L'avv. Feder reclama la condanna di tutti gli imputati per l'omicidio del Kamarowski

L'avv. Feder reclama la condanna di tutti gli imputati per l'omicidio del Kamarowski L'avv. Feder reclama la condanna di tutti gli imputati per l'omicidio del Kamarowski La prima ruota del carro è (Da un nostro redattore giudiziario espressamente invialo): Vcnezln, 27, ore 1?| 1 BC GCCll ha SUO è sdeg. Par»; dente bU, punto ove ieri ha sospeso la sua arringa lunga, è vero, in molte parti quasi esuberante per l'interesso pubblico, nv.i coscienziosa e diligcuneniénte aaalittlca. Cesi ha ripreso ad accompa- nchPfonarsi coi varii autori del truce dramma, altra- geverso alle complesse e tormentose vicende che \lo precedettero, che lo accompagnarono, che lo mseguirono. Cita e là la cronologia accurata egli j qul'accompagna con acute e caustiche osserva- ' toLa maliarda Raccolgo solo l'ore sfolgorante di questo largo mosaico, tanto per rimanere nella similitu- ampìdine cosi cara al prof. Morselli e di sapor tutto nlcodserVeneziano. 1! patrono di Parte Civile, riordinalo il viaggio e il soggiorno Vienna de! Naumow, accenna alla tragica circostanza che il disgraziato, per potersi recare in quella città, dove l'aveva chiamato la contessa a incominciare a macerare l'animo di lui e preparare il suo spirito turbolente al delitto, si fece imprestare il denaro dalla signora Valiseli, futura cognata della Tàrnòwsky e la Vaasou, a sua volta, si era fatto tiare quel denaro dalla madre del Kama- urovvsky. Infelicissima donna che prestava in¬ ltilconciamente all'assassinò di suo tìglio il atea- cto per poter compiere ii delitto! ro•\vv Driussi — Ma questa è fantasia. mL'avv. Feder ha la buona consuetudine di non i:tener conto delle interruzioni e, descrivendo ora le scene di gelosia e di disperazione del Naumow a Vienna, scene durante le quali, con affetluosiBsima premura, la contessa gli dà il suo buon consiglio di farsi saltare le cervella, l'avvocalo Feder dice che la maliarda donna, con abilissima arte sottilmente femminea, cercava di spingere alla disperazione gii uomini che voleva avvinti a sé per i suoi scopi supremi , per poi riirarli dal baratro della loro angoscia ddesiderosi di morte, con un bacio, con una ca- lorezza, con un improvviso abbandono, ottenea-'ildn cosi facilmente da quegli uomini, acc'.ecnU nt> sfiniti d'amore e d'angoscia, tutta la più in- suondizionatn .riconoscenza, a cosicela e di ogni dedizione ! L'oratore segue Naumow ne! p:o della frontiera russa, dove ... dlitebiromi".riArddinjcduniti j<* inu «to di ogni «ieri- stinI piccolo villiig- qJa conlessa lo, manda a chiamare con un preti sto, per sottrarìo a troppo precipitali ed Intempestivi sospetti del Kamarowsky e del Prilukoff. Dimostra chiaramente nella sua indagine analitica # nella vivisezione delle volontà operanti nel di .mina, di ritenere la Tamowsky la princi- sl tibie orditrice del dramma delittuoso, poiché fpila non continuò nel delitto che un sistema della sua vita di femmina galante, cioè quello fjdi fare gh uomini deboli ed innamorati, devoti a sé finn alla donazione di patrimoni, fino alla,,, morte fino a' delitto' 1 '^Dre 1" risparmia- anche '!;ta dei telegrammi col lì sottoscrivendo — dice varguto dell'oratore, tradisce questa neutralità ndella parte civile e più si appunta incuorai-,il- 'lmente accusando verso la Tamowsky. ~~Nessun appunto l'oratore le risparmia: anche '!la sottoscrizione consueta dei telegrammi col lnome di Lasotchka. Così sottoscrivendo — dice Jl'oratore — una volta unito la contessa ara sin- dcera, perchè ì.asotchìia, in russo, vuol d're .c.ii donnola » grazioso