I problemi dell'emigrazione alla Camera

I problemi dell'emigrazione alla Camera I problemi dell'emigrazione alla Camera Ha formazione ti pi - li parlerà lì. Fatta (Per filo diretto e per telefono alla STAMPA) Roma, 17, ieri. Seduta antimeridiana La seduta comincia alle ore 10,10. Seguita la discussione del disegno di leggo- Per l'emigrazione GIRARDI intende occuparsi della sola emigrazione continentale, rilevando che non è meno importante dell'emigrazione transoceanica ed ha su questa il beneficio di non sospendere la cultura della terra. Osserva che il Governo non ha mai dedicato alcuna cura, malgrado le esplicite promesse della legge del 1901, all'emigrazione continentale, e lamenta che il disegno di legge si ricordi dell'emigrazione solamente per colpirla con una tassa che finora non esisteva. Richiama l'attenzione del ministro sui varii problemi relativi all'età degli emigranti, al reclutamento ed al lavoro delle donne, invocando un provvedimento legislativo che li risolva prontamente. Raccomanda in modo speciale Istituzione del probivirato per l'emigrazione continentale, con giurisdizione separata e diversa da (niella dell'emigrazione transoceanica. Combatte come ingiusta la tassa, cut si vuole ora sottoporre l'emigrazione continentale, alla quale lo Stato non rende alcun servizio (commenti), tanto più che gli emigranti rimangono sempre contribuenti in Italla-, e solamente potrebbe consentire un aggravio ferroviario per ogni biglietto, purché proporzionato alla lunghezza del viaggio in territorio italiano (approvazioni). Parla l'on. Quaglino Prende la parola da uno degli ultimi banchi di Estrema l'on. QUAGLINO. Premette che tratterà dell'emigrazione continentale, ed aggiunge: «Con questo disegno di legge il Governo st propone di estendere l'azione del Commis-, saltato all'assistenza degli emigranti temporanei e nello stesso tempo propone un adeguato aumento di fondi e del personale onde esplicare ernesta più vasta azione. Mi compiaccio di questo fatto perchè noi da anni reclamiamo dal Governo appunto provvedimenti energici e pronti per la tutela e l'assistenza dell'emigrazione nostra in Europa. Mi compiaccio poi. come già ebbi a compiacermi del nuovo indirizzo del Commissariato più confacente alle esigenze della nostra emigrazione. uffici di confine. « Desidererei però che l'organizzazione del servizi fosse diligente e condotta in modo da corrispondere a questi tre capisaldi di cui fa cenno l'onorevole relatore, e cioè uffici di confine, assistenza legale e servizio di informazioni. Per gli uffici di confine occorre vigilare come fu fatto osservare dallo stesso relatore, perchè sia evitata l'emigrazione clandestina, gli ingaggi di squadre di donne e di fanciulli a scopo di sfruttamento ingiusto, ingaggi di squadre, con fini lucrosi da parte degli stessi industriali o di chi per essi. Noi vogliamo con questi uffici di confine evitare sopratutto eh-; passino quelle squadre inerbi agiate in potere di certi sfruttatori. E' vero che ciò è andato un poco in disuso per la nostra attenta sor\eglianza in questi ultimi tempi, ma sarà bene che a questi ut'Oci di confine sia demandato questo compito di vigilanza assidua, oltre alle facilitazioni ai numerosi emigranti che passano la frontiera ed oltre alle informazioni per agevolarne il proseguimento. assistenza legale. « Quanto all'assistenza legale vogliamo che sia estesa in modo a tutti i grandi centri miniatori da poter portare una valida tutela agli operai bisognosi così da rendere impossibili quelle ingiustizie e quelle frodi che su vasti scala, purtroppo, si verificano in danno degli c perai emigrati per il passato. Mi fermerò su questo punto principale, cioè sul servizio di informazioni, che. secondo