La convocazione internazionale del Gottardo

La convocazione internazionale del Gottardo La convocazione internazionale del Gottardo combattuta in Isvizzera Una conferenza dell'on. Forrer Belllnzenn, i, ore 28. Che la guerra contro la convenzione internazionale del Gottardo si faccia in Isvizizera sempre più viva ed aspra, ce lo prova jil fatto che lo stesso capo, del dipartimento delio ferrovie, il consigliere federale Forrer, li a sentito il bisogno di iniziare egli stesso ' un ciclo di conferenze, annunziate in tutta la :Svizzera a favore della citata convenzione, !L'on. Forrer ha parlato nella capitale fedejrale davanti a un pubblico numerosissimo,' ed il suo discorso mirò a salvare il Governo j svizzero dall'accusa mossagli di aver subito j supinamente le imposizioni dell'Italia e della gsrdCtiadsDevni Germania, ma più specialmente della Ger-'si mania. L'illustre oratore ha cominciato la oj sua conferenza con una storia della costru-1 dzione del Gottardo, e con una illustrazione! della vecchia convenzione del 1869. dove era no contemplati i diritti spettanti' alla Ger mania ed all'Italia. Venendo alle trattative „„„_» . ; , - . . —j . . ,, iqcorse prima e dopo la decisione del riscatto fdel'ia ferrovia del Gottardo, l'on. Forrer am-J s j seguito a quella Nota che il Governo svizze1 ro aperse le trattative offrendo dei compensi, ouale'ad esempio, la riduzione delle tariffe !di montagna. Il sacrificio è notevole; ma I l'on. Forrer ha detto che le ferrovie federali \ trovarono un notevole compenso nel conse tdcdmise due fatti, che finora la stampa svizzera i io volle negare o fìnse di ignorare, per criti- care il contegno tenuto dall'Italia e dalla cGermania I 'r>n Fnrrer animi'» cirw che la ",-«Jni,!o ^L,Z ■ tor*eT. ammise C10e c"? Sicvecchia convenzione del 1869 non prevedeva cil diritto di riscatto da parie della Confede-I arazione: e che già nel 1902, cioè due anni prima che il riscatto venisse definitivamente ! ddecretato da parte della Svizzera, l'Italia e la1*Germania nella nwvteinno rii m nntr> sarpnhe n»,,,™;,YÌ J? Y- » «fi !« -Pavvenuto, con una Nota ufficiale diretta al vConsiglio federale, affermarono il 'loro dirit-ieto alla restituzione integrale degli 85 milioni!ldati per la costruzione deJ Gottardo. Fu ini sraGpe ^fondarono 'le proprie critiphe, mosse alla con-j' venzione per la concessione accordata dalla \ Svizzera, si è affr-rmato, nota l'oratore, che il: , diruto degli Stati sovvenzionanti alla parte-jtcLpazione dei benefici della ferrovia del Got-ntardo erano minimi. Infatti la Società delìAGottardo, alimentando dei conti speciali di I triserva, è praticando ogni.sorta di ammorta-cento del canitale azioni non è raggiunto. Malsstabilimendo questi conti in maniera sincera In;od effettiva, risultò che in realtà l'8 per cento; e l 5 m questione non venne solo raggiunto, ma'ranche sorpassato e per somma importante/cdal 1904 al 1908. Gli Stati avrebbero potuto ! Pquindi ad ogni esercizio reclamare Isi loroW' u. j„„h ...in „ „„n„ ,i„„ j ,_„ „._ ivparte degli utili, e nello stesso tempo essere cla riduzione delle tariffe. In una parola il piconsigliere federsue Forrer ha. confessato chelal'Italia e la Germania furono bellamente in-jcpannate dalla Compagnia del Gottardo. Dopo-caver toccato la questiono della clausola della! linea più favorita ammessa per lo ferrovia 'de! Gottardo, il consigliere Forrer viene alla '?conclusione • « TI nnovn Irattatn — «rli rii aconclusione. «Il nuovo trattato, — egli di- a' T V°,n«c™ £ un^ conseguenza logica di;rquello del 1869. Per giudicare la vecchia con-'rvenzione bisogna farsi una idea esatta delle,icondizionl di quell'epoca. A quell'epoca cioè.ta -|i'; concorso finanziario dello stranièro ci era b I indispensabile, ed in quell'occasione lo stra-jja niero ci diede circa 90 milioni. Egli non> lo;1'fece per i nostri begli occhi, dice il Forrer,:Sn e o o a o o ? l o . , a l a o l o o i i to - dma per i diritti che questa somma gli conte-. riva. Questi diritti esistono e non si possono Ecancellare coSla passività immaginata dagli soppositori