L'irruente requisitoria del Pubblico Ministero contro "i barbari vestiti da europei"

L'irruente requisitoria del Pubblico Ministero contro "i barbari vestiti da europei" L'irruente requisitoria del Pubblico Ministero contro "i barbari vestiti da europei" Vivaci incidenti, battibecchi e proteste della Difesa (Per telefono e per telegrafo dal nostro redatto*-» gitidlasiario ospre»same«t(5 inviato) Veneri!-., £8, »rs 21 j Anche & Pubblico Ministero ha la sua idio-'sincràsia: per fortuna che non ci sono più pe | riti all'udienza, perchè chi «a quali conse- j guenise e-ssi trurabcffro da questa consfcntazio»! ne" L'idiosincrasia del Pubblico Ministero è ca-' ratteristica parò, frequente a molti oratori : c- gli odia le arringhe fatto a stomaco vuoto, ed sentante' della legge molto severo, aggiunge'mquella di oratore facondo. ! morm^àtuT dlUa^zton^topongmìo «T'ù assoluto silenzio quando l'orato; parlare. Il pubblico è Immenso; dre della Tarnowsky è ritornato ed è al suo consueto posto, dove T„ insinuali/» e dolce della figliuola lo ricerca su- blto La contèssi atteggia le labbra ad un lati- ■ guido si non dimei addita guarda anch'esso il vecchio, elle è rimasto se-. rio e irreve, e accenna ad un breve inchino. ; 1 u e •- . . , Serbari vestiti aa enro;ts ! Intanto il Pubblico Ministero ha preso la par rolà un poco in ritardo, perchè un giurato sii ri rnnl^s^i attetrrria le labbra ad un 1.TR-' inrplsn noi si vol-e alla Perrier che di t'ea" mai e con'ùn piccolo 'cenno !e v nadre II brutto stìmmiòtto aUora • 9^3522. S ™ÌÌ?n *S2»°5S.^.^Sl lntelle; ad of «magnante perché pure 1. iVumc.Ii in esso sempre magistrali pronti ad assumere m,ai»ìlffi!,,,~"ft; di Soecmi-irmirtndiranSTi* bar- * Prima p<-io ot oicupirmi ai quei ne i..ir- harl vestiti da europei che sono nella gabbia, di Quell'obbrobrio della specie Umana d! quel- l'anima meraenaria fella Perrier (Ohi Oh ! lire- Vi esr.lama-.ioni de! pubbUco . trotterò una quo- stione generale, indipendente dalia psicologa degli imputati, od interessant" il complesso dì tutto il processo Tratterò della causa della morie del conte I\Rmarowp!<y », nE l'oratore affronta subito la questione della mufa-i uSmtafto^i eStlTl^ gezza, de' buon senso, faranno giustizia di pe- »i»Ia i-mnnn «fwn rincori» <a»if>nf!fl«»nm«r<to N'-e - trizio troppo poco sincere sctontfflcamente.. Mei- Ste in guardia sul,orrore in cui s può ir.ca,»- pare confondendo la concansa .giuridica con quella scierithlcamentó intesa. , Noa esisì^ conesuss ; «In stretto senso parlando, sempre in un o- '• mioidlo concorrerebbero còncause,"percl'iè cer-!to hv pe aver dico e di un chirurgo ed osservate tutte le re- gole dell'antisepsi. Porcili' vi sia cor.causa la legge vuole che ci sia un evento sopraveniente, che ci siano delle cause precedenti, e di tutto questo nella, causa non si tratta, perchè 11 ICa- marowsUy non aveva avuto alcuna malattia, •Egli era uomo robusto. Era un soldato che era (ita; nato ferito, ma che guarito aveva viaggiato nezza Europa, soccorso prima, con cura amo- resa, ed accompagnato pai sempre da quelli» pietosa ebrea convertita, che fu per lui sorella di carità ideale e che si era offerta anche a Maria Nicolajeva TarnovvsKy. Ma