Un amministratore "Società Arti Grafiche" assolto dalla Corte d'Appello

Un amministratore "Società Arti Grafiche" assolto dalla Corte d'Appello Un amministratore "Società Arti Grafiche" assolto dalla Corte d'Appello (Corte d'Appello — 1" luglio). r II signor Lodovico Ardum, proprietario di importante stabilimento per la produzione e vendita di carldlne illustrato, luWngato dallo sviluppo ch'era andata man ■anano prendendo ia sua azienda, si lascio, to» tanti altri, ne! 1908 indurre a partecipai» alla formazione di una Società allottatola pei- azioni, la c/uafe aveva ésscnzialLanent© per oggetto la fabbrica ed il! commercio dello cartoline illustrate e clie ebbe il hnonse di Società anonima Arti Grafiche. I La fondata Società, per colpa dell niaraijaino clw aveva colpito tutto il mondo fi"nanziario e speckUmento quello torinese, .ebbe, breve vita e lini poi in una liquidazione affidata al cav. Bertasso. i. Come avvenne al'ora per moto Società. :tèosi in questa, azionisti malcontenti pensaxon.di rivolgersi alla punitiva giustizia e lèi ebbe una denunzia di certo signor Viigliani, che diodo luogo .od un'is'.rutt.oriU, 'evoltasi specialmente, contro iVArduin, e fi•siita con un'ordinanza del giudico istruttore 'di Torino. i Con essa l'Arduin veniva rinviato a giu'tìizio del Tribunale di Torino imputato: di [avere in vario riprese, con artifizi, raggiri e simulazioni, preparato un progetto per la costituzione della detta Società sufla trasforimazione della « lidi'.ricc cartoline e pubbliIcaaiom illustrate», di sua proprietà, mediante la diffusione e la distribuzione di ;una circolare con autorevoli firme, sorprendendo cosi la buona fede di molte persone e •procurandosi l'ingente profitto del rilievo della sua azienda a prezzo almeno doppio 'di quello reai'e; di avere sorpreso l'altrui buona fedo trattando, con cei-to Ugonino Giovanni e con interposta persona, B'Xmo Angelo, l'acquisto di 250 cassette di zinco verniciato al prezzo di L. 0 75 eaduna e ottenendone la ■licitazione al nomo .di questo, ma noTiiiteresse della Società Industrie Grafiche, ia'«ondo jxii verso questa figurare l'acquisto al iprezzo di L 1 50 cadmia cassetta, procurandosi all'uopo una ricevuta coll'indicazicv ine di aver versato una somma doppia di queTa effettivamente pagata e con la firma apocrifa Angelo Boano. procurandosi cosi l'ingiusto beneficio di L. 13T .50 in danno della stessa Soi'ie'.à; ed in conseguenza di ciò di avere formato o concorso a. formare unn ricevuta del prezzo delle predette 250 cassette di zinco dell'Opera pia di San Paolo, indicendo falsamente il prezzo di L. 375 in luogo di L. 187 50 e fatto uso della ricevuta così falsificata consegnandola al cassiere della Società. Il nostro Tribunale, nell'udienza del 21 aprile scorso, accedendo in parte alla tesi defensionale, assolveva l'Arduin Lodovico dalla prima imputazione condannandolo por le altre due a mesi quindici di reclusione, danni e spese. Da tale sentenza appellò subito l'Arduin, con il patrocinio degli avvocati Cavaglià e Carlo Barberis, i quali presentavano un lungo Memoriale a stampa, in diiesa del loro cliente. Nell'udienza di oggi, l'Arduin si è difeso con calore dalle accuse mossegli. Disse di aver comperate lo cassette, che erano in vendita all'Opera Pia di San Paolo per conto :proprio, e di aver poi rivenduto, realizzando un piccolo guadagno, dette cassette, alla Società, facendole fare nello stesso tempo usa buona speculazione, comprando per una lira e cinquanta centesimi ciò che valeva tre .volte tarilo. Protestò ,1 a sua completa innocenza, affermando di avere agito sicuro di fare cosa onesta. Parlò per primo l'avv. Barberis, e mindi 11 Pubblico Ministero. ■ Il oav. Margara, dopo una minuta analisi delle risultanze del giudizio e della sentenza appellala, concludeva per l'assolutoria dell'imputato. L'avv. Caviglia, in seguito g ciò, rinunciò ialla parola. E la Corte, dopo essersi fermata brevemente in camera di deliberazione, pronunciava sentenza di assolutoria per inesistenza di ireato. Presidente, barone Savio: P. M., cav. Margara;'Difesa, avvocati Carlo Barberis e Canaglia; cancelliere, Tornari. Le mortali esalazioni d'un calorìfero La sentenza. {Tribunale Penale di Torino — 13 luglio). Abbiamo ieri l'altro narrato con particolari il grave caso accaduto in un edilizio di via (Venti Settembre, per le mortifere esalazioni di un calorifero, il primo giorno in cui venne oc- ceso. Come un giovane studente ingegnere vi lasciasse la vita e parecchie aitre persone su-bisserò alterazioni nella loro salute per il micidiale gas si è pur detto, venendo poi a riferire l'inevitabile epilogo giudiziario, e cioè come il fumista Parigi ed il suo garzone Albuge fossero stati rinviati al giudizio del Tribunale quali responsabili di omicidio colposo e di .lesioni pure colpose. ■Nell'udienza di ieri ebbe il suo largo sviluppo la discussione, in cui si avvicendarono patroni a difesa e di Parie civi'.e. e si ebbero le conclusioni del P, M. Ad ora piuttosto tarda il Tribunale emanava la sua sentenza, colla quale riconosceva la responsabilità del fumista Pari?! e lo condannava a mesi tre di detenzione ed a 100 Uro di multa condizionalmente, pel titolo di omicidio colposo, mentre per le lesioni veniva dichiarata estinta l'azione penale, in forza del recente decreto di amnistia. Veniva poi pienamente assolto il giovane garzone Albuge.

Luoghi citati: Parigi, San Paolo, Torino