La rottura delle relazioni fra Spagna e Santa Sede è avvenuta col richiamo dell'ambaseiatore Ojeda

La rottura delle relazioni fra Spagna e Santa Sede è avvenuta col richiamo dell'ambaseiatore Ojeda La rottura delle relazioni fra Spagna e Santa Sede è avvenuta col richiamo dell'ambaseiatore Ojeda jl&e impressioni in Vaticano (Per telefono e telegrafo alla STAMPA) 80, era 21,80 |(A). - Mentre gualche voce di ottimismosembrava farsi strada e prevedere quasi che i rapporti ispano-vaticani avrebbero potutotrascinarsi ancora fra una protesta e l'altrae fra una nota e l'altra è corsa di improv-viso stamane la notizia che la rottura fra Madrid e fa Curia di Roma era avvenuta e che il Gabinetto spagnuolo aveva ordinato al signor De Ojeda, ambasciatore di Sua Maestà cattolica presso la Santa Sede di presentare le sue lettere di richiamo. ., n Él* ri L ordine a Ut Ujeda Tl telegramma chi recava l'annunzio .-Ir fonte madritena otteneva poco credito, visto che già da tempo la soluzione non pacifica del dissidio fra ila Chiesa e lo Stato era ogni giorno annunziata ed ogni giorno smentita.'Ma stamane l'ambasciatore De Ojeda era tor-j nato a Roma improvvisamente da Frascati, jdove erasi recato nuovamente dopo aver par-i teciputo in Vaticano venerdì scorso all'ulti-; mo ricevimento del corpo diplomatico delicardinale Morry del Val. Il segno era dunque visibile che qualche cosa di .grave e di;nuovo si era verificato. L'uttima nota derlVaticano aveva dunque veramente vinto la ultime riluttanze del Gabinetto democratico !ie questo dichiarava la guerra? Mi sono re-1 cato subito in Vaticano per ottenere da parola autorevole ed ineccepibile la conferma o la smentita dell'avvenimento, il secondo del genere che si verifica sotto il pontificato di Pio X. II riserbo mantenuto in tutti questi giorni dalle sfere ufficiali non esisteva più ed ho potuto avvicinare parecchi autorevoli prelati, i quali mi hanno confermato genericamente la notizia Soltanto (mi diceva taluno di essi) non si tratta defla rottura dei rapporti diplomatici in seguito all'ultima notai della Santa Sede, la quale protestava contro il disegno di legge che vieta la costituzione di nuove Associazioni e Congregazioni religiose' nella monarchia fino a che non sia riformata la. legge comune del 1887 sulle Associazioni- Vengono di fatto rotte le trai tative per l'accordo su quella parte del concordato che riguarda appunto gli ordini religiosi ed il governo di Madrid chiama teporoneamente in congedo l'ambasciatore peri protestare coatro la politica del Vaticano. « Le ultime notizie (comunica infatti ufficiosamente la Santa Sede) dimostrano che E programma del signor Canalejas è non un accordo, ma una lotta contro la Santa Sede. Del resto era questa la persuasione dei circoli competenti senza distinzione di partito dal momento che ogni atto del signor Canalejas era un posso addietro nelle trattative ed uno avanti verso la rottura. Ciò che dlCOnO in Vaticat.8 „ V?, c"c U.H'BU? !u ' „ V" ; _ t Oggi ,'a situazione si riassume in brevi e chiare parole. Da che il signor Canalejas la detto di voler trattare con la Santa Sede per la questione delle Congregazioni religiose egli ha compiuto i seguenti atti: l.o decreto anticostituzionale ed anticoncordatario a fa- voro dei culti anticattolici; 2.o disseppel'i- mento del decreto nato morto del 1902 con- tro le Congregazioni religiose; 3.o messaggio del trono contenente espressioni ostili e aper- te minaccie verso la Santa Sede; i.o progetto di lesBe Proibenti nuove CQS0 religiose fino a c]ie non s; compia l'ipotetica riforma del- n'attuale legge sulle Associazioni. Di