L'assassinio di un industriale veneto La vendetta di un operaio

L'assassinio di un industriale veneto La vendetta di un operaio L'assassinio di un industriale veneto La vendetta di un operaio e é e , e stato assassmalo stesserà ile ore 18, alla stazione ferroviaria mentre Pn^r?ua^oado^ elJ-e'stato ad una se Porto Grumo, dopo ossei e stato ad una se duta del Municipio, con una lanci Jrduiomo- bile insieme ai figlio, ing. Gian Cario ea ai- l'ing. Samassa. Sceso dalla lancia, menile saliva la gradinata della riva, il cav. Stueky fu assalito da un uomo appostato nel piaz- zale di fronte alla stazione, il quale spiccan-. do ~u ,4«ó''4W*i«riaó rnenin.i tu Venezia, 21, ore 22. Un orribile assassinio ha oggi conturbato la cittadinanza. Il cav. Giovanni Stueky, uno dei più eminenti industriali dei Veneto, proprietario del grandioso mulino a cilindro nell'isola della Giudecca, da lui fondato 26 anni or sono, alle „.„.. — ii- » v<\. passi, chiamo aiuto, sperando di poter pre- sture soccorso al padre suo, ma '.o Stueky.pera ormai cadavere. ! Accorsero facchini, carabinieri e guardie, che riuscirono ad arrestare l'assassino, met- stendogli Ja catenella a.' collo per evitare che fegii tuttora armato del rasoio, vibrasse nuo- lnvi colpi. Una folla straordinaria si raccolse in pochi istanti sul piazzale della stazione. Il cadavere dello Stueky, seguito dal figlio Gian Carlo, fu trasportato all'ufficio di questura della stazione. L'assassino, condotto nella camera del delegato cav. Lamponi, fu subito sottoposto ad un interrogatorio sommario. Eg;i è certo Giovanni Brugneroa. d'anni 33, da Treviso, facchino al Acementi. Il movente fu la vendetta «MrviXi rlplln «5nripr"i servizio aeua aocieia QUn anno fa il Brugnera era addetto quale Voperaio presso lo stabilimento Stueky. Col- pito da infortunio, aveva, avuta una lite con il proprietario per la liquidazione dell'in- mdennizzo. non sembrandogli equa. Da allora egii divenne di umore nano, profferiva spesso ! P^ole minacciose all'indirizzo dtfla fami- glia Stueky, era negligente ne! suo servizio, i tetto conte Nasalli Rocca, il sindaco conte \ Il Brugnera da quel giorno concepì l'idea ideila vendetta, ed una settimana fa indirizzò ìUna lettera minatoria al figlio dello Stueky. Questi per6 non no tece Caso. \ Xeiiintorrosatorio a cui fu sottoposto, il Brugnera d!=se che era sua intenzione di uc- cide're i! fìg:io, perchè egli aveva falcidiato Jl'indenizzo, spettantegli pkr l'infortunio; poi - Grimahi. W maggiore e il capitano dei cara- e j^i. il procuratore de! Re avv-Ricci il e fniicf dellaTtmSlà's^'ùcS? e'com- - mercianti ed industriai? della nostra città. o] -Il piazzale della sfazione era nffoìiatissi r mo; a stento guardie e carabinieri trattene- vano la folla che si assiepava avida di nr> o f/jie' A]mn\del jig^b Gian t^rlo ten- lavano prestargli conforto, ma il disgraziato - R.;ovane era in uno stai? da far veramente - pinta. Fu mire telefonato niUa famiglia Stu- o cky a Porto Grua.ro; ove*'l'ucciso era atteso a ner 11 pranzo. a Ho notutn vedere l'assassino nella camera dn' britrodiere della cpretf.ura: egli è di me dia .nrn. carnagione bruna, capelli neri- e'picr-oli baffi m>ri Avevo}'uh conteso cinico a Si attendeva '''arrivo giudice "istruttore dono di che l'assassino sarebbe stato trae j dolio alle carceri di S. Marco t. e. e; delle persc-naiUtà più note del Veneto nel c ' industriai*. Aurora giovacjssmo. privo di i- 2i_ aveva pi;uua,0 a Venezia un modesti Lassiissmato un oriundo svizzero, e»a