Impressioni, giudizi, commenti sulla situzione creata dal voto

Impressioni, giudizi, commenti sulla situzione creata dal voto Impressioni, giudizi, commenti sulla situzione creata dal voto (Per telegrafo e telefono alla Stampa). Runa, 3, ore 22. fiI giornali romani commentano largamente, dil voto di ieri sera alia Camera. 6, , , ìc, «La cacciai «lei clericali» g' L'Avanti/ definisce il voto, la cacciata dei pclericali dalla maggioranza, scrivendo: "11 epassaggio aitlu. discussione degli articoli del loprogetto Daneo-Credaro 6 stato trionfale. 11 pvoto non ha consacrato alcuna deformazione ddella riegge. 1 clericali si sono appartati in nuna irosa opposizione alla legge. E' evidente : s•i clericali, ossia non soltanto il piccolo drap- spello dei Moda, dei Comaggia, dei Ferraris, s(ma tutto il partito governato dagli ordini hvaticanes'ehi, che era balzato in piedi contro mda legge Credaro, premendo e minacciando jo— quel partito ieri si ò manifestato quale è:- una minoranza, accorta, abile quanto si .vuole, ma una minoranza esigua, la cui po- tenza deriva unicamente dalla debolezza del- pl'ambiente politico italiano. Giacchè se è reenza dubbio una minoranza la parte ge- fEuinamente cattolica, quella cioè che muovo d•dalla premessa politica o mira alla Estrema s'iillazione politica del Papa re, non si può In- svece negare che sia formidabile legione quel- mla asservita al clericalismo. Costoro costituì- glecono il grosso della forza di cui il clerica- diismo dispone, benché sembrino marciare l'sotto le bandiere lilwrali. Costoro ieri,davanti Lal voto aperto, in parte si sono squagjiiati ea c'in parte hanno pronunciato il sì, circondari- d•dolo nel loro interno di quella reticenza men- mtale di cui sono maestri i gesuiti. La reti- ddenza mentale era duplice: costoro litui dato fiapprovozione alla legge, riservandosi di.vtentare, lungo la discussione degli articoli, >sdi lasciare in tronco Ja legge e di deformarla ssopra tutto nel suo complesso in un piccolo femendamento che Fon. Credaro annunziò nel reuo discorso e circa il quale l'on. Bissolati, s■a nome dei socialisti, fece le sue riserve, c.rIGiacchè quell'emendamento — esclusione mdall'organismo provinciale di quei Comuni iche abbiano ridotto l'analfabetismo ad una,ccerta misura — potrà essere o un emenda •mento semplicemente discutibile dal punto di rvista tecnico ed amministrativo o potrà es- isere invece un emendamento che capovolga» i |c'criteri della legge ed assuma 1© proporzioni p. di un emendamento politico a seconda della llarghezza che gli si vorrà dare dal Governo. sfUna certa porcentua.?e che Jasci sfuggire, ad 11«esempio, i Comuni analfabeti e clericali del i—iVeneto, darebbe colore politico, mentre una;'aicert'altra percentuale potrebbe essere una ec-li;cezione provvisoria al sistema della legge, S•eccezione, pensiamo noi, da combattersi in B'. ogni modo ma non tale da. dare, ove accolta, 0l'orgoglio della rivincita ai clericali; donde ?ìa necessità per quanti ieri hanno pronun- i.ciato sinceramente il sì, di stare alla Camera cisino all'ultimo e di starvi con gli occhi benes!*perti». j s| Pensiero di conciliazione bw _ t»«i... a i i ■,. z c'-. La Tribuna, dopo aver notato l'importanza1 d,deUe concessioni fatto dal ministro Credaro v■ circa gli emendamenti affla leraje aggiunge: a;_« Confidiamo nella lealtà del ministro perche t■ mantenga neUa discussione sugli articoli, le tjpromes.se fatte in principio, aftinché la logge q* potesse superare la discussione generale, v• S^Ìa™° che a Cainei,a avrà 1 energia e la pabilita di mantenersi ferma al suo posto per.pdiscutere adesso .