me, necessita eli largo e costante studio dei varii mercati, esteso e completato tanto da soddisfare almeno alla parte negativa delle informazioni. Pensare ai collocamenti, pensare a dirigere le correnti migratorie a me pare pericoloso; qualche cosa in via eccezionale non è escluso che si possa fare indirettamente da parte degli addetti al Commissariato con i rispettivi enti e con le rispettive organizzazioni. Ma ciò che più preme è attenersi alla parte negativa perchè per il collocamento e per dirigere le cortenti migrate rie bisognerebbe, perdonatemi '.e frase, andare un poco a scuola dagli emigratiti, che sono i migliori professori in raileria. Nella parte negativa invece del servizio di informazioni molto si può e si deve fare, ad esempio, trasmettendo periodicamente agli istituti, alle organizzazioni ed agli uffici di confine tutto il notiziario onde evitare gravi e pericolose delusioni- per sopravvenute crisi in determinati mercati e per deficienza di lavoro in altri. Gli speculatori. « Gli emigranti che partono in primavera sempre quasi tutti con i denari contati e qualcheduno anche imprestati, giunti sul posto, dove credevano di trovare lavoro, non lo trovano. Debbono allora accettare forzatamente le condizioni che loro vengono imposte dagli speculatori non solo, ma molte volte questi operai vengono incitati dai rappresentanti di questi speculatori a dirigersi numerosi sopra un dato mercato allo scopo appunto di generare la concorrenza fra questi lavoratori par prenderli a minor prezzo ed obbligarli a quella rottura diretta dei patti di lavoro che vigono su quella piazza. Di invasioni eccessive in questi ultimi tempi alle nostre organizzazioni ne vennero citate parecchie dalle stesse organizzazioni francesi, svizzere e tedesche. A noi venne appunto ingiunto l'obbligo di dovercene curare. Ma l'onorevole ministro sa, come sanno gli onorevoli colleghi, che le nostre organizzazioni per forza economica, trovandosi ancora debolissime, non possono avere i mezzi propri per poter attuare questa vigilanza, cho invece un ufficio di confino istituito dal Governo, e per esso dal Commissiariato, potrebbe esercitare, corrispondendo cosi prontamente e completamente a questa sentita esigenza. Il krumiraggio. « Occorre poi evitare sopratutto il cosidetto .■crumiraggio mentre perdurano i conflitti, kruinirnggio che tanto rese antipatica la nostra emigrazione nei paesi stranieri. Per questa specialissima parte dell'emigrazione nulla si è fatto nel passato, poco in questi ultimi tempi : di conseguenza, per mancanza di tutela e di assistenza, grave danno ed ingiustizie e a e e soprusi dovettero subire gli emigranti per il krumiraggio oltre ad una nomea veramente infamante, grave pericolo che venne scongiurato dal movimento sindacale internazionale non dal Governo di quel tempo, che si limitava a fare da cambiavalute quando a mezzo dei suoi consoli non favoriva indirettamente l'ingaggio dei kriimiri ». L'oratore illustra a questo punto ampiamente il fenomeno del krumiraggio esercitato da un certo numero di italiani emigrati, e quindi prosegue: Solidarietà delle organizzazioni. « Per fortuna però e per il decoro del nostro Paese la piaga si va celeremente rimarginando. In questi ultimi tempi abbiamo avuto anche qualche aiuto dal Governo: ma per il pas- vCdpgctanedrSladsaio quello che si è fatto si' deve puramente \ qSii 5nS,K2,?