La partenza dei Sovrani

La partenza dei Sovrani L'impressione a Soma La partenza dei Sovrani tinnìn, 7, ore 22,5. Le prime notizie del terremoto in provincia di Avellino si diffusero a Roma verso le ore 11 destando profonda commozione perchè mancavano particolari esatti c il ricordo dc'lc recenti, gigantesche sciagure della Calabria e di Sicilia facevano temere una ripetizione tragica di quelle spaventose catastrofi. Coloro che hanno congiunti o amici nelle Provincie limitrofe a Napoli, accorsero al ministero degli interni e alle redazioni dei giornali a chiedere particolari e informazioni precise che purtroppo mancavano ancora. Anche l'Osservatorio sismico del collegio romano venne assediato di domande, ma non erano giunte ancora segnalazioni scientifiche dal luogo ove la commozione tellurica si è svolta nella sua massima intensità, e il prof. Palazzo e i suoi aiutanti, pel momento non potettero comunicare che segnalazióni delle onde sismiche impresse sui diaframmi degli apparecchi. L'apprensione a Boma diminuì quando si seppe che l'entità del disastro non è relativamente mollo grave. Più tardi altre notizie hanno assicurato che il terremoto, quantunque sia stato fortissimo ed abbia costato la vita a numerose persone, non è neppure lontanamente da pa raqonare al terremoto del 1908. ' II ministro del tesoro, on. Tedesco, che è nato ad Andrclla. in provincia di Avellino e che ha parenti anche nel comune di Calitri, intervistato da un redattore del Gior naie d'Italia ha detto di non avere ricevuto privatamente alcuna notizia, ed ha aggiunto che Calitri è pos'to come un anfiteatro su una specie di collina dimezzata c che va ritenuto non soggetto a scosse. In tutta la zona circo stante, unico terremoto un po' grave che si ricordi, è stato quello di Melfi, durante la dominazione borbonica. La popolazione di Calitri è composta in gran patte di agricol tori. Neppure Von. Di Marzo, deputato di Avellino, stamane alle ore 9 aveva ricevuto al cun telegramma privalo. I primi provvedimenti del Governo Slamane, convocato d'urgenza dal presidente on. Luzzatti, si è riunito il Consiglio dei ministri, che si è occupato subito dei provvedimenti da prendere per il terremoto avvenuto in provincia di Avellino. Si sa che il prefetto di Avellino ha già inviato a Calitri un battaglione di truppa e diecimila lire per i primi soccorsi. Il prefetto dì Avellino ha comunicato alle 5,55 del mattino al presidente del Consiglio e ministro degli interni on. Luzzatti le primo notizie ricevute da Catilri e successivamente dagli altri Comuni della provincia, chiedendo soccorsi in denaro, perchè a tutti gli altri soccorsi, invio di funzionàri e dì militari, provvedeva lui. L'onorevole Luzzatti dispose -per l'immediato invio di 50 mila lire e si à recalo subito a Palazzo Braschi, ove insieme al sottosegretario di Stalo on. Calissano siede in permanenza per provvedere agli eventuali provvedimenti." Il Consiglio dei inhiistri ha deliberalo, tra l'altro, che il ministro dei Lavor ,Pu^l'ci- °"- Sacchi, si rechi. immediatamenk \in provincia di Avellino e di Potenza per vi \sJlarc, 1 Co"\uni c0"'/" dal tremoto e por \tare. " P.aroa <=onsolatnce del Governo. Au cJie tl ^nlrodel tesoro on. Tedesco sareb ^/•"^M^sto. Par- .1™ ?*" tard\.11 ml'f.s er0 defl mt™li '<« 'fs,msi0 ver, 1 ">""fdla'a Partenza dell'ispet- torc generale medico, comm. .Matteo Missea. La Direzione generale della Sanità ha già 1 P™™*"* da Napoli allumo immediato di :^1^!^1'101'' a"ardle Samlarl(i <= tendc ' Il servizio telegrafico e -telefonico, come ha potuto constatare personalmente il presidente del Consiglio, che se ne è molto lodato, procedette rapidamente sin dalle prime notizie questa notte. Il niinìslro delle poste ha or\dinato agli uffici telegrafici e teleionici dei d'àòghi colpiti dal terremoto di rimanere apcr ti in permanenza, a disposizione delle auto rita e del. pubblico. i La Tribuna ha chiesto all'Oli. Luzzatti se 'sl dovevano confermare le voci sparse che 'facevano ammontare fino a quaranta la ci \fra dei morti. L'on. Luzzatti rispose; <, No, i nutrii che ci sono slati segnalali finora sono : appena lamct-à: 22 o 23, e tendono a dimi [nuire piuttosto che crescere. E' naturale clic il panico sia stalo gronde in un paese come i l'Italia, che ha tanto sofferto dai terremoti ed U panico è catlivo informatore! Ma, ripe- lo, le uUiinc mie notizie sono alquanto mi-'gl'ori». 