Una lettera del segretario della Federazione operai metallurgici

Una lettera del segretario della Federazione operai metallurgici La relazione dell'on. Giovaseli! per la partecipazione dello Stato all'Esposizione Roma, 28, ara 20,86. La relazione dell'on. Giovanelli, ner la Giunta generale del bilancio, sul disegno di ìep-sne presentato dal Presidente del Consiglio Luzzatti, per la partecipazione delle Am. mindstrazloni dello State all'Esposizione di Torino del 1911, e il concorso dello Stato nelle spese per l'Esposizione, Congressi e Comineunorazioni patriottiche, rileva ohe la Giunta generale del bilancio stesso, discutendo le disposizioni contenute nel disegno di legge, ha riconosciuto che la proposta partecipazione dello Stato è doverosa. E' doverosa, perchè servirà a completare in questo modo l'affermazione patriottica dell'Unità dalla Patria con Roma Capitale, che l'antica Capitale del Piemonte aveva avuto la ventura di udire proclamare nella sede del primo Parlamento italiano, ora è quasi mezzo secolo, benché lo straniero occupasse ancora alcune delle più belle regioni d'Italia e Roma, proclamata Capitale d'Italia in faccia ai mondo civile, fosse occuipata da armi straniere e chiamate in Italia per servire « sostegno di un potere, che un decennio dopo doveva cessare. E se l'Italia 50 anni dopo la proclamazione della sua Unità nazionale, intende celebrare decorosamente lo storico avvenimento, e il Governo chiede i mezzi per dimostrare nel giorno della proclamazione stessa, i rilevanti progressi fino ad oggi compiuti dall'Amministrazione italiana, il Parlamento non può, non deve negare o falcidiare detto concorso pecuniario! Il relatore passa ad esaminare le varie disposizioni del disogno di legge proposto, e conclude col chiedere al Parlamento l'approvazione di esso, ed ai singoli colleghi l'associazione nel voto, che erompe spontaneo dal cuore dei componenti la Giunta "•enera' le del bilancio, la quale spera che la solennità nazionale raccolga l'adesione e la nar tecipazione di tutto il nostro popolo, a memoria dell'avvenimento passato, consono aglr alti destini ai quali esso deve mdirare nel ricordo dell'Unità di Patria, retaggio che dobbiamo conservare, migliorato con ogni sforzo, alle generazioni future. Éziiaiìito Hi n dei Genetici vacanti L'altra sera, nei locali dell'Associazione Generale Impiegati Civili, ha avuto luogo una riunione alla quale presero parte i componenti il Comitato esecutivo della Camera Federale e numerosi impiegati del locale Economato dei BeiieHci Vaeauti rappresentanti tutte le categorie di funzionari. Pareechi del convenuti presero là parola o misere in luce le moltissimo irregolarità di funzionamento degli Economati, le ingiustificate tardanze a coprire posti vacami con grande ritardo nelle promozioni, le iuspiegabjli compiacenze mediante le quali vengono fatti figurare In servizio impiegati lontani dall'ufflo.o ed altri moralmente incompatibili e il profondo disordine generale. Cosi venne fatto rilevare come 1 fondi degli Economati vengano spesi senza alcun efficace controllo e qualcuno dettili molto vivacemente l'opera di coloro che sui denari de gli Economati ordinano sussidi e gratificazioni per motivi d'indole affatto diversa dai concetti Informatori dell'istituzione. Come epilogo della riunione venne votato il Eeguente ordine del giorno : « La Camera Federale degli Impiegati Civili di Torino : « avuta cognizione di molteplici e multiformi anormalità di funzionamento degli Economati dei Benefici Vacanti, autorizzanti il dub blo che non tutte le erogazioni di fondi rispondano' al concetti cui deve essere informata l'azione degli Economati; « considerando come in tali Uffici per male intese e male impiegate economie venga ingiù Blamente ritardata la sistemazione del oersonale cut da lungo tempo viene promesso invano un provvedimento riparatore delle passate ingiustizie; « deplora l'invadenza e lo strapotere dell alta burocrazia del Ministero di Grazia e Giustizia alla quale risale la responsabilità pTima delle lamentate inrgciarità; « segnala al competente ministro ed al Par lamento la necessità di ricondurre in codesti uffici l'ordine e la più scrupolosa correttezza di metodi amministrativi; « ed esprime 11 voto, che con la maggior possibile sollecitudine venga resn giustizia ai funzionari degli Economati traducendo in legep lo reiterate promesse di miglioramento economico, estendendo ad es>si i benefici della legge Glolltti del 30 giugno 1908. • Il sindaco dì Rama al Comitato piemontese per un (maggio alla memoria di Re Umberto n Comitato popolare piemontese, costituitosi nella nostra città per rendere omaggio alla memoria di re Umberto nel decimo anniversario della «ua tragica morte, ha ricevuto la seguente lettera di adesione del sindaco di «'ni.mo Slg. Cav. Giuseppe Galli, presidente del Comitato esecutivo per le onoranze alla memoria di re Umberto. — Alle onoranze per 11 Re martire del dovere compiuto In mezzo al popolo associarsi è imposto dall'impulso del cuore come della mente, sopratutto in chi riveste l'ufficio di primo magistrato della capitale Sarò ben lieto di ricevere la Commissione del ' Comitato popolare piemontese che si recherà a Roma per la posa della lampada al Pantheon. Mi è grata l'occasione per esprimerle 1 sensi della mia perfetta considerazione. « Roma, 21 giugno 1910. « II Sindaco: Nathan ». Il Comitato è inoltre lieto nel constatare la larga accoglienza che l'iniziativa ha avuta per parte di insigni personaggi di tutte le parti d'Italia e fra il popolo, come lo provano le numerose firme poste alle schede di sottoscrizione distribuite dai « cittadini dell'ordine » nella città e nei sobborghi. Un ordine del giorno dell'Unione Magistrale Una lettera del segretario della Federazione operai metallurgici La Principessa Clementina ricevuta dalla Regina Madre La. principessa Clementina del Belgio si e recata ieri mattina al Castello di Stupinigi a visitarvi, per la prima volta dacché è giunta a Torino, la regina Margherita, che aveva espresso il desiderio vivissimo di conoscerla. Il principe Vittorio Napoleone. accompagnava la sua fidanzata, che aveva Pimento delle sommarie notizie di ieri e per seco la contessa Du Bassompierre. La