La commemorazione di Guido Pompilj alla Camera dei Deputati

La commemorazione di Guido Pompilj alla Camera dei Deputati La commemorazione di Guido Pompilj alla Camera dei Deputati p(F»er filo diretto © per telefono alla STAMPA.) R«ma, 11, atra. siedono gii onorevoli Luzzatti. Sacchi, Tedesco. Di San Giuliano, Facta, Credaro. Clufreili, Cattolica e Spingurdi. Presiede l'on. MARTORA, che apre la seduta alle, ore 14.5. Il PRESIDENTE annuncia che la Giunta delle elezioni ha convalidato l'elezione del Col- del sindaca di Marsala E (senni, di attenzione) dà lette telegramma del sindaco di ' , ( „ pntri„ tt J-'O. trcllTiU. Illld, nuci a. i nui urjjiurjii tv, spirata fra le torture delle segrete, proclamata sui patiboli, ebbe in '** '" ,M< « Presidente Camera deputati — Roma. libera, indipendente, so- Slli Patiboli, ebbe in Marsala, 1*11 maggio 1800, affermazione di diritto per l'audace con- ^VX^o^^^^'. ** «Il tempo, che tutto attenua nei ricordi del derà ai « litica""ed economica, che fu sogno ed ideale dei nostri eroi. . , .. «.Sindaco: Dell'Orto ». approvazioni) Interprete del pensiero della Camera, man consenso nei patriottici sensi da lui espressi in nome della sua città (Vive awrovazioni) Sulla tragica fine dell'on. Pompili ne aveva dedicato ogni possa, egli pronunzia a noi e la stesso, venga opere sue, o non piuttosto col silenzio delle lagrime. Ma il dovere e l'affetto mi vincono e parlo di e mi chièdo « perchè non lo sorresse nella piena del dolore per la perdita della donna illustre che gli fu amata e amante compagna, la fede nella missione della vita?». Egli l'a vevn pur profonda nel cuore quella fede. Sen lite come essa vibra alta e suggestiva da quo¬ ste parole che il 2 ottobre 1898 solennizzando Sl 11 compimento dei lavori del nuovo emis sarto m Trasimeno, del quale egli era stato propugnatore massimo e alla di cui esecuzio ne aveva dedicato ogni possa egli pronunzia va dinanzi alla moltitudine grata ed esultan ,e- che assisteva a quella cerimonia: « Non jnte.ndo addormentarmi sugli allori. Non lh tendo pronunciare la parola ignava del sod- .aisf.im. .«posiamoci.; io vi dico invece: pure dato le uffici ai quali prima di far iera, alla quatemente a lui iecleli. lo inviarono dalla XVI 'Legislatura alla attuale. Ne ta testimonianza il suo splendido discorso del 4 luglio del 1837. sulla legge per il colloca mento a riposo dei prefetti del Rei^uo. col quale esordiva, vagheggiando il ri sanamente del Governo parlamentare. E ne sono altresì dimostrazione solenne le usue re- |iàSonl*per la Giunta delle elezioni, alla quale 1 appartenne nella XVIII e nella XX Legisla:tura. Quella sul bilancio dell'istruzione nella IXVIII; le altre ancora più notevoli sui bilanci |degli affari esteri nelle Legislature XVII Mx e XX; duella sovratutto sui conti consim tivi dell'esercizio 1890-97. con la quale fu primo a scrutare, con quella grande rettitudine che lgi; era. abituale, il funzionamento dell'Ammij nistrazione dello Stato; infine l'azione intel iligeme. dignitosa ed equanime da lui spiel?'»'» negli unici di sottosegretario di Stato al' u~ finanze dal ?•'* giugno 1900 al il. febbraio , ,,,,„ e fU sottosegretario agli affari esteri dul- i'S giugno 1906 al 2 dicembre 1909. nonché in quello di delegato alla seconda Conferenza Internazionale della pace all'Aia. «Dunque, mi domando ancora: a lui. cosi preparato per ingegno fervido, per la larga Coltura, per esperienza acquistala, per la simpatia dei colleglli tutti, a rendere alla patria maggiori servizi, non soccorse, nel momento di un supremo dolore, quella fede? «Non discutiamo [Bene!). Forse, e senza forse, lo spirito di lui, che talora pareva apparire scenico, era invece soffuso dal profumo di sentimenti che dovunque, nella sua Umbria gentile e mite, in Perugia bella, hanno squisite manifestazioni nell'arte e nella vita Benissimo' Bravo:). Come ieri l'altro il buon popolo di Roma inchinavasi mesto e .iverente ai due ferelri che gli passavano dinanzi, con eguaio reverenza, e mestizia confondiamo Il noslrn cordoglio con quello dil congiuriti del perduto collega, e ci consoli il pensiero che nella Camera italiana, ad onta ed al disopra di ogni dibattito e d'ogni competizione per fini materiali, scorre sempre una onda di ide 'ita e di purezza » (Vivissime approvazioni: <ivi e generali applausi). BOR5 VRF.LLI si associa con commosse parole alle nobili espressioni di compianto pronunciate dal presidente per la perdita, del compianto Guido Pompili, che