-zl1ne * lln de,cenni0 coadiuvata Nve' nt ?d„"iM vernale nei nostri maggiori centri. Sono dieci anni che nei mesi invernali le nostre organizzazioni distribuiscono in tutte le zone i rispetlivi propagandisti, e questi passano di pcvComune in Comune, di frazione in frazione a!econsigliare ai lavoratori di attenersi alla soli- rdarietà ed al mantenimento dei patii di lavoro, indi cercare di fraternizzare col proletariato l degli altri paesi, messi in rapporti sempre [dpiù stretti con le organizzazioni sindacali de-,tugli altri paesi. Ig«Questi rapporti hanno influito tanto che lo spirito fraterno veramente solidale altrui-1 zstico delle Federazioni tedesche, austriache, I usvizzera, che impiegano uomini, diffondono lmstri emigranti in seno ai sindacalisti di queste ^Associazioni consorelle, c nel contempo al ve-;Qdere diminuito a grado a grado quello che,pera prima non solo il krumiraggio. ma la con-!mcorrenza. e perfino gli insaggi delle squadre i5di Urumlri è andato a mano a mano scompa- ! mrendo quasi completamente. Nel Veneto non nse ne scorge più che raramente. Se possibile efosse stato affiatarsi con l'America come ab-j binino potuto fare con l'Europa, oggi anche essa potrebbe plaudire alla scomparsa quasi totale del krumiraggio. L'AMERICA E' UN PO' LONTANA.'... dom« Purtroppo, quel rapporti che abbiamo po- ztuto estendere ih Europa, non siamo riusciti ad restenderli in America,, perchè per estendere qquesti rapporti bisogna presenziare personal- qmente ai convegni ed ai Congressi intemazio- triali; bisogna partecipare direttamente coi diri- rgenti delle altre organizzazioni stendere dei lpatti e prendere con essi le dovute intese, dL'America è uu po' lontana, e, come ho già ac- lcennato, la giovinezza oelle nostre organizza- rzioni sindacali in fatto materiale non ci ha per- gmesso di'fare questa lunga gita. Alcuni rap- zporti però abbiamo scambiato, e si tratta di iconstatazioni non delle nostre organizzazioni, monorevoli colleghi, ma di rapporti delle orga-.-tnizzazioni germaniche, delle organizzazioni au- nj siriache, svizzere e francesi, i quali, couglo-sbati insieme, danno questo buon risultato: che lè diminuito il krumiraggio dell'ottanta e del novanta per cento ed In alcuni paesi è scom-;nparso completamente. Ma ancora persiste in:lpiccola parte, e quindi più grave è il peri-;icolo. Perchè è più grave il pericolo, mentre è astato ridotto questo krumiraggio? Basta ricor-,darne gli effetti recenti nella grande lotta che dsi combatteva da quasi un anno a Whintenthur, eIn Isvizzera, lotta che è stata persa aer i kru- miri non solo italiani, ma anche di altri paesi, l'FPisnmn nFri» <!FtinvTi hft rnsTni-n-nm |arpis0di° della serrata dei costruttori. : « Altro episodio più disgustoso è quello della dGermania. Voi ricordate, tutti i giornali hanno parlato della gigantesca serrata di costruttori tedeschi, che volevano far ritornare tutta la massa dei lavoratori delle costruzioni verso il medio-evo. In quella grande serrata, malgrado la propaganda nostra, la distribuzione di Inviti ed incitamenti, non si riuscì a quanto era desiderio dei colleghi tedeschi e quanto era: anche il desiderio di tutti i colleghi italiani. '> Migliaia e migliaia di krumiri sono passati! dalle frontiere, si sono presentati in Germania, | e quando gli organizzatori tedeschi reclama-1 vano atto di solidarietà, presentavano delle con-! dizior.i addirittura vergognose di ricatto: o ci date il compenso appross'mativo al profitto di:una campagna e noi torneremo indietro, o altri-1 menti rimarremo. Pericolo, come vedete, più grave perchè il proletariato degli altri paesi non è più piccino come un decennio addietro.'Anzi le organizzazioni estere sono più formida- j bill, sì sono completate e sono stanche di at-' tendere. E' un decennio che diciamo a quel colleghi: attendete attendete il nostro lavoro, e vedrete che sarà fruttifero. Ormai sono stan- chi, ed i dirigenti stessi cercano di frenare alcuni nuclei i quali vorrebbero gettarsi a capo- fitto contro i gruppi italiani che attentano alle loro conquiste! Il