animaletto dell'ordino dei IVroslcchlaati, molto rosicchiantc. Ne ie rispai-1 Lmia. l'oratore, il sa,luto affettuoso che al cane! di Naumow mandava nei 6uoì te'egrammi ed i ' saluti che mandava a Kamarowsky a nome dei1 t:èuoi cani (iyp e. Hipn. quei cani la cui pnnsiore!leeostava alla contessa otto lire a! giorno * ! l*Avv. Diena. —- Ma che frottole1 ' Questa volta l'avv. Feder coglie l'interrii- vZione e dice: — E' la verità detta dagli stessi ncamerieri dell'albergo! ! NE poiché continua la storia dei telegrammi T/commentando passo a passe tutti i dispacci ci parecchi incarti, più si indugia su quelli, famoso cosi concepito: c Partiamo subilo per -aOrel ; ripartiamo domani sera per Mosca. 'dScria nulla ricevuto (alludendo al passapor- i sto'i, è partito per Mosca. Effetto telegramma J'eplendido. Ripartirò da Mosca venerdì sera' ! ddoménica sarò a Vienna. Telegrafa ad Orcìl*1Aliale ora parte treno per Neuagliadnaja Amore. Senza baci ». Questa parola A'enaoliailnaja — dice l'avv. Feder -- la russo vuol dire letteralmente: « Cosa che non si cesserebbe mal di ammirare ». Ora questa lmpccosa che non si cesserebbe mai di ammirare i !imanmmdbrpvcnqedsdnpia... — Era Venezia! — suggerisce l'avv. Luzjsatti. ricordando che il telegramma dice: v Telegrafa quale ora parte treno per Noftagllndnaja ». — Ma che Venezia! — afferma di rimando lavv. Feder. — La cosa che non si cesserebbe mai rinH'ammirare ora il Kamarowsky! — Ma no! — Si, Kamarowsky! — dice anche l'avvocato Cn.rnclutti, appoggiando quanto ha detto il collega delia Rane civile. — Ed era un'atroce ironia! Un prodigio di pudore! —< Si, un'atroce, ironia! — aggiunge l'avvocato Feder. — La Tarnowsky con la bianca mane annunciava ui correi, con crudele dispregio alla vittima predestinata, nel telegramma, di avere ben preparato alla tragica sbisogna il sicario! cDi queste prove di cinismo della, contessa ,va diligentemento in corca l'avv. Fodor. Egli [ anarra, per esempio, come questa «elettissima smadre» e questa sedicente, «casta fidanza-1 ta», durante il viaggio dn Vienna in Russia | dconcedesse i suoi favori a Naumow in treno, | cmentre il bimbo ignaro dormiva sui cuscini del vagone o mentre Kamarowsky le mandava, con cavalleresco rispetto, un telegramma pieno di poesia o di purezza: «Ave Maria, Kamarulia ti saluta! ». Ma anche questa dedizione di sé alle bramo del Naumow. in treno, era ben predisposta noi programma, per la concertazione del doluto, perchè ella, prima nel digiuno, esaltava fino allo spasimo del desidedio l'amante; poi con l'abbondanza del paste, lo avvinceva u eè in una gratitudine fatta di tepore e di torpore! Eppure quella ipocrita, quasi cinica frase: «Tua casta fidanzala», che ricorre tratto tratto nei telegrammi della contessa a Kamarowsky. è servita ad une degli illustri periti per dimostrare, con fervore di parola nscPmnud. e quasi con apparente candore, di convinci- )mento, la pudlcltà come una delle virtù più caratteristiche e più indefettibili della contessa Maria Tarnowsky! E quando l'avv. l'eder illustra l'episodio della partenza definitiva di Naumow da Mosca, per venire a compiere a Venezia il delitto impostogli dalla conlessa, partenza elio avviene fra la benedizione romantica e quasi superstiziosa della tragica donna e con il salino auguralo della Perrier. lavv. Musati; interrompe: «Non è vero! ■>. iFeder. — Se la Perrier non di«se: e-Buona fortuna! ». come vorrebbe l'accusa avrà to a Naumow: «Buon viaggio!». Ed ora l'augurio di una consapevole di quello che doveva èssere quel viaggio! Battibecco — Questo to dice lei! — ribatte l'avv. Musatti. — Ma insomma, il vostro contegno di interrompere sempre non è corrotte! — esclama l'avv. Feder. ~- E' scorrettissimo! — ripete l'avv.