L'assassino di Mary Scott arrestato a New-York

L'assassino di Mary Scott arrestato a New-York L'assassino di Mary Scott arrestato a New-York Egis 8sa Srawsrsaf© l'Oceano sua usi piroscafo tedesco partito da Genova il 9 corr. - La sua tragica concessione - SspoBatof è innocente - Perchè ha ucciso - Tenta sparare contro c-ii Commissario. I fatti hanno dato ragione alia " Stampa (Servizio speciale della STAMPA) 99 We-rr York, 28, ore 23. | fL'hanno arrestato. Si domanda, chi? Dai quindici giorni New York si è fatta piccina come il paesello di Moltrasio sul Lago di Como per condensare in vn solo ininterrotto discorso disordinano tutta la curiosità, tutte le ipotesi, tutte le impressioni della cittadinanza intorno ai. protagonisti del lugubre dramma di sangue yankee ih bella terra, anzi in chiara acqua italiana. Dal presidente. Taft al più imberbe ammiratore della letteratura popola- llplcpdPre alla Sherloch Holmes, tutti i cittadini della'gmetropoli, e non di essa soltanto, si sono ap-hpassionali pel misfatto di Moltrasio e sopra-i atutto per la caccia internazionale in terra eatnin mare, del presunto assassino di Maryi;SScott; il. marito di lei Porter Charlton. 1 cor-\drispondenti dall'Italia dei giornali nord-ame-\uricani ed inglesi non hanno mancato di lcncre\iai corrente i lettori su tutte la fasi della tra-\sgedia ombreggiata, di mistero, dal momento: cdella pesca del baule in fondo al lago, alle'dpiù minute dicerie e disquisizioni popolari e\sgiornalistiche in relazione al delitto; dalle'^ilprime risultanze. drlVindaginc poliziesca alle ^comichc esplorazioni del fondo lagunare. LQuel gatto putrefatto tiralo su dall'acqua\idel lago di Como... invece del cadavere dello'ACharlton, ha fatto ridere New York e sollc- pficaio la fantasia di questi caricaturisti che Chan dedicalo più di una pagina colorata al tragico avvenimento. Perchè dobbiamo esser tgiusti, cogli americani: fin dal primo mo- nmento essi han creduto allo Charlton navi-sgante alla volta del suo e loro paese; se mai,{ alcuni, qui, mettevano ancora in dubbio la vcolpevolezza del marilo dell'assassinata. Partito da Genova ! jnMa stamani, fulminea, si è sparsa nella bmetropoli la notizia ufficiale che »! Porter dCharlton era staio arrestato a Hoboken (Xcw York) appena secso dal grande transa- tlantico Prinzessin Irene, partilo da Genova il giorno 9. L'impressione destata dall'avi-e- nimento in tutta la città è stata enorme; i giornali sono usciti in edizioni straordinarie.con tanto di ritratto dell'arrestato e minuti particolari sull'arresto e sono andati a ruba.] Il Porter era partito da Genova il giorno; n i; ~ m ^ , „■ , tv • -, 9 alle ore 10 del mattino sul Prinzessin Irene, ... . . j , , * , 'bastimento germanico del Nordeutscher , ., , , , „ Lloyd: il bastimento doveva toccare Napoli,, „...,. . ' , IGibilterra c poscia proseguire per New York. Ma l'emozione popolare non ha avuto più • ' ' limiti allorché, qualche ora più tardi, si è venuti a sapere che lo Charlton. aveva con- tfessalo il suo atroce delitto. . Frotte- di giornalisti si sono precipitate al Commissariato e al porto per cercar di rac- cogliere i primi, particolari sull'avvenimento, Si era sopratutto curiosi di sapere come lo' Charlton si era comportato a hordo durante in irnwrvnfn- -mn lo n,.ln^s,A la traversata, ma le autorità hanno rifiutalo di parlare. Ma un viaggiatore di commercio che ha *n,*~ i , l 4 , » ^ • , * , . iTt^cnTZltt ZITTÌ • haTU ferito che torretta era avvenuto senza scan-: dolo passando ai più inosservato. Il Porter]LharUon faceva a bordo una vita strana; si\ teneva spesso appartato ed evitava volentieri\le conversazioni rumorose del salone di con-\vegno. Lo si credeva per lo più un misan-\tropo. Fu però notalo da qualcuno che bc-'veva spesso aci grandi bicchieri di wisky inacquato. Chi lo incontrava rilevava il suo ]pallore cadaverico. Non si sapeva che. eglit 1 1 | fosse il Porter Charlton ricercato dalla Poai a e a a ù a- lizia italiana; anzi si credeva che fosse sta-\ lo raccomandato in modo particolare al ca-\ p!7rt.no, perche si era avuta occasione di. ri-'™levare che questi si. interessava in modo spe. co... !