Regi- a!ou?c ««m™8*1^ «5» 1 ^ figgiti Riceviamo e, in omaggio alla imparzialità, pubblichiamo : « Egr. Sia. Direttore, « Mi permetta Egr. Sig. Direttore che a com •La Sezione torinese dell'Unione Magistrale ci comunica, con preghiera di pubblicazione, il seguente ordine del Riorno: c La Sezione torinese doll'U. M. N., riunita In assemblea, presa visione del reclamo fatto dall'Unione delle donne cattoliche al ministro della pubblica Istruzione contro il progetto sull'Istruzione popolare, che sta per essere discusso alla Camera; respinge sdegnosamente le gratuite accuse fatte al progetto stesso di imi « massonici, oscurantisti, pagani, barbari »; affermando che allo Stato, centro e vita di cultura e di educazione, deve incombere la tutela giuridica e la difesa del cittadini non solo, ma anche la loro educazione, poiché, disinteressandosi di essa, lo Stato si isolerebbe nella storia; fa voti perchè S. E. il ministro riesca a distruggere i sofismi di coloro che vorrebbero continuato ai Comuni 11 diritto di ingerirsi nelle facende scolastiche, diritto che non ha servito, in tanti anni, a sradicare la piaga dell'analfabetismo e ad elevare la condizione morale ed economica della scuola e del maestri. Saluti, come Iniziatrice di una nuova èra riparatrice, la riforma proposta dagli onorevoli Daneo e Credaro; si augura che la Camera, trionfando delle mene di un partito che vorrebbe sottomettere la scuola ai suoi intenti retrivi, approvi con sollecitudine quel progetto di legge », Facilitazioni di vlagqls sulla ferrovia Santhlà-Biell» La stazione di Biella è considerata fra quelle termali, per le quali le stazioni delle ferrovia di Stato abilitate distribuiscono nel periodo estivo fino al 30 settembre biglietti speciali di andata e ritorno con validità di giorni 20. Per Biella si distribuiscono pure normali biglietti di andata e ritorno valevoli dal venerdì di ogni settimana fino al martedì successivo. ssompierre. La Regi na accolse con dimostrazioni di affetto la fidanzata del nipote e la presentò anche alla principessa Elisabetta, trattenendoli poscia a colazione. Nel pomeriggio la principessa Clementina si recò in automobile da Stupinigi a Moncaliori, per rivedervi la principess;Clotilde. Poco più tanfi ritornò a Torino, sempre accompagnata dal principe Vittorie Napoleone, e fece -visita alla principessa Lsetitia. A sera rientrò all'Hotel d'Europe, dove pranzò col suo seguito. La. Principessa fece poi una breve passeggiata a piedi per la città. S. E. Ostermann commemorato in Corte d'AppelL S. E. Ostermann fu commemorato con nobilissime e commosse parole dal primo presidente della Corte d'Appello comm. Giuseppe Taglietti il auale dopo aver ricordato che 1 illustre estinto l'aveva preceduto nell'alta carica di primo presidente della Corte d'Apello ne rievocava con affettuosa compiacenza le virtù, l'alto sapere, le doti mirabili di magistrato insigne, che eRli aveva avuto campo ili ammirare nella lunghissima consuetudine di rapporti per carriera e più ancora per saldi amicizia. Al magnifico discorso dell'esimio capo delia nostra Corte d'Appello comm. Taglietti si associarono il cav. Forni, sostituito procuratore generale l'avv. Caire per il Foro, l'avv. Emprin pel Consiglio di disciplina dei procuratori. Riunione di ferrovieri Nel salone dell'Associazione generale degli operai si sono riuniti ieri aera I ie,ru Vieri, per udire le relazioni di Ca^uch, Bruno e Tordella sul riordinamento uei servizi, sul miglioramento del personale e sull'amnistia dei puniti per lo sciopero del 1907 Parlarono in seguito Peraudo, che presiedeva l'assemblea, e ion. Nofrì. Fu vot.to un ordii.e del giorno cosi concepito: « I cittadini ed 1 ferrovieri di Torino, riuniti in pubblico Comizio ìa sera del 23 giugno, nei salone dell'Associazione ^enerole oegii oberai ed indetto dalle organizzazioni ferroviarie; udiva la relazione del singoli oratori a tale uopo incaricati; consiuerato die tanto S. E. il ministro dei lavori pubblici, quanto la Direzione generale delle Ferrovie, avrebbero dovuto dure qualche affldima.ito sulle richieste migliorìe formulate nei singoli Memoriali presentati nei giorni 1' 10 e 16 aprile u. s.; ritenuto come alle migliorìe richieste, resesi sempre più necessarie per il crescente aumento dei generi di prima necessità, nonché <Je;r)i affitti, si può far fronte mediante rifanne da apportarsi al grande ingranaggio burocratico riei.e Ferrovie di Stato, le quali riforme renderebbero 11 servizio stesso più conforme alle esigenze dell'Industria e del commercio; mentre riconfermano la ioro piena fiducia nel principio dell'esercizio statale delle Ferrovie: deliberano di dare mandato alla rappresentanza parlamentare dell'Estrema .Sinistra, e ier essa all'on. N'ofrl, perchè provochi dicltiarazlo ni esplicite ed tute ad ssicur -e il ! «-sonale ferroviario, che verrà provveduto mediante prò getto di legge, ai miglioramenti richiesti, anche Indipendentemente dalla discussione del bilancio del lavori pubblici, prima della chiusura della Camera, e fanno voti che a i.aciflrare classe dei ferrovieri intervenga la riparatrice amnistia, in questi ultimi giorni già accordata ai colpevoli di reati comuni ». Fu approvata anche quest'aggiunta: «Fanno appallol al deputati interessati perchè vogliano insistere acciocché si provveda all'indennità di residenza durante il periodo dell'Esposizione nella stessa misura di quella concessa a Milano nel 1900, facendo presente che a quell'epoca gli affitti ed 1 generi di prima necessità costavano molto meno dell'attuale momento ». Là Confederaziane esercenti par io " Sìadium „ Riceviamo : a La Confederazione esercenti si fa dovere di ricordare al signori foci e non soci appartenenti alla grande categoria degli esercenti a commercianti di Torino e Piemonte che mancano pochi giorni alla scadenza del 30 giugno perché i sottoscrittori delle azioni per la creazione dello Stadium possano essere compresi nell'elenco dei soci fondatori, ed abbiano così a godere dei diritti speciali che ai soci londatorl sono riservati. Nel fare pertanto nuove sollecitazioni agli esercenti, la Confederazione si lusinga che non uno della beneme rita nostra classe, che non è mai stata a nessuno seconda nell'accordare