--Carnelutti altro patrono di P. C. — Ma se credete di smontarmi con queste Interruzioni, state certo che non ci riuscite! lct!vcesempdmpr 1 Avv. Musatti. Iunior. Noi non intorrom-1 acosi cortese non darcene! L'avv. Feder, quando rammenta ai Ritirati che la contessa insistentemente telegrafava a Prilukoff per fargli rinunziare, ni primo prò-' dvev gettoeli fare" arrestare'dnV~rfrÌòr/*'ìv'**prtvatf il ' l \anmow r|jce. „ ,n ,Prna ,„ - . .li delinquenza la ; c monte della contessa era molto più acuta di sj quella di Prilukoff: aveva ben ragione la con-1 z' tossa di temere il concorso dei detectives, cha] pavrebbe fluito di mente l'affare! compromettere deflnitiva- I lcL'oratore, per stamane, conclude la sua .parte | dpoderosa di arringa ricordando lo scambio ìugurale di telegrammi fra la madre di Ka nlaroWRky e la Tarnowsky. fra il padre di cosici ed il povero conte, telegrammi pieni di dolci parole e di calde benedizioni per il prossimo matrimonio e di felicità ininterrotta. Ed eravamo alla vigilia della tragedia. Tutti colpevoli! ubili fasi de) cOdE di questa vigilia tragica l'oratore della sl'arte Civile — appena aperta l'udienza pome- j tidiana — va. con sempre più impressionante lucrativa, di «À^^^e^i^tà^^Miné'ter-1 ti dramma commenta gii spudorati - prudenti telegrammi della contessa, che cer- cava di procrastinare il suo incontro col Kama- : rowsky ferito per aver tempo di ricevere infor-) mattoni e consigli da Prilukofr, il quale dopo i: delitto, era in viaggio da Venezia per Vlen- j dagli stessi imputati die lasciarono traccia dtì.l loro passaggio .in tutta l'Europa — il dramma od I 'il delitto, esamina uno per ur* nibili ai giurati; esorta coston.. .„ ,ul„,v ^„ ».-|1 si il quesito che chiede se tutti i quattro accu- Idi ferrovia; dal giorno della prima idea del rie-1 'litio alla catastrofe è corso più di un mese dil,tempo: la premeditazion è dunque innega-1 Ibile!». I rowsKy fri ito per aver tempo di ricevere in for-.mattoni e consigli da Prilukofr, il quale dopo i". delitto, era in viaggio da Venezia per Vien- ria, dove il n settembre venne tratto jn arresto, j Alla polizia austriaca, appena arrestati, la Per-!rier, il Prilukoff e la Tarnowsky confessarono' di essere correi nel premeditato delitto. Più far-! di mutarono le loro dichiarazioni parlando dt innocenza; ma la Tarnowsky, dinanzi alla so- jcnnità delie Assise, dovette ammettere di aver detto dinanzi alla polizia austriaca Ha verità, L'oratore, ricostruito — con le pai-ole scritte une i quesiti propo-! oro a votare con uni «* - - vuni,. s-^ ,1,,,... x .|uuuiu »vlu ; stni sono colpevoli dell'ucci-ione del conte Ka- «inarowsky, e quello che afferma essere stato « quel delitto premeditato lungamente. I " « Da Mosca a Vienna ci sono 2660 chilometri ! l sl flJ' fjn attacco violento ai medici reticenti T. „„„ „ ! ' *~* , * ,,, '^l0 non, |10fso ~ esclama 1 oratore - che 1 '^plorare :J contegno enormemente ignobile di nwlcnirurgie oenoa credere.: se a rsperimentata sul Kamarowsky | pta » chirurgia liberty» -o a ffi '!uo!!a a !unPa scadenza che è venuta qui al- i™ ll.'«ienzn !l far critiche e le: v:»'°. ora. .anche per la 1 nuale delle, due chirurgie debba credere.: se a 'lucila che fu ~~ e, clle f" dot '!u*va a lunga scadenza che è venuta qui l'.n'tonzn a far critiche e lezioni. Ma è coi Jlntp, ora, anche per la testimonianza deli dottor Ligorio. che la concausa non esiste .c.ne f50l° c,aI maleficio di Naumow sia stato il IVMaarowsky spinto contro la morte, 1 La minore responsabilità di Naumow ! b««««»a u> iiauiuuw ' Co61. sbarazzato come questione di fatto il, 1 t:Tre"0' l'oratore viene a far — pur senz-i vo-id!leri0 ~ flciJa Psicologia ed a considerare la;l ! l*icri0 dei quattro imputati. 