Il convegno politico di Verrès in onore dell'on. Camillo Perron

Il convegno politico di Verrès in onore dell'on. Camillo PerronIl convegno politico di Verrès in onore dell'on. Camillo Perron Nelle ultime elezioni generali politiche la maggioranza del collegio di Verrès riusciva,, dopo una lotta le cui vicende hanno avuto un fico in tutto il Piemonte, ad instaurare un nuovo stato di cose aiutando l'alto mandato legiL.a-, livo all'on ■ Camillo Perron. La face della, di- soordia che i«?r lungo lempo era stata interes- n:za del «Ido che .ha. reso la gita taitt altro che •piacevole agJ^ntn» rls««e» «.'■„ °}tK,JrK?lt0%nFl^ lattl alVmvito del Comitato organizzatore e. pre- sere posto attorno alleÌte »n "o vasto, locale: dell. Albergo degli Amici, esercito dal signor Pacifico uonvn IU11W1_- „„, L'on. Perron dopo li avere percorso assai festeggiato dalla popolazione tutta, le vie del Comune, adornate di festoni e bandiere, giunse feella sala accolto da un lungo applauso. At- «orno a lui presero posto, alla, tavola ci onore, il cav. Tonino sindaco di Verrts, i consiglieri Pro-,vinciali notaio Hilébat, contee Entreves, avvi Chabloz, il commissario Regio <lj baint-Vincent »vv. Nino Dorè, il sindaco di Donnaz signor Fol- .Uoley Oiusoppe, il cav. doti iFalletti, il comm., ISelvè, il geom. Fusinaz prendente del Comizio iAgrario. il signor Alessandro Alllod sindaco idi Chatdllo, il conte cav. ScapineUi', sotto-pre- ifeito di Aosta, Chirardo sindaco di Settimo Vit^;bore, i membri del Comitato dott. Barrel, geom.: 'BineL farmacista Dubolloz. signor Costante Qua- {Tliolti, noinio Cretier. 'Nelle tavole attigue ali- blamo notato aw.ora: il doli. Debernardi, il •cav. dott. Goyet, il signor Vincent, presidente 'del Tiro a Pegno di Gressoney. il signor Ce- Base Charles presidente del Tiro a segno di •Donnaz, il signor Artari vice presidente della Società, operila di Vèrrcs, il signor Casimiro ;Broglio presi dei, V" societàoperaia di Don- jmaz, il prof. Mign me, il signor Yoccoi Cele- stino pres-'demte uoila società operaia di Chi- tillcn, il signor l'errando, il dott. Noro di Set- timo Vittore, il doti. Viole'ia di Ouassolo, l'avv. Lucal poeta italo-franocse-aostano, il dott. CarloMarguoretiaz.l'in. Giulie Favre ,e quasi tuttit rappresentanti amrainistrativi dei comuni del Collegio. Al termine delUottimo banchetto, Il larmacista Dubolloz comunicò ini lunghissimo elenco di adesioni, e poscia furono iniziati i discorsi' che la tirannia assoluta dello spazio »on ci consente dd riprodurre. Accenneremo 60ltaiHo che parlarono successivamente il dott.Barrel, il sottoprefetto cav. avv. Scapinelli, il conte d'Entreves, l'avv. Chabloz, l'avv. Dorè, ili per Perron alcuni minuti nella sala, sorge quindi l'on. wjon. Egli inizia il suo discorso con frase piana, e semplice che denunzia subito in lui l'oratore che non. va alla conquista di un trionfo ora.wrio con le seduzioni della frase magni- magni loquente e sonora, ma l'uomo che per temperamento, per abitudine mentale, p«r consuetudine di studi, e sopratutto per Innata sincerità d'animo intende che il suo pensiero giunga al suo uditorio co6i e come scaturisce dall'intimo della sua. coscienza, senza fronzoli retorici', senza ricercate e preziose leggiadrie di forma. Egli incomincia dicendo che oggi, più ancora ìorse dell'anno scorso quando il suo nome usci trionfante dalle urne, egli sente il valore morale dell'alto ufficio a cui fu chiamato. Ed il senso della dignità conferitagli ancora meglio 6ante .pensando ai suoi predecessori antichi, al senatore iFreseot ad all'ori, Compans, la cui memoria ha lasciato orme profonde ed incancellabili nella mente e nel cuore degli eiettori aostani. Inviando ad essi un saluto doveroso, esprime pure riconoscenza a quanti presentemente consacrano mente ed energie all'elevaBione dell'amata valle. Dopo queste premesse l'oratore entra nel campo politico, e precisa il suo i>ensiero su alcuni fra i più importanti problemi che incombono In questo periodo parlamentare sulla vita pubblica. Egli accenna anzitutto all'abolizione del dazio sul grano; questione assai ardente che valenti economisti anche di paite estrema combatterono per alte e gravi considerazioni di