Sotto le macerie di Villepreux si ritrovano ancora cadaveri

Sotto le macerie di Villepreux si ritrovano ancora cadaveri Sotto le macerie di Villepreux si ritrovano ancora cadaveri (Servizio speciale iella Stampa). Parlgrl, 21, ore 1. Alla stazione di VIJiepreux si è finalmente pervenuti a sollevare la macchina del trenodi Grandeville che giaceva a destra dellafer-j rovia. Sotto i rottami si sono trovati ancoradue cadaveri informi, calcinati. Vennero im-mediatamente posti néie bare. Senza contare; i due cadaveri scoperti stamane, 7 tronchi | non sono ancora stati riconosciuti. La loro i identificazione sarà possibile? E' lecito dubi-, tarne, giacché i tristi avanzi non hanno più; nulla di umano. Abbiamo potuto ottenere qualche informazione sulle due macchine, quella del treno investitore 477 appartiene al deposito di Argenta, è di fabbricazione recentissima, è stata consegnata alla Compagnia ferroviaria nel 1908, ed è stata posta in servizio lo slesso anno. E' uno dei modelli più nuovi e più po-1 tenti destiuati specialmente ai treni diretti e' rapidi. Quanto alla locomotiva del treno om-j nibus 467, la cui avarìa fu causa iniziale I della catastrofe, appartiene al deposito di! Dreux. E la macchina N. 878 è stata fabbri-! cata a Bellefort nel 1867. E' una macchinai col tender staccato come negli antichi mo-1 delli. Con queste irfformazioni abbiamo rivolto alcune domande compierne^;-:" ad uno tra i principali capi del servizio di trazione, ed ecco le risposte che ci sono state fatte: « Come mai una macchina cosi vecchia, che data dal 1867 è tuttavia in circolazione? | Le avarie debbono esservi frequenti. — Ma, signore, queste macchine sono eccellenti, non sono evidentemente provviste dei perfezionamenti moderni, ma sono buono macchine per i treni omnibus. Or fa 10 anni! appena queste macchine servivano per i di- ; retti, ma siccome in questi ultimi anni il carico dei treni è considerevolmente aumentato, non sono state trovate più abbastanza potenti ed hanno dovuto essere destinate ai treni omnibus. Quanto alle avarie, esse non sono nò più nè meno frequenti negli altri modelli. Che sia un pistone o un cilindro ai-, zato o una vite sfuggita, la causa della panne I poco importa. Questi incidenti arrivano spesso, e occorre un concorso di circostanze disgraziato per aver provocato la catastrofe che deploriamo. La sala che serve da deposito funebre ha ricevuto una decorazione appropriata olla circostanza. Addobbi neri guarniscono l'esterno, all'interno drappi di lutto ricoprono lo pareti. Presso i feretri sono deposti i ginocchiato!. Non restano più che sette bare, a Villepreux. Parecchie famiglie hanno domandato che un servizio funebre collettivo venga celebrato nella chiesa di Villepreux. Nessuna decisione è s'tata presa a tale proposito, e nemmeno circa la data delle esequie. Il riconoscimento1 delle salme continua in mezzo a grandi difficoltà. Si sono raccolti tutti gli oggetti sparsi sul luogo dell'accidente, cannelli, valigie panieri che potevano aiutare l'identificazione. I parenti delle vittime vengono ad esaminare enie-j sti funebri resti, ed è così che l'ing. Du Bost. ha riconósciuto un costo appartenente a sua mociie che è scomparsa. Il signor Leriche che ha perduto quasi tutta la sua famielia nello, catastrofe, ha ritrovato il cappello deMa disgraziata sua moglie. Ad osni istante si segnalano donne scomparse. Uno piovano inglese ricerca una sua compatriota, miss Tough. che era istitulriee presso un'altra inglese. La giovane istitutrice si recava presso il conte di Lambert. Ciò che dice il macchinista Leduc Un redattore del Temps ha parlato al macchinista, Leduc, che conduceva la locomotiva del treno investitore che si trova ora a letto ad Argentan. Leduc ha gravi bruciature alla gamba destra, alla mano ed ha ricevuto inoltre forti contusioni alle braccia ed '. alle spalle. « Ero stato avvertito alla partenza da Parigi che ìt treno omnibus che mi precedeva aveva 45 minuti di ritardo, ma ero lungi dal dubitare che fosse in panne alla stazione di; Villepreux: credevo di aver ancora 20 o 25: minutiti dinanzi a me; ero occupato ad aggiustare la macchina e non mi sono accorto j di alcun segnale che proteggeva il treno om-| nibus. Solo arrivato attestazione ho visto! i fuochi rossi del furgone di coda. Immedia- ; tornente strinsi i freni, rovesciai il vapore, ! ma era troppo tardi. « L'urto terribile accadde: la locomotiva^ cadde da una parte trascinando me e il fuo-' chista sotto di essa. Sono rimasto la steso' durante un tempo che non potrei precisare: | il fuochista steso al mio lato non dava seuni di vita. Poi per un buco ho visto te luce : I allora mi sono trascinato vicino a'r buco, ej sono uscito di sotto. La mattina un tubo era 1 scoppiato, l'acqua bollenti si era sparsa j sulla mia gamba destra e mi aveva crudel-: mente bruciato. Pitornai sotto ia macchinai presso il fuochista, e lo tirai fuori a sua voi-1 