-,»ciahssimo di lui. Adess0 tutti si spiegano*™perfettamente questo contegno. \taPrigioniere in alto Oceano |GCome Porter Charlton sia stato sorpreso:5udalla polizia c tenuto d'occhio a bordo dclscPrinzessin Irene è f.rcile intravedere ricolle- coa'gando V arre sto olle vaghe informazioni giunte ta-heri da Landra ed in seguito alle quali si era] a-i atli confermala la persuasione dell'immi-'patnenle arrivo ed arres(0 del marilo di Mary teyi;SeoiL La Polizia inglese, infatti, coadiuvala, mr-\da qxiella italiana, aveva potuto stabilire chesu-\un ,(0„,0 dai coimotati simili a quelli del-\lre\i<assasSjn0t era Sceso nei primi giorni dellaisi-\scllimma scorsa ad un albergo di Finsbourgìmo: circurt, dove si era fatto visitare da un m.e-\d,e'dico. Questi avrebbe consigliato allo sconoe\sciuto cuentc un'operazione chirurgica, ma e'^gn aveva preferito partire alla svelta. E' pcmnlovsleg"'"■z\bilo ha materialmente arrestato stamani all'ar-l e ^aio il contegno strano e misterioso del viag Liatore che ha messo sull'avviso la polizia a\ingleset armata delle istruzioni datele dalle o'AutorUà italiane ed informata dallo stesso c- proprietario dell'Albergo ove era disceso lo e Charlton. al E' vero che si parlava del Deutschlnnd parr t'-to da Southampton venerdì scorso; ma se il o- nome del bastimento non coincide, la soi-stanza della notizia era vera, i,{ Epperò, l'assassino di Mary Scott ha Iraa versato l'Oceano nelle inani della Polizia cheì jni,° deJ transatlantico. Era egli consapevole] a bell'avvenuto riconoscimento e della sua per-\ r dita definitiva? Probabilmente no, giacché è n lecito supporre che come non ha indugialo a a- confessare il delitto appena arrestalo, così a sarebbe, uscito spontaneamente dall'incognito e- e avrebbe dichiarato prima dell'imbarco od i a bordo, le sue vere generalità, se non gli ie.fosse restata ancora, fino all'ultimo, una ti speranza di salvezza, a.] SFfPStlO no; , . . . La Polizia di New York, avvisata dalla e, 'Polizia londinese, si era tenuta pronta ad er . ., . ' ,. ' ... eseguire il mandato di arresto che già aveva i,, ... , Imi sue mani, non appena il piroscafo ha ap- k. . , . . prodalo a Hoboken; e l'arresto è avvenuto ù • „ .•„„;,i„„« j,- *„r,„ „ ,,- ■ _, senza incidenti di sorta, senza ribellioni da è ti„pbczcctstdvLdmd7>arfe del pregiudicato, senza clamore vnb-\,n- ',. „ n„nLn il irn„<nfn„tirn h , tblico. Quando u transatlantico e entrato nel i . rf. Hobok tull>Hudson, accanto allal Brooklin. un commissario di polizia e diver-^c- si agcnti eran0 gia pronti sui quai, per como, pierc l'operazione. lo' Nel momento in cui i passeggeri sbarcava- te no dal piroscafo PrinzcfS'n Irene la polizia t • -j ■ ■ , .■ ._, nlo noto un individuo i cui connotati erano idcn-\ «fei a anelli di Charlton Gli anen'ti lo after "ha "wiwn. un agenn io aper- p. rarono subito e lo ammanettarono, mentre il ! bTU prigioniero si dibatteva. n-: _ ynì siele charUon Vassassino di Como, ger]- dissero gli agenti. fsi\ — A'on e vero — rispose, — io sono Char-\sri\los Coleman, ed abito ad Omaha, — ha ri--gn-\sposto il prigioniero, — non ho mai sen. n-\parlare di Charlton, nè di una signora'-c-'Charlton. La Polizia consultando la lista di ~ " lìntil0 tcky hordo troverà il nome di Coleman. Voi ri-'uo ] scontrerei e nella mia cabina che io sono ap-jtglitpunto Coleman. . Reagisce - Sviene - Vuol