questa non ftveva J'ideale ingenuo della buona pollami della povera violoncellista che si raggio della gloria di lar tornare sano e decorato l'amico, che aveva combattuto la grande battaglia ! « La eoncauaa deve essere uh motivo, uà fal-llo venuto dopo, clienon deriva dall'ano del reo e dalle condizioni in cui il reo-ha operato, Quindi, se il Kamarowsky è mono per scelta meditala del su:, asscr-sirto, non imo esserne faita colpa al Kaii.arovsky ; si è fatto un traspono all'ospedale come si poteva, se quei carilatevoll vicini furono uar.to buoni da eoe- correre lerflno il Naumow, se. quella buona gente provvide al trasporto con i migliori mez- zi di cui disponeva, ne faremo colpa a còsto- ro? Perchè Naumow non andò od uccidere 'flnve lutto avrebbe potuto essere disposto in anodo che nulla alterasse il corso delia maini- Ito di quel disgraziato, malattia 0 "lesione che tloveva poi andare dalla feria alla morte! ìL'accusato commise l'onera mnri'fern nell'In- fratóne b rel"&ii • la Vo ,c"i d*l nÌ"rt ^ti^n%^à^M^t,n^*»i^ m; ™S ■■ 1 ; «h„ ilSnTncfS l0ranre de'!a T «no abaiamo cosi sgombratoli terreno dì qual- che cosa che potrebbe conturbare r. giudizio dei Parai! ». _ Nondimeno, 1 argoinento seduce l'oratore, ohe vi si sollerma compiacentemenie, 0 continua: - Ma possono esservi, oltre che 1* concluse di embtente, le concause dclUi nanna e dei ter pò] e del lttcgo : vi i^css-oiio anche te-sere le concanso chirurgiche. Quando si parla di lesone, m dice che lo sbaglio di una cura non influisce ne.iesit.-j; ma nm si tratta di omicidio ed il j ragionamento deve essere diverso. Kamorov.-; «Uy lu trasportato all'ospedale; gli fu fatta la,! laparatomia, ed il dottor Melila! dice che tmto andava bene; ma può dur^i ciie fosse ottimi- emo di operatore. Il fatto di un KstTHip^Blir,rfli un forestiere in una citta come Venezia li tir. mattino di settembre, uccis'-. da un ruW si prestava come e?i--ffetto di un-1 c-ùea Tu- ere. Egli, il dottor Menini. si doveva dima- tóraiaecrtó!DEd esìi 'o ' ha'^eiìo con 7-'.-"^' non debbiamo ,ierò dlmenUcnre ch^ình^rÀ rn^-r *A 'n 'SnH,^^', \"'r-n quie.o. che il giudice istruttoree gli Infermieri ne erano r-n'tstt impressionati graudemente. per s-!i alti di vomito e i fiuaìclis ora buona; ma e tutt'altro che inreperto paziente stava un po' meglio, disse: « Questo non è altro che la sosia della mòne! ». « A dargli rag-ione, il mattino del 7 onesti sintomi si aggravarono tanto, che ia dottor Ca-' vazzanl dovè fare la lavatura. Dall'oratore e dal perii? rli Parte Civile, avete sentito dire che non dobbiamo giudicare il PriiuUoff nbbat- tufo come lo vediamo oggi, ma quale era nel oche, il dottor Coeon. aveva notato lo stato ; meni di peritonite (mormorii) 'Ma, ad ogni modo, non soltanto lui, bensì Ora, se ò risultato dall'autopsia, . iato da! certificato primo del dottor Mento! del | ;| sin-'enla chirurgo Naumow . Se il sangue era staio prosciugato come tv. poteva e come si doveva, se il versamento e. staio tolto non si può dire che sia stata la la v*ura del Cavazzanl che uccise il conte ha- '^io uj: a'iuuifitu piiiuu ufi uunut ìyiciuiu ut-i | -l settembre, che si era trovato versamento del, contenuto intestinale dol sangue nella cavità peritoneale. «i_ u,re Ia' :'<lvcrl° dovuto operare dopo tre ore: f, ,i„iiì„,.,„.., lu '^J"^^^h 'tJ^^v^S a do mante ^^bfto^istero^fmBdo" if n& f™™ vSch S'm errore tMl ^oasl,f !