Avvisaglie della battaglia

Avvisaglie della battaglia Avvisaglie della battaglia he s'inizia domani sulla riforma della scuola(Per telefono alla Stampa)., 46, «• 22.. i t .-m~.-i«y.«. ™mjn ^n+i>n a rivolta' alla te^towf clTSSXS nSrtS procedenza ai bilanci. Oratori e ordini del giorno tlSi sono iscritti a parlare contro la sospen-iGiva gli on. Salandra e Valli Eugenio; a ta-jvore, almeno finora, nessuno. Ove l'on. Ca- vagnarì non ritenga più opportuno dì riti-!rare la proposta di, sospensiva, questa sarà respinta da quasi tutta la Camera; dopo di che inoomincierà >]a discussione generale sulla quale sono iscritti finora una sessantina d!i deputati, e cioè gli on. Baslini, Pasqualino, Vassallo, Comandini, Baccelli Ailfredo, Bonomi Ivanoe, Daneo, Campi, Morgari, Ciccarone. Turati, Fera, Degennaro» Cabrini, Battelli, Pipitone, Valeri', Cimati, "Fiamberti, Nava Cesare, Meda, Pacetti, Comaggia, Fradelctto, Cottulavi, Bizzozzero, Scaglione, Centurione, Scalori, Libertini, Gesualdo, Carnei», De Marinis, Murai,- Montù, Dalverme, Lucifero, Bocconi, Cameroni, Margaria, Montreeor, Valli Eugenio, Lembo, Nuvoloni, Girardini, Mezzanotte, Coris, Valvassori-Poroni, Falcioni, Abbiate, Richard, Souiìer, Rava, Gallini Cario, Defelice, Giuffrida, Carboni Vincenzo, Abruzzese, Brunialti, Pala, Gonfienti. Sono stati presentati finora molti ordini del giorno sulla discussione generale. L'on. Salandra no ha presentato uno cosi concepito : « La Camera delibera di passare alla discussione degli articoli ». Nell'ut tesa dell'imminente discussione tutti i partiti si preparano U terreno per la lotta. L'Estrema scende fin d'ora in campo contro i cosidetti te strjalclsti », cioè i deputati che caldeggiano lo stralcio dal progetto Daneo-Crodaro della palle finanziaria riguardante l'aumento dogli stipendi ai maestri e la costruzione di nuovi edifici scolastici. Due dei deputati maggiormente presi di mira sono gli on. De Negri de Salvi e Campi, entrambi del Centro. L'epistolario di due deputati JSAvanti! pubblica stasera l'epistolario di questi duo deputati in rapporto al progetto suMa scuolu. La pubblicazione della corrispondenza di questi duo deputati tenderebbe a dimostrare che, mentre essi hanno dapprima approv/ito il progetto Daneo-Qredaro, vorrebbero ora mandarlo a piceo nella sua parte sostanziale con l'accennata proposta di stràlcio. Ecco anzitutto il telegramma inviato tiill'on. Denegri de Salvi dagli insegnanti delle pubbliche scuole del suo collegio: «Deputato Negri de Salvi. Conia insegnante Marostica espressamente ruminato, condividendo voti colleghi distretto confida vo■ Siro appoggio incondizionato legge DaneoCredaro, compresi ulteriori emendamenti presentati Unione nazionale». Ecco la risposta: « In riscontro al telegramma di ieri non ho alcuna difficoltà di dichiarare che io sono in massima favorevole al disegno di legge Daneo-Credaro per cui l'incitamento che olla mi manda a nome anche dei suoi colleglli, per quanto gradilo, giungo a persona già convinta. Nell'interesse stessa della classe perchè non no venga ritardo all'approvazione voterò soltanto quegli emendamenti che saranno accettati dal ministro Credaro poiché so cho egili è il migliore .umico ed il più convinto patrocinatore dei maestri della scuola ». Rendendo pubblica a mezzo della stampa la risposta del Negri de Salvi gli insegnanti lo hanno ringraziato così : « Mandiamo pubblicamente un sincero ringraziamento all'on. deputato per la gentile sollecita risposta, augurandoci" che egli voglia appoggiare tutti gli emendamenti che l'Unione nazionale magistrale richiede per il bene della scuola e dell'intera classe magistrale». « Ma purtroppo — prosegue l'Avanti — nel giornale 11 nerico apparve l'altro giorno la pubblicazione del seguente telegramma (che voi già conoscete) : « Le presidenze As(sociazioni cattoliche Marostica, convinte che progetto Credaro scuola primaria lede liberila comunali protestano contro intenzione V. S. espressa in risposta al telegramma degli insegnanti 'locali manifestamente opposte sparanze concepite elettori vostra assunzione missione parlamentare». «e Dopo questo