ospedale di Varese. Qui però il dottor Guaiia-gti riscontra, fortunatamente soltanto una leggera fvrita a.I costato destro. Egli deve però rinunziare alla corsa. A Varese passa primo Agostoni, «"gitilo da Bobotti e da altri. •avorso i controlli V Como (Km. 110) alle 9,50 i dilettanti giungono in gruppo numerosissimo La barriera devia ferrovia è chiusa: è quindi gluocoforza che si fermino. ; Giungono in quest'ordine: Gobbi. Belcredi,' Agostoni. Fattori. Bendino. Erba, Verde, Favalli, Fasoli, Azzoni. ed altri. A Lecco (Km, 140) alle 10,53 passa il gruppo ancora numerosissimo, composto di Tti roni. Collina, Grassi. Castellini, Brizzi. Verde, Bobotti; alle. 10,56 De Michiel e Tedeschi; alle 11.1 Camogli. Calzolari, Bazzane Milanesi. Gli altri continuano a passare alla spicciolata.. A Magianigo alle ore 10,54 sono in 'testa Bor.nlanza, Favalli, Fasoli, Agostoni e Della Valle. Kwcrramo, 12, ore \4. Stamane per tempo le squadre, ciclistiche incaricate della vigilanza de! percorso da Pòntida a Sarnieo si sono dislocate. Ognuna ha proso il proprio posto, predisponendo un ottimo servizio. A Ponte San Pietro, il « Circolo Sportivo'»'; a Bergamo. l'«Unione Ciclisti»; a Sàrnico. il « Circolo Sportivo » di Sarnieo, tutto hanno preparato ottimamente perchè il passaggio dei corridori avvenga, senza incidenti. A Bergamo, al traguardo di con'trollo, posto in via Sdii Giorgio, sono stati disposti anche dei carabinieri, dei pompieri o molti militi della Croce Rossa. 11 pubblico è accorso numeroso per assistere ni passaggio, atteso con entusiasmo, del corridore bergamasco Fasoli, il quale occupa il secondo posto della classifica generale dei dilettanti. 11 Fasoli corro per il primo anno e auindl è ancora sconosciuto. La prima corsa da lui fa'tta è quella Milano-Bergamo, ma non potè giungere al traguardo per una caduta. Egli è nn operaio addetto al cotonificio di Varo Soriane, n Ga/z-uiga: è nn,Hlto (masi senza fondi, aiutato dallo Sport Club di Bergamo. JL arrivo a fcalò Brambilla primo dei professionisti . e Bolzoni dei diiettanti Ci telegrafano da Salò, 12, ore 16: Una grande folla attende l'arrivo dei corridori al traguardo finale della settima tappa. Ecco l'ordine di arrivo dei professioms.i: Lo Brambilla, alle 14,57; 2.o Galletti; 3.o Sivocci; 1 o Pavesi; 5.o Gerbi; Co Aimo: 7.o Santhià; S.o Cocchi; 9.o Bossignoli; 10 Galbai; 11 GaJlia; 12 Bruschera. , ,,.„,„, Dei dilettanti giunse lo Bolzoni di Pavia, a le ore 15,46; 2.o Bobotti; 3.o Erba; 4.o Fattori; 5.o Bolla Valle; 6-o Verde; 7.o Bianco. (VEDI ULTIME NOTIZIE).