111 Quante a Naumow si associa alle comma- vor,,j dichiarazioni della povera madre del Ka niarowsky: « lo credo — egli dice — che se ! Naumow non avesse avuto una spinta dalla Tarnowsky non avrebbe ucciso il Kamarow 31011 aveva motivo proprio per peli¬ , ire a 1,310 misfatto. Era amico de! conte, non -aveva avuto inni contrasti con lui. Si potrebw 'dir€ c,ve ilu l'Otuto egire per gelosia: ma i se pure c è Ka'a gelosia fra Naumow e Kania J'"wsl:>'- la gelosia fu istillata nell'anima de! ! disgaziato e torpido giovane, dall'urte maliar lpfibdl*10 e dalla malizia perfetta della cònteEsa « Ma possiamo proprio convenire anche nella tesi peritale della completa infermità di mente de! Naumow? Rispondiamo: forse si; pur restando sospettosi di questa psichiatria, che ha dato cesi miserevole spettacelo di sè. i !'ur sospettando che il giovanotto pallido ed immaginoso che siede nella "gabbia, di fronte a voi, giurata abbia anche giocato un-fo'dinanzi n voi la commedia deila disperazione e del rimorso! Ma bisogna considerare non il Naumow di oggi, ma quello del tempo che precedette il delitto. Chi era Nauinow? Era tt debole, che cede di fronte alla donna, per lui veramente fatale? Era un giovane segretario di prefettura, di una città di provincia, dove la vita non deve essere molto gaia, dove le occasioni di avvicinare le persone di alta società non devono essere molto frequenti. Capita in quel paese la donna smagliarne di bellezza e di. eleganza, ed a questa donna si rivolge sorridendo il giovane segretario, il quale vede nella suii vita il grande romanzo. « 11 traduttore di Dostojewski. i! compositore dì poemi semieroici e semimasochistici si innamora del grande romanza, cosicché tutta la sua attività si orienta verso* questa donna; cioè Jiu dai primi passi sente i". bisogno di gei- ,arsi ai suoi piedi, dì dirsi schiavo' della sua [ adorala regina. L'adorala regina comanda, lo schiavo ubbidisce. Ma lo schiavo è un debole 1 ; M dice — uno che ha delle lare tìsiche iu | distruttibili. Ebbene, noi lutti tlamo convinti , | c'}le. quest'uomo ha recitato dinanzi alla giù o a a u a e a i a icafpasulTcpvsntizia la sua commedia, perche quei giuramenti solenni con cu: chiuse il suo interrogatorio ricordano troppo da vicino i Nikita del Trtstoi: lutto ciò e troppo artiflciOBO per essere sincero. Ma poiché, per un triste dovere de! nr.^-.xt ufficio, abbiamo un poco conoscenza del mondo dove si consumano i de!:t:i. noi sappiamo elio qnesv! parole sono altrettante :.o:p d'ionerative di persone la cui ps;clie ito:-, e più normale. Priiukoi:, più che complice, è correo ■ F, veniamo a Prilukoff: Prilukoff, pel quale molti hanno dimostrato una grande pietà umana, perche è un faito indiòcutibilc che questo uomo, nel turbine in cui è stato travolto, ha perduto tutto: la famiglia, la reputazione sociale . e la pace delia coscienza. Ma non e il Prilu- ){0ff di oggi clic'voi dovere giudicare, e il Pri ù o o i l ; o a a e lukoff del 190G. L'uomo che noi sappiamo che con la Tarnowsky tesei le tenebrose ft":e deT'lntrigo che condusse alla morie del Kamarowsky: !*i'chó nelia lunga wrie dei telegrammi clic voi avete, ascoltato è evidente quale aziono vicendevole hanno esercitato l'uno pull'altra. E' evidente che la mente direttiva non era una so'a; ma e probabile che uno dei due possa essere etuto più forte. Ed io, come modec'issimo criminalista, sarci incline a ritenere come più forte la volontà della donna clic non quella dell'uomo. ■ Nella storia dei delitti abbiamo frequenti eempi della preponderanza della donna sull'uomo. É' mata qui citata Gabriella Bomparad, e fi può anche ricordare il recente processo TosettiU? Medici. Diverso era l'obbiettivo dei due deli..