Versione più vicina al vero sulle idee attribuite a re Vittorio sugli armamenti navali

Versione più vicina al vero sulle idee attribuite a re Vittorio sugli armamenti navali Versione più vicina al vero sulle idee attribuite a re Vittorio sugli armamenti navali Bona, 28, ore 2Ì. Giornale d'Italia dichiaro di essere ini' il jgrado di pubblicare la verità sulle rivelazioni del . : ; ' | • | uatore Gervais, intorno alla limita-, zione negli armamenti navali. Le affermazioni del diurnale d'Italia possono sintetiz-: nursi cosi: » L'uomo politico francese, ali quale il He d'Ituliu ha. parlato, è Fex-mini-! strtì Roiirgeois. Inoli re, nessuna proposta del genere venne fatta dui nostro Re a Sovrani esteri. Anche l'Imperatore Guglielmo - scrive il diurnali' d'Italia. — si è compiaciuto di intrattenersi più volte colJ'uomo di' Sialo francese. Il signor Bourgeois venne a Roma vci^o la fine del gennaio scorso,insième con uh figlio, che 0 dottore in medicina.; Egli fu cordialmente festeggiato dai nostri' uomini politici, dall'on. Sonnino, che eri alluni Presidente del Consiglio, dall'onorevole Guicciardini, ministro degli esteri, da', l'nn. I.nzzatti, ministro di agricoltura e vecchio amico del Bourgeois. dall'on. Tittoni,' che due mesi dopo veniva nominato dal MiJ liistern l.uz/.atii ambasciatore a Purigi.t Vi furono in lineila occasione ricevimenti 0 simposi in onore del signor liourgeols, il qinile in ricevuto in lunga e privata udienza dal/Ite. Quell'udienza durò assai lungainente, olire un'ora <; mezza, e il Bourgeois iebbe ad esprimere agli umici la sua rrrandé ammirazione per il nostro Sovrane. Egli, dis.. |se, fra l'altro: eli Re d'Italia ha delle idea più democratiche delle in te ». ; Ma siili argomento della conversazione, il 'signor Bourgeois non vi.ih- assolutamente dire nulla ai giornalisti, ai quali negò sempre qualsiasi intervista. Trapelò, tuttavia^ dalle frasi di qualche amico del Bourgeois Iclie nell'udienza si era parlalo a lungo del-' la. questione degli arniumenti. Il senatore Gervais, che in quel momento si trovava al noma, e clie si inlrulU'ueva spesso col col* lega Bourgeois, ha appreso da. quest'ultiinoi il progetto dtl Re sulla limitazione degli armameuii. j "Che il Ite d'Italia abbia inutiiruto nella |MJ:| m<,me |-;, generosa idi a. nulla di stra¬ sua no. ma non e esalto che il Ile abbia sottoposto questa sua idea, come proposto forma!", a qualche potentato. all'Imperatore dii Germania e al Re d'Inghilterra. Non crediamo che nelle Cancellerie europee nemmeno nella nostra si trovi traccia di una .simile proposta del Ile d'Italia. Vero è che fra i 'Sovrani vi suini relazioni personali dirette. | ! ! L,j,è ,,,,„ |,.1MIM, .spesso alcun punto di conl .. . . lltt" cm le lelazioni dei Governi. Nessuno può sapere se fra il Re d'Italia e qualche Sài Urano europeo vi sia stato uno scambio di looinuiih'.-izioui suii'argòmeiito degli arma-' menti navali; ìiè.tl'alìra parte, il Re d'Italia. , , ... ... parlando al personaggio francese, da culi ebbe interessanti informazioni il senatore Gervais, disse a chi avrebbe comunicato la sua idea. Quello che invece crediamo di pòl'ferniare è, che ii Re d'Italia non pre* mai alcuna formale iniziativa nel scu¬ ter sen zinne toglie Personalmente convinto dell'opportunità, di 1frenare Iti corsa, verso le costruzioni di seni-a indicato dui -'iinUne Gervais. L'ulloruj primo uiiiiis'ro inglese Campliell-Bunnermauii propose formalmente nel 1907 che all'Aia si discutesse la questione della limita* itegli armamenti, uni tùie proposta non fu accettata, o, per meglio dire fu seppellita con una formula diplomatica caldeggiata specialmente dalia. Germania. « Quella del premier inglese fu l'ultima iniziaiiva del genere. Il Govèrno dei Ho d'Italia non lui presentato alcuna proposta sulla questione degli urniumènti, il che non che i. nostro Sovrano possa essere ti ci rs pre poi grandi e sempre più costose navi da guerra, fissando un limite al tonnellaggio,ilf armamento e alla velocita delle corazza* te. Concludendo, le rivelazioni del senatore Gervais debbono essere intese nel senso esposto. ..Quanto alia espressione attribuita a Vittorio Ernutiuele Ili, inforno olla maggiore autorità, che deriva ad un Cupo di Stato dallo sua origine elettiva, il signor Gervais ha frainteso ciò che gli lui confidato l'illustre personaggio francese, che lo ha informato. » La corona, ferrea del Regno d Italia e stata data allo Dinastia di Savoia per volontà di popolo, liberaimente espressa nei; plebisciti, e Vittorio Emanuele III, ai pari del suo genitore e del sur, avo, può dire di quella gloriosa corona: ..11 popolo italiano me l'ha data: guai a chi là tocca ». Circa poi l'interessamento del Re d'Italia olle questioni di .Marina, il Giornale d'Italia aggiunge: » Il compianto ammiraglio Mira bello che iu per sei unni ministro delia Mucina.' narrava agli umici intimi che ogni qual volta si recava dui Re a riferirgli su questioni' marinare, era assai preoccupato, perchè il Sovrano se ne intendeva come e più di uii ammiraglio. E' pure noto che quando il Ile d'Italia imbarca su qualche novo da oner¬ ra, prende parte attivo alla vita di bordo o dimostra che niuna cosa gii sfuggo, sia essa semplice dettaglio. Lo sempre seguite dal nostro Sovrano con occhio attento di inten- importante, sia di ser navali sono ~<V na^., sono zione alla corso, all'aumento del tonneilug g'ì0 e dei cosUl d^]Jo llavi è ,KÌt suni)orr, ditone, e anche di critico. Che Vittorio E ina . , . • ■ , , ,•'*u'.u, r''ua n.ucle u} ill,bla poi rivolto la propria utten- - • - a"r'!f ,JlaÌÌa "a «ovato1 inoU trui>i per la difhcile strada, adottuudo, con i i legge votata dai Parlamento l'anno scorso,: un programma navale comprendente tu co-. struzione di quattro grandi corazzate del co.sto di 55 milioni luna. .. Nè può esse,re sfuggito uila mente acu-, ta del Sovrano il fatto che il programma na-' vale del 1909 si è maturato laboriosamente nella mente dei tecnici e finanzieri. Hata questa situazione difficile per tutti, e tendente ad aggravarsi di mano in mano, che la scienza e l'alta industria alleate creano I sempre più terribili e costosi strumenti di