L'aviatore Rolls vola da Douvres a Calais e ne ritorna senza toccare terra

L'aviatore Rolls vola da Douvres a Calais e ne ritorna senza toccare terra L'aviatore Rolls vola da Douvres a Calais e ne ritorna senza toccare terra (Serviiio speciale della STAMPA) Donvrea, S, ore 1. ■ Oggi, al tramonto, un uomo che era solilo topra un biplano Wright ha spiccato da Wouvres il volo attraverso alla Manica, è passato sul mare, svila costa francese da Sangatte a Calais, ha voltato il timone ed ha riattraversato la Manica per prender terra MOllnto là donde si era mosso: a Douvres. L'uomo che ha compiuta così stupefacente impresa, che ha relegato nel fondo della Moria la vittoria di Luigi Blériot e quella più ìrecemte del ne Lesseps è Vinglc.se Rolls: un knodesto aviatore che mai si era cimentato in Hyaste gare e che pareva destinato ad annoiale il pubblico con qual suo quotidiano tentare fi volo attraverso la Manica senza mai attraversarla, perchè il cielo era troppo nuvolo o la brezza troppo puggente o il vento jpoco garbato, come annunciavano da alcuni Giorni le agenzie inglesi e francesi. Parie, noon parie, voleva partire stamani, spera di t/poter partire stasera... era la sua urfincerHezza tutt'altro che rassicurante, niente affatto propizia a raccogliere intorno alVaviatore la passione popolare, la trepida curio■ sità della folla. Eppoi, dopo i successi del ■"Blériot e di De Lesseps, il proposito di passare la Manica in areoplano non poteva '■suscitare quell'entusiasmo che precede e segue le grandi imprese nuove ed audaci. Liberissimo, il signor Rolls, di partire da Dou'vres per scendere a Calais, invece di tenere d'itinerario inverso già vittoriosamente se\guito dai suoi, due colleghi francesi: questa variante — inspirata forse alla diversa natxionalità del campione — non avrebbe potuto annettere da sola nessun sapore di novità, nessuna importanza speciale, all'impreso di Questo emulò ritardatario del Blériot e di De \etseps: ormai il pubblico ritiene come cosa '.'di poco conto un volo attraverso alla Mani>ca: ben olire geste urgono all'estrema sensibilità popolare: si vuol veder volare da New jCForfc a Saint Louis, da Londra a Parigi, da •Marsiglia alla terza cateratta del Nilo... ! Ed ecco che il Rolls, sdegnoso delh'indiffereres-a del pubblico, insofferente di ogni confrortto, ha compiuto un prodigio nel campo iglò sfruttato da altri e non potendo raddoppiare -in lunghezza la Manica, non potendo \volare- con un'ala sola, ha fatto il volo di an- adnledvplasarcgfrbmad'data e ritorno da Douvres a Calais, senza [toccar terra, senza concedersi la sosta di. un [minuto, scm.pre a grande altezza, sempre a \forte velocità. i Lo avevano veduto a partire dalla spiag\gia di Douvres alle 6,80 pomeridiane : lo \abbiawno visto discendere allo stesso punto olle 8,5. | Egli, prima e più del premio Rinnart nel .quale si era. proposto il volo, ha vinto un I rècord eccezionalissimo che gli sarà inviVaiato dai più forti campioni dell'aviazione e ì'chc segna la prima data trionfale nel libro '■'d'oro degli aviatori inglesi. La partenza da Douvres ; Anche questa mattina, il Rollo si. era. reeaot di buon'ora al suo hangar, d.ove un biplano Wright attendeva da diversi giorni l'ora propizia per farsi onore. La gente 'disillusa dai ripetuti tentativi anteriori dell'aviatore inglese non si era commossa più 'del solito nel vedere uscire Vareoplano dal la sua tettoia: il tempo era bello, il cielo serenissimo, ma il vento contrario e forte. Infatti, il Rolls, si è limitato ad alcuni espe rimenti innocui, tanto per provare il motote; e poco dopo rientrava in città, senza manco più promettere una partenza decisi va pel pomeriggio. La promessa, invero, l'aveva fatta, e solenne, nel momento in cui era disceso a Douvres, Giacomo De Lesseps: « Sono stabilito in questi paraggi, perche ad ogni cotto io pure voglio passare il canale. Non to, miei signori, se il vostro compatriotta De Lesseps, tenterà il ritorno; ma per parIte, mia farò l'impossibile per andare a viraire in Francia c ritornare in Inghilterra al I giorno stesso ». Ma chi si ricordava più di questa processa, dopo tante contrarietà, dopo tanti >vani tentativi? Il De Lesseps era già tornalo Ha un pezzo sulla sua spiaggia... in battello, ^beninteso; ma il signor S. F. Rolls non era ['ancora riuscito ad avanzare di mezzo