(nienti. L'una mirava esclusivamente al posi •:- del mezzo milione della Compagnia di assicurazione ed alla sostanza del conte Kamarowsky; l'altro mirava al possesso della donna, sia pure che anche in lui vi potesse essere un recondito, inconsapevole fine economico nel reato, sia pure che pensasse che quando avesse concoreo alla uccisione dei conte Kamarowsky. I avrebbe legato alla sua vita per sempre, in Tarnoweky. Ma, dimenticare che quando Prilukoff venite da Wolff the egli aveva la possibilità^eli impedire il delitto senza ricorrere all'inter vento dei « detectives ». Prilukoff rifiutò la l^oposta del Wolff, e non possiamo dimenti, care che. mentre si udivano rimbombar© gli j spari della rivoltella del Naumow nella piaz-j zetta di .Santa Maria, il «detective» cho aveva; preso sul serio la missione di protettore ilei-. l'ucciso e non dell'uccisore, avrebbe voluto precipitarsi, ma Prilukoff lo trattenne al braccio, dicendogli : «Lasciate che il fato si compia, cile i! fato Incomba sopra il Kamarowsky ! ». Ora tutto questo non è azione di complice: evi- detitemento è azione di correo! D'altra parte,iquando vi verranno a dire, molto lungamente, ì difensori del Prilukoff, dello sgretolarsi di'questa esistenza onesta e pacifica, quando vii dipingeranno il lento insinuarsi della donna:nell'anima di lui e vi parleranno dei suoi di-i sperati tentativi'dì suicidio per liberarsi da una fatalità di cose che egli sentiva bene, nel-1 mimo suo di uomo oneste, che lo avrebbeI travolto in ima rovina irreparabile, voi dovrete Pensare, signori giurati, prima di tutto a questo; uomo nella sua posizione sociale eminente, al , questo uomo di coltura elevata, di mente larga avuta dalla natura ed a tutto il complesso di circostanze che lo circondarono, e che, per esr| sere unjiomo intero, egli avrebbe dovuto tre-j {S&F*°. u" Premio di assicurazione di mezzo „J,l10fle J??ri un fi0™? C.,1C era stato assassinato 1|lt -.— -•- ~ >«i ItLS1 una resipiwnza, anche di una somnliceì '°wsh\ cu stare in guardia perché si tramava ,1, ucciderlo. Questa resipiscenza umana Pri IUK0Jr mai, mai ha avuta! «-™. Egli, invece, ha tutto predisposto, per- «■»■"'•' uam naiura ea a inno ji comp circostanze che lo circondarono, e che, sere un uomo intero, egli avrebbe dov— vare sufficiente forza di inibizione per impe-i ";1'0, se non la propria, rovina, per Io meno la S strage mutile, del proprio 6im.llel «Perdio egli, uomo di mente elevata ed e- storto nelle, discipline giuridiche, doveva ben comprendere l'inutilità del delitto che si stava I*1" compiere, delitto inutile, perchè nessuna compagnia di assicurazione ni mondo, per| |rarm<° ingenua, dopo_ quindici giorni, avrebbe]- i pon ì,0.60"/10 evidente di far froderò ari nitri il 1c.ne/(lzj0 «iellassissinio 1 Non si può parlare in r ■n . ■ .. —» —• w-.