Il fallito accordo nell'adunanza di Bologna

Il fallito accordo nell'adunanza di Bologna Il fallito accordo nell'adunanza di Bologna grarappresentantepartteeeorganizzazioni La situazione in Romagna sempre grave (Per telefono alla STAMPA) Itologrtit*, 28, ere 22. Stamane alle 11, nella sede della Federazione del lavoratori della terra, alla Casa del popolo si sono riuniti Faraboli Bastia e Ramponi del Comitato federale; Daragona della Confederazione del lavoro; on. Prampolini, Modigliani e Ciotti per il partito socialista; Argentina Altobelli e Massoni della Federazione dei lavoratori tiolla terra; Zavattero, Fabri e Borghi per gli aaarchici; Baroncelli, Serpieri per i repubblicani; Nullo Baldini per la Lega nazionale delle cooperative; ing. Evangelisti per le cooperative di Bologna, allo scopo dl trattare e risolvere la questione dei conflitti in Romagna. Alla riunione è intervenuto anche Poggili, rappresentante del partito mazziniano intransigente, aderente alla Federazione di Roma. Occorre sapere che I mazziniani sono divisi in tre gruppi: giorni sono a Forlì si ritmi un Congresso di mazjiniani che dichiarò di condividere pienamente l'ordine di idee approvate a Bologna a proposito delle trebbiatrici. Invece i convenuti oggi a Bologna a rappresentare il gruppo mazziniano seguono un ordine di idee affatto opposto. Al Convegno non viene ammessa la stampa. ■ Serpieri ha dato conto della convocazione fatta dai rappresentanti delle organizzazioni economiche e politiche repubblicane. Nella riunione si prospettarono varie proposte e soluzioni; ma vennero tutte scartate. Si votò il seguente ordine del giorno dal quale il Serpieri dichiara, a nome del repubblicani, con l'adesione del rappresentante mazziniano, che non è possibile scostarsi. Ogni altra soluzione 0 modificazione che alteri l'ordine del giorno stesso non può dai repubblicani venire accolta. Ecco l'ordine del giorno : L'ordine del giorno dei repubblicani « Il partito repubblicano, a mezzo dei suoi rappresentanti, intervenuti al Convegno di Bologna, indetto dalla Federazione nazionale dei lavoratori della terra; riconosciuta la necessità che resti impregiudicata la questione dell'esistenza delle due Camere del lavoro di Ravenna; consiglia di affidare ad un arbitrato costituito di quattro membri della Confederazione del lavoro (due repubblicani e due socialisti) delle Direzioni dei partiti politici, i quali, di connine accordo, eleggeranno un presidente con preciso incarico di dirimere la questione dell'esercizio e del possesso delie macchine trebbiatrici, te nendo conto delle diverse condizioni di fatto in relazione ai contratti agricoli vigenti nelle diverse località ritiene inoltre, per la pacificazione degli anlmi, necessaria la cessazione dei boicottaggi e di ogni altra forma dì rappresaglia ». Aperta, sull'esposizione fatta dal Serpieri, la discussione, questa si è fatta vivissima: vi hanno partecipato Altobelli, Baroncelli, Modigliani, Ciotti, Zavattero ed altri. Ciotti fa osservare che, mentre si era d'accordo che i rappresentanti dei partiti dovessero dare un consiglio ai Coro organizzati, oggi qui i rappresentanti del partito repubblicano vengono, viceversa, a portare le dellbere del loro partito. « Noi credevamo — conclude il Ciotti — che voi sareste andati non a provocare un aut-aut da coloro ai quali invece dovevate dare un consiglio, ma ad interrogare qualche altra personalità de: partito ed affiatarvi con essa. Ad ogni modo, l'ordine del giorno che fu presentato oggi è peggiorativo. Voi volete conservare un'or, ina di lotta che è in vostre mani — nuova Camera del lavoro — ma pretendete che gli altri depongano .la loro: !1 boicottaggio». Serpieri ripete di aver fatto presente ai conve gno dei repubblicani tutte