In morte di Giovanni Schiapparelli

In morte di Giovanni Schiapparelli In morte di Giovanni Schiapparelli la ligi dello sòia Con Giovanni Schiaparelli si è spenta una Mente vasta e poderosa, vero onore e decoro della scienza italiana e dell'astronomia: egli nacque a Savig.'.lano da genitori biellesi il 14 marzo 1835, visse anni ?5; e la sua esistenza fu interamente- ed unicamente dedicata alla scienza degli astri ed alio sua istoria. Memoria eccezionale, resistenza al lavoro più unica che rara, tenacia, costanza, studio indefesso diedero a Giovanni Schiaparelli di accumulare un tesoro immenso di erudizione e di possedere olire a molte lingue moderne, al latino e greco che aveva famigliari, parecchie altre antiche orientali, l'ebraico, l'arabo, il siriaco, il sanscrito (1). L'ingegno elevato, pronto, acutissimo consentirono allo Schiaparelli la soluzione di ardui problemi di meccanica celeste e la scoperta di leggi astronomiche che eg'i dedusse in buona parte da sue preziose osservazioni, che l'occhio suo miope, ma penetrante e resistente, l'attitudine speciale ad esse, rendevano particolarmente esatte e precise. Si può dire che itì astronomia Schiaparelli fu un autodidattico, poiché quando egli studiava aliTniversità di Torino, l'astronomia non era fra i corsi prescritti, o Plana vi insegnava ii calcolo. Egli fu ingegnere come furono altri sommi astronomi. Lev-or rier, Delaunay, e come lo è Illustre Giovanni Celoria che per tanti anni fu suo collaboratore all'Osservatorio di Brera in Mi- pLs\dmpcdsteoteaIdntadelttddcuifi.„„.glano. e che suo successore ed amico intimo cne piango ora con tutti noi che quel grandoicavemmo maestro, amaramente la morte. ì „•,.„„!„ ;,-,'„/>,.nom .'. 1Q -inni Schifi-- ~Divenuto ingegnere a so a 19 anni, bcina- ,parelli fu ne! 185/ invialo a Berlino sotto sla direzione di Enclte. Due anni dopo si| recò a Pulkofo (presso Pietroburgo), ove savendo a guida Ottone Strare e Winnecke. ^s'addestrò ne! maneggio dei più delicati e per-jdietti strumenti di quel tempo. at-i t „•,.,',„' „,-„™ nnKtvin^n ii cLiberata Milano da: ~iogo aushineo. U nGoverno italiano nomino Giovanni Scniapa- srell! secondo astronomo di nueil'Os'Mrvnto-ierio di Brera, ne! quale egli doveva poi com- piere la sua carriera scientifica cosi splendi- da e fecotida, e nel quale rimase, col Car-I imi come direttore, fino al 29 agosto 1862 e pimi cuiHsui • *■ pcome c'iretlore egli medesimo imo .,1 ..o n„- <vemx re 1900. nel quale giorno egli a'.ik", ti te, dt«o siiti domanda, a riposo. | sMonumento durevole dell'alto ingegno del- lo Schiaparelli rimarrà la sua teoria dello stelle cadenti, della sua perseveranza e pre- tino Esperia. I suoi risultati circa le rivolti- zioni di Mercurio e Venere, intorno alle quali egli mono s'affaticò, eono controversi, e la (1) Questa facilità per le lin.cue sembra dote speciale della famiglia Schiaparelli. Il tra- tello dell'astronomo è distinto insegnante di nivnnivorsltft rii Roma ed è di lui cu- arabo all Università di Rama, eo e ai tu» cu gino l'insigne egittologo che riordino il no- stro Museo Egizio, ed al quale la nostra AC- cademia delle Scienze conferì, or son pochi mesi il premio Bressa decisione spetta all'avvenire. La più popò- lare e nota indagine di Schiaparelli e quella sui cosidetti canali di Marte; 'l'oggettività reale dei duali è in o"tri niù che mai di- reme aei qua.i e in oggi più cne ina scussa : che sia per essere di ciò, certo u cne nello studio fisico del pianeta Marte le invc- stigazioni di Schiaparelli aprirono un'era . 1 nuova. _ j Ma dove l'orma di Schiaparelli rimarrà profonda ed indelebile si e nella storia del- l'astronomia Copernico nell centriche di Eudosso, di Calippo e di Aristo- ■tile; sull'origine del sistema eliocentrico pres-ìso i greci, sull'astronomia nell'antico testa- mento, ed altri resteranno per sempre agli studiosi, modelli perfetti d'indagine e critica storica istituite coscienziosamente sulle fonti originali, con un'erudizione ed una coltura vastissime e profonde. 11 compianto astronomo italiano, fu ascrit- to alle principali accademie dei mondo; ebbe premi attestazioni di mento e medaglie fra i più ambiti ed onori firenze numerose. Fu senatore del Regno, ina non partecipò molto . , . , ,„ "ii i- ; ■ lavori dell alto Consetyio. Egli non si stelle cadenti, aena sua perseveranza e ine- cisione quale osservatore, le numerose mi- Sire di stello doppie; la scoperta del VÌ^l.1 UlUeieOUe SI C IlClia muikl u-^i i T «ir,; l'.vnri sui nrecursori di „ J piecuisori ai nell antichità, sulle sfejrel Omo- ai valse dell'influenza che il suo grande va. scientifico gli conferiva se non per ottenere dal Governo e dai Parlamento, il grande can-nocchiale del quale va giustamente alterala specola di Brera e co' quale egli istituì molte sue osservazioni, e prosegui quelle ini- • , , -o—. ' . ° „ „, ziate nel 1877, con un minore, ma eccellente telescopio posseduto pure da quell'osser-vatorio. Fu Giovanni Schiaparelli di carattere poco socievole, chiuso nel cerchio dei suoi studii e della sua famiglia, aveva a noia ogni cosache quelli e questa non fossero. Tutto che coltura, scienza od astronomia non era. egli,. . , ,. , . . .' r„ evitava: appassionato di letture classiche, co-nosceva gli autori italiani, latini, greci, e licitava di memoria, con una precisione sba- lorditiva. Fu alieno affatto da ogni occupa-zione politica, amministrativa; i suoi libri,il telescopio, gli astri, erano tutto per lui, adessi egli consacrò l'esistenza, e l'astronomia■lo ricorderà mai sempre con reverenza e rispetto. » Schiaparelli ebbe il prosentimonto del suo prossimo line Or sonocircn quindici ciorni, L,. r„,.„ „ „„'„i <■„„,„ „e+„„,™~,« „w« dì n,. scji\e\a a quei torte astionomo cne e u u.. \incenzo Cerulh di Teramo, queste parole: do vado di male in peg?-o. questo è l'ulti-i mo saluto che le mando .», non s'ingannava : j purtroppo. .Mori, come si meritava, fra i suoi diletti, carico d'anni e di onori: egli ha ben meritato dell'astronomia e della patria, e lascia di se, fama gloriosa e durevole, ed il più cocente rimpianto nei dotti, negli amici e in quelli ebe ebbero la ventura di averlo a maestro, od. apprezzarne, sotto l'austero e severo aspetto, la bontà dei l'animo e l'eletta cortesiaOttavio Z-tnotti B.anco.

Luoghi citati: Berlino, Milano, Pietroburgo, Pulkofo, Roma, Teramo, Torino