^ ««•-len-a „i delitto, perchè sarebbe bastato 1 «mpucemente. in mezzo a quello sperpero c- "o™" m te. egrammi. che Prilukoff avesse con lln telegramma simulato avvertito il Kama- niziono "che if rorii--o'"",'<:co^'^ .'; '"",la '* Pu"!w.ziono cno u codke assegna! Il^a larnowsky e bella, non è bella... j ° E vengo alla Tamowsky rlm eptinss» r^» V ll pure fi Sfa vL » if°SS Quatouno, fosse. ffin1 &knl t*J™ nf?M i P'u <-lfao depli™";," , ?r:a- J^e questi dovesse cadere idiaca, come una donna che rinnovasse con la sua presenza, i protligl ispirati alfart; elleuica... Ma non apparve tale agli occhi dei più, e, per una reazione umana non giustificata dai fatti, quasi quasi diventò un obbrobrio ! « Venne poi il perito, il prof. Morselli che distrusse questo qualunque ideale di bellezza ì suo; piedi in ginocchio! Vi è stato persino; il giornale francese VJllustralion, il quale haijcontato che bisognava cambiare i carabinieriiai guardia ogni giorno, perchè essi, alienaimfinita l'udienza, cadevano, innamorali, ai suoi! piedi! I binoccoli si puntavano sopra di leiizal suo passaggio in gondola; essa era rive- nstua nella fantasia come di una bellezza il- dsnumana, cho pure si era andato ricostruendo! lentamente con la continua presenza della1 Tarnowsky. Perchè, se alcuno aveva, trovato i che la linea del naso non ora conforme alla; purezza dei canoni d'arte, qualcun'altro ave-1 va trovato gli occhi quando teneri e dolci, quando corruscati <li oscure e tetre visioni di sangue, quando lampeggianti di impero: qual- cimo aveva notato la voce flessuosa, dolce, ! vellutata di questa donna, che pare ora una preghiera, ora una carezza, cho soltanto nei1 momenti dell'ira sa salire fino all'acutezza! , :Z!Vie'Jc,J f^r^ow-alle ass se rote qe.ia ;di una sega che taglia una lamina di ferro. Il perito Morselli raccontò che la donna aveva un metro ed ottanta di altezza, che, aveva un braccio maschile, un polpaccio di uomo, che aveva capelli duri: insomma, un tale insieme di forme da non lasciare assolutamonte comprendere come questa donna avesse potuto esercitare un fascino qualsiasi so- pra un uomo! Ed alla trasformazione allajdeformazione fisica della TamowsKv corri-! spose esattamente, con una sincerila moravi- j gliosa. la trasforma/ morale di lei! Essa difesa che avete sentita, che la foco compa-iriro una donna di intelligenza limitala, Mor- selli ci disse addirittura cho questa dopriajera una sciocca, una breve di mente, chenon vedeva limpidamente la linea retta della cose. «Eppure quella serie di telegrammi In -inimi dà la convinzione che. seppure non si irati a di un'Intelligenza superiore, 6i tratta per lo meno di un'intelligenza media, normale, comune nella donna "della eua qualità e del suo ceto. Nevropatia della coscienza < Ed allora sopravvenne un'altra ragione permodificare la nòstra opinione intorno allo. Tar- nowsKy: e questa ragione è quella che la lece comparire come un trattato completo di pato- logia, oolpita com'è da una cougerio tale ai malattie quante non 6e ne fremono ordinaria- mente nelle Coni d'Assk-e. Eppure tutte queste malattie danno modo alla Tarnowsky eh girare in lungo ed ir. largo per il mondo. Quando uno dei penti diceva che questa ora una delle ca- rstteristiclm dell'isterica, io pensavo che i siti frequentati dalla Tarnowcky erano, per cacai- caffè-concerto di Pietroburgo. L'ambiente ■equentava la Tarnowsky non erar.o siti perchè, se si deve ammettere elje l'isterismo possa trasformare in una malattia dell ìr.telH- gonza una di quelle malattie che portano alla irresponsabilità, assoluti o relativa, bisogna di-pio, che fn,. di cura, dove vanno i nevropatici; ma eiQ dove vanno i nevropatici delia coscienza, coloro òhe hanno perduto la rettitudine della vita, che 6 la sola garanzia della civile convivenza, cor. tutto ciò io posso credere che la Tarnowsky ab- tila la caratteristica dell'isterismo; ma credo che questa non debba entrare r.e! campo criminale; mostrare che ci sia Responsabilità piena ed intera A questo punto l'oratore rileva una contraddizione del prof. Tauzi. tra quello che ha scritto in un recente opuscolo e quello che