'alla segreteria di trasmettergli immediata picnic qualunque notizia ulteriore, ' Le sollecitudini della Regina Verso le 10 l'on. Luzzatti fu informato che l Re chiedeva di mettersi in comunicazione telefonica con lui. Il presidente del Consiglio si affrettò a dare a Sua Maestà tutte le noti zìe clic erano fino a quel momento pervenute e gli lesse al telefono tutti ì telegrammi che mano mano gli giungevano. Il Re disse su bito che sarebbe partito col primo treno a disposizione, per i luoghi del disastro. Versona di Casa Reale che era in grado di saperlo, riferiva che il Re — data la limitata estensione del disastro — aveva dapprima disposto di partire solo; ma la Regina insistette per accompagnarlo. Il Re gli comu nicò particolareggiatamente le notizie del Governo che limitavano sempre più, a mano a mano che si calmava, il primo orgasmo e le conseguenze del terremoto, il quale si era svolto evidentemente sopra una zona ristretta; ma. la Regina dava tacitamente ordini alle sue dame, per la partenza e faceva telefonare al dottor Baslianelli che si tenesse pronto, disponendo per i soccorsi. Ed al Re che le ripeteva non essere più, per fortuna, necessaria la sua presenza, la Regina diceva: uLa mia presenza è necessaria in tutte le feste; io non'manco in nessuna grande solennità e non devo mancare dove si muore e si piange! lo sarò meglio, laggiù, al mio posto, di donna e di madre! » Cosi, anche la partenza della Regina fu decisa. Il Re ha deciso che dalla sua cassetta privala siano tolti i primi [ondi per le popolazioni maggiormente colpite dal terremoto. La partenza dei Sovrani Alle ore 14-, con. treno speciale, sono parliti per Napoli, diretti nella provincia di Avellino, il Re e la Regina ,accompagnati dal ministro dei Lavori Pubblici, on. Sacchi. Con lo stesso treno è partilo pure il prof. Baslianelli. Si trovavano alla stazione ad ossequiare i Sovrani, il Presidente del Consiglio, Luzzatti, il prefello, il direttore delle ferrovie e altre autorità. Molle persone che si trovavano alla, stazione, hanno salutalo la partenza dei Sovrani con una clamorosa dimostrazione di simpatia. Insieme coi Reali sono partiti per i luoghi colpiti dal terremoto, il primo aiutante di campo, generale Brusali, il comandante Garelli, il maggiore Cittadini, aiutante di campo del Re e la contessa Trinità, dama dì onore della Regina Elena,. Il ministro Sacchi è accompagnalo dal suo segretario Ruini. 1 Sovrani sono partiti in treno speciale, [ormalo di un vagone salon, di tre vetture di prima classe, per il seguilo, di Un vagone e di un carro sul quale sono slate caricate due automobili. Il treno è partito alle ore 14 precise per la linea di Napoli, invece del treno ordinario N. 101 che doveva partire a quell'ora e che fu [atto ritardare di venti minuti. Il treno è accompagnato dal capo del movimento delle Ferrovie di Stato. I Sovrani sono entrali nella stazione attraversando la saletta reale ove erano ad attenderli il presidente del Consiglio, il prefetto sen. Annarralonc, il questore, il direttore generale delle Ferrovie di Stalo. Nessun'allra autorità sì. trovava alla stazione per espresso volere del Re. che decise repentinamente la sua partenza. II Re indossava la piccola divisa di generale; la Regina indossava un costume bleu. Numerosi viaggiatori nell'interno delta stazione, in attesa della partenza dei varii treni, si sono affollati presso il convoglio, commentando simpaticamente la decisione dei Sovrani di recarsi personalmente sui luoghi del disastro e quando il freno si c messo in moto hanno applaudito calorosamente i Reali. L'interessamento del Papa Le prime notizie sul tcircmolo in. provincia di Avellino sono stale comunicale al Papa questo, mallina verso le 8, dai suoi segretari particolari. Alle 9, quando l'eminentissimo cardinale Mcrnj del Val è salilo dal santo padre per il consueto ricevimento, il Papa era già al corrente delle prime notizie. 1! Papa ha dato ordine di telegrafare immediatamente a suo nome al vescovo di Avellino ed agli alivi vescovi dei luoghi colpiti chiedendo iìiforma-ioni particolareggiate e offrendo soccorsi. Il santo padre ha dato ordine lì Duca d'Aosta sui luoghi del disastro Ti Duca d'Aosta è partito da Napoli, alle 23,10, per i luoghi del terremoto. Egli pernotterà a Benevento, e domattina prò-' seguirà il suo viaggio. Osservazioni seientiflehe Sulla sventura che ha colpito la proviru eia di Avellino, là Tribuna ha intervistatoil professore Sabatini, uno studioso di quelle regioni. — Non ho elementi — egli ha detto — per.] sapere se questa scossa sia di origine vuW conica o tettonica. Non oso affermare o ne-} gare solennemente ; ma ritengo che il vul-\ cano più vicino, il Vulture, non abbia in-\ (Utènza sul terremoto di oggi, che mi parepiuttosto dì origine tettonica. Quello