L'arresto di una supplente postale a Borgo San Dalmazzo

L'arresto di una supplente postale a Borgo San Dalmazzo L'arresto di una supplente postale a Borgo San Dalmazzo j,. Lana di Borgo *an Donato non e evidente- c mente... salubre per le supplenti postali dmo- nesle. Qualche, giorno fa abbiamo dato no-; Uzia aelparre3t0 cli cerla Scalitti Ciovanna, j Ox-titolare dell'ufRcio succursale di Vanchlglin. | condannata, come abbiamo detto, in contu- i macia per peculati e falsi. Ieri dallo steyso g UlliCtO di P. S. è Stato eseguito 1 arresto di c un'altra impiegata, certa Bone Maria Angela, j d'anni 20. da Verrès. La giovane donna, che ! fra parentesi ha una figura assai distinta e simpatica. nell'ufficio a.P,"'? dj c^ ' ziato e di tirocinio. Nel breve tempo in cui r!i|J m bo s u , u contegno aella giovino ; domla fu sernpre correttissimo, dimodoché la 1 titolare dell'ufficio, signora Querio ErmeUndt ! ie aveva accordata la sua completa fiducia, j Un giorno però per un caso fortuito tale con-| ildenza venne improvvisamente scossa. La si-1 gnora Querij scopri che la giovine impiegata ' era in possesso di un libretto di risparmio che avrebbe dovuto invece già restituire al suo proprietario. Fatta una verifica le apparve chiaro che mediante una falsa firma dal do PQsito. risultati e sul libro, era stata prelevata »'la somma. Allarmata da tele scoperta la si- MfeXneQdUXr"K SftSiSS Imente sul posto un ispettore coll'ordine di! gc i I ! ! questo denaro però, e cioè L. 7nn. essa aveva poi riversato negli slessi libretti, dimodoché l'ammontare reale dell'appropriazione è di L. 550. La Ronc venne in conseguenza arrestata. Essa abitava da sola una camera in via Consolata, Ni 15. Non si è potuto stabilire in qual modo abbia speso il. denaro. A proposito dell'arresto della Scalitti, completiamo le notizie già date alcuni giorni fa con i seguenti particolari. La .Scalitti, quando era titolare dell'Ufficio di Vanchiglia, aveva una relaziona intima con un signore ora defunto, abitante in detta località. Quando i peculati furono scoperti, essa si eclissò, ma senza allontanai si dalla citta. Ultimamente aveva preso stanza ih via Don Bosco, col nonio dl Gemmi Gilli. Essa faceva vita ritiratissimti; non usciva mai di giorno e rare volte di sera, per fare qualche breve passeggiata nei dintorni. L'identificazione sua venne accertata mediante uno stratagemma ideato dal commissario cav. Villa. Per assicurarsi se la Gilli fosse realmente la Scalitti. come egli sospettava, inviò alla sua abitazione un agente travestito da fattorino postale, con una lettera ; indirizzata al nome dl Scaliti! Giovanna. L'aiKeme si DreSentò alla donna e le consegnò 1» 1 lettera, che fu da lei subito aperta senza diffidenza. Subito dopo però pensò alle conse Kuenze del «uo atto, e restituì la lettera già aperta dicendo: — •Non sono io: la Scalitti è una mia cugina. Questa giustificazione non persuase naturalmente il Anto fattorino postale, anche perchè nella voce e nel contegno della donna erano evidenti i segni di una viva emozione. Rivelato perciò il suo vero essere, la invitò a seguirlo alla Sezione; al quale invito la Scalitti aderì senza opposizione alcuna. I Sul lavoro All'ospedale Umberto I tu ricoverato l'operaio I Luigi Fascila, d'anni 17, il quale, nel mettere !a posto la cinghia di una puleggia nella 6eghe!ria Chiapperò, in via Ellero, 13, si lasciò preniaere il braccio destro dal volante e lo ebbe frat' vanni accarezzato al collo e si diede a preci-lnitrlin f,.7n nPiH nhv-7r:,l , i7, t„«rriiJpitosa fuga nella piazza Castello. Una guardia municipale ed ua pompiere lo affrontarono, coraggiosamente all'imbocco di via Barbaroux, e dopo breve percorso riuscirono a fermarlo, I riscuotendo vive approvazioni dai presenti. Non i avvennero disgrazia.

Luoghi citati: Borgo San Dalmazzo, Verrès