telegramma la ritirata dell'on. Negri de Salvi diventava precipitosa, e l'ammiratore de! progetto Credaro (osserva il giornale socialista) si trasformò in capitano degli stravisti. L'Avanti! poi pubblica una lettera dell'on. Campi, altro stralciata accanito. In questa lettera, diretta al presidente della Società dei maestri del circondario di Abbiategrasso, sezione dell'U. M. N. che è nel collegio politico dello stesso Campi, l'on. Campi diceva: « Ben volentieri io appoggerò gli emendamenti- dei 9ienori maestri al progetto DaneoCredaro». In seguito l'on. Campi sarebbe diventato invece stralcista ad ognLcosto ». L:-ani aut., dei radicali Ma non soltanto mediante la pubblicazione di epistolari di deputati convertiti allo straliciamo i paladini del progetto Credaro, si preparano alla lotta. Nella riunione del gruppo parlamentare radicale si è addirittura posto i'aul aut ai ministri Sacchi e Credaro. In questa riunione si parlò molto dalla discussione imminente sul progetto Credaro. La Tinnione era presieduta dall'on. Fera e vi hanno preso parte numerosi deputati radicali, fra i quali gli on. Ellero, Zaceagnino, Romussi, Riccardo Luzzalto, Camerini, Fazi, Arturo Luzzatto ed altri. La discussione è stata animata ma concreta. Su di essa dal segretario del gruppo, gii. Zaceagnino, è stata diramato il sosuente comunicato : « Il gruppo radicale, dopo aver nuovamente esaminato il disegno di leggo sulla scuola, delibera di sostenerlo integralmente, sia neila parte tecnica che nei suoi principi informatori politici e di impegnare i deputati radicali a trovarsi presenti alla discussione ed a prendervi parte ». Ma la riunione merita un cenno più deti tagliato e meno arido; poiché in essa è 6tata presa una importante deliberazione, la cui portata, non traspare dal comunicato. Anzi tutto è stato fatto un fugace esame della legge nella parto tecnica, in tutti i dettagli e sul criterio politico che l'anima e si 6 deliberata la approvazione integrale della le cge, salvo qualcho secondario emendamento,!di natura tecnica che possa rendere la legge pili efficace e che potrà essere accattato, sia. dal Governo, che dal gruppo. Esaminata la |I i situazione politica creatasi intorno al disegno idi logge, si è concordemente, deliberato di op I»r* - qualsiasi proposta di scalcio o so- a logora- che il proposito del gruppo debba essere di tnon cederò ad interassi di giuochi parlal'tncntari, ispirandosi alla soluziono integrale idel problema della scuola e al criterio polir jtico che elimina ogni confusione cho possa essere creata dal gruppo cattolico o da chiun!quo altro che, per ragioni elettorali, non in¬ i tenda di mettersi in dissidio cogli elementi locali del collegio. Questa seconda parte delle conclusioni deve riferirsi alla agitazione capitanata dall'on. Negri De Salvi. Nella discussione poi è stato trattato ed anche deliberato intorno alle eventuali conseguenze ed alla situazione odierna .cioè che il gruppo radicale assuma atteggiamento decisivo, che, in caso di avversità alla legge e di possibili transazioni, metterebbe i rappresentanti del gruppo radicale al Governo in condiziono o di uscire dalla combinazione ministeriale o di mettersi contrp il proprio gruppo. Gli onorevoli Sacchi e Credaro quindi sono costretti nd assumere atteggiamento di fiera opposizione a quel qualsiasi tentativo di rinvio o di modifiche sostanziali alla legge. Parleranno por il gruppo radicale gli onorevoli Fera, Scalori, Ellero ed altri. Gli avversari della legge. Gli avversari del progetto Credaro non stanno dal canto loro con le mani io mano. La Direzione regionale Umbra dell'Unione cattolica italiana, ha inviato al ministro Luzzatti una protesta nella quale fra l'altro è detto: « La legge per l'istruzione primaria come è proposta dal Ministero, mentre in parte è ispirata a principi che volentieri accettiamo, nell'altra intacco le libertà comunali ed il diritto naturale di cui tante volte si è parlato ed è perciò che la direzione regionale umbra dell'azione crede dovere di protestare a nome di tutti i cattolici dell'Umbria, con tutte le forze dell'animo contro quella