pericolo sta in questo: cho non vorrei vedere, dopo tutti ! nostri sforzi,-che incominciasse. propr:o In questo momento,, la lotta accanita dei lavoratori organizzati degli, altri paesi, stanchi di attendere quello spirito di solidarietà da parte di coloro che devono abbandonare forzatamente la loro patria perchè] non dà loro il pane ed -1 lavoro. Un grave pericolo- « Ma qui sta un altro punto, poiché sappiamo già che molte Amministrazioni locali hanno inaugurato il protezionismo, pressate e spinte dall'opinione pubblica che in parte, specialmente quella commerciale, è sempre contraria agli emigranti italiani ». L'oratore ricorda a questo punto come le organizzazioni di operai stranieri si preparino formidabilmente ad includere nei contratti di appalto l'esclusione della mano d'orerà straniera, ed aggiunge: « Se voi tenete conto di questo gravissimo pericolo, vedrete che con l'azione dei Sindacati sussidiati dai Comitati locali noi non tarderemo ad avere la decrescenza fortissima dell'emigrazione della nostra maestranza ed avremo forse la chiusura di qualcuno dei più Impor-ìtanti sbocchi migratori. Se il rericolo accen nato si avverasse, gravissime ne sarebbero le conseguenze. E domando a voi In quali condizioni ci troveremmo. E' preparato il nostro paeee a riparare a questo pericolo, ad impiegare qui migliaia ■ migliaia di energie? Noi ci tra¬ veremmo forse in una dura situazione non fa* Cile certamente a risolvere, ed è per questo che dichiaro che, per non trovarci un giorno a mal partito, oltre al cosiddetto krumiraggio, biso-1 gnerà pensare a duo altri importanti quesitlìj che vi si connettono: la solidarietà praticai tangibile che induca questi lavoratori a fraiterv nizzare e a far parte di quelle organizzazioni, ed evitare la concorrenza rapace e rovinosa cha distrugge tutte le conquiste raggiunte dai lavo»! ratori in questi paesi Samuele Gompers e i cartelli di reciprocanza.1 « Lo stesso Samuele Gompers, presidente della Federazione dei lavoratori degli Stati Unitili d'America, veniva nd esporci l'anno scorso 11' quadro desolante dell'emigrazione temporanea. Noi, nelle nostre istituzioni, ci siamo da anni » rovere questo importante problema; per evitare questo rericolo abbiamo stipulato cartelli di reciprocanza che rappresentano il' vero contenuto e l'esplicazione di quella sentita' !e Iraterna solidarietà. Notate che i cartelli dll reciprocanza valgono por tutti i paesi strettii insieme da un solo vincolo fraterno», l Dopo avere spiegato la funzione der cartello* [di reciprocanza coi quale l'emigrato gode di tutti i vantaggi dell'operaio indigeno, l'on. QuaIglino continua: «L'estensione di questi cartelli di reciprocane 1 za va oltre l'Europa. Noi abbiamo già stipulato^ I una grande convenzione con gli scalpellini a! lmuratori dell'America del nord e ci auguriamo' ^S^n^^vJS^S^S^ organizzazioni^ ;Qu*st0„cllc«mnl0 1 anno scorso alio stesso Gora,pe.rs- pur "?n essendo daccordo in tutte le sue!mire- Perchè esse certamente non potevano es-j i5*?0 consone allo nostre. Egli voleva forse dl«l ! minutre di molto e molto la nostra emigrazioni ne. Più di quello che fosse compatibile con lai esigenze stesse della produzione americana, j Concludendo ' « Ad ogni modo, con qualsiasi altro mezzo,, debbo dichiarare che in questo tema nulla sfa otterrebbe. Reclamo quindi anche a nome deliamasse e delie istituzioni nostre aiuto e cooperai zione dal Governo e per esso dal Ccmmissa-J ritiVo dell'emigrazione, reclamo questo aiuto a questa cooperazione perchè sono certissimo che* qualora si esplicasse, sia pure su vasta scala/ tutta la tutela e tutta l'assisttlkza, non risolve-' rebbe il problema che interessa maggiormente la nostra emigrazione in questo momento anzi.) data la -scarsa cultura delle nostre masse, eoa! la sola tutela si verrebbe involontariamente ai riaprire ed ingigantire la piaga del krumiragì gio e della concorrenza, peggiorando la situa-i zione odierna. Non trovando poi da occupare! in patria queste energie, il primo problema èdlj mantenere aperti gli sbocchi migratori e sopra» .