ha sostenuto in udienza, intorno alla psicopatia delle nevrasteniche, e dice che non bastano ilntcauv'^rao ed il misticismo della contessa per dire chc essa sia una inferma di mento: Diffidare si deve dell'attitudine mistica di fronte alla quale le ingenue * buone suore che, vivendo al di fuori del mondo, non pen- sano che allo volte il misticismo può essere utile a precostituire una prova di difesa. Tati- tu più poi quando queste testimone vennero a dire che nella camera della pregante vi è il ritratto dell'ucciso, il ritratto del morto ol- traegiato. e immagini sacre sparse nelle pa- ,eii! L'oratore passa a trattare dell'intelligenza e della roltura della Tarnowsky. che dice formata su romanzi di appendice e sulla letteratura frivola e leggera francese, e della caratteristica cupidità di denaro della Tarnowsky che duo farla rassomtcliare in ciò ad una vera avventuriera. « Infatti, tutte le questioni che abbiamo trovato nel processo — dice l'oratore — sono motivale da denaro; tutto il delitto è imperniato sul denaro: E ritengo Che il mio pensiero sia anche quello di coloro che hanno conosciuto la Tarnowsky in Russia. Infatti, che essa sia una avventuriera lo possono provare anche le testimonianze ». Poiché l'avv. Dieiia inorinola qualche cosa, lavv. leder si volge verso di lui. un po' acceso, e dice- "Inutile che borbottiate! E' proprin rosi! Per Prilukoff una coorte di gen tiluomiui è venuta a deporre: la contessa non ha trovato che contadini e servi per dimolto pubblico ribatte : « Dimole testimonianze ipreso energicamente ocati dalla Tari giurati, di non per dimostrare oine. dinanzi alla giustizia, la responsabilità ^, rr,s(el sia pjena e,j integra nei termini prò spellati dall'atto di accusa Tratteggiata cosi la figura della Tarnowsky tra le approvazioni dell'uditorio e special monte dei russi che assistono abbastanza nu merosi all'udienza, l'oratore dopo un breve ri poso riprende a parlare della Perrier. Anche la Perrier è complice « I doveri della causa mi spingono a parlare anche di questa apparentemente umile natura, che l'abilita dei difensori ha. tenuto quasi celata ed ignorata nella causa, che una idevozione senza limiti spinse a concedere certi servizi delittuosi alla padrona, troppo 'generosa di affetti e di premure per lei. La. i Perrier ora ha dato prova di omertà molto :significativa nei riguardi della sua signora: i se la sua responsabilità giuridica è minore, lli sua figura morale mi è sempre apparsa 1 un po' ripugnante. Essa porto anche il suo I piccolo e umile contributo all'edificio del mo struoso delitto: ella, nell'orditura della t ra ma fatta dalla padrona, era la spola ». l , L'avv. Feder passa in rassegna la condotta della Perrier in istruttoria e nel dibattimen io, e, cosi delineati i fatti e le persone aeiu |Caus». con una stringente perorazione si ri: j volge ai giurati, invocando un verdetto di i ì óre ìà""nef la requisitoria del P. M-, che non i condanna esemplare e sevora per tutti gli ac Scusati. rf L'oratore, e vivamente approvato. Sulle lab- bra della Tamowsky sorprendo un certo sor riso pieno di scherno. Lo scherno e l'ultima arma dei vinti: ma.'Secondo l'on. Vecchini, la contessa non e una. vinta caduta in glnoc|cr,j0. si rialzerà (Montante dalla avversa ]forr;„na dei suoi nemici. « Calunniate pure, — ha esclamato, interrompendo nd un dato i punto il privato accusatore, — verrà il giorno <n cnj vi risponderemo e vi confonderemo! ». jntnnto per domani l'udienza è fissata alle ore io. per iu, rtuimajivjna "C». 1 - *'*•• WB.'^ ----- 1 .|Ilrr>rh secondo la promessa del magistrato, di'un'udienza 1 ' TINI «/.■«.»•