che, è certo è che Colliri è situato in terreno' sabbioso e argilloso, pliocenico. Ne. viene che le scosse sismiche trovano già il terre-' no instabile e facile a smuoversi. Basta co-' sì la minima oscillazione sotterranea per,, provocare disastri enormi. ; Il prof. Sabatini ha conchiuso dicendo che l'unico mezzo per impedire gli effetti dei movimenti tellurici in quelle regioni èl il rimboschimento. All'ufficio centrale di Meteorologia e di' Geodinamica, gli assistenti del prof. Pa-\ lazzo hanno dato ampie informazioni sul feìiomeno odierno. La regione colpita heti nella storia dei movimenti sismici una im>\ portanza non trascurabile. In essa gli as-\ settamcnlì tellurici possono essere stati} questa volta origine del movimento sismico. Esso si è manifestato in maggior proporzione nei terreni costruiti sul pliocene, nei quali la scossa è più sensibile per la stessa friabilità del materiale. Calitri sì trova appunto sopra un lembo pliocenico. I paesi nei quali la scossa è stata più forte e ha prodotto danni pili gravi possono essere raccordati da una linea curva che potrebbe comprendere la regione del Vulture, l'alto bacino del Scie e del Tanagro,\ suo affluente. Intorno a questa curva il terremoto è stato avvertito con maggiore o minor violenza secondo la posizione dei paesi e la conformazione del terreno. Sopra una linea ipsìsmica, poi, si trovano Napoli, Cosenza, Catanzaro, Bari e Foggia, ove la scossa è stata avvertita con caratteri del terzo grado. Il terremoto attuale ha stabilito un fatto nuovo per gli studiosi di geologia, in quanto ha rilevato intorno a Napoli un quinto distretto sismi, co. Finora le scosse di terremoto hanno avuto origine da quattro distretti sismici;'^ Vesuvio e Pozzuoli, Nola e Capua, Isole d'Ischia, Arcipelago, Pontino. Le alte valli' del Sele e dell'Ofanto sono state dunque colpite da un disastro che avrebbe potuto avere conseguenze più gravi, se la scienza non avesse indicalo quelle regioni come soggette a gravi movimenti tellurici. lì comunicato di P. Alfani Firenze, 7, ore 22. Padre Giulio Alfani, direttore dell'Osser-, vatorio Ximeniano, comunica: «Stanotte,! quattro minuti dopo le tre, si è avuta unal sensibilissima scossa, di terremoto. Sin rial primo momento, si è capito che si trattavaj di un nuovo, prave terremoto nell'Italia me-: ridionalc, perchè i caratteri degli apparecchi Vicentini erano somiglianti a quelli otte-' miti già in simili occasioni. Pure, la di-, stanza c risultata assai minore di circa 400 chilometri da noi, distanza, che sorpassa,' di poco quella che ci separa, da Napoli. Ec-; co i risultati degli apparecchi. Premetto^ che non ò stata segnalata che dai microsismografi, rimanendo affatto inerti tutti i sismografi c gli apparecchi destinati allo stu-! dio dei terremoti locali. « Il microsismografo Vicentini ha dato' appunto dei tracciati caratteristici, dei quali ho qui accennato con ampiezza di cinque centimetri, indicano un movimento assai\ forte. I tromatografl Omori hanno lasciato traccie ampie, indicando le diverse fasi. 'n: modo ben distinto, di maniera che col loro mezzo si è potuto calcolare la distanza. Anche gli apparecchi oteriaditici, hanno fatto importanti segnalazioni, ma ò naturale che l'analisi particolareggiata dei tracciati non. può essere fatta se non a suo tempo e con!, comodo. In complesso, purtroppo, ci troviamo dinanzi ad un terremoto forte, che se non avrà rinnovato i dolorosi avvenimenti de! 1905 e del 1908, deve nonostante avere portato delle non lievi conseguenze». Le segnalazioni degli Osservatori! j ASonen.ller'l. 7, ore 11. Stanotte, pochi secondi prima delle 3, gli a*"iareccW sismici, dell'Osservatorio rreodinainicri del Real Collegio, hanno iniziato un,' notevole diagramma di terremoto non molto lontano. Allieto, 7, ore 10. ,' •Stamane, allo ore 3,1, tutti gli apparecchi dell'Osservatorio Morabito hanno registrato un violento terremoto vicino, con ampio tracciato. Veitezlu, 7, ore 13. L'Osservatòrio astronomico comunica la seguente segnalazione di terremoto: Principio o,b' 5", fuso massima 3,8' 23", fine 3,21' 20". nonio, 7, oro 15. L'Ufficio centrale di metoreologm geodinamica comunica che stamane circa alle ore i e mintiti cinque, una scossa di terremoto si è avvertita in tutte le Provincie dell'Italia meridionale. Dalle notizie ancora incomplete pervenute, può, stabilirsi che la zona epicentrale, ove li teremoto riuscì disastroso c con vittime, sia sul contine delle Provincie di Avellino, Salerno e Potenza. Tutti si: Osservatori italinnl dai subalpini iteli estremi della Sicilia registrarono la scossa.