l'appoggio morale e materiale alle grandiose iniziative di interesse economico cittadino, vorrà mancare di far figurare il proprio nome nella lista dei nomi del fondatori per <iuest'opera grandiosissima e lodevole, che raccolse l'universale plauso. Mandino pertanto gli esercenti la loro adesione pronta e sollecita alla nostra sede sociale. — Il Presidente: Placido Cambiano*. Per un'Esposizione foU-g afica Valsusina in Avigiiana In un'adunanza tenuta, per iniziativa del Circolo valsueino della nostra città, nel Circolo ricreativo di Avigiiana venne deliberato di organizzare per il prossimo settembre un'Esposizione fotografica valsusina. L'organizzazione è stata affidata ad un Comitato esecutivo composto del cav. ing Enrico Borgesa. presidente; geom, Pietro Vincent, presidente del Circolo valsusino; avv. Goffredo Villa, pretore di Avigiiana. e avv. Bonaudi, segretario. Nella stessa adunanza venne pure costituito un Comitato d'onore presieduto dall'on. Boselli di cui fanno parte 11 sen. Bertetti, l'on. Richard, i consiglieri provinciali Borgesa. Geymonat, Levia, Richelmy. Teppati. il sindaco di Avigiiana comm. Cravotto. il sindaco di Susa cav. Mjstrallet, il sindaco di Rivoli cav. uff. Peyrot, il comm. Abelli, il geom. Vincent, il cav. Gustavo Verona, il signor Arturo Ambrosio. I benemeriti dell'istruzione Su proposta del ministro Credaro il Re ha conferita la medaglia d'argento di benemerenza alla signora Ida Merlo, direttrice dell'Istituto nazionale per le figlie dei militari (sezione magistrale e professionale) in riconoscimento dello zelo intelligente e costante eoa cui da venticinque anni attende alla educazione delle numerosissime alunne a lei affidate. Arrivi e partenze •Sono partiti per Roma l'on. Gazzelli e il sen. Bolognini. E' giunto da Roma l'on. Ferrerò di Cambiano. . Cocchiere disgraziato Il cocchiere Giovanni èedla, d'anni 65, abitante in via della Zecca, N. 10, passava col suo veicolo in via Andrea Doria all'angolo di via Carlo Alberto, quando una tranvia della Società Belga-Torinese, sopraggiunta all'improvviso, urtò la vettura, facendo cadere lui al suolo in modo da produrgli contusioni alla testa e abrasioni al gomito sinistro guaribili in quattro giorni. Fu medicato al San Giovanni. A proposito di un Ut gio Il signor Vittorio Cavallo ci prega di prendere atto di questa sua dichiarazione: «Siccome in via Cappel Verde esiste un albergo solo e si fa cenno di un incidente avvenuto fra i proprietari di esso e la venditrice ambulante Caterina Martino, che rimase contusa al capo, la prego di prendere atto che fu la donna stessa a formulare minacele ed Ingiurie provocando le mie giuste rimostranze ». dell'itala fanno, aggiunga qualche particolare ijer meglio spiegare ìa vertenza scoppiata a cosi oreve scadenza dalla firma dell'ultimo concordato; e che dal tragico dei giorni scorsi para ;ada nel comico di oggi e minacci di divertire in po' il pubblico. « Veramente ancora nessuno di noi può compenetrare il mistero delle motivazioni che hau. 0 indotto alla serrata uno stabilimento dell'importanza di questo. « Ragioni d'insubordinazione, d'indisciplina — dicono Loro — che non si possono tollerare senza pregiudicare l'ordine dello stabillme.ito. Intanto è una scoperta latta solo oggi, perchè prima d'ora la Direzione dell'/tato non aveva avuto occasione di fare alla Commissione e alla Federazione serie rimostranze riguardanti la massa degli operai ivi occupati rlté.mtl da Loro stessi una delle migliori per capacità e per disciplina. Qualche piccolo Incidente isolato, dovuto al soliti quattro o cinque (e la Ditta aveva a propria disposizione tutti i mezzi per frenare e sopprimerei possibili abusi), ma che assolutamente non potevano e non possono infirmare il buon nome e la correttezza della grandissima maggioranza degli operai. » E tanto per giustificare il grave provvedlnento della chiusura delle officine, sì tira in hallo l'affare del rifiuto opposto dagli operai li fare ore straordinarie In una sera in cui erano chiamati a discutere le risultanze delle trattative per il memoriale presentato. « Le oro straordinarie sono obbligatorie fino a tanto che non diventano... ordinarle. Altriìienti no !... ' Perchè gli operai tsi erano rifiutati a questo lavoro? Occorre ricordare che da più di trenta giorni gli operai attendevano soddisfazione del memoriale e che. di otto giorni in otto giorni, la ristosta era sempre rimandata. Pensarono perciò di prendere una posizione di difesa che non volesse dire sciopero, ma sollecitazione alla fMtta per dare una risposta qualunque da tanto tempo attesa. Quindi niente insubordinazione, ma difesa del proprio diritto senza ricorrerò agli eccessi estremi. « D'altronde il fatto della multa applicata non è ragione che abbia potuto sollevare il putiferio ttuale, in quanto si attendeva II ritorno da Roma degli amministratori per definire d'accordo la questione. «-La riglone è ben altra. Si è peccati da parte della Direzione di esagerazione nell'ascositare •' mozzi per reprimere qualche abuso — che noi ••icoocsciamo volentieri come esistente — è. per di più con mod! cosi poco pratici da provocare 'e rimostranze degli operai contro l'ing. Casi mirn Boella. ' Ma detto questo francamente non riusciamo 1 comprendere con qua'e estrema facilità e con iosl poca riflessione sulle conseguenze si pnpsa ricorrere a serriti di tutta una' massa di operai che nella grandissima parte nulla sapeva d tutto questo e di n-niia era responsabile. « La perdita nella produzione per la pu'izla ■wsonaln non può essere: in quanto ni sabato 1/3 ora prima dell'ora d'uscita si procede alla nnlizl delle macchine; quindi Ingiustificate le sessanta multe che se non erano ancora noti tlcate erano state ordinate dall'lng. Boella. In caso erano le macchine meno pulite, ma la irò finzione non ne ha potuto soffrire » E' il, modo in cui gli ordini si aggiungevano ni nuovi ordini, e con cnl venivano trattati gli Mwrsi hanno fatto traboccare il valso « Noti ci mancava più che la beli" scoperta di abolire gli usci dei gabinetti di decenza per "omp.etare 11 programma e per esasperare gli operai « Ci è grato affermare che qualche fischiata «il vice-direttore Boella si è limitata alla sola giornata di ieri l'altro