«tutti gli articoli del progetto., aQuando questi emendamenti saranno stati Fapprovati, noi non ricorderemo più quah n(parti abbiano maggior merito, quali abbiano ■Sl'avuto torto a sostenere le une niiit.msto nh* Tie altre idee n^ffi^S^XSSS «e Perfino lè tó&iusfe accuse^che ci furono 1-Ivwnta\e;1i pof à^essen di poto'dire che una volta tanto, peF opera di mini- Ssteri e di ministri diversi, di parlamentari ue statisti di orai colore e di otmi narfe l'Ita- llia ha fatto mi nuovo paisog nela^itlo ! i ZdeU'alfabeto... a;tcPertugio aperto ol sapere ' L'on. Comandini, presidente dell'U. M, N.'Tin un articolo nella repubblicana Ragione si rivela tutt'altro che esultante del voto di ieri, Egli dichiara che lo spettacolo offerto ieri dalla Camera italiana non è di quelli che dovrebbero passare alila posterità. Ieri alla Camera, fra i molti aperti o larvati oppositori della legew. uno soltanto ha saputo sen- za reticenze e senza ambagi esprimere il suo pensiero ed è stato l'on. Carlo Ferraris L'on CAm!,n,uni .^iot^„ ^„„.i:„, Comandini registra nondimeno con soddisfa ziono l'avvenuta approvazione del passai/io alla discussione degli articoli. Quanto alle conseguenze che ila discussione avrà, il; presldente dell'Unione magistrale osserva : « Non! è perfetto l'organismo che ci è stato proposto; e non e completa l'opera dello Stato verso la' scuola. Anche quando la 'legge sarà approvata ed attuata, resteranno lacune e moltissimi vuoti da colmare. Non basterà aver dunque istituito le tre o quattro classi elementari o aver aperte quante scuole che bastino | al numero degli obbligati, ma anche il pertu gio che oggi apriamo alla uce del sapere gip-Lvera. Non sappiamo se in lor- nroposta farà sorgere in piedi il popolo d'Italia; forse no; ; maff!!a^0-nte!ocostrm-ràasone'vaTsi sul-, it, n i- /v, - i- • . . lì cattolico Corriere d'Italia 6 naturalmente|,le ginocchia. » Un fr!«:r:!s«lB inalrni!tc>nja malcontento. Infatti scrive: «Il voto di ieri segna nel nome di Giolitti e per la gloria di Luzzatti, un felice successo dell'Estrema anticlericale, un mortificante esempio d.i servilismo e di nnnortunismo della peggiore specie per parto de! gran gregge della" Camera, una dignitosa affermazione di pochi uomini ma coerenti ai loro principi, onesti j riei loro atti e diritti nei loro atteggiamenti, In questa triplice constatazione o tutto il com- merito che si può e si deve fare al voto di ieri. Lo spettacolo infatti di una Camera,UIche dopo aver agitato por più giorni e con j ; Piccola Cbonaca. Per quitta rubrica rivolgerti a Hauciutein e Voglor 'Per combuttcre eiierprlcnmentc Ut mortalità dei l>uiMl>inl è assolutamente necessario d'eliminare nei mesi d'estate I pericoli del latte fresco di vacca e di sostituirlo I con un'alimentazione più facilmente digerì-1 I! bile, sempre costante, che non provochi disturbi digestivi. A queste esigenze corrisponde meglio di tutto la ben nota Farina lattea Nestlè, che. cotta in un po' d'acqua, fornisce un alimento completo per bambini. Essa preserva dalle colichj e dalle diarree c guarisce i disturbi digestivi ih corso. Guardarsi dalle imitazioni. fieri contrasti una delle più grosse questioni di principio, si trova completamente concorde) 60JO perchè il capo del Governo vuote spe-|cuiarc ancora una volta sul. confusionismo e gjder<! delrumillimità paTlamentare, è Sem- plicemente disgustoso. Molti e molti deputati eietti coi voti dei cattolici hanno confuso il loro voto con quello dei radicali e si sono prestati a] gioco dell'Estrema. Ora una dc'f.e due: o questi onorevoli non hanno compreso nulla di quello che accadeva o si sono incon sciamante trovati in contraddizione con sè stessi e con l'atteggiamento clic avevano as sunto durante lu discussione della legge, o hanno deliberatamente preferito l'interesse ministeriale alla loro dignità ed al volere dei joro