La lotta elettorale nel primo Collegio di Roma

La lotta elettorale nel primo Collegio di Roma La lotta elettorale nel primo Collegio di Roma nacanauraaegra Ruimi, .0, ore 10. . ! , - « , „.„ .... ( ILa lotta elettorato nel primo Collegio di nRoma, mantenutasi fiacca in questi ultimi pgiorni, si fa improvvisamente più viva anche operchè siamo entrati nella stretta finale. .^Pochi giorni intatti ci separano da quo'Uv della votazione in cui scenderanno in 'izza fii quattro candidati del blocco e cioè il radi- ncale Villa, il repubblicano Quartieroni i' so-iaciaiista Campanozzi, ed il bloccardo c'ostitu- ! cziona^e Vanni, e infine lo a;tre due personali pcandidature dèi comm. Alfredo Mazza e del!cconte Alfredo Bemiicèlli, li quale accenna[ ma portare una noia straordinariamente vivece'malle elezioni attuali Ogni "ionio vengono 0tenuti Comizi per ie varie candidature de- mmocratiche e i Comizi riescono sempre affol-! lati. In c-ssi hanno preso o prenderanno la cparola deputati di Estrema Sinistra cornetl'on. Amici, l'on. Pietravalli- e ad un Comi- azio di stasera parerà a favore del candidato!fradicale aw Giovanni Villa anche Vin-' cenzo iMoreilo'. fliasiinnac) ' isLe cornp!icaz:oni manifestatesi in questi ultimi giorni derivano dulie voci di corruzione die forse ad arte vengono dagli avversari elevato a carico della candidatura radicale dell'avv. Giovanni Villa. °nrdcI L'avvocato, che è uno dei più reputati e in- pfluenti del Foro romano, viene sospettato eliì sadoperare influenze estranee ai partiti domo-!Koratici a favore della sua candidatura. | peh Tra le voci corse a questo proposito, qual-Izio giornale ha riferito che su una tramviai pRoma-Bocca di Papa sarebbe avvenuto un.fcolloquio ne' quale si sarebbe detto che Villa lper riuscire'era disposto a spendere 50 mila g'ire Uno dei partecipanti a questo discorso fsarebbe l'on Fera; ma il deputato calabrese adirige una lettera ai giornai'i nella quale di- scili ara acutamente falsa questa notizia. isMa in setmito alle in"=:,:tenze cnl.'a quale: circola Io voce di corruzione da parte dei ofautori a>'!a candidatura radicale, la voce èll<i all'Avanti!, sebbene il di- i craccolte anche dall'Alianti?, sebbene il direi'nre AeWAvanti!, on. Bissolati. sin intimo aulico de "uw. Villa. I giornali di stamane si occupano di questa voce e dicono chiaramente che bisogna dire la verità. A questo proposito il Mcssangero, che ha assunto in questa lotta un contegno di simpatica neutralità per tutti i candidati del blocco, scrive: che « sarebbe assai doloroso si dovesse fure la constatazione che è finita la cordia'ità ed i rapporti onesti, leali nella lotta tra partiti affini nel blocco ». Per conto sua la V'te, organo del partito radicale, pubblica una lettera aperta diretta agli onorevo'i Bissolati e Barzilai perchè intervengano dilettamente nello smentire la voce calunniosa diffusa a carico della candidatura radicale dell'on. Vl'la. ,rice/li. ieri sera a tarda ora, imianzi al Bar SmLa"ffazzarra richiamò un pubblico numeroso ccon arida di « Viva Benniccélii! Viva il de- Nutoto del I Collegio; Vivano i Romani di noma' >i pR conte molto lieto di questa dimostrazione sisnose^unprovvisando una specie di discorso itenoni" Cercò poi di salire sopra una vet- sTmìiSSc attorniò la carrozza cer-ì SX«Tundvto;Jon=o STttìS ; dimostranti a seiotrlierM Molti asco'turono L^ffiof^r^^^S q£su| _ - -r— ottiene il*suo effetto ed induce a scrivere an ciltì il principato testimone dell'episodio elct topate, cioè l'on. Fera, il quale.pubblica la l n 8 i e ; m i — fuuu»» au. iuili i inaili di Roma un manifesto nel quale amplifica il suo programima speciale di candidato roma- no e invito i simpatizzanti alla sua candida- tura di intervenire ai'le oro 17 ad un pubblicoiComizio che egli terrà a favore della sua candidatura, fuori Porta San Giovanni, da un notissimo oste