chilo \metro oltre la sua. L'Inghilterra — dicevano |$ maligni e i buontemponi — è destinata a Èestare un iscola per lui! Ma quando, nel pomeriggi^ l'aviatore è tornato al suo hangar jrK aveva già deciso di partire ad ogni costo, 'ttmiro lutti i venti, disposto a qualsiasi citmereto, a qualunque pericolo manifesto. Forftunatamente, il vento era venuto, dopo cola Tsione, a miglior consiglio e dal semaforo fungevano notizie più che rassicuranti sullo "lutato atmosferico. j — Portile, dunque? i — Subito... '■ — E tornerete? | — Lo spero... ! — Prendendo terra sulla costa francese?... I ' — Ah, no! Ho deciso di virare sopra Calais per essere qui nuovamente tra due ore... ÌRolls faceva già ì primi giri di allenamento 'sui suo Wright; alle sei e trenta precise, salutato da una calorosa ovazione, ha spiccato « vólo decisivo verso il mare. Per qualche mirmio lo abbiamo seguito dalla spiaggia, iWi cielo limpidissimo. L'aviatore, fin da principio, era salito molto in atto. sctgmatFLztp'qlgvlcieiga La discesa a Douvres. E con ancor più magnifico slancio, lo bbiamo veduto tornare un'ora e mezzo opo, accolto, questa volta, da una folla umerosissima, entusiasta. Erano suonate otto da pochi minuti. Egli era giunto al isopra di Sangatte, alle 7,10; poscia avea seguilo la costa francese fino al di sora della Barraque e del semaforo di Caais, infine aveva ripreso la via del mare, empre volando, a più di duecento metri di ltezza. Dalla costa lo si era visto, nel viaggio di torno, fin da due miglia dopo Calais, Ci si hiedeva, con grande curiosità, vedendolo iungere, se fosse o no disceso sulla terra rancese, e quando — appena smontato dal, iplano — l'aviatore ha annunciato agli amici che gli facevano calca d'intorno, che veva virato nel cielo senza soste, senza inci- ente, superbamente, è scoppiato un applau- qmpntdvpcSsarlo formidabile, insistente; una selva di bracia si sono levale per portarlo in trionfo.i Ruinart — l'istitutore del premio — ha elegrafato a, Rolls, annunciandogli che tigli ha vinto la Coppa, del valore di ventimila franchi, offerta da lui e da suo figlio, al primo aviatore, che avesse eseguito la raversata della Manica, dall'Inghilterra, in Francia. L'impressione a Calais Caini*. 8, ere 2, Quando, nel pomeriggio, giunse la notiia che Rolls era partito da Douvres per entare la traversata della Manica, molte persone si portarono in fretta alle Barraques, desiderose di assistere all'arrivo del'ardito e tenace aviatore. Si conoscevano già i suoi diversi tentativi che a volta a volta incidenti improvvisi avevano ostacoato, ed era pure nota la costanza di Rolls, che voleva ad og7ii costo raggiungere il suo ntento. Questi precedenti avevano maggiormente esaltato la popolazione di Calais, la quale nfine, dopo tante ed inutili attese, vedeva già prossimo il momento di poter assistere ad un grande, nuovo trionfo dell'aviazione. Sulla spiaggia presso le Barraques, una fola abbastanza considerevole, appuntava gli occhi, avidi di sensazioni nuove, verso il mare, cercando un piccolo punto oscuro che balzasse fuori da quell'azzurro indefinito del ciclo che si confondeva con l'azzurro del mare. La trepidazione era enorme: si calcola vano i minuti che sarebbero occorsi per la traversala, confrontandoli con i precedenti di Blériot e di De Lesseps. Non si conosceva precisamente l'ora, delia partenza da Douvres : ed ogni minuto che passava, era un affanno maggiore che si accresceva in quella folla aspettante. Improvvisa una controtorpediniera apparve lontana sul mare ; poi un'altra, un'altra ancora. Ma nessun areoplano. Le domande s'incrociano alle domande : — Non vedete nulla? Sarà accaduta una disgrazia? Là, in allo, non vi pare? No, no : non c'è nulla. 