Un orribile disgrazia alla stazione d'Avigliana

Un orribile disgrazia alla stazione d'Avigliana Un orribile disgrazia alla stazione d'Avigliana gUn manovale fatto a pezzi e un altro stritolato dal treno Erano lo 13,30 di ieri e nella staziono di Avigliana un treno merci, il n. 5005, stava manovrando, per trasportarsi sopra un binario morto, allo scopo di lasciare il passo in .seconda linea al diretto n. 5, proveniente | da Modane, del quale era imminente l'ar- urjvo Sul binario morto erano fermi in deposito ! aicuni vagoni mere essi si erano sdraiati aver desinato, due pna r impresa privata di legnami, che eran poco prima intenti allo scarico di i*".i carretto. Costoro erano certi Luigi Maritano, di anni 40, e Giacomo Ampriimo, di Valgioie, pure di anni 40. Quest'ultimo s'era sdraiato presso il vagone, ma fuori die.li binario, mentre il Maritano s'era allungato sulle rotaie colia testa sopra un biriùTiio a un passo dalle ruote del vagone stesso. Egli aveva scelto questa posizione perchè maggiormente al riparo dal sole, e. si era tosto profondamente addormentato. Anche l'Amprimo sonnecchiava, ma in motìo da accorgersi ancora di quanto accadeva intorno a lui. A un tratto udì il rumore d-el treno merci cui egli ed il compagno andavano incontro Il merci intanto continuò nel suo cammino retrocedente sul binario morto, sinché non urtò colla vettura d'i coda contro ai vagoni fermi. Questi ebbero una scossa che li percorse tutti come un dungo fremito e si mossero cigolando. Fu un attimo! Le ruote del primo vagone condolo a pezzi- . L'Amipriino, nello stesso istante in cui tale spaventevole scena si svolgeva dinanzi ai suoi cechi, credette di giungere in temipo a salvare il compagno, .e si slanciò verso di lui, avanzando una mano peltro rio a sè. Ma era troppo tardi! E l'Amprimo ebbe la mano sinistra amputata e il braccio sinistro comp-'etamente fratturato. Alle sue grida di dolore e di aiuto accorsero il personale del treno in manovra e gli impiegati della stazione, i quali tolsero subito in manovra, i segnali dell personale ed i fischi della locomotiva; ma poiché non ve- deva i movimenti del convoglio, che gli e- rali nascosti dal vagono presso il quale si trovava, non suppose il pericolo terribile al 'l'Amprimo da'lia tragica'postura e quindi [con ogni cautela trasportarono fuori i miseri resti dell'infelicissimo Maritano. Fu quello un episodio pietosissimo: si videro facchini, manovali, dai visi induriti, piangere come , a DÌSDITlente'"!l diretto n. 5 di Modn.ne. Su questo, aiPey. aYy.en'u-™ si trovava l'ispettore sanitario fanciulli dinanzi allo spettacolo triste. In quel punto entrò in istnzione fragoro- e , , a na u o i e ò o n a e n dott. Giribaldi, del. nostro compartimento. Avvertito dell'accaduto, il sanitario si affrettò presso le vittime del fatale accidente, e, dopo aver constatato l'orribile (ine del Maritano, si preoccupò del ferito, fasciandogli il braccio fratturato o medicandogli la mano. Il treno diretto fu fatto ritardare di qualche minuto e su di esso venne con ogni cautela adagiato ViAmprino, il quale si lalmantava senza posa. 11 medico prese posto accanto a lui e lo accompagnò nello stesso treno alla stazione Porta Nuova di Torino, dove giunse verso le 15. Qui il signor Manto, sottocapo-stazione prin cipale. diede subito le disposizioni opportune perchè l'infelice fosse in barella trasportato all'Ospedale Umberto I. Al nosocomio il dottor Agosti visitò il ferito confermando le constatazioni fatte dal dottor Giribaldi. e si riservò sulla prognosi. L'Amprino. a quanti lo avvicinavano, rifece a frasi interrotte il racconto della terribile disgrazia, di cui era stato spettatore e vittima. Il racconto, di drammatica evidenza, fu a•scoltato dai medici e da noi stessi non senza un brivido di raccapriccio . Il cadavere del Meritano fu trasportato nella stazione di Avigliana. Là popolazione di quel paese prepara alla povera vittima un imponente funerale.

Persone citate: Agosti, Amprimo, Amprino, Giacomo Ampriimo, Giribaldi

Luoghi citati: Avigliana, Modane, Torino, Valgioie