e certamente tutto sarebbe finito se la Direzione non opponeva 11 rifiuto di ricevere la Commissione. D'altra parie, giacché I signori dell'Itala richiamano con tanta compiacenza il rego'amento-contratto, sarà bene ricordare anche che appunto all'art. 14 si sono specificate le norme impegnative in caso di controversia per entrambi i contraenti. — Ora i signori dell'Itala dovrebbero appunto spiegare por quale recondita ragione hanno creduto per \ primi rendersi inadempienti al regolamento-contratto, rifiutando di ricevere la Commissio'o interna il sriorno di lunedi, e poi dimenticando di p'è pari tutte le altre pratiche, che secondo l'art. 14 la Ditta i'ra obbligala ad esperire prima di sospendere il lavoro. « E poi perchè chiudere 550 operai che la Ditta stessa dichiara di voler considerare solanto sospesi, fuori delb stabilimento in attesa di chissà qmll provvidenze? a Evidentemente questi 550 operai che sono a disposizione della Ditta e che stanno inoperosi, avranno ancor più degli altri diritto di domanlare conto alla medesima della incomprensibile ed arbitrarla serrala. « Dunque ancora una volta diclamo che sono deplosevoli queste continue « serrate » minacce di « serrate » che sono di una eattiva educazione per le masse ed un brutto sintomo ner 1 rapporti che devono intercedere fra la mano d'opera e gli industriali. « Ringraziandola sentitamente, con distinta considerazione mi professe « Suo obbl.mo: E. Colombino, segretario ». La giornata di ieri non ha offerto alla cronaca alcune note di rilievo. Gli operai si sono riuniti nel mattino alla Camera del lavoro-per sa.pere se i dirigenti della Lega avevano comunicazioni da fare, e poiché comunicazioni non ve ne erano si limitarono a scambiarsi le rispettive impressioni. La Direzione dello stabilimento a sua volta non accenna a muoversi dalla linea di condotta deliberata. 11 conflitto quindi promette di avere, pur troppo, uno strascico assai più lungo di quanto si poteva forse credere in principio . Grave caduta da un fienile Giovanni Moriondo, d'anni 3, abitante presso Bardissano. cadde da un fienile sito nei pressi della sua abitazione dall'altezza di circa cinque metri al suolo, producendosi la frattura del cranio La madre lo accompagnò a Torino all'Ospedale di San Giovanni, dove quei sanitari lo giudicarono In pericolo di vita. L'infortunio di un panettiere Il panettiere Giovanni Tinivello. d'anni 25. abitante in piazza Emanuele Filiberto. N. 16, mentre lavorava nel panificio di Felice Ratti, a Porta Palazzo, si lasciò cogliere la mano destra fra l cilindri di una macchina impastatricp riportandone una ferita" lacero-contusa alla mano destra. Fu accompagnato al *an Giovanni e colà medicato e giudicato guaribile in 30 giorni, salvo complicazioni. Investimento Ieri mattina venne trasportata al San Giovanni certa Caterina Viana, maritata Migliore, d'anni 47, abitante in corso Vercelli, 4, la quale mentre transitava in via Lungo Dora, era stata atterrata da un carretto a mano tirato da uno sconosciuto. Nella caduta riportò una ferità, lacero-contusa alla testa con conseguente commozione cerebrale. 1 sanitari si riservarono di giudicare più tardi la gravità delle sue condizioni. Arresti I carabinieri trassero in arresto il barbiere Vittorio Buòno, d'anni 31, il quale con la violenza aveva rubato 8 lire e 95 centesimi alla orizzontale Elena Bruno d'anni 27. — Fu arrestato 11 garzone muratore Mano Orio di Edoardo, d'anni 18, abitante In via Chivasso, 9, colpevole d'aver rubato un orologio d'argento, del valore di 15 lire, a danno di Giovanni Moro, abitante In corso Re Umberto, 75. Piccoli furt' Giovanni Bertola, con negozio di mercerie In via Cernaia, li, fu derubato di un pacco di fazzoletti di set», del valore di 50 lire. — Attilio Ricciardi, ricoverato nell'Ospedale di San Lazzaro, fece denunzia d'essere stato derubato di un portafogli contenente dieci lire, da lui lasciato nel cassetto del tavolino da notte. Un violinista rapinato e minacciato col pugnale Il fatto deplorevolissimo è successo qualche sera fa ; ma fu tenuto nascosto, e soltanto ora viene a nostra conoscenza. Crediamo utile informarne i lettori, per far conoscere come imperi ancora in certe -regioni della città il più ve rognoso barabbismo, e corno sia necessari'' per difendersi contro di esso, che i cittadini agiscano per conto proprio, senza -attendere l'aiuto della Questura, la quale — non per colpa di uomini, ma per deficienza assoluta di agenti e di funzionari — non può offrire che una sicurezza relativa. Una sera, adunque, a tarda ora, il signor Nicola, violinista addetto all'orchestra del teatro Eden, passava, diretto alla sua abitazione, all'angolo di via Ponte Mosca e Presto Filomena n. Come, id. 71, di Obera*», casalinga, via Bortolo, 28. Alberto Elsa, id. 29, di Torino, sarta, ria Garibaldi, 57. Jona avv. Guido, id. 47, di Ivrea, professore, via Bidone, 32. Vergnano Teresa, id. 19, di T"-'io, sarta. Minolott: Carolina, id. 30, di .-olo, religiosa» Dona Francesco, id. 31, di Albignasego, carpentiere. Maneglia Agnese, id. 27, di Torino, venditrice omb. Bnjetto Andrea, id. 25, di Venaria- Reale, manovale. Natt.a Battista, id. 38, di Cesio, meccanico. Più 1 minore d'armi, sei. Total? oomplcfisivo 12, di cui a domjoilio 5, negli ospedali, istituti, eoe. 5. Non residenti in questo Comune 2. Necrologio Il 21 corrente, dòpo brevissima malattia, cessava di vivoro l'Avv. CARLO GROSSO. Appena, trentenne, egli avevi già saputo emergere por le suo doti non comuni, sia nell'esercizio della lua profeeeionc, alla quale si era ded.cato con vim passione, sia por 'a grande bontà d'animo, che esplicava in tutte le circe-stanze. I parenti, gli amici, i col'eghi, ed i conoscenti tutt:, vollero tributare all'estinto una prova del loro affetto, intervenendo numerosi a porgergli l'ultimo omaggio. Al Camposanto, prima delia tumulazione, proserò !a parola l'avv. Toro, a nome degli amici ; l'Avv. Bricare!U, in seguito, a nome dai colleghi d'ufiìoio; o por - ultimo Dea Pietro Boglione. Cappofiano della ohiesa piazza Emanuele Filiberto quando si vide doI c u dove k flmi Ha Graa90 ^ lo sue pro, improvvisamente tagliare -la strada da.due ]etk ^ commovent:S5mia rievocazione della vita individui, che