le obbiezioni e che la essere mutata. L'ab pegni 6enza poterli poi mantenere „ diphiara/ionfl una uiuiiaia/HUlie per conto della Confederazione Daragona, per la Confederazione dei lavoro, dichiara che non può accettare l'ordine deigiorno, che sarebbe il castramento dell'organizzazione. Argentina Altobelli, a sua volta di- chiara che la proposta dei repubh'icani sconfina dagli scopi del convegno, nel quale dovevasi e- spedire l'opera della Federazione: lo perchè si esaminassero i fatti e si giudicnesero subito ; 2.o perchè era convenuto si giudicassero quali sono le pratiolie che la Federazione Nazionale può compiere per dirimere il conflitto. La segretaria delia Federazione Naziona'e dei lavora- teri della terra esclama: « Ma noi non possia- mo consentire che si esca dal campo economico mo consenti» cne_s esca accampo economico affermando il principio che per tutto ciò che cìalista». L'Altobelli conclude dicendo che, in — — ---—--— terprete de'. Comitato naie, ritiene che la pr avviene in Romagna non vi è più che l'auto- rità deliberativa dei partiti repubblicano e so- della Federazione Nazioroposta dei repubblicani'nOn sia accettabile, perchè sarebbe la esautorazione dell'autorità e della disciplina sindacale. Nullo Baldini, in contrapposto al-'e proposte del partito repubblicano, fa, a nome dai socialisti, una formule dichiarazione oontro-propoeta. Accetta il giudizio arbitrale della Confederazione del lavoro, con la garanzia da;, controllo cWi rappresentanti dei varii partiti. « E, 'in attesa di questo arbitrato, siamo disposti a disarmare; ma domandiamo che pi, disarmi anche dall'altra parte, e poiché, come ben disse Zavattero, la causa dalla discordia è la Camera nuova, e poiché infine si è sollevata in questi giorni una quesiiione nioraJe, noi dichiariamo di accettare che si e-jstenda il giudizio morale anche 6u tutta -alcondotta tenuta dalla vecchia Camera e su ogni eventuale accusa sollevata contro i suoi uomini. Nell'attesa di questo giudizio, saranno tolti i boicottaggi e si eliminerà dall'altra parte la divisione provocata daila nuova Camera del lavoro ». Il Baldini si indugia .a dimostrare le funeste conseguenze che originano tale divisione degli organizzati, che avranno una ripercussione anche sulla ricchezza generale del Paese. Riassume i fatti dei giorni scorsi: la rottura le; patti provocati dall'Agraria e l'aumento conseguente delle tariffe. Modigliani ha dei dubbi sull'effettiva gravità della situazione quale è stata descritta.. Ad o^ni modo, desidera di essere interamente illuminato in proposito, poiché se le condizioni sono veramente tanto gravi, sarebbe colpevole non abbandonare ogni pregiudiziale e mandata imperativo per cercare subito la soluzione ad ogni costo. Se poi la situazione non è cosi estrema, non resta da far altro che consigliare alte parti di contenersi in modo civile; ma è inutile venir qui a pretendere di risolvere una situazione iai60Ciibi.le. La discussione si mantiene ancora viva per lungo tempo, e vi partecipano vari dei convenuti. L'ordine del giorno dei socialisti Alle 12,30 la riunione è sospesa e rimandata al pomeriggio. I rappresentanti del partito socialista si impegnano di contrapporre all'ordine del giorno dei repubblicani le loro precise prò poste. La seduta pomeridiana si apre alle 15,15. I rappreisentanti del partito socialista presentano il seguente ordine del giorno: « U convegno cMamato dalla Federazione dei lavoratori deila terra ad indicare, in via consultiva, I provvedimenti più adatta ad impedire che il conflitto scoppiato in Romagna fra braccianti e mezzadri d*a luogo ad avvenimentf incivili, assunte tutte !e necessarie informazioni, mentre prende atto con piacere che le organizzazioni facenti capo alla vecchia Camera del