romanesco. Il conte nel manifesto dichiara che, « come compenso al discorso che infiiggerrà agii elettori, farà loro assaggiare qualche goccia (così si esprìme) da' sublime nettare dei castelli romani ». E' da figurarsi ciie affluenza al Comizio! E questa candidatura dal conto Bònniccelli costituirà uno spunto caratteristico, originalo nella lotta elettorale in corso. *** 1,0 velate accuse .di corruzione a lavore deha candidatura radicale ài Giovanni Villa suscitano vane epistole, li punto ui partenza era questo: si era stampato che durante un colloquio avvenuto sul treno RomaRocca di Pupa, al quale assisteva l'on. Itera, qualcuno a\ rebbe detto che il candidato radicole avv. Villa era disposto u spendere cinquantamila lire pur di essere eiettu. Questa pubblicazione alla quale accennarono l'Ano»t<! e la Ragione, suscitò un piccolo putiferio. Il direttore delia Vitu, sostenitrice della candidatura Villa nubb ica una lettera aperta invitando i direttori dell'Avanti.' e della Bugiane a parlar chiaro. 1. «iti aut della Vita ottiene il suo effetto ed induce a scrivere an lettera seguente: » Ieri, tornando da ltucca di Papa, in treno, in un colloquio con umici, si commentava la lotta elettorale del primo collegio. Riferendomi alle dicerie, torse inesatte delle passato lotte por lo stesso col'egio io deplorai che il mal costume elettorale non tosse solo ne! Mezzogiorno; ti fece ìu valutazione scherzosa delia capacita iinauziariu di tutti i concorrenti e dissi che ii mio amico Villu fra tutti poteva soffrire la maggiorò espiazione se in lui fosse aito il sentimento civi'e e politico. Mai si parlò di istituti che sovvenzionino io elezioni e di altri simili corbellerie». L'on. Bissolati a sua volta cosi risponde al direttore de-i-a Vita-. » Voi invitate meo l'amico Barzilai a dire se Giovanni Villa dee o può essere combattuto come pervertitore della coscienza popolare. In linea di fatto io la riterrei un'offesa per me. Voi avete ai'uso, or sono più giorni, all'amicizia intima e antica che mi lega al Villa. Ma cosa dovrei pensare di chi pone i! dubbio che questa amicizia non abbia il fondamento in una profonda stima personale? Fin dalla prima giovinezza io conosco il Villa; l'ho seguito passo passo in tutta la sua vita di studio, di attività, di lavoro; lo ebbi candidato avversarlo, senza che nulla ne soffrisse la nostra amicizia, in una lotta politica nel collegio di Pescarolo. E fu per lui, per la difesa"della sua rispettabi'ità che insorsi quando corsero delle voci circa quulche fautoro della sua candidatura, affinchè, se le voci avessero qualche parvenza di verità, quegli sconsi .J .w...,. vivi vlCli^l preparerebbero a'Ia candidatura che e?« •laldoggiano. Voglio soggiungere: «Se a fa , ,1; . - ; 11.. «: -11.. .. . " , * j"",™-* »cina. i|ucSu sconsi- gliati fautori fossero ammoniti del danno che nr0nni¥.mnh£rn n a /»nn/liVloli,,.n ^:1,™u"?,™ »yo"« wsgjuiw"" "oe a ui- vore di villo si tentassero atti di corruttela sarebbe egli fi primo a reprimerli, mo sen- za dubbio non per tornaconto elettorale ma'mper que'la correttezza e quell'orgoglio e quelIprispetto alia sincerità e alla dignità della; coscienza popolare che hanno costituito la^creligione politica di tutta !a sua vita ». jdL'on. Barzilai, interrogato, ha risposto : Ic« Ho letto quanto si chiede a me ed a Bisso-Im Iati; ma io di questo affare non so proprio s niente e bisogna che prima m'informi bene, r perchè non so neppure da quali voci siano g originate le accuse di corruzione apparse nei • .