■ iti la -v=«-i7^ o ri .-o fn>^4 Stó^S^SJ&eSuo ^S«tS^ alWmeSi nol^^mmo in ha^ niS mffe* di qi^«m,e ^pin(one pM dlro { ; . ' , eheilehl ^ »™ «» ™ uc^soim uomo per i ^enti: quando noi sappiamo che tut - f:it i che » ^se™ int-'p- .-e ' *"_ì-''i. ..1 . ^> <ni-ui>.i-ie :a- verLfì cario Sa^M.tSS:éna^per^dM^asto bastt concludew che non s dovevi J^ egiere a r„ , (tuolle che fu scelto era tu IwtodV"^Smomé bo::c, .^1.0 « euw'oiuiè! L'oratore si diffonde ancora su questo tema : sni rj",!?n r!1 sutura, «eVa lavatura dello Btoma.co.- nella per.itnnite. della fuoruscita delle anse ir _ jia-tja del -rr»? C-ir-ra™* *"* 1,81 aa aei » r0i- Mioraan.O E soggiunge argutamente: — Noti bisogna cadere nelle esagérazionil 11 l'r0'- Giordano, i! Giovanni Battista, il Tinto rètto della, chinirgia, perchè egli stesso non iO^««?ro_o?r»abarba che. per quanio I i antisetticnmente pulita può essere sempre pe r'rol^a di n,icrob: e di inconvenienti cbnic; VòLn. l\WeTa£?ntì- ,l crcilri f£lV oltre a "Jsr„b linC<\^fL Tn^hh-Vt b«rba opera \0/ a,;Jr™ f- nrl^< ' ^ ,b?'lc,?,^nl? f?,^r btam1 concludere che il fatto Se 'reo fu la" ^ ^^.f^ LSX^ 1;oratore commenta la peri:-.:,-, dei prof Gior àano con caustica ironia dicendo che por l'interesse della tesi affidata egli che è cciosciuto come un fitlrnihe di prontezza nella sa la operatoria è diventato ii fabiùs ciintactor, rimproverando ai prudènti suoi colleghi di non' aver atteso ancora alquanto tempo prima rii fare l'operazione al Kamorowslty. Del n?s:o. il prof. Giordano ha dimostrato "di non com nrendere affatto la questione giuridica aiii nente alla concausa e rii essere poco pratico di medicina legalo, e quindi, re pure di Iti dobbiamo dire che è un re nella sua Clinica, cui nell'aula In una questione di medicina giuridica, non è che un povero scolaro che deve ripetere l'anno 1 Ilarità vivissima). Tanto è vero che egli ha dovuto concludere che la '"«rie del Kamarowsky forse sarebbe awen»,a,!° s'esso, anche con altri sistemi di cura; e<3 allora, come parlare di una concansa le» pale deterinlntttrice assoluta della morte? In questa causa, dove anche 1 più dnsigniflctuiti episodi si sono esagerati sino aL ridicolo, dóve si è parlato della nevralgia al te: j dito piede de3tr0 deUa Tarnowsk»/. o de! naso (li Cleopatra, si vorrebbe dare una stragrande importanza allò tre s: rei le fumate da! no- vero conte Kamarowsky nei giorni seguenti ! operazione, quasi si voglia dire che esse.ban no ucciso i! Kamarowsky! Voci. — Ma ohe! Ma che! Vivace iuciéuEte L'oratore, credendo che l'interruttore sia l'av- ; vocato Diena. si voltati lui. indispettito; I -Non ini interrompa- Selci vuole difende;, re la sua cliente, deve sentirla anche accusar!»!1 Avv. Diena. — Ma non ho delto verbo; se avessi parlato avrei detto che eila. sulla «irroostóriza delle sigurette. ha dcuo molte inesat iw' p- i!- — Ebbene correggerà a suo tempo! Avv- ùiena. — lo non »o perchè lei s: rivol »ap *™k mI è un A"\'bleniC-"oli! 