lo afferrarono per i polsi e $ ]1Wto cho ora tra j h. h am- amato da tutti gli intimarono il silenzio. Poco dopo un secondo individuo sbucava dall'oscurità e puntando un pugnale alla gola del malcapitato violinista, gli imponeva di consegnargli il portafogli. Senza nemmeno fiatare, il Nicola obbedì. Gli aggressori, però, non contenti, tentarono di frugarlo, e già si accingevano a. gettarlo al suolo, quando, avendo udito un rumore di passi che s'avvicinavano, si diedero alla fuga e disparvero nel bùio, non senza aver prima detto con voce minacciosa alla loro vittima la solito frase: — Se parli, gvrai a te I E infatti il Nicola non parlò, e non crediamo abbia nemmeno denunciato il fatto; 'na parlò per lui un testimonio ignorato, che aveva assistito dalla finestra d'una casa vicina alla triste scena. Non sarebbe opportuno che l'autorità di pubhlica sicurezza, invece di mandare i nostri migliori funzionari in missione per servizi politici, o di obbligarli a tediosi lavori di tavolino, li lanciasse dì notte, Insieme alle pattuglie di 'guardie, sulle traceie dei malviventi ? La nostra Polizia giudiziaria non difetta di delegati, che sarebbero abilissimi per tale impresa. per l'interessamento fraterno che egli avevo per essi. e la óra il "Il [apiii Mm„ L'altra sera, nel maigniflco erompere dell'entusiasmo di un pubblico, di cui il solo infittire ovunque era un indizio ed una manifestazione, atti ad inorgoglire qualsiasi artista, Mario Costa dovette sentire veramente traboccare l'anima sua nell'anima della folla. E forse provò anche, nelle latebre del cuore commosso, la dura bellezza del sacrificio. Il sacrifìcio, caro e triste ad un tempo, di sentire oramai la propria creatura fatta cosa del pubblico e di vederla spoglia d'ogni intimo velo — il velo che gelosamente la copriva nella febbre della creazione ancora ignorata da tutti — spingersi arditamente per le vie del mondo, fra il plauso popolare. Perchè quest'opera, da cui Mario Costa sembra distaccarsi a grande malincuore, così la segue ancora e va prodigando ad essa la grazia di continui ed anormali ritocchi (nell'ultimo atto sovratutto notammo modificazioni abbastanza sostanziali), quest'opera ieri sera passò per uno vero prova del fuoco; onde, se dimostrò tanta virtù di resistenza, egli è ben questo uri segno di intimo valore. La buona volontà presiedette allo spettacolo: è vero. Essa emerse ovunque: signoreggiò specialmente là, dove fu sufficiente la preparazione: nè costumi, cioè, d'una grande varietà e d'una più grande ricchezza, ed anche in qualche scenario. Qui la Compagnia di Gea Della Garisenda rese veramente un giusto omaggio a Mario Costa. Ma dove, nel resto, la sicurezza, la fusione, la bellezza dell'interpretazione vocale sorretta dalla naturalezza del giuoco scenico? L'orchestra, ridotta, sì e no ad un paio di prove fece miracoli. E il pubblico, malgrado qualche deficienza, parve intuire questo miracolo, e volle ripetutamente il Buratti a dividere con Mario Costa l'onora d/>l!« chiamate al proscenio. Ma questo può bastare ? E si volle anche qualche bis. Ma chi potrà dire che essi corrisposero veramente al sentimento dei più, se almeno non si vof'in disgiungerò la interpretazione dal valore della musica? Gea Della Garisenda non parve abbastanza sicura: Vccleggiò — mi si perdoni In parola —- assai. Come cantante ci iece intravedere, più che non gustare, tutta la delicatezza dell'aria del secondo atto, allcrquando fu costretta a ripetere — non certo per la prima esecuzione — questa pagina tutta spirante un delizioso sapore arcai•o. E gli altri esecutori diedero ogni sforzo a mostrarsi sicuri, vivaci. Ma a che valse se troupe- evidente riuscì questo sforzo pela deficienza di prove, non meno evidente' Ora nè alla Garisenda, interprete fine e signorile in altri lavori negammo nitro volte ampia lode, nè onesta lode lesinammo con altri artisti della Compagnia, perchè troppo dure sembrino oggi le nostre parola Noi crediamo che ieri sera Mario Costa fu in parte sacrificato ; e non ci pare troppa nretesa l'implorare rispetto verso tutto quanto è manifestazione vera d'arte, a quahinmie campo appartenga. Considerare onesta esecuzione (eccettuato qualche punto, e fatta astrazione dei '•ori di donne, e — con molte restrizioni -dall'orchestra) considerarla come un'antiprova generale è tutto creante può esserci consentito, malgrado il plauso del pubblio. Ed è pocn. Poco anche relativamente alla grande aspettazione. Mario Costa poteva riprometter.si di r>iù data anche — ripeto — la lussuosa messa in scena. Attendiamo dimane che in migliori oc" o più sicure nnvlghi la nave vittoriós'- •oifhA ,i huon pilota non manca, nè manca la ciurma volenterosa. p,r i„ nT.nnnrn notiamo apnlnu<=i nntno;i~ <=t!ci ad ogni finire d'atto ; un bis dell'aria di Zerbina (Vitali), ed uno di quella della Garisenda. Ed è tutto. **# Alla seconda rappresentazione del Capitan Fracassa assistette un pubblico elefante ed affonatissimo che confermò l'esito della prima sera rinnovando calorose dimostrazioni di simpatia ali autore Mario Costa. Ouesti. in seguito all'Invito della Compagnia Garisenda assisterà ancora ad alcune rappresentazioni del suo lavoro curandone l'esecuzione nell'intento di menderla migliore. Stato Civile di TotHnc 23 giugno 1910. NASCITE: 24, cioè maschi 13, femmine 11. MATRIMONI: Benedetto G'ovanni Battista con Bonznnni Orsola — Benedetto Giuseppe con Bere-natte Angela — Bocca Alfredo con Pasquero Alberta — Bocca Edoardo con Gambuas Saffo — Brunett Luie con Crosetto Antonia — Bu»i Cesare con Brunett". Maria — Grasso Giacinto con Resiale Beatrice — Ho. nateri Ercole con Genovese Artemisia — Musso Giovanni Battista con Ma rino Giuseppa — Musso Giovanni con Carlevnris Teresa — Troja Giuseppe ccn Giorgia Clara — Picco G:acinto con Fava Rosa — Ro. botti Giovanni con Bonardo G useppa. MORTI : Griglio Stefano, d'anni 72, di Pecetto, modellatore, coreo Vittorio Emanuele, 38. FOOT-BALL. Il lodo arbitrale sul II! ìcìTìBo Internazionale dì tool-ball Nel numero odierno della. Slampa Sportiva, oltre ad una capila relazione lOtograftca uei più importanti avvenimenti «voltisi domenica scorsa in itaba od «h'estero, è nuortuio per esteso l'i lodo arbitrare emesso dalla