te. E' allora che venni bruciato alte manol dall'acqua bollente che sfuggiva. Il fuochista ! era stato egli pure profondamente bruciato. ; Mi; è impossibilb ricordare esatttesamente ' ciò che accadde poi: so che sono stato condotto ad una stazione vicina, e da essa poi ricondotto ad Argentan ». Il medico dichiara che Leduc non potrà essere ora trasportato. Leduc è ammogliato ed ha tre figli. Il ferito Leblond che aveva i subito all'ospedale di Versailles l'operazione della trapazione, è morto in seguito ad essa. ' PuAvcdcrr Chi è il vero responsabile ? Leduc è sempre prigioniero: un gendarme veglia al suo capezzale. Nel pomeriggio di oggi il dottor Fouchet, della Compagnia dell'Ovest, che lo ha visitato, dichiarò che non si opponeva al trasferimento del prigioniero, perchè il giudice Istruttore di Argentan Io potesse mettere a disposizione del suo collega di Versailles. Poi il sostitufo procuratore della repubblica di Argentan, operante in nome di una Commissione rogatoria, si è recato do Leduc, e gli ha fatto subire un interrogatorio, e lo ha informato che domani, alle 7, sarebbe mandato a Versailles. Questa notizia non lo turbò oltre misura: il Leduc non sollevò obbiezione alcuna. — Mi spiegherò — disse egli — dinanzi al giudice sopra l'imputazione che mi viene fatta. Si è limitato poi a dchiarare che agli non è macchinista, come lo si credeva, ma soltanto fuochista, autorizzato a condurre locomotive. L'inchiesta che ho potuto fare qui sopra il Leduc, ornisce le migliori informazioni intorno a lui. Appartiene da dodici anni alla Compagnia dell'Ovest, da tre mesi ha funzioni di macchinista, incaricato di sostituire quelli che mancano, e da quindici giorni soltanto era destinato al servizio del diretto da Parigi a Grandville, ma l'essenziale è questo, che egli è un fuochista, e non un macchinista. La catastrofe di Villepreux solleva lina doppia responsabilità: da una parte quella del caoo-stazione e del macchinista: hanno essf applicato tutte le prescrizioni del regolamento? D'altra parte quella dei regolamenti stessi, di cui può domandarsi se assicurano ai viaggiatori il maximum di sicurezza. Certo il capo-stazione di Villepreux ha fatto tutto il dover suo, e il macchinista Leduc ha oltrepasato il segnalo avanzato, il che lo fheTTeva nell'impossibilità materiale di fermarsi prima della stazione ; quindi secondo il regolamento la causa unica dell'occidente sarebbe il macchinista. Mo i regolamenti non dovrebbero prevedere l'eventualità di tali errori e ripararli in qualche modo preventivamente con un eccesso di precauzioni ? L'esperienza prova che un macchinista può per distrazione o per negligenza non vedere un aeignale, ma c'è una specie di segnali che si imnongono allo sua attenzione: sono i petardi. Perchè il regolamento non costringeva il capo-stazione a proteggere cosi il treno in panne ? E poi ci sono il telegrafo ed il telefono, coi quali avvertire le stazioni vicine. Riunitosi il Comitato federale della Federazione dei macchinisti e fuochisti, ha deciso dì avocare a sè l'affare del macchinista Leduc. Il segretario della Federazione, Lauve, ne ha dato così le ragioni: «Si può fare al nostro collega Leduc un solo rimprovero: quello di avere oltrepassato il segnate nvvertitore. Questo segnale epli non In ho visto, essendo occupato a verificare il livello d'acqua. Questo livello d'acqua meritava tanta attenzione aunnto i dischi della line?. Se il livello d'acqua non va bene, si verifica una grave panne. Dunque Leduc aveva ragione di occuparsi del suo livello d'fequn. Durante i pochi secondi che Ea dedicati o questa cura ha oltrepassato senza vederlo il primo segnale avvertitore. Questo primo segnale non comandava, la fermato, ano semplicemente idi rallentare l'andatura del treno sino ni secondo disco che doveva ordinare la fermata definitiva o la via libera. Questo secondo segnale è, o auanto si dice, collocato in u-na curva vicinissima alla stazione di Vii-Iepreux. Quando Leduc lo vide era troppo tardi. Se fosse stato collocato un petardo, Leduc sarebbe stato messo sull'avviso ». òntanto la locomotiva del treno investitore si eleva ischeletrita, contorta, arrossata dal fuoco e dal sangue, eppure ancora minaccioso, ùntorno ni suoi fianchi parecchi uomini lavorano attivamente a tagliere tutti gli nrgnni vitali, affine di poter portare via più facilmente il mostro d'acciaio. E', cornice degna di questo lugubre quadro l'ammucchiamento ora quasi ultimato dei rottami appena raffreddati. Poco più oltre intorno alla piccola stazione che vide in questi giorni così tragici spettacoli la vita normale continua a. riprendersi. L'unica via che si possa utilizzare ancora è percorsa ogni tonto lentamente, lentissimamente da un treno, dal quale discendono alcuni viaggiatori. Ahimè IMolti fra coloro che abbiamo visto scendere colà erano vestiti a lutto e piangevano ! O

Luoghi citati: Argenta, Grandville, Parigi, Versailles