indole economica generale. Egli' però credette preciso dovere di dar voto favorevole all'abolizione perchè ha creduto e crede che non sia onesto opporre teorie astratte e discussioni teoriche a chi domanda ed ha bisogno di pane. Un'altra questione che preoccupa deputati e cittadini è quella finanziario, e tributaria. Molle volte si è parlato di una grande e generale riforma tributaria, ma l'oratore considerando le difficoltà praticamente quasi insormontabili che si oppongono alla risoluzione di un cosi poderoso problema crede che e meglio svestirci delle illusioni e limitare i desideri sul campo ielle possibilità. Considerando poscia le condizioni finanziarie del paese, l'oratore r.leva che l'Italia è forse il solo istato che abbia il bilancio non solo in pareggio ma con residui attivi, il che si è giùnti per virtù di governi ma sopratutto jier virtù di popolo, pronto sempre ai più duri e pazienti sacrifizi. Cura precipua del paese e .lei deputati che ne esercitano la rappresentanza deve essere quella di salvare il pareggio da lutti i pericoli. Pur iroppo, aggiunge, questo ftovere ci vieta di chiedere riforme che sareb pero care al nostro cuore. Lo so, continua, che ' semplicisti della politica dicono che nulla 7i è di più facile clic procurarsi i mezzi mefliante la radiazione del bilancio delle spese iosldette improduttive. Ma ricordiamoci, che hn esercito ed un'armata non proporzionati Ula potenzialità economica di una Nazione, sotto elementi di debolezza anziché di forza. Ogni nazione, e l'Italia più di tante altre, ha bi jognò di un esercito e di una flotta foni, t tleve quindi fare dei sacrifizi per i suoi soldati e le sue navi. Una nazione disarmata è avvilita, senza autorità né prestigio nel concerto Selle potenze, e senza possibilità di fare ri«petjiare la sua integrità, i suoi diritti e le oersone dei suoi figli. I nostri emigranti all'è fiero ben lo sanno quanto sia vero. Il problema fonsiste quindi nel saper contemperare le esigenze con le condizioni della pubblica finanza; »d è su questo punto che deve esercitarsi ii tontrollo del parlamento. Vi sono però delle riforme, aggiunge l'ora«re, che senza portare aggravio ai contribuenti potrebbero portare ristoro alle finanze. Accenna >d esempio, l'avocazione della tassa di famiglia ilio Stato, progettata da Sonnino. L'on. Perron pensa che fra tutte le tasso quella di famiglia )isponde alla equità poiché colpisce l'agiatezza, b costituirebbe un principio di applicazione del.fimposta progressiva mentre offrirebbe allo Stalo un cespite primario di entrata. L'oratore considera poscia come necessari alcuni sgravi coite quello sullo zucchero, e la riduzione delle tariffe ferroviarie, convinto che inentra gioverebbe ai consumatori, di giovamento riescireb-oe pure alle finanze pubbliche perchè alla di-oainuzione dei costi corrisponderebbe indubbia-mente un maggior oonsumo ed un maggior mo-vimento. Sulla questione operaia l'on. Perron esprime il pensiero che non soltanto ad una parte ma a tutti i lavoratori dovrebbe essere consentito il mezzo di avere un pane assicurato per la vecchiaia, ma pur troppo, presentemente gravi difficoltà finanziarie si oppongono all'immediato conseguimento di questo « desiderata ». Fra 1 provedimonti più urgenti giudica essereduello del miglioramento dei più umili, impie-Bali e dei maestri. Ottimo e degno dì' appoggioJl progetto che riguarda la conservazione delleforeste purché sia inspirato a principii di giù-stizia. .Pure necessario e urgente è il progettoper la conservazione del patrimonio famigliare, che mette al riparo le famiglie dai troppo lunghi artigli degli usurari. L'oratore conchiude con una parola agli operai a cui ricorda i grandi diritti ma pure i grandi doveri che ad essi spettano. « Voi operai* esclama, siete davvero la macchina del progresso; ma ricordatevi che la macchina per avàh-^L^VLn^SSr^w\en^ SSTSl^iSSJSl;Quando ne esco rovina gli altri ma distruggenello stesso tempo se stessa. ». E termina con unreverente saluto al re in questo giorno sacroalle più alte conquiste civili della nuova Italia.L'oratore è applauditissimo e riceve numerose strette di mano ed abbracci.

Luoghi citati: Aosta, Italia, Piemonte, Verrès