1 ragazzi urlavano a squarciagola: correvano come gazzelle nella spiaggia, dando alla scena un carattere graziosamente pittoresco. Quando ad un tratto una voce, una sola voce si levò da cento persone, una voce che pareva un grido selvàggio: Le voilà, le vòilà. Rolls non veniva dal mare. Seguiva veloce nel suo forte Wright la spiaggia, proveneintc da Sangatte. Allora fu un accorrere di gente, quasi ebbra di entusiasmo: donne, vecchi, bambini, tutti volevano an dare, andare innanzi, incontro all'ardito av viatore, che continuava velocissimo il suo volo verso la Barraques, come avesse scelto quel posto per atterrare. Volava a duecento metri di altezza, con una sicurezza impressionante. Si teneva sempre vicino alla spiaggia, ma non accennava mai a discendere. A poco a poco lo si vide avvicinarsi, ingrandire: si distingueva già ogni parte dell'areoplano, si vedeva Va viatore manovrare sicuramente il suo apparecchio. E non scendeva ancora. La folla era impaziente : voleva vederlo da vicino toccarlo, parlargli, dirgli tutto il suo entu siasmo. Si sventolavano i cappelli, si grida va ; inutilmente. Rolls passò sopra il sema foro di Calais, e poi, volgendo la prua del suo areoplano verso il mare, fece uno splendido virage, dirigendosi verso le sei contro torpediniere che lo attendevano, tutelatrici della sua persona. Allora l'entusiasmo non ebbe più limiti si comprendeva oramai l'intenzione dell'a viatore. Ritornare d'onde era partito, senza toccar terra. Da prima non lo si voleva ere derc, tanto sembrava impresa temeraria. Si pensava ancora poteste compiere alcune e. voluzioni sul mare, ma poi atterrare sulla spiaggia. Rolls, invece, continuava la sua rotta, sicurissima, verso l'Inghilterra, sempre a duecento metri d'altezza. Le contro torpediniere lo seguirono, facendo una manovra abilissima; ma l'aviatore pareva qua si non accettare alcun aiuto umano, poiché si allontanava sempre più, solo, fra il cielo e il mare, superbo della vittoria che oramai sapeva prossima. Così, a poco a poco, scomparve il mira\coloso aviatore dell'aria, lasciando tutta dSpefCqtibfsvbunvslpetdp quella gente che sulla costa lo aveva ammiralo ed esaltalo, come in un senso di stupore, di sbigottimento. Il messaggio caduto dal cielo Erano circa le sette e mezza pomeridiane: l'aviatore Rolls si era appena dileguato, quando un uomo, un contadino, giunse da Sangatte con uno strano involto. Egli aveva trovato nel suo campo, poco dopo il passaggio di Rolls, un pacco ben chiuso con una cordicella ed un pezzo di piombo. Subito lo aperse, e vi trovò una lettera chiusa con un nastro tricolore. Ecco il testo delia lettera: « Complimenti all'Aereo Club di Francia, gettato da un aeroplano Wright, facendo la traversata dell'Inghilterra in Frància. Viva l'intesa cor- a n s e a e . i l e l l a i a n ra e a diale. Firmalo : F. Rolls » Due altri pieghi identici furono trovati a Sangatte lungo la costa. Uno di essi a due passi dal Municipio di Sangatte. Le lettere erano indirizzate al delegalo dell'Aereo Club francese a Calais, ed al delegato dell'Aereo Club d'Inghilterra. II racconto del semaforista Erano precisamente le sette meno un quarto, quando Rolls, come un piccolo punto nero, apparve all'orizzonte, ingrossando in. breve rapidamente. Ci siamo recati alle Barraques, ove abbiamo parlato con il guardiano del sema- foro, il quale ha potuto controllare l'impre- sa. Egli ci ha fatto il seguente racconto, che _ , .. . . . viene a confermare esattamente quanto abbiamo già narrato. Vareoplano — egli disse — si trovava ad una altezza almeno di duecento metri Si av-icinò abbastanza rapidamente. Col mio nocchiale potevo distinguere l'aviatore: * 10peltacolo era magnifico, Il tempo chiaro e■j. brezza debolissima. L'apparecchio si libra-va sopra Sangatte; descrisse una curva ffra-iosa e riprese il volo per Douvres. Non restòsopra la terra più di. tre minuti, e si sollevòlentissimamente. Durante più di una mezz'orapotei seguire la sua corsa; la sua stabilitàera perfetta e. rimase sempre a moltissima altezza. Potevo benissimo distinguere la costa di Douvres, e sono riuscito a seguire Vareoplano quasi fino alla costa inglese. Chi è Rolls Londra, 8, ere 2,10. L'aviatore Holls non è uno sconosciuto. Eccellente sportman, ha preso parte, al momento incui le corse di automobili cominciavano, a numerost circuiti, poi divenne un areostiere notevole. Partecipò alla prima coppa internazionaleper palloni del 1906, come rappresentante dellaGrande Brettagna: quell'anno passò la Manicafece anzi presso la costa del mare del nord una discesa abbastanza pericolosa. Fu, al momento delle prime esperienze di areoplano, in Franciauno tra i più vivi ammiratori di Vilbur WrightNel 1908 cominciò le sue prime prove in inghilterra; avendo arrecato alcune modificazioni abiplano dell'aviatore americano, continuò 11 suo tirocinio nella scorsa eslate. Recentemente partecipó alla riunione di Nizza, ove fu uno tra iconcorrenti più notevoli.