parte del progetto di leggo che va a ledere le libertà comunali ad il diritto naturale dei padri di famiglia. Nel rimettere questa nostra doverosa protesta nutriamo ferina fiducia per il bene e la tranquillità della diletta patria comune che il Governo, profondo conoscitore delle vere forme di libertà, sappia trovare una formula da tutti accettabile, la quale garantisca l'obbligatorietà di quella istruzione necessaria e proporzionata al progress^ dei tempi, e nello slesso tonino non leda nè le autonomia comunali n£ i sacri ed inviolabili diritti dei padri di famiglio nell'educazione dei propri figli ». Contemporaneamente il Comitato costituitosi in Roma per la. tutela degli interessi degli insegnanti elementari in attesa di posto, ha votato il seguente ordine del giorno: « Presa visione dell'art. G6 ter aggiunto dalla Commissione parlamentare al progetto Daneo-Credaro per la scuola primaria, ritenuto che per la terza volta in soli tre anni e a pochi mesi soltanto dulia le.trge 1909, nuovo e-più grave danno si minaccia agli interessi dei terzi che da parecchio tempo si vedono preclusa l'onesto via dei concorsi per favorire senza alcuna equa ragione pochi fortunati assunti in servizio provvisorio da soli pochi mesi senza alcun titolo, all'infuori di illeciti favori; che mentre in ogni parte d'Italia sono già banditi concorsi sollevando legittime speranze, con la nuova disposizione si verrebbe a distruggerne l'effetto generando con una mostruosità giuridica infiniti malcontenti, protesta vivamente contro la predetta proposta con. tenuta nell'art. 6fi ter del progetto, poiché lede glj interessi di una falange di insegnanti che da anni con studi e sacrifici attendono farsi una onorato posizione per la via larga, giusta ed onesta dei concorsi ». Commenti dei fogli L'on. Comandini così delinea nella Ragione la situazione: « La nostra vita politica, che affogava nell'indifferenza e nell'accidia, si è di un tratto ridestata. Piovono a Montocitorio circolari, lettere, telegrammi di Associazioni cattoliche, dj Comitati diocesani, di parroci e di preti, tutto questo perchè- il Parlamento sta per discutere e votare la legge Daneo-Cre.daro : noi non abbiamo mai assistito a tanto accanirsi del clericalismo in nessuna occasione; neppure quando si trattò della questione delrinsegnamento religioso il partito cattolico menò tonto scalpore. E' venuta l'ora della differenziazione e delle divisioni; vedremo fra pochi giorni da qual parte siano gli amici e da quale i nemici della scuola. Sapremo finalmente quanti siano i Denegri De Salvi della Camera: l'ora di guardarsi in faccia arditamente paro finalmente giunta. Il clericalismo, gettata la maschera., ha lanciata la sua sfida. Spetta alla democrazia italiana raccoglierla e rispondergli ». Il Giornale d'Italia pubblica: « Si assU cura che l'on. Luzzatti vedrà di trovare una formula equivoca sulla quale poter concentrare ancora una volto l'unanimità parlamentare. A cercare una tal fomula molto si adoperano vari amici del Governo. Si diceva ogni a Montecitorio — aggiunge il Giornale d'Italia a questo proposito — che lo scambio di idee avvenuto ieri fra, i deputati radicali ahbia messo in luce la prevalenza di questo concetto; che cioè la presenza degli onorevoli Sa.cchi e Credaro nel Gabinetto non sarebbe compatibile coll'acceltozione, da narte del Governo, di qualsiasi formula dilatoria e ehe invece la rispettabilità politica del gruppo radio' implica la necessità che il Ministero si batta energicamente per ottenere l'approvazione del progetto di legge sulla scuola. Da parte di vari deputati radicali si è osservato che molto il gruppo ha concesso finora al Ministero pur di mantenere in piedi ima combinazione"che presento qualche lato favorevole agli interessi della democrazia, ma che il gruppo stesso non potrohho cedere di fronte alle pretese dei cattolici ed ultra nsnd-^rafi senza 'suicidarsi. Ouindi il gruppo radicale ba già deliberato ! di non accettare formule dilatorio ed equi voche. ma di rompere anzi otmi equivoco e di chiedere al Governo di impegnarsi a | fondo sui progetto della scuola ». I