Commissione nominata ualia Stampa SpOniva ali indomani che si vede proibita dalla Federazione italiana del giuoco del calcio l'attuazione <leli'annuale e 111 torneo ai friot-sail. La Còminfasione cainpos a fta illustri notabilità del Senato, del Parl.mento e del Foro, e cioè dell'avv. Piero Lucca, senatore del Regno; ing. prof. Carlo Montù, depu-ato, e dall'avvocato Luigi Bozino, dopo maturo esame del documenti, la gran copia prodotti della Slampa Sportiva, è venuta a queste conclusioni: «E-, saurita la espostelo ie dei (atti quali risulta-1 rono dall'esame del documenti prodotti, i sottoscritti, pure avendo cousmia'e le manifeste contraddizioni fra tali documenti e le dichiarazioni della Federazione italiana del giucco del calcio, si asteagono dal commentarle, *'c-r esaurire il loro mandato, essi coacordemenìe si limitano a dichiarare: Lo che nella controversia insorta fra la Stampa Sportiva e la Federazione Itaiifina de! giuoco del calcio, a proposito dello gare internazionali di fooi-ball per le feste pasquali 1910, la condotta tenuta dal direttore della Stampa Sportiva fu e si deve considerare perfettamente corretta e sotto ogni rapporto incensurabile; 2.o che la Direzione della Un bruto condannato a morte in Francia Parisi* 28, ore 9. I giornali hanno da Rodez: La Corte d'A> sise ha condannato ieri a morte Jean Tery, cho presso la stazione del canale oltraggiò, il 19 aprile scorso, ed uccise una giovane ragazaial di 16 anni, tale Adriana Pons. Misure straordinarie erano state prese dalla polizia per sottrarre l'accusato all'indignazione della folla che voleva linciarlo. I dintorni della Corte di Assise erano affollatissimi. L'accusato è stato condannato al palazzo di giustizia molto prima che incominciasse l'u-dienza onde evitare le dimostrazioni. Tery rao' contò 11 suo delitto senza dimenticare il minimo particolare e senza commuoversi. Raccontò come strangolò la giovane Pons. dopoché questa le ebbe detto che lo avrebbe certamcntp denunziato. Disse inoltre che l'agontoi della sua vittima fu spaventevole e durò oltra dieci minuti. La sentenza è stata applaudita. Due fratelli annegati in un canale Ito-.-Jsro. 23, ora 22. ■ Mandano da Frassinelle che due fratelli, uno di otto e l'altro di dieci anni, certi Contano,.si recarono a nuotare nel canale bianco, dove' annegarono. Un loro fratellino di cinque anni.: che dalla sponda del canale assisteva alla loro sciagura, corse a casa urlando, a recare la tragica notizia alla madre. Gli spettacoli cf ogeri ! TEATRO VITTORIO EMANUELE — (Società Ano.1 nima Spettacoli Teatrali) — (Compagnia dramma.' t-ca Italiana Renzi-Gabrielli) — Ore 15,30 o 21:" l'arilailUm, dramma — u. 0 50. TEATRO CARIGNANO (Proprietà A. e G. Chiarell» — Impresa De Macchi) — Ore 21: Fra Diavolo» opera comica in tre atti, musica di F. S. Aubet, eh Prezzi popolari) — Ingresso olla Plaeta, Pai-' e l.a Gallerà, L. 1 50. TEATRO ALFIERI (Impresa Suvini-Zorboni). (Com.; pagni-a drammatica italiana stabile di Roma) —-i ore 15: La Ceìxa delle Beffe, poema drammatico in tro atti, di Sem Benelli — Ore 21 : L'amore dei tre Ile, poema tragico, in tre atti, di Sem Benelli POLITEAMA CHIARELLA — (Proprietà, Impresa Chiarella) — Ore 15 e 21 : Tournée Maldacea —• Ràpprasohtazioni di varietà — L. 0 80. TEATRO BALBO — (Compagnia d'operette di Gea della Garisenda) — Oro 15,30 e 21 : Capitan Framila, opera comica in tre atti, mimica del maestro) Mario Costa — L. 1. ESPOSIZIONE DI REI.LE ARTI — Fio della Zecca, 25. dalle 9 alle 18. i RESTAUR. DU PARC — Concerto Dame Viennesi. 2Mn SF»rlta' lc^timamen;e, si è ritenuta | 1 50.000, 35.000, 20.000, 75.000 lesa nel suo buon diritto dalla imprevedibile ..' ,. ' , . ' ,. . ed In ogni modo tardiva sospensione del terzo torneo internazionale da essa indetto e, legiitimamente. ha protestato contro la inesplicabile deliberazione della Federazione italiano ». La sobrietà e la chiarezza con cui sono riassunti i fatti e rilevato il contegno tenuto dai dirigenti la Federazione nei riguardi del giornale organizzatore del terzo torneo, ci dispensano da Ogni ulteriore commento sull'equivoco trattamento usato dalla Federazióne «tessa alla Stampa Sportiva, per soffocarle un'organizzazione da tutti encomiata e brillantemente compiuta gli anni passati, quando minori Inframmettenze e maggior senso sportivo animavano i dirigenti della Federazione italiana del football,. C'è da augurarsi che alla prossima assemblea federale delle Società italiane sappiano far giustizia degli errori scientemente compiuti da chi quest'anno ben poco tu'elò 11 regolare e profìcuo andamento di uno sport che per far nuovi proseliti non attende dai magneti della Federazione che lo governa, che un più illuminato senso pratico delle proprie mansioni ed una minor leggerezza nel giudicare e decidere. IPPICA a osi! a! iàw i M1 Ci telegrafano da San Siro, 23, ore 18: Anche ìa terz'ultlma riunione estiva di S. Siro reinue favorita dai tempo. * fcaesenziata da un DUbbhco discretamente numeroso. Pista ottima Premio Limonio. — L. 3000. Metri 1000. Questa oorsa si ridusse ad un match fra Etoile de Mer e Ladalba. Giunse: Lo Ladalba (54, Varga), di Sir Rholand, par una corta testa; 2.0 Etoile de ■Aer (54, Bartìett), di Razza di Besnate. Premio codogno fa vendere G. lt.). L. 1500. Metri 1400 — Giu.igono : Lo Tokio (03 1/2, Chiumeili) del capitalo Varini; 2,o Vieta [Gè 1,2, ;<ambuy), del tenente A, Mens; 3.0 Bouton de Rose (08 1/2, Fabbri), della Razza Volta. Non piazzata: Canobbina. Invenduto il vincitore. Vinto per due lunghezze; idem dal 2.o al 3.o Premio Vimcrtulc (a vendere». L. 2500. Metri 2000. — Arrivano: 1.0 Melò (58, Lane), di B. L. Guastalla; 2.o Urta (51, Spencer), del conte Sorrivoli; 3.0 Asinclli (60, Wedland) di Borghese e Rava-scheri. Non piazzata: Reina Fieurie. Invenduto il vincitore. Vinto per 2 lunghezze- <<X dal 2.o al 3.o Premio Bruzzano (allievi fantini), l. 2000. Metri 1400. — Giungono: Lo Domizia (45, Bossi), di Mr. Dick'; 2.o Delia (52. Cassola), di Alvisi»oschi: 3.0 Miranda f-',3 1/3, Blasci), di G. Gobi) N'on piazzati: Galibetr, Libertine Viiv mente per 4 lunghezze; una lunghezza e mezza dal 2.0 al 3.o Premio Modena (handicap- ascendente). Lire 4000. Metri 1000. — Giungono: Lo El Valle-ite (51, Wedland). di Borghese-Ravaschleri; 2.o Flossildc (51 1/2. Lane), Ji Dell'Acqua Leonino; ?..o Phanta.sm (52, Garrigan), di Razza Volta. Non piazzati : Panne d'Auto. Constantin II, Oaklands, Palatupana, Eole. Miss Flirt, Rada. Vinto per una lunga incollatura; mezza lunghezza dal 2.0 al 3.o Previio Bergamo (handicap discendere). Lire 4000. Metri 2500 — Giungono : Lo Mann (45 Bekwith), di W. Smith: 2.o Lillian (47 1/2. Garrigan). di Dell'Acqua-Levi: 3.o Niagara (48 Williams), di G. Gobbi. Non piazzati: Mano Rosetta Carducci, Sallusiì. F-ampalù. Roche. TullHere. Nakamba parti perdendo una ventina di lungh pzze. Premio Bormio (a vendere). L. 2000. Metri 700. Pista dritta. — Giungono: Lo Bunny (4fi, Menichetti), di Mr. Dick; 2.o Visconte (50, Lane» di Dell'Acqua L.; 3.0 Holy Day (52. Spencer» di Mr. Dick, Non piazzata: Itala. La cavalla vincitrice in vendita a L. 1000 vene compprnfa per L. 2000 dal signor G. Gobbi. Vinto facile per cinque lunghezze; quattro dal 2.o al 3.o " Blaseur II „ vince le 60 mila lire di Auteuil l»Ri-i«rl. 23, O'C B,10. Ieri, all'ippodromo di Auteuil. presso Parigi, con un tempo piovigginoso, è stata corsa la grande Corsa annuale ad ostacoli di Auteuil. Il gran favorito della prova, Blaseur II, ha battuto di una lunghezza e mezza Lottila, il quale, a sua volta distanziava Xectar II di 10 lunghezze. 11 premio era di sessantamila lire, la distanza di cinquemila metri, i partenti 14, fra i quali tre cavalli irglesi. TOMBOLA RAZIONALE L. 300.000 di premi Con la mite spesa di Una Lira, si può acquistare una cartella della Grande Tombola Nazionale che verrà estratta in Roma irrevocabilmente: il giorno 30 Giugno 1910, che concorre ai rilevanti premi di lire' ed a, quello di consolazione di altre L. 20.000. Le cartelle sono in vendita ancora per pochi giorni in tutto il Regno presso i Banchi Lotto, Uffici Postali,: Cambia Valute, Rivendite di Ta-| bacchi e dove vi è l'apposito avvisoj Ultimi giorni di vendita. DEBOLE E DIFETTOSA. corretta dallo Sjiecialiala di Diottrica Oculistica ^;;,i;f„n„ MEUSCHULER col suo particolari) sUtoma di lenti, Via Genova, 19117 Un domatore addentato da una leonessa a Roma Homi), 23, ore 10,5 Ieri sera, durante la rappresentazione al serraglio Nouma Hawa, che ha stabilito le sue tende fuori Porta del Popolo, è avvenuto un incidente. Mentre il domatori Marcello Vannuzzi. cho <i fa chiamare Marcel, si trovava nella gabbia della leonessa Cora, e le faceva eseguire i colili esercizi, la leonessa, che soffriva mal voentieri le scudisciate del domatore, ad un sierto punto saltò addosso al Vannuzzi e gli afferrò con la bocca una mano. Accorsero gli inservienti del serraglio che liberarono il Vannuzzi dalle zanne della Cora, la quale fu ricacciata in gabbia. Il Vannuzzi fu trasportato all'ospedale, dov tu giudicato guaribile in dieci giorni. Oggi, allo ora 14,50 spsgnovasi, dopo breve .malattia; JAFFE J0NA Industriale La moglie L'UZZATI FORTUNATA ; i figli ADOI*. FO, colla consorte, o %:i KOSINA e ALDO, ingegno^ re GUIDO.. UMBERTO, eolia consorte; -i fratelli, a' parenti tutti, coH'onimo costernato, ne danno il trista annunzio. Casale Monferrato, 23 giug-no 1910. (Al La sepoltura avrà luogo venerdì, 24, alle oro 17j Serva, la presente come parUcipaiione personali. Le Famiglio BIANCHI - MINA, GOTTELAND, CHIAPPA, SIZZO e congiunti tutti del compianto colonnello Cav. Giacomo Bianchi-Sina esprimono la !cro r'eonosceoza a quanti vollero ceserà parrecipi d»! loro dolore nelia penosa circostanza. Ringraziano >nai in modo particolare: i signori Uffi■i-a.lt del Presidio di Roma e del lUggimonto « Caserta » Ga'vnllor», cho rosero in Roma le estreme onerante ai-la. ca-ra salma; le Autorità e la popol&aiona tutta di San Damiano al Colle, e'ne ieccompagaà all'ultima dimora. 20419 San Damiano al Colle (Stradel'ia), 23 giugno 1910.: I! 21 giugno 1910 decedeva, in Zeme, il Dott. Ernesto Bruno La forni-glia, addolorata, nel darne il triste annunzio, avverto che la ^alma sarà trasportata a Condove (Li* nea di Susi), ove avranno luogo i funerali, sabato, 25,1 alla oro 10. (A; ti " mas Oggi, alle ore 18, dopo breve malattia, spi-! rava, munito dei conforti religiosi, Zenoni Gav. Avv. Giuseppe ! La famiglia, addolorata, ne da il triste an- ' nuncio. 20388 Borgomanero, 21 giugno 1910. I funerali si faranno sabato, 25, alte ore 10. La Famiglia GROSSO, riconoscente, ringrazia quanti vollero rendere f ultimo saluto al suo oazo Estinto Avv. Cario Grosso Torino, 23 giugno 1910. 80448! Le Famiglie BALOCCO e CORNARO esprimono la loro riconoscenza a quanti vollero pietosamente partecipare al funerale della cara catini» Teresa iìalocco-Coniaro Canelli, 22 giugno 1910. 2038? Una lettera del segretario della Federazione operai metallurgici Pimento delle sommarie notizie di ieri e per a!ou?c ««m™8*1^ «5» 1 ^ figgiti Riceviamo e, in omaggio alla imparzialità, pubblichiamo : « Egr. Sia. Direttore, « Mi permetta Egr. Sig. Direttore che a com dell'itala fanno, aggiunga qualche particolare ijer meglio spiegare ìa vertenza scoppiata a cosi oreve scadenza dalla firma dell'ultimo concordato; e che dal tragico dei giorni scorsi para ;ada nel comico di oggi e minacci di divertire in po' il pubblico. « Veramente ancora nessuno di noi può compenetrare il mistero delle motivazioni che hau. 0 indotto alla serrata uno stabilimento dell'importanza di questo. « Ragioni d'insubordinazione, d'indisciplina — dicono Loro — che non si possono tollerare senza pregiudicare l'ordine dello stabillme.ito. Intanto è una scoperta latta solo oggi, perchè prima d'ora la Direzione dell'/tato non aveva avuto occasione di fare alla Commissione e alla Federazione serie rimostranze riguardanti la massa degli operai ivi occupati rlté.mtl da Loro stessi una delle migliori per capacità e per disciplina. Qualche piccolo Incidente isolato, dovuto al soliti quattro o cinque (e la Ditta aveva a propria disposizione tutti i mezzi per frenare e sopprimerei possibili abusi), ma che assolutamente non potevano e non possono infirmare il buon nome e la correttezza della grandissima maggioranza degli operai. » E tanto per giustificare il grave provvedlnento della chiusura delle officine, sì tira in hallo l'affare del rifiuto opposto dagli