Il secondo Congresso giornalistico italiano

Il secondo Congresso giornalistico italianoIl secondo ongresso giornalistico italiano auuraco « B e 20enova Ft ditdi l l «(•nova, B, ore 20, Alle ore 0,30 nel palazzo municipale ebbe luogo la solenne inaugurazione del secondo Congresso della stampa italiana. Interven- nero il sindaco marchese Da Passano, il pre- l'etto comm. Garrone, il senatore Maraglkmo, i deputati Barzuai, Cancpa e Meda, li prò- fessure Alla, il colimi. Zuulno, presidente del'.a Deputazione, provinciale, il comm. fìon- co, presidente dei Consorzio del porto, il procuratore generale comm. Stillarne, altro Autorità, nofroiiità e circa duecento con-gressisu, Il sindaco ha pronunziato un brillante di-scorso, dando il benvenuto ai congressisti. Evocò in rapida sintesi l'epopea italiana, per porgere il saluto di Genova ai combattenti le battaglie del «libero pensiero», e dice che, nel porgere questo saluto, alla sua mento appare l'immagino dei morii che ci diedero onesta libertà tanto agognata e tanto cara; termina con un incitamento alle battaglie contro ogni vergogna, ogni odio, ogni piccola la/ricordando le parole del proclama dl Garibaldi ai siciliani nei 1860. Vivissime ac- clamàzionl accolgono la chiusa del discorso, Parla qundi, u nomo dell'Associazione li-gure dei giornalisti, l'avv. Riccardo Castelli, consigliere" di turno e presidente della Cassa di previdenza dell'Associazione stessa; anche egli viene applaudito Accolto da un'ovazione, l'on. Barellai, dopoavere ringraziato gli uomini che còlla loro presenza e colla parola hanno reso omaggio supcriore ai meriti dei giornalisti, afferma che l'essersi il Congresso riunito nel cinquantenario della' spedizione dei Mille significa che i pubblicisti italiani non si separano sul terreno dell'unità. E questo sentimento è stato eloquentemente, genialmente 0 vibrantemente interpretato dal sindaco di Genova, che ha giustamente evocato lo due purissime ligure di Cristoforo Colombo e Gin- rino il giornalista, perchè nella sventura pos seppe Mazzini, il giornalista coltissimo cho ooll'opera sua ha saputo creare l'anima di un popolo. La stampa di Genova, riunendosi nel concetto della patria, sposa la coscienza della missiono che nella società civilo gli stata confidata. ìE' vero che la stampa porta nel suo circolo |1 buoni ed i cattivi germi. Di distruggerne 1 !cattivi si propone la Federazione italiana che da due anni fiorisce; e, col crescere del sentimento della responsabilità, la Federa- ziono si propone di' nlev-re la dignità del1 giornalisti e dei militi della stampa, che devono essere messi in grado di potere più. agevolmente vivere e combattere. La Federazione de la stampa italiana cercò■ rìi moltiplicare quelle istituzioni che assicu- rino il giornalista, perchè nella sventura pos- sa avere un conforto che non sia 1 elemosina. La Federazione, come il Congresso cerche- ranno di perfezionare taluni rapporti tra scrittori di giornali e coloro che tengono le imprese; sl propone 1 affrntellamento di tutti i giornali 0 delle Associazioni sparsi in Italia. L'on. Barellai termina dicendo che ha potuto combattere qualche battaglia, perchè preparato dal lungo e difficile tirocinio nella milizia della stampa. Il giornalismo è il vero seminario di coloro ohe si vogliono affacciare nelle battaglie politiche (arantìi applausi). Si procede quindi all'elezione dell'Ufficio di presidenza. Fra acclamazioni. 6 eletto Barzilai presidente: Castelli (Genova!. Baimondi (Roma*, Meda (Milano). Lettel (Torino) vice-presidenti; segretari: Zandrino. Chlossone (Genova), Coen (Roma). Frasohetti (Poma), Busso (Milano) Olivieri (Torino), Bernabò! (Bologna), Sordi (Livorno). Fu quindi servito un suntuoso rinfresco. Le Autorità si ritirarono, ed il Congresso ha poscia iniziato i suol lavori, discutendo il primo tema: » Contratto giornalistico dl lavoro , , _ , La seduta pomeridiana del Congresso ha ripreso 1 suoi lavon sul conti-atto dol lavoro -.£.„.>]!.,i„„ oii= i=.Mo cM.r, iu n»ciH»n,u nato da una legge. dell'on. Meda. I Si approva ad unanimità che il contratto 1 di lavoro giornalistico venga presto sanzio- ; Cassola, che, con Giuseppe Canepa. ha firmato la relazione sul contratto di lavoro giornalistico, combatte l'art, i del progettò dl legge proposto dall'on. Gallini. che verrebbe a peggiorare le condizioni giornalistiche. Ciò è anche in seguito riconosciuto dall'ori. Gailini, il quale comprende che, senza volerlo, si sarebbe commesso in danno dei giornalisti una piccola frode. Su questo articolo parlano alcuni altri congressisti, e si votano alcune modalità. Fontana desidera che il licenziamento sia meglio governato e non accada quello cho è accaduto ad un giornalista di Bologna, che ha avuto il licenziamento nel breve giro di 6 favo- & brielli vuole un preavviso di licenzia- mento non minore di sei mesi. Su proposja dei relatori, la ■ soppressione gi ore Cassola crede