'grazie! ^Mmerrutto-1 \^i0 1 dllens(,ri deKa ' P. Al. - Io sono posto in modo che non pos so vedere ì difensori della Perrier. i oliali errier e del Nau-1' ^ .barbari 1 «"tutto il p; tenti e iny: \lyj^V3^f .T! rirsi ai ire accusati singolarmente, ser.ia pe- i nernlìzzazlone. Mentre ersi si discute, il p'-'nM- dente rientra nell'aula, e tosto, ira un grande silenzio, il cav. Bandi riprende Io eai vibrata arringa. Sanale avventuriera ra vergo a parlare delie prove subbiett! mi tirerò Igubtiosa In questo processe: tre t;;ppe sono nel- Ila. viia della Tarnowsky, tre cadaveri ne so- grumo i limiti. Il primo perìodo va dal matrihibiìio della contessa alla morte del Borgewsky. Della contessa si è detto che è uii'abulica, una povera donna senza volontà c senza energia; solo nel portamento ha ancora la maestà dono, discendente di Maria Stuarda: però questa uv scendenza dagli Stuardi potrebbe dimostrare il perchè della doppiezza e delia perfidia deJa la sua volontà nei matrimonio con quel marito suo, elle non è un Riccardo Cuot di. Leone, ma che però era un uomo non del tutto senza suo, che non è un Riccardo Cuot di. Leone, ma che, recitando qui una pagina di AnatóleFran w..., ,^w,iuv 4m una ipieut» ni nuu~ivii«« co, ha voluto dar sapore cavalleresco all'episo dio di quell'amore co! polacco Borgewsky, uno scioperato détraqué, senza denari e senza tetto I «Del resto, tutti costoro sono dei volgarisslml avventurièri, di quei vagabondi titolali, coi quali diamo di gomito sotto le nostre Procurale, e che portano attraverso il mondo la loro scioperataggine e i loro vizil SI, signori, non abbiamo degli illustri accusati, ma del volgari ladri e assassini! Avv. Diena. — Paroloni! Avv. Driussi. — ParoloniI P. 'M. — Sì. tutti, assassini, se non tutti ladri! Une delia mandria Il cav. riaudl. che ha un'arte oratoria vivacissima e violenta, illustra anche l'episodio del principe Troubelzkoy, che chiama ironicamente il principe azzurro; dello Staelk, del quale commenta le lèttere, che la Difesa ha domandato di voler leggere. Avv. Diena. — No, no. non è vero! P. M. — Ma, insomma, non mi interrompa! Ella è sempre in anni contro di me. e io invece sono buono buono... Voci. — Oh! Oil! P. M. — Sono un pellegrino attraverso la causa, come ieri ha scritto un valoroso resocontista della fitc.mva... Il cav. Bandi continua .parlando di Zolatieff. uno della mandria, come dice lui. 'li mercenari portati qui a decantare le virtù della contessa, del padre, vecchio gentiluomo. Zolatieff era l'amante della contessa; lo ha confermato la. Perrier! Avv. Musatti. — Non è vero! .P. M. — Non mi interrompa anche lei! Mi contraddirà nella sua arringa. Presidente. — Ma questo non è un buon metodo di fare dei commenti ad ogni affermazione dell'oratore; non vogliono dunque lasciar parlare il P. M.? P. M. — Del reslo. alla sua età, avv. Musatti, non dovrebbe permettersi d! fare osservazioni ad uno tanto più vecchio di leil I! battibecco continua a lungo. li Pubblico Ministero P.nisre col concludere: — Signor presidente, non si preoccupi. Innocenzo VIII scrisse una bolla contro lo sirepitvs àAvoeatòrum, A questa sortita arguta de! P. M. scatta. 