elettori ». , , . , . «»pr*«wle«l «il trattetelo Passando dai giudizi dei giornali alle im pressioni di deputati, eccovi alcuni pareri raccolti nei corridoi di Montecitorio. Oggi fon. FradeJetto, competentissimo in materia di pubblica istruzione, diceva che il sistema seguito per la discussione di questa delicatis sima ed importantissimo legge è semplice mente deplorevole. In nitri Paesi, come in In ghiliterra. sarebbe stata discussa anche per dieci mesi e non in una sola volta. Infatti l'on. Fradeletto, specie nei riguardi dell'art, Lo e relativo consorzio, osserva che la sua composizione è ibrida e che perciò l'articolo dovrèbbe essere opportunamente riformato e modificato. Pur dichiarando di essere incon dizionatamente favorevole al principio Mor filatore della legge, il Fradeletto deplora vivomente M sistema seguito perla sua discus>si°ne, sistema che pregiudica i più alti e sentiti interessi della scuola. Nei riguardi del funzionamento dei consorzi, fon. Fradeletto ripeteva stamane di averne informato lo stesso presidente del Consiglio che l'art, l.o così com'è formulato nel testo concordato dal ministro Credaro e dalla Commissione, va incontro alle più gravi difficoltà ed al pericolo di rimanere lettera morta B-ii iiioNN» <]<•! l'on. C Ferruiis Il Giornale d'Italia si riferisce quanto di¬ |cevano oggi nei corridoi della Cariiera i de putati giolittiani che, pur avendo firmato l'ordine del giorno Ferraris, votarono in sen so opposto allo stesso Ferraris: «Lo aveva 1110 avvertito di quello che sarebbe accaduto i— es'si dicono, — l'on. Giolitti ed altri gii 'avevaI10 fuUo sapere che era inutile insistere lin ^'O'3 ai discussione generale e che biso S«ava, se mai, impegnarsi sugli articoli; egili Ba voluto insistere facendo una gaffe politica 0 noi lo abbiamo abbandonato. Del resto egli ? slato tanto inabile che ha finito di trovarsi in contraddizione coi suo ordine del giorno, clle concimava per l'approvazione del passoglio alla discussione degli articoli. 11 pen j siero di noi giolittiani era quello di dare la battaglia sulla discussione degli articoli. Egli ci ha rovinato tutto una situazione. La prova 1 della gaffe politica dell'on. Ferraris - dice vano essi — sta in questo- noi giolittiani avevamo consigliato l'on. Luzzatti a non met tere la fiducia politica sul passaggio agl'i ar- ticoll e l'on. Luzzatti aveva accond'isceso a questo nostro desiderio; cosicché potevamo votare tutti il passaggio alla discussione de- pii articoli e mantenere intatte le nostre forze .per obbligare il Governo a concessioni sugli articoli. Senza la mossa sbagliata dell'ón. Ferraris avremmo udito certamente da'l'on n;«nin<; ,,«■> ,i,vi-,;n,..,,^„„ ^- * ■ ■S^-fc^n^teft^^^ i" \* TI™. 11 BruPP° socialista avrebbe negato la , a «duda nel Ò''vnrno attendendo di conoscere 1 «ì™*?-0 Wa Luzza!ti neU'a discussione'^ ^°h; lnvccf lc Pa>'ole deUten. Jer- S5Ìlfe0 in„un. atUT )a, fitu«- u^™'^flai' t?Lta Ja palJa al.balzo, lia tr?>at° subito fc terreno per sch:erarsi ZlFo cTZ ì vÌh^T TÌT¥P Ì Cal" ;tolici e com si e verificato il trionfo demo¬ cratico mentre la venta è che il Ministero aveva acceduto alila nostra opinione modc- 'Tata' Sn ?frnndV'ra d.ell'?.slrema Sinistra, V™ df. g)'uPpo Fcrra"? diceva poi: L'on. a - Luzzatti ci aveva aperto tutte le porte per farci passare agli articoli. Alcune concessioni SwS' inV'i V0 4i sPfF/F6- e%n fhmmaio la questione ipiticn;aveva, domandalo l'unanimità delia Cameraed aveva fallo intenderei cho se mai il riiw tito si poteva far" utilmente sug»' artico'!.o n*' ai V 'l*;wl \aT% ul"'mal'« su?n articoli, J opr> ,u"° (Iucs!o- J «ver votato contro, e sta- to un grosso errore di cui pacheremo le o conseguenze. ì pagheremo le

Luoghi citati: Credaro, Italia