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SCHIERE DECIMATE SCHIERE DECIMATE In Francia, come in Italia si possono considerare decimate lo schiero rivoluzionarie. In Francia perchè a traverso l'interposta persona del deputato socialista il (pitale vota per il Governo, centinaia e centinaia di compagnoni sono ammessi a godere dei piccoli e prandi benefìci che lo Stato largisce ai suoi fedoli o che in pieno regime parlameli- ! tare possono essere anche molto grossi e certo sono innumerevoli. In Italia perchè la Banca del Lavoro trasformerà lo leghe rivoluzionarie in cooperativo borghesi. In tempi mcn leggiadri e più feroci i Rabagas ici i Habagas «illn «wn... sulla scena, comparivano uno alla volta »„.... « .ora sono partiti intieri che praticano la , . .... , , , „ „ „„„„ elonosa politica del demagogo monegasco. Ma bisogna però ritenere che questo vec- chio edificio della società'capitalistica, le-1 , . j, , , , , sinuato e screpolato fin che volete ma che rinara ancora la civiltà del mondo, bisogna ritonére, dico, che sia ora più saldo e più ., . , * m • r i • sicuro che prima non fosse? Se ì facchini del porto di Genova faranno festa 'ìì gior- no della nascita del Re, non vedremo più scorrere sangue cittadino per le strade del-.le industrioso città liguri, piemontesi c Ioni- ibarde? I delegati spediti a vivere una lunga',. . , „ ,T fiagonia nelle cittadine settarie delle Jlarclic e delle Romagne dormiranno sonni meno a-1r/ital-i? Avremo insomma la « moli/anni la- grimata paco »? E non pm tosto 1 agitazione ;si farà più viva e le sommossa più fre- , t:o q , , . Noi abbiamo visto un saggio <M rivolta: il novantotto Allora erano rivotasìonarie ..... . .. , - • ,-ti .x. citta intiere che oggi incenderebbero tutta la ditta Fantappié in onore del Sovrano. Erano capitani della piazza uomini cho , . . • . -, „ •-• domani saranno ministri! Questesercito ri- voluzionario aveva proprio dato di sè prò- ve tanto spaventose che più d'un decennio i v;,.i%.-9 i? otr„ dovesse essere speso a assorbirlo? L ora che sono in meno siamo proprio certi che sionomeno valorosi? E se per contro fossero""ora assai più temibili di prima? La salute di un Governo e desìi ordina- menti politici e sociali che rappresenta più ! 1 '. ' che sui soldati c sugli agenti 1 quali sno popolo armato, deve riposare su qoella ho- memorila parte di ribelli che si vuol ribel- in,-n „,„ «,„„,- „„;„rt1„ ,1: „„„,.„ ror,M.rmi lale ma senza pencolo cu a voi e lopiceinn- de incisa dami fendente o il ginocchio con- tuso da un calcio di cavallo. Costoro sono, naturalmonte la mascioranza In un cor- teggio di diecimila cittadini — muovano es¬ si ali acclamazione della repubblica sociale o più semplicemente della regina del Mér- cato — bisogna contarne novemila e sette- cento amanti del quieto vivere, i quali neutralizzano gli impulsi e paralizzano i movimenti dei trecento animosi cui piacerebbe Hi menar le mani e che ogni moltitudine porta nascosti nel suo grembo eterogeneo. Finche si tratta di battagliare a strilli e a fischi tutti i diecimila sono d'accordo: m^ se l'erezione d'una barricata dovesse cssci votata a scrutinio segreto, non vi sarebbero più di trecento voti favorevoli.... Ripeto: questa è legge generale, non già soltant Hello moltitudini che si radunano nei Co mizi. L'equipaggio della navo corsara, la banda cartista, la vendita carbonara, il gruppo nichilista non hanno bisogno d'un regolamento disciplinare per essere pronti a uccidere e impavidi a morire. Trenta uomini si controllano a vicenda. Ma dei trentamila che compongono una brigata la metà scapperebbe al primo colpo di fucile se per i disertori non ci fosso la fucilazione nella schiena. Però le bande insurrezionali, cui non si imo imporre la disciplina ferrea dogli eserciti permanenti, sono temibili soltanto se poco numerose. Con diecimila uomini Garibaldi non avrebbe fatto ciò elio fece con mille. Nò i carbonari e i mazziniani avrebbero scavato e rimescolato ii sottosuolo dell'asservita coscienza italiana, se fossero stati più di poche centinaia. Sono le minoranze che sommuovono il mondo e fanno la storia, perchè non l'ardimento è proprio dell'uomo, ma la paura: non la rivolta è propria delle masso ma l'acquiescenza. Quando si dico che la democrazia è carica di più d'un socolo di vittorie, si parla impropriamente. Il buon uomo Demos c stato ed è e sempre sarà il perfetto imbecille che Aristofane vide ed eternò in uno sgorbio immortale. Giammai egli combattè le tirannie, ma tutte le sostenne sulle sue spalle di bove solcato dai giochi. A rovesciare i tiranni sorsero 0 sorgono minoranze eroiche, dello quali i propositi sono domo pugnace vada confusa e sia smarrita nella turba di poltroni ed imbecilli che segue 1 corteggi rivoluzionari con l'animo del monello che caprioleggia innanzi le fanfare dei bersaglieri. Deve sperare che le braccia d'acciaio dei pochi veramente deliberati, se si levano a raccogliere il sasso di Balilla, siano trattenute dalle mani tremanti del vicino che pensa alla minestra odorosa sul desco familiare: che la massa pesante 0 vile la nuale rincula al primo dei tre squilli prema sul loro petto dilatato dall'ebrezza della battaglia: che la loro energia tesa nella aspettazione d'un gesto o d'un atto definitivi sia ammorbidita, cullata, addormentata dall'eloquenza scrosciante cho piove dalle fauci di tutti gli avvocati i quali mettono in parole le sofferenze della povera gente. Buon accorgimento di governo sarebbe d'impedire che l'immane intruglio di ambizioni, di vanità, di inconsapevolezza, di stupidaggine, di malafede rimescolato nei circolotti, nei giornali e nei comizi, lasci filtrare il piecolo precipitato di abnegazione, di virtù, di coscienza, di fede che può dare. Perchè quello solo è esplosivo. E' la politioa perfettamente contraria- alla politica bloccarda. Avete limi saputo cho un Jaurès od un Enrico' Ferri abbiano avut,o la testa- rotta in un conflitto con le guardie? No? E allora bisognava lasciarli alla testa delle manifestazioni popolari perchè finché c'erano loro non si è udito altro rumore che di parole. Bergerot.