1 avvocato Driussi : — Noi faremo meno strepito di lei! Presidente. — Ma la finiscano. Insomma! Avv. Dritiòsi. — Il Pubblico 'Ministero non ci deve esporre al ridicolo! Presidente. — .Ma quante parile inutili! La Perrier è La spela oronrio la contessa abbia convcrtito"iall'amore ]colpevoleTil vergtoe cuore di Prilukoff. Costui aveva, spasalo una santa donna, che anche ora lo soccorre, du lui straziata re con paroie di affetto e anche con somme di denaro in un'opera di virtù eroica e iara. Pniukoff si commuove, gì: occhi si gonfiano di lacrime. Calmato ''improvviso incidente, Voratore del- a legge dice che vuole sfatare la leggenda che essa abbia convertito all'amore •gi'ie cuore di Prilukoff. Costui una -a'ita donna che anche sebbene non più stia e 6ebbono|timi <ifr«»tii io soccor- ne. p.u sa..t- at.eni. lo euctui L'oratore continua : «Era Prilukoff un. bravo uomo, un onesto professionista; ma era pero un'anima debole, incline alla vita leggera^co-me lo hanno descritto , suoi amici. Fu facue, alla sirena, l'attirarlo nelle sue reti di donna dedita aila vita di piacere e dei sensi. In que-|sta opera di seduzione fu provvido praseeinnete hla Perrier, mezzana degli amori della contessa,Il'oeuvreuse dell'alcova della padrona molto prò- diga di sèi Mi rincresce di fare un dispiacere — esclama l'oratore — ai difei.sori della Per- rier: ma di cortei dovrò parlare molto sovente, ' perchè la Perrier è la spola con cui. fu ordita la trama delittuosa ». Avv. Jaciiia (sarcasticamente). — Faccia, fac- eia pure! Anzi ci fa piacere! (Ilarità). L'oratora, sempre parlando dell'amore di Pri- lukoff e della Tarnowsky, dice che questa lo sptnse alla vita fastosa e costosa, divorando i suoi guadagni ed il pauirnoiiio, obbligandolo,, sotto l'impero del suo fascino, a rubare. «La contessa ó una ricattatrice dolora, se non una vera complice del delitto di cui l'av- vocato s! è macchiato. Ella, che allora aveva la le 'i^rtodra.-un W^im. dira sob « Incornincia poi la viia vagabonda, nella «uale .uomo borghese, il lavoratore indefesso, ''. padre di famiglia si ■'.■■> -v.,. u-ovoiò . gio, sconvolto, ur-".. io "mentre Quella vita era inventala indi*- - .«ubile alla zingara titolala», Ma ti- poco .i anche a coste le paure, i riinoKd, lo ■ .temo dell'anima dei burghesac- r;0 cIle i,u jaU) -,er ;ej ineomi.ie.iano a dare delle itole. Per fortuna mori la contessa Ka::a- ■ e la Tarnowsky corse allori a rrc- - e la. Tarnowsky corse allor: sua. ove la cappella mortuaria dell'amica !e te rv. come tempietto da un ùùovj previdente anióne. ..^n'-iie l morii non uccisi da lei le ssr- vivano di sgabefilo per salire fin dove la sua penula comizlone l'aveva cacciatal Elli pensò a. Ivan arowsky, uomo .'leila sua razza, come ai cavaliere .ne poteeSó djrie il hraccio i^er rien- are trioiifatrice sfolgorante in quella Russia donde la sua ^ ^ ^ ^ •: ghesaccio da lei pervertito l'avevano sospinta, In un pellegrinaggio quust espiatorio, attraverso l'Europa e l'Africa». Passa l'oratore quind: a descrivere, sempre r,\i nvvocati difeaso-rf, mentano in requisitoria ita. bei rvstó7rVvv7DriÌi«»: ^presTc'chiaVànlèn» durante il riposo com- . dicendo che cesa esagerata, policroma, quasi virulen- 'e, a'io stesso oratore, questa sua opinióne Oliando il cav. Bandi dis.