de! trattato; ma vanno invece ri-jfspettati. Non rispettarli, è respingere la con-;dvenzione, sarebbe andare incontro a gravissi¬ me conseguenze derivanti dall'obbligo di tener l'amministrazione deila. ferrovia del Gottardo separata da) resto delle ferrovie federa- Lli. ammettendo cos\ il controllo da parte della:tGermania e dell Italia, e creando in tal modo | nuna restrizione pericolosa alla libertà della,lSvizzera sopra la più importante delle sue;eimó- i a e i a e linee nazionali » Sciopero alla cartiera Nettari • diretto dai cattolici Vicenza, 1, ore 20. Da due giorni tutti gli operai delia cartlen Bernardino .Nodari di Lugo Vicentino sono in isciopero; ed il fatto assume una importanza speciale perchè diretto dai cattolici, Da qualche mese, gli operai — quasi lutti organizzati dall'Ufficio cattolico del lavoro di Padova — avevano inoltrati! domanda di miglioramenti economici basandosi snlle mutate condizioni dei tempi e sopratutto sulla inferiorità del salari dati dalla. Ditta in confronto con quelli praticati dallo altro cartiere dell'Alta Italia. La Cartiera Xodari rispondeva meraviglian-, dosi che «li operai domandassero aumenti idquando si stavano subendo le conseguenze di ' una crisi nell'industria della carta, e meravigliandosi sopratutto perchè gli operai sì fossero valsi, per presentare lo loro domande, di persone estranee allo stabilimento, persone che il Consiglio d'amministrazione non avrebbe mai riconosciuto. Non avendo gli operai creduto di rinunciare all'opera dell'Ufficio del lavoro di Padova, ed avendo continuata l'agitazione, sembra che i preposti alla Cartiera avessero divisato il licenziamento di una dozzina di operai, ritenuti i capi del movimento: di qui la proclamazione dello sciopero che è generale. Gli scioperanti tra uomini e donne ammontano a parecchie centinaia. Finora la calma fu perfetta e non si ebbero a lamentare disordini. Ad ogni buon conto l'Autorità ha inviato sul luogo carabinieri e soldati. , Ieri ed oggi ebbero luogo vari comizi diretti dal prof. Schiavon e da D. iRebeschini. Interessanti, per la loro novità, sono le raccomandazioni che In detti Comizi vennero fatte. Il prof. Schiavon dice che si sono esaurite tutte le pratiche anche a mezzo del prefetto e senza risultato. Sfatò l'accusa di fare della politica. La fame, egli dice, è la causa della agitazione, altro che politica! Deplora il contegno della Ditta ostinata a non voler riconoscere la rappresentanza degli operai e il diritto di organizzazione. Raccomanda l'ordine massimo, il rispetto alla pubblica forza, all'Autorità. D. Rclieschlni inneggia alla causa degli operai ed alla loro mirabile solidarietà. Dice che la lotta è per la giustizia senza propositi di odio verso la classe padronale. La democrazia cristiana vuole non l'odio ma l'amore, l'armonia delle classi a base di giustizia. Lo scoglio pift grave da superare è quello del riconoscimento dell'organizzazione; tuttavia, con un po' di buona volontà da ambe le parti, si spera che la vertenza possa essere in breve composta. qlDvqGlntRapcpsttil1qaUn grave conflitto fra operai in Scozia Londra, 1, ire 9. Un grave conflitto si è prodotto ieri nei can tieri di Kinniel. in Scozia, tra operai sinda lieri ui nun nei, in bciiui, tra. urerai Sina»-1 eati da una parte, ed operai non sindacati e la Ò-iSLYi^ "rtairiura ^Gh"^^^^^''riunii-iT i_! Polizia dall altra. Gli. scioperanti, riuniti al-1 e M-. si e e- principale del cantiere, armati di assalirono gli operai non loro uscita la Polizia dovette ngere gli scioperanti. Una sone sono stale più o meno ravementc ferite. Il Governo americano contro l'aumento dello tariffe ferroviarie Washington, 1, or* 8. Venticinque Società delle ferrovie del Sud (Ovest, avendo notificato alla Commissione del.commercio interno che esse aumenterebbero. |a partire da domani, le tariffe di trasporto, il mo ha domandato al giudico dei ricorsi |enza una sentenza per impedire, questo ]'ice ha emesso la sentenza richiesta a ; (lal Governo onde impedire alle. Compagnie le;ferroviarie di aumentare le loro tariffe di tra-1I spotoI