lavoro di Ravenna hanno fatto sapere di essere pronte a sottoporre ad arbitrato non solo la questione delle trebbiatrici, ma anche se sfa giustificabile te. creazione di una nuova Camera del lavoro in Ravenna, pd occorrendo anche tutte le questioni d'indole morale che potessero sollevarsi contro i loro dirigenti e persino l'addebito di settarismo mosso alle direttive generali della vecchia Camera dei lavoro ravennate; constata con dolore che i rappresentanti del partito repubblicano hanno dichiarato di avere mandato tassativo di proporre quanto hanno proposto senza arrecarvi modificazioni di sorta, talché essi hanno dovuto più precisamente dichiarare che, mentre intendono di continuaire a valersi essi e le organizzazioni da loro guidate di quell'efficace mezzo di lotta che è la nuova Camera del lavoro, debbono insistere a domandare che i braccianti rinunzino alte, loro particolare arma di lotta e di difesa che e" il boicottaggio; rileva che, dopo tale atteggiamento dei repubblicani, manca ogni possibilità di concreto suggerimento conci'llativo, visto che ogni'conciliazione non può avere, per le premesse necessarie, la contemporanea .cessazione di ogni atto e d! ogni preparazione di ostilità da ambe le parti e formula l'augurio che i mezzadri recedano dalla loro lìnea di condotta praticamente contraria all'arbitrato ed aderiscano alla ,proposta di arbitrato su tutte le questioni avanzate dai braccianti, a cui sia fatta precedere fa sospensione dei boicottaggi da un lato e la sospensione del funzionamento della nuova Camera del lavoro dall'altra, nonché il concorde impegno di accettare il responso degli arbitri senza eccezione. Circa l'arbitrato, afferma che debba essere organizzato dalla Confederazione del lavoro con tutte le possibili cautele che valgano ad escludere nel Collegio arbitrale la preponderanza di una delle parti in contesa, o di uno dei partiti; che hanno prese posizione nel conflitto, e con tutte quelle altre modalità che valgano a non diminuire l'autorità morale dall'organizzazione di classe e la 6ua efficace attività futura ». Dichiarazioni diverse Baldini, a nome della Lega nazionale delle cooperative, si dichiara subito favorevole all'ordine del giorno proposto da Modigliani. Za- vattero, a nome degli anarchici, crede che ri jmanga una sola proposta da fare: cedano i contadini le trebbiatrici e lascino gli altri la nuova Camera del lavoro ai repubblicani. Il rappresentante della Confederazione del lavoro Da- ì ragona fa osservare che ogni discussione è o ziosa di fronte alle recise dichiarazioni dei repubblicani. D'altra parte la Confederazione non può pronunciarsi 6ul momento su un caso mio- vo come quello della coesistenza dl due Camere del lavoro. La proposta Zavattero non è osteg* giata dal Modigliani; invece il Serpieri, per f repubblicani', non si sente di accettarla, perchè. la questione delle trebbiatrici non ha niente a che fare con la vertenza riguardante le due Ca-, mere del lavoro. Questo ò un conflitto locale di natura puramente politica, mentre la questione delle macchine è di natura regionale ed eco- nomica. Zavattero insiste nella sua proposta che pre- cisa in questa forma, pur di raggiungere Raccordo : « Preso atto della dichiarazione dei repubblicani, i rappresentanti degli anarchici, preoccupati delle conseguenze che dal mancato accordo potrebbero derivare, propongono che 1' singoli partiti politici si adoperino ad esercitare la propria influenza a fine di indurre le parti in contesa ad accettare la seguente soluzione: cedano i contadini le trebbiatrici ni braccianti e però, affermando li concetto dell'unità proletaria, non ostacolino l'esistenza della nuova Camera del lavoro libera, lasciando la scelta alle singole organizzazioni di