Palazzo Farnese e i danneggiati dal terremoto

Palazzo Farnese e i danneggiati dal terremoto Palazzo Farnese e i danneggiati dal terremoto Komn, 11, seva. Il PRESIDENTE annunzia la seguente de¬ manda di interpellanza: « I sottoscrìtti desiderano di interpellare il ministro della pubblica istruzione per sapere se egli intende di esercitare i diritti di prelazione l'ondati sia sul chirograio pontitlcio 10 giugno 18tìl, sia sulla leggo giugno 19Qi). per le Antichità e 'Belle Arti al palazzo Farnese, in Roma, opera darre architettonica insigne, costruita sui di fff?Aln^L^iiS?i A?n!^^aL^enÌa ,'u JgftgggS W atpKMX * " libale de) Canicci, monumento radioso della rinascenza dell'arte nostra, e che lo Stalo italiano ha 11 dovere di acquistare e di custodire nel patrimonio artistico della nazione. — Silvio Arrivabenc, Giovanni Barracco. Leopoldo Torlonia, Fabrizio Colotma, Ignazio Boncompagnl. l'ahrizi Filippo Di Brazzà. Guido Di Cartegnu, Lorenzo Tiepolo, Guardino, Colleoni. Brucia?(/', Allbrandi. l'ullè, Pier Desiderio Paolina, D'Alifc. Citla della V-igodarzcre. Carlo Ridolo. ». CRÈDARO, ministro della pubblica istruzione, non mio dare oggi una risposta concreta alla domanda di interpellanza. Si riserva di dichiarare nella prossima settimana sé e quando possa rispondere. ARR1VABENE, come primo firmatario della domanda di interpellanza, a nome degli altri sottoscrittori di essa, prega il ministro di vu- tratta di cosa molto urgente, e sembra che «srstamdd■tlvvatltevdcichAvstanto l'interpellanza mossa nell'altro ramo del Parlamento, quanto quella ora presentata in anest'aula, sollecitamente discusse, possano influire sulle trattative che potrebbero essere tendenti ora tra gli eredi di casa Borbone e qualche altra persona privata . C RED ARO. ministro della pubblica istruzione, dice che sarà auo dovere soddisfare al desiderio del senatore Arrivabene. iPIERANTONI : Quando il telegrafo annunziò che il terremoto aveva danneggiato la regione Irpina, l'oratore provò grandissimo dolore come uomo e nome italiano. Alle acute spine del dolore, altra se ne aggiunse acutissima: ni divulgò che Castel Baronia, patria di Pasquale Stanislao Mancini, e il palazzo in cui questi visse sedici anni era molto danneggialo. Si telegrafò al prefetto ed all'amministratore della proprietà, La figlinola dell'oratore si offri di andare, con la Croce Rossa, per sollevate gli infelici colpiti dal terremoto, ma il pre sidente della Croce Rossa, come Taverna, disse non essere necessaria la gita. Vennero le risposte telegrafiche, le quali informarono che il palazzo era illeso che alcune case erano lesionato, e che venti erano 1 feriti. SI chiesero sussidi al ministro del tesoro, ed ebbe assicurazioni di doverosi e urgenti soccorsi. Ieri parlò col ministro dei lavori pubblici, che gli dette infonnazioni speciali. Conchiude: — Raccomando che le riparazioni agli abituri siano compiute prima dell'autunno, e che sia restaurata una fontana costrutta per cura di Pasquale Stanislao Mancini, che sapeva essere l'acqua pura grande fonte di salute per gli abitanti. TEDESCO, ministro del tesoro, a nome del Governo dichiara di accogliere volentieri il voto espresso dal senatore Finali, presidente della Commissione di finanze; quanto alte raccomandazioni fatte dal senatore Pierantoni. egli, che ha particolari ragioni di affetto alle Provincie devastate dal terremoto, assicura che il Governo provvedere con prontezza e sollecitudine. Si discute il progetto di legge: «Provvedimenti a favore delle Provincie invase dalle | cavallette ». Mentre si discute la leggo per maggiori assegni, un incidemmo viene a turbare la calma profonda della seduta. Anche l'austera sala del Senato ha 11 suo plico. Mentre il presidente legge i disegni di legge ed 11 segretario risponde leggendo gli articoli, un signore, ch3 è nella tribuna del secondo ordine, getta nell'aula un plico, che va a cadere sul settore di Sinistra e del Centro, fra gli onorevoli Roux e Caetani. 1 senatori e gli uscieri si muovono e s' volgono all'insù, verso il punto donde il plico è partito. Intanto lo sconosciuto lanciatore del plico, che è un vecchio, signorilmente vestito, dalla lunga barba grigia, verrebbe dire qualche cosa, ma gli uscieri lo atterranno, ed egli riesco solo a dire: «Mi rincresce; ma poichù il ministro ■ non ha tempo di ascoltarmi... ». Il PRESIIENTE intima che il disturbatore venga inesso alla porta, e cosi vien fatto. Condotto in Questura dal delegato di servizio, e quivi interrogato, il lanciatore del plico dichiarò chiamarsi Luigi Sartor. di Visnadello. in provincia di Treviso, agente di campagna e bacologo, di 65 anni. Le cause che lo hanno satlfl1nmidpmvloddds5avcusqppg,„,„,.„ lanHoi-p il nticn sono ria ricercarsi iSfatto3 W^S^^W^ ì f.oiM.tr. ri «sni-tnrt 2> un hu etileni tnrA rho ha consumai luUoVsuo" «tf. ìa \ drrlasciato. •Levasi la seduta alle ore 16,30. Solenni funerali in suffragio di Don Rua a Livorno Uvi.nio, il, ore 23. INella chiesa di Santa Maria del Soccorso si'sono celebrati oggi solenni funerali in suffragio di don Rua. Intervennero tutte le Autorità civili e militari di qui: il Corpo consolare era quasi al completo, e numerosissime erano le rappre- ; sentauze delle Confraternite, delle Associazioni' e dei Circoli cattolici della città. Intervennero anche il Circolo cattolico e l'intero Collegio dei Salesiani di Colle Solvetti. Assisteva il rev. don Rinaldi, reggente la carica di superiore gene- rale dell'Opera salesiana. Ha celebrato la Mes-Ìsa il vescovo di Massa Carrara, monsignor Ma-'renco. Il cardinale Pietro Maffl, arcivescovo di :Pisa, ha letto dal pulpito l'elogio funebre di don Rua, Illustrando l'opera caritatevole delisalesiano. Lo stesso cardinale ha impartito !l'assoluzione al tumulo. !La Sctiola chantorum dell' Oratorio Salesiano \di Torino — appositamente venuta — ha ese-'guito la Messa da requiem con musica del Pa- blicato. per cura di varii letterati cittadini, un numero unico d'occasione. 1 |?uit0 ,a Messa da requiem con musica del Pa- ; lestrtna e di altri rinomati autori, sotto la sa-ipiente guida del cav. Dogìiani. w Assisteva un pubblico enorme. E' stato pub-

Luoghi citati: Castel Baronia, Livorno, Pisa, Roma, Torino, Treviso