Il memoriale dei cretesi ai rappresentanti delle Potenze

Il memoriale dei cretesi ai rappresentanti delle Potenze Il memoriale dei cretesi ai rappresentanti delle Potenze Invìo di rinforzi navaii nefiie acqus sii Suda (Per telefono alla Stampai 18, ore 22. |lopsaNtiupchpGladLa questione di Creta tiene oggi in ansietà le Potenze europee, e costituisce forse .'1 pericolo più grave per la conservazione della pace. Nella discussione pubblica internazionale, che suscita la questione di Creta, abbiamo oggi un documento molto importante: il Memoriale, che la rappresentanza di Creta ha testé diretto alle Potenze. In questo Memoriale sono, esaminate le condizioni attuali dell'isola, i diritti che essa accampa alla propria autonomia ed alla li berta di decidere le proprie sorti. Ecco il documento, che costituisce la base del presento dissidio. Il documento reca la firma di Vemzelos, presidente della Camera crete se, che Tegge le sorti dell'isola di Creta, in mancanza dell'alto commissario delle Potènze protettrici. Il documento è così concepito : «La Commissione del potere esecutivo in Creta, ha l'onore di accusare ricevuta della Nota, che le è stata consegnata nel 30 gen- inee sbladPvtol'naio-12 -febbraio ultimo scorso, d'ordine dei pGoverni rispettivi, dai signori consoli gene-'Grali di Francia, Gran Brettagna, Russia, e Iadal gerente del Consolato generale d'Italia, \ ped essa li prega di sottoporre ai loro alti j PGoverni il Memoriale qui unito insieme alle;aseguenti considerazioni : c« Ritirando nel mese di luglio scorso le i ploro truppe da Creta, le Potenze protettrici ^csi sono rimesse per il mantenimento dell'or-jrdine pubblico e la sicurezza della popolazio-.bne mussulmana alla energia ed alla lealtà jtdelle Autorità costituite. m«La Commissione prende a testimoni i si-jcgnori consoli generali, per gli sforzi sinceri!sje per l'attività che essa ha spiegato nella-j pdempiere a questo compito, che le circostan-j cze nelle quali si trova l'isola contribuisco- j uno a rendere particolarmente difficile. Idli Por giungervi non ha mancato di. far valere agli occhi del popolo cretese e di ràcordargli senza posa tutto il valore della benevola iniziativa, che le è stata promessa dalle Potenze protettrici, nelle loro dichiarazioni del 15-28 ottobre 190S, se l'ordine fosse mantenuto e assicurata la sicurezza della popolazione mussulmana. Ora, essa crede di essere in diritto di dire oggi che ha saputo lealmente rispondere alle aspettative delle Potenze. « La Coimmissione si permette di sollecitare senza tregua dai Governi protettori di degnarsi, nell'interesse stesso dell'isola e della pace, di non ritirarle il toro appoggio morale, che è tanto prezioso, «perchè solo nella fiducia del popolo verso le Potenze, essa ha trovato i mezzi e l'autorità, necessario per conformarsi, per ora, alle loro raccomandazioni. Per molivi, che sfuggono alla Commissione, le Potenze protettrici non hanno creduto ancora opportuno intraprendere quella discussione dalla quale dichia- Irarono, diciannove mesi sono, dii non essere lontane. Il compito della Commissione si è i l n tvssnvbvovdfcdamnvettdnreso così più difficile, perchè la situazione] Isnormale nella quale si trova da circa un itanno e mezzo Creta, non può prolungarsi indefinitivamente, senza pericolo. «XI popolo cretese, che esce appena da una da otta asprissima e crudele, ha la coscienza profonda del suo diritto. La sua causa gli è sacra. Le sue rivendicazioni sono legittime. Nulla potrà faulo deviare. La storia degli ultimi anni e i fatti esposti nella memoria qui unita, provano abbastanza che Creta non può vivere al di fuori delle istituzioni greche. L'attrazione nazionale verso la madre patria è tale che ogni Governo diverso dal Governo ellenico deve piegare sotto l'impopolarità e il pubblico disamore e la mancanza di autorità, nè un altro Governo può offrire in Creta le garanzie indispensabili di durata!e sicurezza per apportare al paese la fiducia!e it benessere di cui ha tanto bisogno. Lo slatu quo tale come è nnnlicato dal 24settembre 1908 costituisce una passo di più verso la realizzazione dei voti nazionali. Al coperto da ogni pericolo estemo per la volontà dello Potenze protettrici e per le loro dichiarazioni verso i cretosi, questo statu quo è un elemento positivo nella situazione intemazionale dell'isola e la prova tangibile, agli occhi del popolo cretese, delle intenzioni dei quattro Governi. Dopo l'applicazione per circa due anni di un tale regime, la Commissione del potere esecutivo non può più dubitare che le Potenze protettrici, nei loro sentimenti di aita equità e di benevolenza, di cui il popolo cretese non ha demeritato, non vorranno com- promettere la situazione allontanandosi dal cammino che esse si sono tracciato. Essa spera che i signori consoli generali vorranno bene essere presso le Potenze protettrici interpreti dell'ardente preghiera che la Commissione indirizza loro in nome del popolo cretese affinchè esse non tardino a dare alla sua giusta causa la sola soluzione che comporta. Essa lo fa col fermo convincimento che l'applicazione dell'unione verrà in tempo utile a coronare l'opera por la quale Creta deve serbaro riconoscenza alle Potenzo pro¬ tettrici. La Commissione del potere esecutivo coglie questa occasione per esprimere ai signori consoli generali l'espressione della sua alta considerazione ». Unita a questa lettera è una memoria, nella quale è fatta la storia degli ultimi avvenimenti riguardanti Creta. Intanto sembra che lo Potenze protettrici abbiano trovato un punto di accordo per allontanare ogni complicazione non pacifica fra il Governo greco e il Governo turco a proposito di Creta. E noto anche, per le dichiarazioni fatte alla Camera dei Comuni da sir Groy, che le Potenze protettrici stanno discutendo fra di esse l'opportunità di mandare nelle acque di Suda, per assicurare il mantenimento dello statu quo all'isola di Creta, una nave suppfementare ciascuna. La Tribuna crede di sapere che questo invio diretto a dare soddisfazione alla Turchia e a richiamare i cretesi alla realtà della situazione sia in massima risoluto. L'Inghilterra manderebbe a Suda la Minorila, nave di 5700 tonnellate con 25 cannoni e 437 uomini d'equipaggio. Il ministro della marina di Italia avrebbe dato ordine che si tenga pronita alla partenza la Francesco Ferruccio, di310 tonnellate, con 33 cannoni e 535 uomini d'equipaggio. E' noto che ]'Ita?ia ha già nelle acque dell'isola di Creta la Victor Pisani

Persone citate: Francesco Ferruccio, Suda, Victor Pisani

Luoghi citati: Francia, Inghilterra, Italia, Russia, Turchia