fronte. a tale contegno la Santa Sede dovette consta- tare che non si può trattare seriamente ed efficacemente finché l'altra parte dimostrai 'tanta ostilità ed è disposta ostilmente sulla j materia stessa delle trattative. Perciò la Sanjta Sede ha domandato ripetutamente al Goi verno spagnuolo di recedere da tale conte; gno, il cui effetto è fatalmente il contrario idi quello che il Governo stesso dico di desi derare, cioè un accordo. A questa domanda ;di buon senso e di lealtà il sisrnor Canalejas lrisponde richiamando l'ambasciatore: è la confessione esplicita del suo vero program !ma- Nei.ie sue autG difese, di che il signor iCanai'ejas inonda la stampa, egli ha sempre 1 i E n . o in bocca la volontà del paese e l'opinione pubblica, a cui. dichiara di voler essere ossequente. Sulla serietà, di tali dichiarazioni depone esaurientemente il seguente fatto pub blico. La grandissima maggioranza della popolazione de'la Biscaglia si è manifestata contraria alla politica anticlericale del Governo; tutti i cattolici si erano intesi di or ganizzare per domenica prossima una grande manifestazione religiosa a Bilbao. Perchè essa fosse puramente religiosa e non politica un Comitato rappresentante di tutti i par titi do'l'ordine, dai cartisti e dagli integristi sino agli alfonsisti ed ai cattolici liberali, si era costituito per tale organizzazione. Dei centoventi comuni della Biscaglia avevano aderito cento; la dimostrazione di Bilbao si annunziava come una colossale dimostrazione di tutto il paese, puramente religiosa, a postolica e pacifica. Il signor Canalejas la ha proibita». L'impressione del Papa Tali le dichiarazioni del Vaticano, ma die tro il velo delle parole che suonano come di polemica, posso assicurarvi che si co'a molto accoramento e che il richiamo dell'ambasciatore in congedo ha prodotto una grandissima impressione nelle sfere di corte e nella segreteria di Stato. Il Papa si è mostrato profondamente addolorato di fronte alla de¬ fezìone delIa second.a nazìone caj,tolica da"* tradizioni di devozione e di attaccamento ^ ^ apostolica Inlanto nei cir. ^ poUtJci g. domanda ^ a parte la for mu]a diplomaUca che v-è nelJa partenz-a di, ^ ^ s!gnor De ojeda da Roma in con g<^Q t€mporane0) non tornerà più l'amba a Roma_ Da|,la natura stessa del richiamo è facile intencjere che, mentre il signor De Ojeda si a]iontana dai palazzo di Spagna, il perso na|e dell'ambasciata resterà lo stesso per il disbrigo degli affari e resterà un incaricato, n marchese Gonzales. Egualmente il Vati- Cano ordinerà al nunzio mons. Vico di pren- dore congedo e la direzione degli affari della nunziatura apostolica resterà affidata all'u ditore mons. Solari, ma coloro che ricordano come egualmente si svolgessero gl'i aweni- mc menti, che precedettero la rottura del Vati cano con la Francia, quando il signor Nizard lasciò Roma, ritengono che il congedo del signor Ojeda preluda al ritiro definitivo dtl'a rappresentanza diplomatica di S. M. cattolica. E le previsioni per l'avvenire? — ho chiesto ad un alto personaggio della corte pontificia ne! momento in cui usciva dal portone di bronzo. — Le previsioni sono difficili — rispose cortesemente il personaggio in abito paonaz zo, — oggi non vi è che un principio, ma in breve avremo l'esatta situazione. Vi dirò che il Governo di Madrid e la Santa Sede potrebbero ristabilire i loro ranoorti normalmente anche dopo la protesta di oggi del signor Canalejas. Una volta, per esempio, il Governo italiano, essendone il Crispi a capo, richiamò in congedo il ministro italiano da Lisbona per protestare contro la mancata visita di re Carlo; poi, appianatasi