Caratteri speciali della battaglia combattuta

Caratteri speciali della battaglia combattuta Caratteri speciali della battaglia combattuta te, i -1 ^ dato del popolo, portò Sobrero ci telefona da Ho««, 24, ore 22. Domenica prossima il radicale avv. Giovanni Villa il fratello intellettuale di Sacchi, Turati e Bissolati sarà deputato del primo collegio di Roma. E' questo il risultato dell'aspra battaglia elettorale combattuta oggi alla capitale, battaglia nella quale solo il conte Bennicelli che amò definirsi il candiuno sprazzo di I gajezza e <ji buonumore, mentre i fautori ad '™ , „ ... ,' „.,. . . „.. !oltranza della candidatura Villa vi ìnfiltra- j rono il triste sospetto della corruzione ed i I repubblicani ed i socialisti vi recarono la nota dolorosa degli atti di teppismo elettorale realizzato con la rottura delle urne in due sezioni. Il risultato definitivo delle elezioni di Roma schiuderà dunque, salvo imprevedibili sorprese, le porte di Montecitorio ad uno dei più eminenti avvocati della capitale, ad una vera mente giuridica formatasi non a Roma, (poiché dei cinque deputati di Roma i soli romani saranno Guido Baccelli e Leone Caetani), ma sulle pianure di Lombardia. Il risultato provvisorio è frattanto questo : il ballottaggio fra Giovanni Villa ed Antonino Campanozzi. La seconda giornata di lotta, quella di domenica prossima, non sarà meno aspra di questa domenica elettorale che riverbera una fosca luce sui costumi elettorali nella capitale d'Italia, ma la logica delle cose condurrà alla vittoria . definitivav della candidatura Villa. Uno sguardo fugace olle cifre della votazione odierna conduce a tale convinzione. I costituzionali posero,1oggi in linea 1200 voti; gli anti-monarchici ne raccolsero 900 all'incirca sui nomi del repubblicano Quartieroni e del socialista Campanozzi. E' da ritenersi che la falanee monarchica costituita dai 1200 voti di oggi voterà quasi totalmente domenica per il costituzionale Villa; ma anche abbandonando questa gran- i de divisione del corpo elettorale ed esami-|nando il probabile contegno delle schiere di cui dispongono i singoli partiti, risulta evidente che i monarchici fautori delle candi- dature Mazza e Vanni ed anche del buonconte Bennicelli, voteranno quasi totalmen-: |te a favore della candidatura monarchica. I Icirca trecento elettori che vollero dare oggi luna prova di fiducia al comm. Mazza, vo- indubbiamente per il Villa. Una ; specie di patto esiste già a tal proposito, ma'1 H dei lavori pubblici, il quale aspirava a sue-cedere in Parlamento al defunto fratello, si affermeranno nuovamente monarchici. Se avessero voluto votare per il Campanozzi lo avrebbero latto oggi, come una parte di essi ha fatto in realtà. Egualmente si after- meranno monarchici i 250 all'incirca elettori che votarono per il consigliere di Stato bloc-.cardo e costituzionale comm. Vanni. I dis>- a s&nsj ^ blocco capitolino che fecero dividere o fra Villa e Vanni i voti bloecardi monarchi- , cit spariranno indubbiamente nel ballottag- o . Rimangono, jiare coda dell'enigma di ^|<l«iienlca prossima, i 68 voti del Bennicelli - non troppi, fortunatamente, per la serietà -'uelJa capitale d'Italia. Questi 68 voti, che k significano in porte uno scherzo e per il ri- a manente un dispetto intenzionale, potrebberoM in cert0 m0d° ^araS°narsi ai voti ,r*Salati% nelle elezioni Senerali a Venezia al poveroi liuseto per recare un po' di amarezza adi liuseto per recare un - \ntonio Fradeleito. -!' #*4 -, o-; Orbene, questi voti sono o di monarchici : bontemponi che rinsaviruno, oppure di a . Vedrete che lo stesso conte guidatore di pariglie, con gesto magnanimo, inviterà i Isuoi 68 elettori a votare per il Villa. Ri- sulta cosi ,a chiare note che la falange mo- narchica marcerà domenica avendo a prò-;, , j. , , „ - , i. prio duce quel radicale temperatissimo che risponde al nome di Giovanni Villa. Invece non può considerarsi in alcun modo sicuro che i quattrocento elettori repubblicani, devoti al candidato Quartieroni, cioè di un operaio che vide la miseria come massimo i urne v clericali che probabilmente si asteranno. Gorki, votino fra una settimana per il so- cialista Campanozzi. Gli episodi della lotta di oggi dimostrarono quale profondo anta-|gonismo divide a Roma i socialisti ed i re- !ipubblicani. La rottura delle urne non avvenne invero in odio alla candidatura Villa; avvenne al contrario per il rammarico di non veder entrare in ballottaggio il candidato repubblicano. Le scenate che rattristarono le operazioni finali delle elezioni di una promessa. Da una settimana i focosi mazziniani della Regola e di Trastevere andavano dicendo: — Se Quartieroni non entra in ballottaggio, faremo alte bastonate ed in ultima analisi romperemo le I repubblicani furono di parola anche quando avrebbero potuto farne a meno. Ad ogni modo è dubbio che dato un similes;tato di animo tutti i repubblicani del I Colleg o votino per il Campanozzi, le cui o, . ■ ■ . • /• j • ■ ,- >■ 1 risorse consisteranno nei voti dei socialisti e dei dipendenti dallo Stato e dei ferro- e reno ed un po' alchimista che vinse l'ulti ma ciarnorosa causa dello Stato nella que i stione delle Casse pensioni dei ferrovieri, |sara del resto un degno deputato di Roma, si impongono per chiudere questa rapida visione di insieme della tipica gior: nata elettorale alcune riflessioni tutte me lanconiche sugli altri elementi della lotta, la quale muore stasera nelle acclamazioni al candidato Villa per le vie di Roma. La prima consiste nella constatazione della 'leggerezza con la oliale venne mandato al odierne, non furono che il mantenimento vieri. Insomma, il cerchio ferreo della logica conduce alla conclusione che la candidatura Villa uscirà vittoriosa dal ballottaggio. L'avvocato dalla figura un po' di Nazza- 1 sconfitta del Vanni avrebbe pregiudicato le condizioni del blocco insiedato in Campie doglio? La candidatura Vanni fu immagii nata unicamente per il dispetto di non ve dere proclamata la candidatura di un altro radicale, invece della candidatura Villa, Ora, per un miserabile ripicco, non si espo.ne un uomo come il Vanni ad una pietosa ftg.ura. Un'altra riflessione è questa. Il Vanni era, fra l'altro.il candidato della'Mas soneria, alla quale il Villa non appartiene, Orbene, dove si è rifugiata la potenza della .Massoneria, poiché il blocco e palazzo Giu stiniani, alleati, poterono raggranellare apà pena un 250 voti? e L'ultima riflessione peripatetica riguar- da gIi aUi di teppismo elettorale compiuti, o, unite j jogli di carta ascjugant€ sequeij strati, come prova di corruzione, e la rot- o. tura delle ume> e ditemi se il Mezzogiorno d, „ vendicato! von siamo ancora alle i i non è vendicato! Non siamo ancora alle elezioni diaboliche di Gioia del Colle e di altri Collegi, ma è proprio il caso di chiedersi, tanto per rimanere nell'ambiente romano, se la Suburra non invade il Palatino!