-tutto accettata e benvoluta la nostra ernigraziò? ne. Riassumendo — conclude l'on. Quaglino —4 si renda pure adeguata alle imperiose necessitai la tutela e l'assistenza; si istituiscano questui efficacissimi uffici di confine; si distribuiscati ;nei centri maggiori 11 personale competente per. :lo studio del mercato e per la trasmissione di ;informazioni; ma, ripeto, non si dimentichi d$ aiutare le organizzazioni sindacali, e fra i co,Pisalùi accennati dal relatore, si curi quella dell'incitamento degli operai" alla solidarietà; ed al rispetto del patti di lavoro. Questo, onoi revole ministro ed onorevoli colleghi, quanto detta l'esperienza di una vita vissuta per diecà |anni in mezzo agli emigranti in patria ed al- : rester0. Mi auguro fnjimlj che (jUesto aisegnQ, di legge, con 1 nostri emendamenti, venga ap» provato alla Camera, nell'interesse della nostra] emigrazione e valga anche a rialzare il presti gio del proletariato emigrante in tutti i paesi l ove si reca a portare \\ suo contributo di lavoro o in modo da renderlo sempre più ben visto, stì» i malo e rispettato». (Approvazioni; molte cori' a gratulazioni). a: Parlano ancora gli onorevoli BASLINI e LI '> BESTINI, e la seduta termina alle ore 12,15. i! q*A,,*a „„„„ -j- 1 | Seduta pomeridiana -1 Presidenza del vice-presidente Carmine -! La seduta comincia alle ore 14,5. i E' ritornato il caldo e col caldo la stretta flV :naie dei lavori parlamentari. Cosi l'aula èj 1 molto affollata fin dal principio. Le tribune so-i no discretamente popolate. Le interrogazioni- ge~i vengono svolte in mezzo alle conversazioni 'aerali. - j II PRESIDENTE comunica che la Giunta della' -' elezioni ha convalidato le elezioni degli ono* l revoli Agostino Santamaria pel Collegio di CaJ e serta e Ottorino Nava pel Collegio di ModenaJ - TESO sottosegretario alla pubblica istruzione,' e risponde all'on. Ivanhoe Bonomi circa la ne-! - gata consegna di certificati di superato esame! e elettorale ad alcuni cittadini di Artena. DichiaJ o ra che l'ispettore scolastico trattenne tali certW ,-Acati, essendo sorto il dubbio che i risultati , fossero stati alterati e che gli esami dovessero! i, perciò essere annullati. La decisione spetta orai o ai Ministero, che sta assumendo le necessaria o informazioni. i è] BONOMI IVANHOE assicura che il Consiglia a o i o i o provinciale scolastico esaminò i fatti e ritennai validi gli esami. Ciò stante, e considerate ie vioJ lenze politiche che si lamentano in quel paese,] crede equo e conveniente rilasciare quei certifl-.' cali. TESO assicura che il Ministero esaminerà laquestiono e prenderà quei provvedimenti che risulteranno opportuni. \ Un'interrogazione vivace sulla formazione delle giurìe popolarli Un po' di attenzione si fa allorquando il de-] putato socialista di Iesi. l'on. BOCCONI, svolgo) la sua interrogazione al ministro di grazia al giustizia perchè — in attesa di una completa riforma dell'istituto della Giuria — intenda vie»] tare ai Procuratori generali del Re di richies dere alle Autorità di pubblica sicurezza edli -ìai carabinieri, per poi servirsene alla costitu- e e ¬ zione del Giuri, le informazioni sulle Idee po<| litiche professate dai giurati. 4 GUARRACINO, sottosegretario alla grazia a giustizia, risponde all'on. Bocconi che f Procu» ratori generali, per far uso deile facoltà instai dacabili che loro spettano della ricusazione dal'