Seguendo la corsa

Seguendo la corsa Seguendo la corsa Bologna, SO, ore 22. Servizio di polizia... ppd1*1 • » » j « i • 1 1 corridori sono già partiti da un quarto dd'ora, quando la nostra Junior si decide ad uinseguirli. Il perchè ? Semplicissimo ! Alla ; c lutarono della lerrovia, per giungere co modame.nte al traguardo. E °S6ì siamo votati a fare i poliziotti, ? mestieri del resto comune in queste terre \ invase di continuo da s ie austriache che scrutano ogni nostra giornata è completan aaefdmisura difensiva. La I giornata è completamente serena e la mat- E tinata è fredda. L'azzurro sopra e il verde I c ài fianco "s'ono due tonalità che" ci "accorimi- im gnan Giungo la via Tn mancanza ^ dei quaVì nan raggiùngiamo che a Lausac- <*. mentre ci giunge dall'orma!.lontana U rnanova superiamo brillantemente alcuni pericolosi tùra^es sotto i bastioni, povera ed estrema nostra fortificazione del confine o dentale. Siamo a due chilometri appena dal! confine austriaco, e le vicine montagne paio- n0 incombere sul tranquillo e pianeggiante paeSaeirio come una vera minaccia' Be- ! merletto irredentismo di tutti i giovani d'I- italia ! A bordo siamo tutti giovani... , u servizio di polizia dcl- quaIe ubiamo f inpnnVn ri irritn r- ri rihpliiìmr. ni 1 giungere il gruppo di testa, e sorpassiamo ! man mano tutti gli uomini della retro guardia. 1 Dalla retrognai'dia all'avanguardia msriLa strada sarebbe buona, se frequenti e ! t.-*-—*~ •-- —: — — . ' . - i colosa. Ogni borgo ci saluta con allegri scia-(t mi di brune contadine con le chiome ser-|airate nel caratteristico fazzoletto a vivaci fio- jq lami. In un paesaggio riusciamo a leggere,s di sfuggita una scritta che ci fa piacere: n «Proibitala questua ai forestieri». E del r divieto ci compiacciamo con vivaci gesti di p mano, con la popolazione che è accorsa fc- d! I, brusehe^oltate non ce.ia rendessero peri-) ^; rate nei caratteristico fazzoletto a vivaci no- j q lami In un paesaggio riusciamo a leggere s di sfuggita una scritto che ci fa pi^ere :, nmi ; e quindi Chiabotto e Rapelli. 1egli non ci può rispondere: geme e si ab- ; bandona su se stesso. Non e pero grave la Isua ferita per il latto che più tardi lo sa-i Hutammo ritornato m gara. Troviamo pocolstante al nostro passaggio. Raggiungiamo cntanto degli altri corridori: Ghironi in,tpanne; poi Scarpetta, Secchi, Centemeri, i Zanella; e più in la Cislaghi, Santia, Baldi- lPassiamo accanto ad una maglia a cerchi bianchi e celestri, è un corridore della Bian l-hi, il torinese Pesce, che e caduto e dolora . molto ad una samba. Lo rincuoriamo mai più in su Borgarello intento a cambiare un) palmer alla sua bicicletta ; più oltre Gan-< dolfo ; quindi un bel gruppetto di indivi-. -1 ■ ' ' ' t VIUItlUl Ull UL1 E' U . JUllU U.1 111U1V 1* duali „ ilaTÌano che b^te*,1,1 passo_ Intanttf u rolverone ch6'si aIza al p^agg 0 nostro c f\ei corriaori diventa densissimo: ?"° ln VanPe- Decisamente è una disdetta' a terra. Passiamo via veloci, ormai abituati a questa penosa odissea dei poveri corridori, e troviamo Santia, Marchese, Rossignoli, fermi in pt dei nostri giovani torinesi. A poco a poco raggiumgiamo un gruppetto di individuali, E. ^"^j.Vanguardia, che conta oltre una cinquantina di componenti. Quando noi sia- mo Per portarci dietro all'ultimo del gruppo caduta quasi generale, causai da.un mastodontico cafro di fièno che ingombra totalmente la strada. Nessun ferito però, e tutti riprendono la veloce anidatura, con Cuniolo in coda. Complici di nn involontario incidente antoroobiHstico Abbiamo appena passato Latisana (chilo- met. '' °2?. ?WIene un incidente auto mob,listico. Dietro al grosso plotone di a vanguardia le nuvole di polvere sono tanto Jense da 11011 lasciar scorgere neppure più' gli ultimi corridori. Ci precede l'automobile enn gli inviati del giornale 71 Secolo: una macchina di modesta potenzialità, alla quale la nostra potente HP Junior chiede via lìbera. L'ottiene : solo che, mentre i due automobili sono alla pari, dinanzi alla nostra' si presentii improvvisamente un carretto carico di fascine ; il nostro abilissimo pilota, il signor Cesaroni, per un nuovo miracolo, evitfc di investire l'improvviso ostacolo e Ai travolgere il cavallo ed il suo auriga. -■»«, f-* mu™iu u3Lauuiu presenta-' tosi u-ia nostra sinistra, dobbiamo poggiar a destra sgusciando a pochi centimetri da quella del Secolo, il cui chauffeur impres- stonato forse dall'improvvisa ma inevitabile nostra manovra, sterza male ed urta un pa racarro. Un colpo secco to scoppio di un pneumatico e la disgraziata vettura si inchioda in bilico con le ruote posteriori sulla stra- ^ Ma.per scartare_questo ostacolo presentaquella del Secolo, il cui chauffe„. stonato forse dall'improvvisa ma inevitabile nostra manovra, sterza male ed urta un pa- ;^ "1Uogò "delHnéiden^ che du3 degli automobilisti, e precisamente ij due pubblicisti che erano a bordo furono l - posteriori sulla stra- c[a e con le anteriori pericolosamente m-oteso in giù nella riva che è argine al Ta«lia mento scorrente sotto in basso a 10 metri al livello della strada. Una nuvola dì tww,» « livello della strada. Una nuvola di polvere o non vediamo più nulla. Qualcuno di noi vorrebbe elio ci lei-massimo per prestare even¬ tuale aiuto: a'icuni insistono che essendo in ritardo ed essendoci pure altre macchine dieitto di noi inutiie riuscirebbe il nostro ritorno

Luoghi citati: Bologna, Latisana