operai li fare ore straordinarie In una sera in cui erano chiamati a discutere le risultanze delle trattative per il memoriale presentato. « Le oro straordinarie sono obbligatorie fino a tanto che non diventano... ordinarle. Altriìienti no !... ' Perchè gli operai tsi erano rifiutati a questo lavoro? Occorre ricordare che da più di trenta giorni gli operai attendevano soddisfazione del memoriale e che. di otto giorni in otto giorni, la ristosta era sempre rimandata. Pensarono perciò di prendere una posizione di difesa che non volesse dire sciopero, ma sollecitazione alla fMtta per dare una risposta qualunque da tanto tempo attesa. Quindi niente insubordinazione, ma difesa del proprio diritto senza ricorrerò agli eccessi estremi. « D'altronde il fatto della multa applicata non è ragione che abbia potuto sollevare il putiferio ttuale, in quanto si attendeva II ritorno da Roma degli amministratori per definire d'accordo la questione. «-La riglone è ben altra. Si è peccati da parte della Direzione di esagerazione nell'ascositare •' mozzi per reprimere qualche abuso — che noi ••icoocsciamo volentieri come esistente — è. per di più con mod! cosi poco pratici da provocare 'e rimostranze degli operai contro l'ing. Casi mirn Boella. ' Ma detto questo francamente non riusciamo 1 comprendere con qua'e estrema facilità e con iosl poca riflessione sulle conseguenze si pnpsa ricorrere a serriti di tutta una' massa di operai che nella grandissima parte nulla sapeva d tutto questo e di n-niia era responsabile. « La perdita nella produzione per la pu'izla ■wsonaln non può essere: in quanto ni sabato 1/3 ora prima dell'ora d'uscita si procede alla nnlizl delle macchine; quindi Ingiustificate le sessanta multe che se non erano ancora noti tlcate erano state ordinate dall'lng. Boella. In caso erano le macchine meno pulite, ma la irò finzione non ne ha potuto soffrire » E' il, modo in cui gli ordini si aggiungevano ni nuovi ordini, e con cnl venivano trattati gli Mwrsi hanno fatto traboccare il valso « Noti ci mancava più che la beli" scoperta di abolire gli usci dei gabinetti di decenza per "omp.etare 11 programma e per esasperare gli operai « Ci è grato affermare che qualche fischiata «il vice-direttore Boella si è limitata alla sola giornata di ieri l'altro e certamente tutto sarebbe finito se la Direzione non opponeva 11 rifiuto di ricevere la Commissione. D'altra parie, giacché I signori dell'Itala richiamano con tanta compiacenza il rego'amento-contratto, sarà bene ricordare anche che appunto all'art. 14 si sono specificate le norme impegnative in caso di controversia per entrambi i contraenti. — Ora i signori dell'Itala dovrebbero appunto spiegare por quale recondita ragione hanno creduto per \ primi rendersi inadempienti al regolamento-contratto, rifiutando di ricevere la Commissio'o interna il sriorno di lunedi, e poi dimenticando di p'è pari tutte le altre pratiche, che secondo l'art. 14 la Ditta i'ra obbligala ad esperire prima di sospendere il lavoro. « E poi perchè chiudere 550 operai che la Ditta stessa dichiara di voler considerare solanto sospesi, fuori delb stabilimento in attesa di chissà qmll provvidenze? a Evidentemente questi 550 operai che sono a disposizione della Ditta e che stanno inoperosi, avranno ancor più degli altri diritto di domanlare conto alla medesima della incomprensibile ed arbitrarla serrala. « Dunque ancora una volta diclamo che sono deplosevoli queste continue « serrate » minacce di « serrate » che sono di una eattiva educazione per le masse ed un brutto sintomo ner 1 rapporti che devono intercedere fra la mano d'opera e gli industriali. « Ringraziandola sentitamente, con distinta considerazione mi professe « Suo obbl.mo: E. Colombino, segretario ». La giornata di ieri non ha offerto alla cronaca alcune note di rilievo. Gli operai si sono riuniti nel mattino alla Camera del lavoro-per sa.pere se i dirigenti della Lega avevano comunicazioni da fare, e poiché comunicazioni non ve ne erano si limitarono a scambiarsi le rispettive impressioni. La Direzione dello stabilimento a sua volta non accenna a muoversi dalla linea di condotta deliberata. 11 conflitto quindi promette di avere, pur troppo, uno strascico assai più lungo di quanto si poteva forse credere in principio . Grave caduta da un fienile Giovanni Moriondo, d'anni 3, abitante presso Bardissano. cadde da un fienile sito nei pressi della sua abitazione dall'altezza di circa cinque metri al suolo, producendosi la frattura del cranio La madre lo accompagnò a Torino all'Ospedale di San Giovanni, dove quei sanitari lo giudicarono In pericolo di vita. L'infortunio di un panettiere Il panettiere Giovanni Tinivello. d'anni 25. abitante in piazza Emanuele Filiberto. N. 16, mentre lavorava nel panificio di Felice Ratti, a Porta Palazzo, si lasciò cogliere la mano destra fra l cilindri di una macchina impastatricp riportandone una ferita" lacero-contusa alla mano destra. Fu accompagnato al *an Giovanni e colà medicato e giudicato guaribile in 30 giorni, salvo complicazioni. Investimento Ieri mattina venne trasportata al San Giovanni certa Caterina Viana, maritata Migliore, d'anni 47, abitante in corso Vercelli, 4, la quale mentre transitava in via Lungo Dora, era stata atterrata da un carretto a mano tirato da uno sconosciuto. Nella caduta riportò una ferità, lacero-contusa alla testa con conseguente commozione cerebrale. 1 sanitari si riservarono di giudicare più tardi la gravità delle sue condizioni. Arresti I carabinieri trassero in arresto il barbiere Vittorio Buòno, d'anni 31, il quale con la violenza aveva rubato 8 lire e 95 centesimi alla orizzontale Elena Bruno d'anni 27. — Fu arrestato 11 garzone muratore Mano Orio di Edoardo, d'anni 18, abitante In via Chivasso, 9, colpevole d'aver rubato un orologio d'argento, del valore di 15 lire, a danno di Giovanni Moro, abitante In corso Re Umberto, 75. Piccoli furt' Giovanni Bertola, con negozio di mercerie In via Cernaia, li, fu derubato di un pacco di fazzoletti di set», del valore di 50 lire. — Attilio Ricciardi, ricoverato nell'Ospedale di San Lazzaro, fece denunzia d'essere stato derubato di un portafogli contenente dieci lire, da lui lasciato nel cassetto del tavolino da notte.