La giornata di Arcoleo

La giornata di Arcoleo La giornata di Arcoleo Previsioni sull'odierna tornata del Senato (Per telefono alia Stampa.!. K cai cu 6, «re 22. Domani l'attenzione del mondo politico parlamentare saia concentrata nell'aula di Palazzo Madama, nella finale si discuterà della riforma del tonato. Non e certamente questa la prima volta che i senatori si sono occu- pa!i dCiì delicato argomento; ma è la prima ^ <*e sc ™ 0CCUPQ 51 Senato. Prima diI ora sono stati fatti studi per iniziativa pn-!vata. ma di ossi non si è mai parlato nell'au-i la nfe ,n sedutft pubblica. E' dunque la pri- ma volta che la Camera vitalizia si occupa di una iniziativa tendente a riformare la co-.stjtuzione di se- stessa e da ciò l'importanza; v6ramente straordinaria della seduta di do-1 mani. Ma oltre alia sostanza, importantissima, c'è la forma, che ha anche la sua importanza notevole e che non può essere minimamente trascurata. In politica spesso la forma vale per lo mano quanto la sostanza, [perciò si comprende come molti senatori non si mostrino disposti a riconoscere che "ni-1 zintiva della riforma sia stata manifestata • |m modo corretto rJn sonatore mo'.to autorevole, che prende:1sempre parte attivissima ai lavori del Senato,! \mi lia jotto in r>rono=ito' j *„„„,,♦„ v.l^vi.wi t-.uàv. aì „«. ni Ij Appunto perchè si trattava di una al-,tissimu prerogativa delia Corona, occorreva,che l'iniziativa partisse direttamente dalla Ijcorona. Nessun Ministero, in casi tanto de- Ilieati, può sostituirsi alla Corona; nessun 1 presidente del Consiglio, per quanto autore-!|*"r'"*w"w X"'""f'i7' L-1 vo ■ 0 feaemer,t0 deIla cosa pubblica, ha : l'autorità di poter annunziare che la Corona (rinunzia ad una prerogativa assegnatale dal- jIo .Statuto nell'interesse dello Stato e non per: a]la del Re' nifiet,a lnoltM \cbé 11 Re- a-Uando si tratta di una proroga- k» ™* Corono, personifica in sé tutta la!1 dinastia e specialmente i suoi successori. Si | tratta, in altri termini, non soltanto di un j1diritto del Principe regnante, ma di tutti i principi che si succederebbero al trono. Non i. j _ ,.„ . ,, ,. è dmqw cosa todlfferento modificare l'arti ico!o tJl>'110 Statuto che riguarda la nomina |tìel presidente e dei vice-presidenti del Se 'nato. Finalmente — ha continuato il chia- non si può non ricono- ìlSCere chf l} «ostro ^presidente aveva diritto j rissimo senatore 1 a ma'SS10n riguardi. Giuseppe Manfredi è Stato un grande patriota ed un illustre ma-: gistrato. Di più, in un momento difficile, egliI [ha reso un grande servizio allo Stato, perone si deve soltanto a lui se l'Alta Corta di giù | stizia potè uscire e decorosamente du quel 'grande ginepraio del processo ad un es-mi'nistro. E iJ Senato ha molto opportunamente i riparato alla mancanza non lieve del Go! verno, armlaudondo con entusiasmo alle no- ilaìli dignitose parole pronunciate dal presi ' dente, subilo dopo le comunicazioni d"l Governo. i A questo punto io non ho potuto fare a me ino di chiedere all'egregio senatore: I —. discussione di domani sarà molto ' it ' '.,.,'"„' „ , '. . mo"° animata, parleranno molti senatori, ci saran- jnc proteste contro la condotta det Governo? — Non credo—- mi ha e"li risposto 1 fra n-„,.,|„ j; u_.»__. i„ n. 1 Preval° opinione di limitare la discussione quanto più sarà possibile. Parlerà, pri ma Ai-coleo e poi altri due o tre senatori sul- la proposta defila Commissione, senza entrare ! ' .. , ,, .. ' L"ir< lL a punt0 nel merito della riforma. Tutti noi siae nio altamente compresi tìel'a straordinaria delicatezza della questione. Pncn rinnn i,n »VviMiia«« ti -o,,,.»,.^» * l , L0 d0J1° "°, a^,uudl0 jl senatore Ar coleo, mio vaccino amico personale, dicen- ò dogli: o : — Domani sarà la tua grande giornata ei _. ,, ~lo càmnHQ nli ]ln rinini-. o-, ,. V, ,10 comP,t0 n11 na "spos.t,o — o ,? limitato. Io presentai l'interpellanza per i prevenire l'annunzio dei Governo. Non mi aiporeva dicnitoso che il Senato dovere re- f. , . ,. , ,," o stal€ Passivo di fronte alta rirorma della - sua costituzione, e | — F o fai un grande discorso tu che par- a !erai il primo ? Sosterrai la necessità e 1' e Senza della riforma? l — Mi regolerò s&condo l'ambiente Tu ^ì^f^ b,eniSsi™ ™™ Ì occorra pròe cedere con la massima prudenza; non si e Itratta di una questione comune nò di un 'uditorio comune. - v- -, -, , ., -' — Non entrerai nel mento della riforma, :non dirai in che cosa dovrebbe consistere -:in riforma? e5 kt„ „rt.„m,„ c„ „,. ,,„.„„• _ _ i ~ No' eoliamente. Se ciò facessi, comi metterei la più grande imprudenza, che e non resterebbe impunita. Il Senato non mi e inderebbe continuare. Tu che mi conosci - da Molti anni, sai che nella mia lunga vio ta parlamentaie non ho mai perduto il cer- vello -' ' , . . , , .. - ~ Concluderai proponendo la nomina di o una Commissione incaricata, di studiare r- se sia il caso di procedere alla riforma ed i m,„i-o a quaic . — Precisamente. A me preme che si ven- | ga alla nomina di una Commissione, e che niiviea delia riforma non si dilegui. Uscendo dal Senato, ho incontrato un jmembro de! Governo, il quale mi ha dotto i'che I"on. Luzzatti si propone di pi'onuno ciare uno dei suoi grandi discorsi, animae- , come i a.,, (ermo nronoeito di firo d«! U.*?' ,. ' 0JI 0 propesalo ai laro at. jSUiJ meglio per rabbonire i senatori che gli tengono il broncio. Questa notizia è certamente esatta, perchè corrisponde alla condotta di Luzzatti nella discussione del disegno di legge per il demanio forestale. Intatti, egli che teneva moltissimo all'apjirov'aziono integrale della sua opera prediletta, invece di ribellarsi ni proposti emenda- meati, invece di accettare la battaglia chiamando a raccolta gli amici lontani, rese fin dal primo momento omaggio alla sa pienza del Senato, facendo buon viso a pn rocchi emendamenti, per i quali la legge dovrà tornare alla Camera. O. — —

Persone citate: Arcoleo Previsioni, Giuseppe Manfredi, Luzzatti, Preval, Senza