^'ornali ». .d Sempre sulla questione dc'lo assicurate (e s finora in nessun modo dimostrate) corruzio- u ni. interviene lo stesso candidato radicalo, tavv- Villa il quale ha risposto: «Quanti mi m conoscono non hanno certo il dubbio che io c pensi di entrare in Parlamento per vie obli-, nc'ue> venendo meno, proprio ora, a tutto il t mj° passato. Le jiersone che compongono il sm'° Comitato e cìTe lavorano con zelo per la m 011 a candidatura, sono note. Chi consapevol- m mento ha da lanciare un sospetto su di loro? t " ,0 posso dire una cosu sola: non avrei t creduto che per combattere me o il mio par- ltto, si ricorresso a tali mezzi; ma, come non n arrvo "cercare le lotte, cosi non sono uso, ! nf11™00 Ie ho accettate, ritirarmene». It "—Le si fa colpa di difendere Ba.nche e I-[astituti. (pI p°l-G»nernlmente non è un titolo di diso-'snore per un avvocato, libero esercente, lave- nre una clientela ragguardevole. Del resto, ho dditoso e difendo anche Cooperative, So-1 icieià di lavoratori e gente di ogni ceto. c « Prima di dedicare a una cau?a la mia o- d perai non ^ sono mai chiesto che una cosa g soln. : che la causa fosso moralmente e le- ì eK.aimen»e giusta. Non ho mai accettato il! patrocinio di alcuno cho muovesse ornasi-j tnino cho muovesse orinosi- tIzione alle Amministrazioni pubbliche cui ap-|d pnrtencro. e da due anni la miti attività prò- 2fessionale è quasi interamente assorbita nel- d la difesa dell'interèsse dello Stato contro le. n grandi Società ferroviarie. Penso poi che il id fatto che i miei colleghi mi abbiano da 15 m anni ritenuto degno di appartenere al Con* m stolto dell'Ordine, mi dispensi da ogni giù- misti Reazione. t «Non occorre insistere, io credo, sopra I onesto incidente. 1.1 pubblico, sempre in tei- lllicenti'Ssimo, intende come si tratti di espe-, vi clienti elettorali, coi quali si crede di depri-1 mere la parte avversaria e rafforzare la prò* pria». Frattanto, per chiudere allegramente lai cronaca della lotta elettorale, eccovi il testo! dell'ultimo manifesto del noto sportmann) conte Bennicelli, manifesto al quale abbia-, mo già accennato. Il manifesto merita di es- sere conosciuto in tutta Italia, per dimostroJ re a quali manifestazioni sporadiche dia Iuoj go la nostra vita elettorale. j «Elettori del primo Collegio. II periodo, delle indecisioni è trascorso. Siamo nella. settimana che ci rivolerà il verdetto dellaj ' urne. E' inutile <me io v'illustri con grot-| tesche e mirabolai.ti frasi il mio program-; ma politico. Vi confermo soltanto il mioj concetto di voler proseguire nel partito mo narchico costituzionale scelto di mia spon-j tanen iniziativa e che peraltro debbo esserti soggetto soltanto ai vostri commenti, e giani.1 mai a imposizioni eterogenee, alla quali io: mi ribellerei sdegnosamente e romanamen.: te. Fino alla chiusura dei lavori parlamen tari applaudii la correttezza costituzkwia-! le del nocchiero governativo (Luzzatti) che» nel difficile compito è coadiuvato da un' nucleo di incensurabili colleghi; e permetH tetemi di concepire la speranza di poterlo! applaudire personalmente nel nobile areo-' pago, qualora potessi, mercè l'opera vo- pago, qualora potessi, mercé l'opera vostra assidermi quale vostro rappresentante! nell'aula partomentare. Oggi con questo documento ufficiale io proclamo reale e, invulnerabile la mia candidatura momar-, chica al primo Collegio. Nel congedarmi da voi, amici carissimi, v invito a inneg-, giare con me allo patria, alla monarchia e all'amata città di Roma, «Post scriptum: Vi prego amici elet-' tori, aderenti senza riserve alla mia can-: tori, aderenti senza riservo alla mia con-: didatura monarchica di trovarvi venera, 22 corrente, nlle 17, sul pittoresco cono; dominante l'allegro panorama suburbano; nel punto ove si arresta e vo ge U tram dei Castelli. Colà con benevolo compatì- monto voi ascolterete la conclusione del. mio programma elettorato, e qui da oggi; mi sia lecito di pregarvi d accettare u*con traccambio della tristezza di un.lungo pel Iqgrinaggio dardeggiato dal solleone una lagrima di quel nettare prelibato che eV viene da mrei colli tuscuiani^ _ « Firmato Adriano Bennicelli », .

Luoghi citati: Bar Smla, Italia, Roma