snarare I1*3 neas,ace eviene vuui :>p<trurt- j^ La Poliste operò una perquisizione, ma;in™n trovò nè lettere nè carte, ni documenti «àcol nome di Coleman. Lo pseudo Coleman m-,»„«« -ii j i r. ■ i . -n gl™™ ""ora condotto al Commissariato. Per ^ota strada egli ebbe un capogiro e barcollò. quG" a°mti a,i permisero allora di sedersi sul Un5uai per rimettersi. Egli fu preso da una nau-:nosca incoercibile e dovette essere trasportato con una vettura cellulare, fatta venire in «"4^ ta fretta. Al Commissariato l'arrestato negava sempre di essere Charlton. Il capitano Scott, fra tello della vittima, aveva'ottenuto un per- P messo di dieci giorni ed impiegava tutto il jtlsuo tempo a sorvegliare l'arrivo di tutti i soersa1 l'ilransatlantici, allo scopo di scoprire Vassossino di sua sorella. Egli fu chiamato al Cornmissariato ove Charlton, quantunque stretto d,alle domande, si manteneva sempre sulla provvisamentc una rivoltella, rivolgendola contro il capo della polizia, ma. venne disarmato in un batter d'occhio. negativa. Ad un certo punto Charlton estrasse im- rti!-|—lora Charlton, confuso, confessò il suo delitto. ?adisse — .Voi nravza- d,. ' ' j gvaino insieme, mia moglie ed io, nella villa, nsul lago di Como. Avemmo una disputa vio-\olenta Mia moglie auantunaue. fosse la mi- ,. , „ , "* |toguore acne donne, aveva un carattere irasci- i sbile intrattabile F**a mi innrinnn »m ! d . e'.lntranabUc- Cssa ml lanciava gli intuì- ; dLa confessione Intanto arrivava il capitano Scott ed mina Charlton, confili « Sono proprio io tingrMC\cicicha qteciti più grossolani. Non potendoli oltre sop- ' N„„_,-_. _„„„. . „ „-.. , ■ ,. . j rportare, piesi un pezzo di legno e glie ne ut-; pbrai tre colpi sulla testa. Essa cadde senza1 sicconoscenza, apparentemente morta. » Charlton ha quindi firmato una dichiarazione, colla quale mette completamente fuori causa Ispolaloff. Condono davaiUi all'ufficiale giudiziario, Charlton divenuto perfettamente calmo, ha ripetuto la confessione, salvo qualche variante di parole. trvsdpXassdsgvpnEgli e stalo messo a disposizione dell'autorità. Al momento in cui Charlton usciva dalla sala, correva la voce che i gioielli della vittima erano stati trovati nel bagaglio di''6" J PLiiaruon. cIl canitano <?co/f ha mrrtmfnin in ' , 1 "uu 1(1 sc ""!ddel delitto. Egli si conteneva a stento ed è mmancato poco che non si gettasse sull'asso*.'.™E' finita. La ridda delle ipotesi sulla sorte , „ . , , , , : un.-v, del protagonista dol selvaggio delitto di Mol-j], " ' m° P°l ha dlc'liarato al capa della po- i.- . , , .... ., il^ che^eva meglio lasche alla giusUzia^^ CUm dt {arC U $Ue ve,ldctte traSio è ora troncata definitivamente dalla'Vnotizia uffic;a'e dell'arresto di lui- il fnndn'z\,Uìa urik-ae aea arresto ai lui. il tondo " 1 quel 0 Ias° dl Com0 " non snxà; più dIsturbato dagrli scnnda€ii dei pa3om. ! bari che -ià ebbero la ventura di tran* un' tUoVSSSA-.Tffi han dato ri t gionc alla Stampa. I lettor: ricorderanno che's f, 16 giugao noi pubblicavamo in terza pa-js\sina, su tre colonne, i resultati di una inda- d-gine particolare che, in base ad un nostro v'-. lì^i~_..'. ,, ,i„ r ahJim „j •. t telegramma da Londra, conduceva a. ritenere Lche l'assassino di Mary Scott navigava alla nverta di New York, essendosi imbar- pcalo a Genova. E fummo ....no i primi ed i r'^jj a pubblicare questa notizia e ad accer- fjtarne la verosimiglianza, quando proprio si a .procedeva agli scandagli nel lago d: Como...,i 1*3" l,escare a cadavere dello Charlton e un ^, dappcrfcutto quajcun0 si vantava di avere incontrato il misteriosoi personaggio ricer «àto dalia Polizia: oggi era a Como, do mani a Varese; non più tardi di ieri a Pe gli Il pubblico, peraltro, aveva ragione di ^omandarsi che rMza di assassino