la vertenza le relazioni tornarono ad essere presto atto stato normale, ma la gravità della situazione di oggi fra la Santa Sede e la Spagna è data dalla ferma intenzione del presidente del Consiglio di spingersi semnre più oltre sui'la via impostagli dai suoi amici, i qua! appartengono ai partiti più avanzati della monarchia I precedenti I precedenti del dissidio che'hanno con dotto all'attuale tensione di rapporti ed al richiumo, sia pure temporaneo, dell'amba sciatore da Roma e del nunzio da Madrid sono troppo recenti perchè vi sia bisogno d ricordarli e riassumerli. Il Vaticano oro testò per la prima volta contro il Governo di Madrid per avere questo messo in vi gore il rea! ordens del 1902 sugli Ordini re ligiosi e per il decreto il quale, dando una nuova interpretazione all'art. 11 della Co- stituzione e permettendo alcune manifesta- zioni fino a ieri vietate di cui non cattolici, violava, secondo il punto di vista della Curia, il Concordato. A tale protesta il Ga- binetto di Madrid rispose di non aver fatto nulla che potesse urtare la suscettibilità della Santa Sede e di non aver violato alcun patto concordatario. Le relazioni divennero tese; ma il Vaticano, mentre di- chiarava di non voler renrpere per inci-;dente i negoziati in corso, si lusingava che|la politica di Cnnalejas subisse un arresto;'ma a questo punto venne dal Governo pre- sentato al Senato il progetto contenente il divieto di creare nuovi Ordini religiosi, e da ciò una nuova protesta del Vaticano coni un'altra nota, il cui testo, assai vivace, e la cui sostanza sembrano aver dimostrato al Governo l'impossibilità di un accordo e di un componimento. La notizia della rottura delle trattative pertanto e del richiamo dell'ambasciatore è argomento di tutti i discorsi fuori o dentro le sfere del Vaticano. Tutti sono d'accordo nel riconoscere la gravità dell'ora presente, che attraversa la politica vaticana per ineluttabile forza dei fati o per incapacità di uomini. Poteva il Vaticano trovare un mezzo termine per usicre dall'impasse nel filiale l'ha cacciato il Governo democratico? Se voi chiedete a quanti vivono nei circoli e negli ambienti clericali vi risponderanno di no. La noia dell'" Osservatore „ Dopo le impressioni in Vaticano, 1 giornali hanno cercato di conoscere le impressioni dell'Ambasciata di Spagna. Questa seconda campana è Timasta completamente muta L'ambasciatore Ojeda, in seguito ad una corrispondenza telegrafica assidua coi suoi coadiutori dell'Ambasciata, ha lasciato Frascati ed è giunto a Roma alle 8,30. Da qualche giorno (ma specialmente fra ieri e oggi) è stato pure attivissimo Io scambio di dispacci fra l'Ambasciata ed il Governo spagnuolo. Quale ne era il tenore? Ad un dipresso il seguente: «L'ambasciatore Ojeda si mantenga pronto per il ritorno; in Vati cono è bene che questo si sappia; chi sa che la minaccia non riesca ad indurlo a più miti consigli». Ma in attesa dell'effetto nessuna comunicazione ufficiale da parte dei rappresentanti del Governo spagnuolo a Roma. Numerosi giornalisti si presentarono nel pomeriggio all'Ambasciata di Spagna per essere ricevuti dall'ambasciatore; ma questi fece rispondere che era occupatissi mo e che, ancorché non lo fosse stato, sa rebbe stato dolente di non poterli ricevere, perchè non avrebbe avuto nulla da dire, Anche l'attaché dell'Ambasciata, marchese De Gonzales, chiuse la sua porta inesorabilmente. L'ambasciatore non ha ancora disposto per la sua partenza L'Osservatore Romano, organo ufficiale del Vaticano, non commenta ancora la rottura delle relazioni fra Spagna e Vaticano, ma soltanto la proibizione, da