aderire, secondo ladecisione della maggioranza, a quello fra i dua organismi che sarà da esse preferito ». Manca l'accordo Daragona dichiara che alla Confederazione non resta che deplorare che manchi l'accordo.Egli non può nè accettare né fare dichiarazioni e se avesse potuto accettare una proposta, avrebbe accettata quella dei socialisti. Deve rilevare che l'odierna discussione ha provato che 11 partito repubblicano non ha fiducia nella Confederazione del lavoro. Anche la signora Altobelli si dichiara dolente che il disaccordo non consenta alla Confederazione di continuare sulla via delle iniziative pacifiche. Sulla responsabilità del disaccordo, Modigliani e Borghi tengono a mettere bene in chiaro che, mentre i socialisti da una parte e gli anarchici dall'altra avanzano due proposte, che 6i completano e che danno adito ad una transazione, i repubblicani offrono Invece una risoluzione dalla quale non intendono smuoversi in nessun modo. L'onorevole Prampolini mette in confronto le due proposte dei repubblicani e dei socialisti e fa notare come l'insistenza del socialisti nel richiedere che l'arbitrato non si scosti troppo dal campo economico per consentire una invasione politica, è dovuta alla necessità di tener vicini il proletariato ai suoi organi di classe, che altrimenti perderebbero in considerazione ed in au» torità. Responsabilità dei repabblicani Serpieri conviene che su questo punto Prato» pollai ha. ragione. I Gli anarchici fanno rilevare che, se c'è un ostacolo all'accordo, dipende dai repubblicani. Di fronte a questo stato di cose, la Federazione nazionale e la Confederazione debbono bene prendere atto del diverso atteggiamento dei varii partiti. Nullo Baldini fa ancora un tentativo. Egli' crede che, allo stato attuale delle proposte, una) risoluzione dell'attuale adunanza si potrebbe trovare lasciando alla Federazione nazionale, alla Confoderazione del lavoro ed alla Lega dello Cooperative l'incarico ai raccogliere le discussioni d'oggi e concretare il loro pensiero. Ma prima che la proposta Baldini possa venire parti.tamente discussa, si accende una vi. va discussione intorno alla portata ed alle attribuzioni dell'odierna riunione. Ciotti, Modigliani e Borghi deplorano che • rappresentanti del partito repubblicano abbiano, col loro atteggiamento, frustrato la portata pratica dalla riunione. Borghi, anarchico, particolarmente ricorda l'allarme sollevato dopo il fatto di Voltana, e dice che, se il partito repubblicano non avesse fatto una montatura, oggi sarebbe qui disposto ad accedere, come fanno i socialisti e gli aaarchici, a proposta veramente conciliative. Serrieri insiste nel dichiarare che nell'odierna discussione i partiti politici non potevano portare che il loro consiglio. Daragona infine dichiara che la Confederazione è intervenuta invitata come gli altri rappresentanti. Egli ha già espresso la sua preferenza per l'ordine del giorno presentato dal partito socialista. Di fronte ai risultati di questa riunione, non. resta più che di lasciare alla pubblica opinione dl giudicare a chi spetti la responsabilità del perdurare del dissidio, e, poiché un accordo si appalesa impossibile, la riunione si sciogllo senza conclusioni pratiche. Dopo l'adunanza si è convocato il Comitato direttivo della Federazione nazionale dei lavoratori della terra, il quale ha votato il seguente ordine del giorno: Un ordine del giorno del Gomitato dei lavoratori della terra « Il Comitato della Federazione nazionale constata che nella riunione convocata per trovare una via di soluzione al conflitto di Romagna, le proposte divergenti dei varii partiti politici non hanno reto possibile l'accordo; che la proposte presentato al Congresso dai rappre ' sentanti dei partiti socialista ed anarchico *■