cra raai quest'Uomo così attaccato al bèi suolo d'Ita- Un e che razza di polizia era la nostra se :non riusciva ad acchiapparlo! La verità era quella annunciata da noi fin 4^1^^ i"0.rJl°J?, Porter ha traversato l'Oceano sopra il transa jtlantico tedesco Prinzessin Irene; ma la sostanza del fatto ora compiuto era posi- ntpasgcddpptindrvInvece del piroscafo italiano suddetto, cho! qerà partito da Genova U giorno 8 corrente, il j fsvsassino di Mary Scott sarebbe a bordo del1 l'italiano Verona in rotta per New York. « Il delitto secondo ogni verosimiglianza ì |— fu compiuto n Moltrasio nella notte dal 5 ?ato\Xlago dal 6 al 7. e fu pescato nello mattina del j giorno 9. Ora il Verona, dolla Compagnia di , navigazione « Italia ». lasciò quel porto alle | \orc 17 del giorno 8. j * La ricostruzione del passaggio della Charl- j |ton dalla insanguinata sponda del lago alio ! i scalo del porlo di Genova è assai facile. qua:i-] ! do si ammetta, com tutti credono, che egli sia' ; davvero u feroce. assassino di Mary Scott. tivainento accertata nel telegramma londinese da noi ricevuto e che diceva: «E' mgiunta notizia per telegrafo senza fili che:rM,-,,-i*«„ >. „„i „„„„,.» v„rr.„„ „ „,i iCharlton è sul vapore Verona o sul vapore | \irgima». In base a questa comunicazione ici affrettammo a verificare se le date coin-l cidevano, se era materialmente possibile ! chc l'assassino di Mary Scott si trovasse : a bordo del primo piroscafo indicato in ^quel nostro telegramma, giacché non po-jtevamo supporno un altro a nostro capric ciò. Scrivevamo allora: ' Nella notte dalla domenica al lunedì egli fe j risce al capo la disgraziata moglie dopo una, ; possibile scena violenta di alterco con lei; dai 1 sol° ?■• comè piu verosimile, aiutato da un icojaphce. rinchiude 1 agonizzante in uno dei tre bauli eh esi trovavano nella misteriosa villa; attende in quell'ombra di sangue, di spa- ! sirno e di delitto il sopraggiungere dell'alba e della notte di poi; trasporta solo od accora- pagliato, nell ora più buia e silenziosa ce a XVfc1 ^VSTnWffiffi abbandona il paese nel giorno appresso, indi- sturbato e insospettato, giacché il corpo del suo efferato delitto giace sotto diversi metri d'acqua e nessuno può sorprendersi di vederlo selo, di non incontrarlo al braccio della ino- ghe, nè di cogl.ere segno alcuno di vita nella • villa sempre chiusa e sempre misteriosa; prende il treno per Genova; s imbarca il Rior-rno 8; alle ore 17 precise quando il bastimen o • può tranquillamente ammirare da a a i''61 muoVf- »«ò tranquillamente ammirare da Poppa il meraviglioso panorama della citta ! che si allontana.-. . « E quando i pescatori di Moltraslo traevano !dal lago il macabro baule, egli era già In alto mare; e quando le autorità italiane muove- .'.™»0 allc prinie indagini sulla clamorosa scc- e , n0,iZln emulaci -cri uonura e seuoiiua ia iiuu^ -j]e Cllarltoa si troverebbe a bordo del piroscafo i»-. a^ a'Verona, delia Compaglia italiana di naviga- n'zionc « Italia », salpato da Genova alle ore 17 o nQ g c.rr ' New York e Flladelfia. » à; ^ u * -, „Jm„„*„ . Orbene, a parte il nomo del piroscafo, ;n'ulte queste circostanze sono ora dimostra- i te vere dai fatti: i lettori non hanno che a e'sostituire il nome del transatlantico tede- -jsco a quello del piroscafo italiano, ambe- - due salpati da Genova per New \ork: in- o vece del Verona si tratta del Prinzessin Irene. t 'nhv,;^in,i.r iYi*ir«rinrn /-innino riip si nntevae L obbiezione macgiore, dunque che si poteva a nino-ci - a. la nostra tesi — che, cioè, era un- - possibile ohe l'assassino avesse potuto salpai re da un porto italiano — resta smentita dai r- fatti j quali, invece, han dato piena ragione si alla sostanza della notizia cianai pubblicata.,il 16 corrente. '