-e ci,? tutd eli acni- set: ewno volgarissimi assassini ed il processo, f-''-'-to rom'inticimeme illustrato, non eri che vi aibottimenlò di délinquent! feroci, ma /avv. Driussi scattò, gridando- .Ino ora il procedo a diventare volgare», minacci ) e, energica del. P. M., che ricorda in molti unti quella deil'on. avv. Colli nel processo Murri, fa una impressiono vivace. La mcmliìà dei buona e vero poyslo russo i„.„„.,, i ™n„„i,- . . . . J.., v n, ).?!l??hl russ.' fu,rame questa "'-rcuzione. hanno ricevuto dal procuratore «e- ^<n^^u!te^^r^°^\^ell'oratore die ha bollato i vizi dell'aristo-razia russa, che ha rivendicato la moralità i tutto il buono 0 vero popolo russo. lliprendendo la sua arringa il cav. Bandi ratteggia l'episodio del viaggio in Bussta atto dalla Tarnowsky con il Kamarowsky urante il quale la contessa si concedeva al uturo sposo in una certa intimità prudenti; erò in tale modo che la Tarnowsky potrà on ipocrita sottigliezza di parole o rli moratà permettere di sottoscrivere poi nulle letere al conte «la sua casta fidanzala », che on il desiderio del più e con la concessione el meno, avvincerà a sè il promesso sposo. efinitivamente ricordando tutte le scene di elosia c:;e quel viaggio provocò da parte el Naumow e del Prilukolf, l'oratore, con nesorabili parole, descrive l'insinuati,e opera ersuasiva fatta dalla Perrier, opera collatealf della padrona dei cui perfidi proposili ra l'interprete fedele, ma non mai severa e ia consigliera. Rapidamente descrive i viaggi atti dal Prilukoff e la contessa nei giorni i poco precedenti il delitto : l'oratore afferma lic la contessa solo a Venezia seppe per conessione del Kamarowsky stesso che questi on era ricco. » Intanto il denaro del Prilukoff ndava calando e del resto costui si era motrato molto malfido tanto a Monaco come a Tarascona, dove aveva rifiutato di dare in deosito la somma rubata. Fu allora che germinò il pensiero di fare del Kamarowsky una orgente economica : si cominciò a parlare i garanzie, di testamento, di assicurazione; ma Kamarowsky fu buono, fervoroso, ingeuo, sincero; non era il tipo di un uomo più onveniente per una donna come la Tarnowky. ed una donna come costei frivola e voubile. E' facile il pensiero di sbarazzarsi di n uomo cosi fatto... ma in quale modo? La coppia criminosa « Ecco la scena del giardino del Lido; ecco invocazione al Prilukoff ■ libera la faccia ella terra da costui »; ecco le affrettate prache per l'assicurazione ed il rinnovamento el testamento del Kamarowsky sur"erito dal Prilukoff. La coppia criminosa si forma: Priukolf completava In poca conoscenza legale egli affari della conlessa, la quale poi comletava Prilukoff con la sua arte di seduzione utto donnesca, che Prilukoff non poteva a-^ntaio%ilSnaarto a tore°daUcarnMcet0ìdiserei0 s^f^pXetto'to %micidto ^Venezia ove tutti gli attori del dramma si adunanoper uri istante, si fanno più intensi: la con-essa vuole mezzo milione per godersi nuo-omente la vita che le esauste risorse delPrilukoff non potevano più concederle. Pri-tikoff a sua volta spera di riavere così i00 mila rubli necessari per soddisfare alla vessazione dei derubali e ritornare in Bussia, orse al lavoro ed alla redenzione. Questi tessi discorsi intorno ni