volle anche in morte cssera unito alla sua diletta consorte [Vh'é approvazioni; applausi). FVN'I. ministro di .urazia e giustizia, In nome di Perugia, ricorda con profondo ramma,rico le preclari virlù. private e civili di Guido IPompil.l al quale fu per quasi un quarto di secolo unito dal più cordiale e fraterno affeho {Benissimo! ». Rammenta, la perspicacia a persuasiva, eloquenza di Ini, e la sua vasta coltiliu economtica e letteraria, e segnala alla gratitudine della Pi,t«n la sua coraggiosa e feconda iniziativa »! per la boi.idea del lago Trasimeno, che reIdense una intera regione. Ricorda conio egli -i l'osse, unito in un vincolo di ideale e di affollo ad ima insigne gentildonna, illustre poetessa, dall'animo ornato dì tulle le grazie e di tutte lo virtù. Unito a lei in vita, volle esserle imito anche, in morti La sua dipartita fu pianta d 1 l'estinto La Camera approva. ! buone Vivissime approvazioni; applausi - 11 PRESIDENTE propone che la Camera e .l«prima le sue condoglianze ai congiunti del la Hgura di Canizzaro oalriota e scienziato tutte le anime KiENZI rievoca la nobile, figura d. patriota e ••ìi scienziato del senatore Canizzaroi morto ieri in Roma. Accenna il granile contributo a lui dato ai progressi della disciplina, di cui fu lusiio e decoro, e ricorda anche la squisita semplicità dei suoi modi. Propone elio siano inviate le condoglianze delia Camera, alla famiglia dell illustre estinto (Vive uppro- razioni). COLONNA 111 CES-VRO'. in nonio della proI vìnciti di Messina e della città di Kraecavilla [che lo ebbero a rappresentante politico nel 1S48. manda un commosso saluto al s0!(]af.v allo scienziiito. al patriota 'Approrazioi» . CREDARO, ministro della pubblica istruzione, commemora le alte benemerenze di Sta/ nislao Canlzzaro verso la. coltura e versi. IV scuola italiana. Ricorda come il grande scieiv ziato sia slato pure un ardente patriota, s»»} vendo il suu Paese col pensiero e coll azionai Segnala l'opera sua come direliore ^loillsiw luto chimico di R-»ia, come membro ilei Consiglio superiore dell'isiruzionè. ricordando come l'Accademia dei Lincei abbia intitolato un premio scientifico al suo nome. Annuncia che il Governo del Re ha delibarato che i funerali del rinnovatore della eliimlca italiana, siano fatti a spese dello Stato,; come omaggio reso alla scienza, che diffonda! i suol benefizi in tutte le classi sociali (l'tuaf ali pronazioni.). PRESIDENTE: » \mico del defunto senatore* Canizzaro. venerato per le sue grandi viriti e pei servìzi da Ini resi alla scienza, mi associo di gran cuore alle parole pronunziale da-> gli onorevoli Rienzi Colonna di Cesare e dar ministro della pubblica istruzione, e accogiierw do l'invito dell'on. Rienzi, propongo alla Camera di inviare condoglianze alla famigliai del defunto senatore Canizzaro» [VlvUsime ap* irrorazioni). La Camera approva questa proposta. La P. S. in quei di Lecco CALISSANO. sottosegretario all'interno, tl-i sponde all'on. Cermenati. circa le condizioni^ di pubblica sicurezza in territorio di LccnoJ Ricorda che ivi ebbero recentemente a deplo^ rarsi gravi reati, dovuti a popolazione che ivfl si trasferisce transitoriamente dai vicini pae-j si. Aggiunge che. per quanto era possibile ài stato aumentato il numero dei carabinieri et delle guardie di città. Altri provvedimenti saJ ranno adottati se necessari, | Spiega che nel territorio di Lecco affluiscono» molti pregiudicati, costretti ad allontanarsi daJ Milano, e che talvolta assumono mendaci oarJ venze di operai in cerca di lavoro. Per le vittime italiane di una miniera d'America DI SAN GIULIANO, ministro degli esteri, sponde all'on. Rondant circa le pratiche fa.te ai favore delle vittime italiane nell'esplosione nel-' la miniera di Primeso, in Colorado. Annuncia» che in quel disastro morirono due italiani,, nativi della provincia di Roma. Il console, re-' catosi subito sul luogo, assegnò i soccorsi diS urgenza e provvide al pagamento della inden«j nità dovuta dalla Compagnia Imprenditrice.. Una di queste indennità fu couvenieatementel transatta; per l'altra le pratiche sono ancora ini corso, ma si può ritenere che giungeranno ai buon fine. i RONDANI prende atte e si compiace della solerzia spiegata dall'Ufficio consolare. Si augura che al Colorado, ove sono tanti italiani, sii adottino più severe misure per la prevenzione degli infortuni minerari!. Dopo aloune altre piccole interrogazioni, all riprende la discussione sul disegno di legge j Bili di Ail