che si deve soltanto insistere te^ vinco- revole al licenziamento immediato - di dell'art. 5 è approvata. Fontana, discutendosi lart. 5, vuole per l giornalisti novizi due anni di prova. L'ono revole Trevos ammetto che si possa fare luo Ro ad un tirocinio professionale più 0 meno lungo, ma la prova deve essere una clausola dn' contratto. SllL periodo di prova e sulla questione degli stipendi s'impegna un lungo dibattito Ime ressante. L'on. Canepa, relatore, dimostra co nle ie critiche fatte urtino in molte difficoltà, L'art- 0 V1W19 modificato coda votazione del SP?l!ente ordino del giorno, proposto da Pe rotti e da Fontana : u Nei casi di assunzione a ,lto!o dl, Provai ?uesla non potrà essere Protratta al di la dei tre mesi per il direttore e di due me5i PBr °sni altro redattore. La prova non potrà essere rinnovata. Scaduto.il termine t giornalisti si intendono senz altro assunti definitivamente. Non è considerato giornalista professionista e non usufruisce dl questi limiti dl prova il giornalista il qualo non abbia almeno due anni dl professione ». I/art. 7 è approvato con questa modifica¬ z,',on,?: " L'indennità è dovuto anche in caso d licenziamento accompagnato da preav- v,|° Vir. AU ar 9 è abolito. All'art. 8 il relatore. on. Canepa, propone cnp si aggiunga cho il direttore, il redattore cnP,° e S ! altrl .^edattor'. ordinari abbiano inoltre un indennità di tanti mesi quanti sono Bli ^ del sen'lzio Prestato. L'aggiunta è approvata. Sulla questione dell'indennità ai corrlspon denti licenziati è volata la sospensiva. Si approvano senza discussione gli articoli 10 e 11. Il Congresso approva dl appoggiare, tenuto conto delle modificazioni, il progetto di legge dell'on. Gallini sul contratto del lavoro giornalistico. L'on. Barellai esprime. 11 desiderio che il Congresso dica al Sindacato dei giornalisti romani, che per un incidente si c ritirato dal Congresso, di ritornare a discutere tra amici n no va monte la questione che fu motivo del djssidir», più di forma che di sostanza, L on. Meda, presidente, tra gli applausi invita 1 giornalisti romani a riprendere il ,or? P°l!?' „„,„,,,'„„„ ,,. „„: , Sl nomina quindi una Commissione dl cui ;ann° r'1arte P1 onorevoli Barellai. Treves e ?.*™m: ?a Iua!c sl abboccherà con 1 giorna romani, La seduta è tolta alle ore 18,15. Sotto ]a presidenza del prof. Morselli, sl è ri,lniIn, pure nel pomeriggio, la sezione scientjflca ae\ Congresso giornalistico. Viene discussa ]a questione dei rapporti 'da stabilirsi coll'Associazione internazionale della stampa scientifica, tenendo conto della difficoltà, uniinamente sorta, per l'ammissione della lingua Ualiana. La discussione è vivissima. Prevaio jnflne ropinione, vivamente difesa da Ascoli e definita da Segale, di nominare ed inviare La sezione scientifica tre delegati con mandato imperativo di ottenere per la lingua italiana quel trattamento che la Commissione internazionale del Congresso ha creduto dover accordare : e cioè la parificazione completa alle lingue francese., tedesca <ed inglese. Ascoli successivamente ha fatto un'ampia relazione sulla definizione della questione riguardante gli autori die pubblicano lavori su prodotti farmaceutici ad uso industriale, e sul mezzi intesi ad mpedire il diffondersi di riviste che, sotto la veste scientifica, tendono a difendere Ditte e prodotti speciali, sull'esclusione di articoli ed inserzioni di reclame nel corpo del giornale, e sulla sorveglianza necessaria per evitare, anche nello spazio destinato alia pubblicità annunzi di prodotti 0 ritrovati manifestamente destinati ad ingannare il pubblico. Sono state inte- grate ed approvate le conclusioni sobrie, ma rigid del relatore| intese ad escludere nel modo niù assoluto oirni nnhblio-monp o ri- P'uds.oiuio ogn.. puDuuc.izione 0 re r.lame nel testo di cui il redattore scientifico è responsabile. : dottor Muratori svolge la sua, relazione t.irilltnvintil frrrnulnplo Srmr, ctntp nn- ti s„lle faciii.azionrierrovi'ariersono state «£| provate le sue conclusioni. Si delibera infine di ritenere sedo del gior- naie la città dove esso è redatto e si propone, di rimandare alla prossima adunanza la no- mina dei delegati della stampa scientifica, invocando intanto dallo parti di entrare in corrispondenza regolare col Comitato diret- j tlvo attuale. 1 L'assemblea sospendo indi i suol lavori, in attesa della relazione Morselli. Sfracellato su una scogliera ore 9,li. L'operaio Martino Lucarelli, d'anni 25, scal- peHino, slava leti sul ponte di Calafuria, sulla linea ferroviaria COStruenda Livorno-Vado. Ad un tratto è passata una locomotiva, a cui erano Stati aggiunti dei piccoli vagoni Decauville. Il Lucarelli, il ouale aveva in mano uria ringhiera di ferro che suiva mettendo a pesto. 0 stato ur- iato nella ringhiera dalla locomotiva e sbalzato dai ponte, allo vane decine di metri, suda sco- gliera sottostante. 11 Lucarelli è morto sfra- (celiato. 1