delitto sono confesati alla Polizia di Vienna dal Prilukoff, il quale era allora parsimonioso nelle accuse erso la correa e l'amante A Vienna Prilukoff i abbandona a nuove scene di gelosia vioente ed ancora noi vediamo in questa scena a eminenza grigia, la Perrier che si affretta aiacre a dare maliziosi consigli, a fare maurare i propositi dell;., contessa ormai ab. Ma ignaro di armi e di colpi a ferire, non l'uomo che rassicuri la Tarnowsky. la .mimano è esperta ad impugnare armi e rlvol- lanata. '"differente Pe--rier a mos*a 1J »B"?ra» ia inclineremo ic.ner e messa braccia»! anche dal Prilukoff. Ma costui, chera un apata politico, che era un professto-nista ignaro di armi e di colpi a ferire, non l'uomo che rassicuri la Tarnowsky, la .mimano è esperta ad impugnare armi e rivol-f-He; ed allora si pensa dall'acuta donna ad«> altro, ad uno di quelli che conoscono la „,„,,„,.:„ so,„ w. n ,in«,„.,r, inm,.avaUeria solo per il tintinnare di armi incro-ate, ad uno dei suoi... a Naumow! E la buò- parte del nuovo progetto: Naumow è messoMnsualllà-- cont osatagli, "r.eii'odio "e nel "fui IV,..m..uo rinirnltrnffffin«n Iplp-crammn nnn ^^^^^^-^l eUa rarnowsky. c1eiia sua mala consigliera perrier nel misticismo della visita ai cimieri_ nl;e tornhe ^ei morti amanti e nell'ebrezza improvvisa di ima improvvisa (ledij0ne di una carne sapiente. Dopo questa maerazione la contessa diede il mandalo di morte a Naumow. Questi venne all'udienza a iagnucolare che uccise perchè la donna gli y,eva detto «uccidi ». Ma basterà questo òrine donnesco ad assolverlo dal suo enorme elitto? Ma egli nel suo interrogatorio, che è tato così melodrammatico, è decaduto da uella simpatia in coi era riuscito ad amman- arsi durante l'istruttoria, mentre lo sfatare raduale di molte leggende tristi e sanguiarie intorno alla Tarnowsky hanno rilevato a figura d: costei durante il dibattimento», Coma Musoiiao ... L'oratore continua diceimo che non crede liano che proprio Naumow sia stato un ipno- macernre iiPll'ardoro di un amore nvido di furore zzato ^ M^jpn^™^^ l'i Pubblico Ministero commenta a tragico ialogo telegrafico ira i vari accusati, aner-ua die la contessa ebbe un momento di sto-me pietà per l'uoniu che andava a compiereper lei un delitto quando esoriù Prilukoff aon fare arrestare Naumow. ma Prilukoff ge- oso persistè nel suo divisamento. La co.ucs: a per tema che il colpo potesse fallire si rrende e manda a PriluUoii ceni « Paci molto raffinati ». mentre telegrafa contempoaneamente «Baci a Kamarowsky », guardanasi bene dal non sbagliare indirizzo nei due t.lefe:::tnini affinchè 11 fidanzato non potesseentirsi baciato precocemente in modo meno onveniente. Considerando poi la posizione pecifica del Naumow, il cav. Pandi àìze chegli ha compiuto nella perpetrazione del de- itto molti atti dì propria iniziativa: ha be> ,. veva piena conoscenza dell'orrore de! fatto UC andava compiendo. Ben sapeva poi astu- amente violare il domicilio dell'om:co rifiu-amenk ando di declinare il proprio nome alla set- ;endo che truito ^r<»^,i/.n,o ma pre.,iuoiiie, marusso t testimone elOVia nonapeva anche dissimo. A-/v.Jachla: psicopatia ancho in lei, cosi tutta la famigliaarebbe rimasta completamente vaccinata, compresa anche la.