unaI particolari. Eccovi i particolari. campomez-1. modesto mo-a lino per la ina .inazione del grano; ma con laa aveva terminalo la vigilanza speciale. Parvo i°sse anche invaso da mania di perescuzione e che ritenesse o Stueky, sia pure a torto, la suaassassinio fu Udi Treviso poir;d6Bli ScaJzi- ! Il Brilgncr di Treviso poiava sgattalolan-del Bisigato, il'-ecento metri didopo il pontenUSft'Sj^£^fSSt&o, che fini per decidersi ad uccidere lo Stueky pa-W dre perchè gli faceva pietà uccidere il più gio-a-tf^ Sajfli^^^oarlS.^didi ^ ^ \ che eh operai si eVano afMatl: . '.° . . ^ e.la liil"per una giusta vendetta ^ T ; lolla, urlando, voleva lhlCKìrlO. o o. n, ' i mando stasera, alle ore 22,15. il Brugneravenne tradotto allo carceri di San Marco, la"Ila, urlando, voleva linciarlo. Anche al caco dello stabilimento Stueky. si-gnor Stefana!o ed al signor iPetro Mazzarino,rappresentante a Venezia la Società assicuratrice YAlleanzx, presso la quale lo Stueky aveva la polizza ■ ollettiva con: ro gli infortuni pei suoi operai, il Dragncra aveva fatto minacele insistenti. Un giorno, prime', che fosse condan mcLaiowi». t'»..~i — :",„;,„„ ttartaf. «a ad^cWc'he^ é^Ao&%ìittà»$ pa^l?o il maggioreindenn!zzo II Mazzarino lo aveva fatto usciredal suo studio ammonendolo che, se fosse,i tornato sì sarebbe rivolto i alla Questura. el1 stucchi, che aveva, ceduto la direzioneri]affari dello stabilimento al proprio figlioGiancarlo, rimaneva six'sso assente nellaaco - couven-crizioni marittime. Stasera staiva per ripartire perr-m >o sua villa di Pórtogrùaro. Era venuto a Venez JSff^^^J^^&'SSt i aune mi, uizione. Comunque l'assassinjio è venuto mentreil cav. Stucchi, dopo saliti !, grandini della riva,si dirigeva verso l'atrio, tratto del BrugnierafuUiunanpidiiàcosifuhnznea clie il cav. Stuc-chi non ebbe campo di difendersi. Chi ha potuto vedere in quel momento ìas-sassino narra che questi pareva un pazzo scap-nato da', manicomio, tanto egli era eccitato «sconvolto. Egli, come vi liq detto,'ha tentai: difuggire, ma i commissionari ti'Hotel, numerosiin quell'ora alla stazione, i vigili urbaal « le un operaio aguardie di questura ed i carabinieri rincorsero rit fuggitivo e riuscirono ad arrestarlo. Il 13ru- sniera cadde, e slava per rialzarci, ma i cambi- nieri con una catenella a mo' di cappio lo ri- udusse-ro subito all'impotenza. eAésunte più tardi altre notizie, ho sapunto ch0 il figlie, ing. Giancarlo trovavasiv già nell'atrio m della stazione, quando il padre fu colpito dal- r le^W^«Lin^lto ft*^ v ro.lòmS fó£S«2&& £SSfcS& d ym credeva che il padre suo fosse sera, b pllCBniente svenuto, ma quando vide il sangue F e ]'C.lTibue ferita, si abbandonò alla disperazione t h proruppe in lacrime. L'ultimo respiro del ca- r valiere Stucchi fu e-salat.. aì:\ presenza del fl- l gito nell'ufficio del delegato Lampone, alla fer- j . rovia. si Pochissimo il procuratore del He note sànarn f ' iUi",uu 1 "u vioiu io. nnenauso nena stan- 7a ael brigadiere, egli appariva realmente un c.pazzo. g La conferenza che doveva pronunciare domani p nel pomeriggio l'ex-minlstro Rava, al teatro Bos- p siili, fu sospesa in senno di lutto e fu anche so- I fl^V" seg-ao di lutt0, per la morte del cava_ liere Stucchi, il concerto che doveva aver luogo nel pomeriggio nel giardino dell Esposizione internazionale di Beile Arti.

Persone citate: Gian Carlo, Giovanni Brugneroa, Giovanni Stueky, Lampone, Nasalli Rocca, Parvo, Porto Grua, Rava

Luoghi citati: Porto Grumo, Treviso, Veneto, Venezia