parte di Canalejaa, della manifestazione cattolica di Bilbao scrivendo : « Il sedicente redentore della Spagna, il liberale ministro che ha dichiarato più e più volte di voler governare cosi come l'opinione pubblica gli detta, non esita a mettere il bavaglio a'ia libera manifestazione di centinaia di migliaia di cittadini di tutta una regione. E' cosi che si ispira Canalejas alla pubblica opinione, al pubblico anelito? E' così che si misura qual conto facciano della libertà di pensiero i liberi pensatori che oggi tiranneggiano nella Spagna? Basta contrapporre il testo della proibizione di ogei agli incoraggiamenti manifesti dati alle dimostrazioni anticlericali rivoluzionarie di Madrid per comprendere Canalejas, le sue aspirazioni ed i suoi inqualificabili metodi di governo, Ieri un ministro del Re si diceva lieto della manifestazione di Madrid, in cui fu visto Moret a braccetto di Paolo Iglesias. Oggi, in nome della libertà di pensiero e per sod¬ disfare il pubblico anelito di quello stesso ministro, migliaia di cittadini che, superando qualsiasi ostacolo, intendono legalmente far sentire il grido dei loro cuore di patrioti e di cattolici, impone spavaldamente il silenzio e costringe tutti al bavaglio della sua autocrate volontà ». Il Corriere d'Italia scrive: «La gravità' eccezionale della decisione del Governo spagnuolo non sfugge a nessuno; è la prima avvisaglia della fase risolutiva nella quale è entrata o sta per entrare la questione si calorosamente agitata in questi ultimi tempi fra Vaticano e Spagna. Il richiamo dell'ambasciatore non costituisce la rottura' delle relazioni diplomatiche della Santa Sede, la quale sarebbe dichiarata solo allorquando venissero ritirate le credenziali al reppresentante accreditato del Governo spagnuolo presso il Vaticano. Si tratta solo di un congedo temporeneo al quale seguirebbe immediatamente il congedo del nunzio apostolico che rappresenta il Pontefice a Madrid; ma al momento presente ancora non si è avuta alcuna comunicazione ufficiale. Quanto alle disposizioni personali di S. Ej de Ojeda y Perpignan, attuale ambasciatore di Spagna presso il Vaticano, l'ambasciatore non ha mai sollecitato di propria ini* ziativa il suo richiamo ». Il Corriere d'Italia, dopo avere rilevato la gravità dei telegrammi da S. Sebastiano, aggiunge che il contenuto della lunga nota diplomatica inviata da Roma a Madrid! non è stata pubblicata nè dalla Spagna.nò' dal Vaticano; però essa, come si afferma, può ridursi in un ultimatum. La Santa Sede avrebbe dichiarato impossibile laprosecuzione delle trattative, ove non ve* nisse mantenuto Io statu omo sulla questione in discussione. E avendo agito così, avrebbe agito come qualunque persona che si rispetta quando veda violato un contrat. to, nel quale entrambi i contraenti sono impegnati. Gli avvenimenti spagnuoli nella polittfp. ecclesiastica precipitano. Già l'altra notte noi apprendemmo dal nostro servizio speciale che Canalejas aveva deliberato di richiamare m congedo l'ambascialore presso la Santa Sede. E ieri infatti la notizia ha avuto la sua conferma nei tatti. Con questo atto la vertenza fra la Santa Srde e la Monarchia spagnuola.è entrata nel periodo, più volte preannunziato, della rottura. Canalejas aveva precisato il suo pensiero in materia religiosa, avvertendo che la sua politica non è diretta a combattere il dogma, ma a dare alla Spagna libertà di coscienza, ed ha confermato d'avere in ciò la piena fiducia del Sovrano La fotografia che pubblichiamo rappresenta il primo ministro spagnuolo (a sinistra del lettore) in colloquio col ministro di Stato Manuel Garda Prielo.