-":rvltù Ma noi fuccì^n':o a menoella psichiatria. .Avv. Carati:: — Io poi faccio notare che noidifensori del Prilukoff non abbiamo dato nes-an mandalo di fare della psichiatria per ilnostro cliente: P. M.: — Bravo, è per questo che slamo b\Khni amici; ma Moj^m^ jyn ^ntet rt^vostro iche io ritengo Js'aumow completamente responsabile, l'ufi : — Oh. oh I L'oratore, commentando Ila perizia del professor Bianchi e del prof. Cappelletto, dice che molte usc-ervazloni sono stale fatta su Naumow e ciò dopo due anni di residenza in carcere, che certo non È luogo di cura. I periti hanno detto che, nonostanteile sue tarepsichiche, sarebbe tpienamente responsabile se egli però non fosse stato preso dalla passione per la larnowsuy. Ima oppone l'oratore, ni questa parte, se egli si Iì>aT^à\^Tn;JnZ^\"SSEwt 1còme-mrJSSf%rtif!S,Ì ™?K :della aWione nellan ™tt tódeCVela mSmu-b di ifetVdMU asLS.^tdralmtnte Tk%W^^suoi macabri fini, non poteva cercare ritorno pura, rcfrat.wr.io alla passione, energico e frigido; oppure intorno lenito nella sua volontà; doveva cercare un debole perchè i delinquenti sano deboli. Cercò infatti il Naumow con mano i felice. L'atomo che va a cacciare con freddo ammo e eoa meditato calcolo cinque palle nel ventre dell'amico, dopo aver subdolamente vlo ]at0 ia casa „ tradito l'amiei7ln non 6 un ni?- ^- » SToo' -ffl ha avuto' Cmovente* 1 toltarAamei'te 81 * abbandonato! f a a « Il suo delitto è premeditato; la premeditazione sta anche con il concitamento della passione. Qui bisogna pensare che Naumovv ha avuto lungo tempo per meditare lo conseguenze dei suoi propositi di delitto; ha potuto faro un lungo viaggio di giorni e giorni, ha potuto girare per lungo e per largo Venezia, ha potuto aspettare lungamente la vittima, invano ha avuto tutto il tempo di rifletterò sul mutamento di piano della strage. Chi può dunque negare che quest'uomo ha lungamente voluto e premeditato il suo delitto, elio 5 stato sordo a tutti i consigli ed alla resipiscenza cl-.e indubbiamente debbono aver premulo sulla soglia del suo cervello, anche eccitato dalla passione, nelle lunghe ore di meditazione, di tragica aspettazione prima di compiere il delitto? ». Poche parole spende l'oratore per dimostrare la premeditazione nei riguardi degli altri accusati, tanto più che da loro stessi è stata confessata. E poi chiede il riposo Uno a domattina. Il pubblico immenso sfolla commentando vivacemente. L'impressione dell'ultima parte della requisitoria è stata un poco meno forte ed in molti ha destato sorpresa che il P. M. ripudiando le conclusioni dei suoi stossi periti abbia inesorabilmente chiesto la'condanna del Naumow. Il padre di costui, torvo, quasi sgomento tra un gruppo di connazionali, con un gesto violento che fende l'aria come una mazzata dice : « E' un tradimento, è un tradimento; lo hanno circuito e commiserato in istruttoria per farlo parlare, ora lo colpiscono inesorabilmente. E' un tradimento!». Povero padre, egli non sa che la giustizia va dritta ai suoi fini per quelle vie clic più sollecitamente la conducono alla meta della verità umana. CINI. U ff

Luoghi citati: Africa, Cile, Europa, Monaco, Russia, Venezia, Vienna