Il nuovo valico alpino fra l'Italia e la Svizzera

Il nuovo valico alpino fra l'Italia e la Svizzera Il nuovo valico alpino fra l'Italia e la Svizzera nervsacoresene della Società ticinese degli ingegneri Kellluzonn, 15, ore 20. Ormai ci avviciniamo alla fase risolutiva nella questione del valico alpino orientale sul quale si impuntano, divise in duo correnti distinte, ItaJia e Svizzera. Come ne ho già informato il vostro giornale, il governo svizzero risponderà nel corrente anno alle due domande di concessione per la Greina e per lo Spinga, ò probabile anzi che il illativo messaggio venga prese-citato nel prossimo giugno durante l'annunciata sessione straordinaria delle Camere federali, convocate apposta per discutere la Convenzione del Gottardo. Non c'è da meravigliarsi quindi se la loiui durata '(|a parecchi anni, va facendosi in questi gior ni assai viva, specialmente nella Svizzera, tra ! i due cantoni del Ticino e dei GHgioni, coll'lh1 tervento in causa di tutti gli altri cantoni intei fessati a questa o a quella linea, j. Usamente tanto per aggiungere esca al fuoco sono verniti t due progetti dell ing. Vi¬ „ Voi conoscete Qi pSa resil0 cne ha a. vut0 aueUo dei dlle progètti che riguarda la linea dello Spluga : il Governo grigionese la I riferito al Consiglio federale che non ne. vuol [sapere sembrandogli troppo arrischiato dal lato 'tecnico e na.naziario. 11 progetto Vignoli per lo Spiuga può quindi ritenersi scartato. Rimajneva il progetto Vignoli per la Greina, pro- 1 getto che lasciava il punto di distacco della futura linea dalla ferrovia del Gottardo a Ciasca, per portarlo più sotto a sud. verso Belllnzona ed ottenere cosi alla Greina un più spiccato carattere di linea di pianura. Ora posso annunciarvi però, che anche 11 progetto Vignoli per la Greina minaccia di cadere. Infatti, la Commissione dei tecnici ticinesi alla quale il progetto fu demandato per esame e preavviso dal Governo del Ticino, si ,1' Pronunciata in massima contraria ma per la?1™1 opno?T,e: a ?»ele_ portate dal cantone Sfi °I!S}??l'J Iffi^JHSB [ gi^^ «c^a'^^^S^^to1^ pere dall'ing. Fulgenzio Bonzanlgo, della Società Ingegneri ed Architet. nino, che ha avuto la cortesia di ac'cordarmi un'intervista. ' — Anzitutto — mi ha spiegato l'ing. Bonzu nie°. un vecchio molto dotto e molto arguto — le dirò francamente che i progetti Vignoli mi sem^rauo una emanazione milanese « quindi f.^lfcXhf210116 ^ _ M &e ^ quanto eUa 8Upponei come a spiega che da s,mile foutc sia vei^t0 u'n pru,el. t0 per la tanto combattuta Greina? — Le spiegherò in seguito, Litanie dica que 00: U protetto Vignoli per lo sptuga, come tutti gli altri progetti precedenti per lo stesso valico, non può essere in nessun modo accetta te dal Canton Ticino e da tutta la valle pa "dita ad occidente del Lago Maggiore, ìnquan- toche esso mette a testa della futura navigazione nell'Alta Italia il lago di Como ad assoluta tivdapspmde aLnfantrbputesovmcdzEdaLncupMmpsrSaoLragpdOstas■Lfvdcs generéle. volendo esaminare li progettò Vignoli ... r D w 1 C'^^^^ÀJS^^.^^^J^^J^ f*u8&:[a' "c LdE0 M1*S'oie. Questo in linea lfaissav1iltC Bai ]al0 tócnico osserverò: l'imbocco delia" gal leria meridionale a Campo Dolcino a circa 1200 metri sul mare, porta il punto di culminazione, 1 Ragionata è piuttosto l'idea di partire con una nuova, del resto costosissima linea, da Como salendo pel versante destro del Lario, onde ac cordare le ferrovia in direzione di Alitano, men tre la <*PP°sta linea lungo la sponda sinistra è icw™r costruzione insufficiente per un grande g»» fE^ST SSVS —^ ^strTdel Larto con gal™sotto ài passo della Forcola per arrivare a M esocco alla p quota di 800 metfi sul mare ed imboccare la grande galleria alpina ad Andeer. Ciò cosrìtui- rebbe una variante allo Spinga, la quale avreb ibe il vantaggio di accontentare gli interessi pie- imontesi e liguri con quelli del Canton Ticino, |discendendo da Mesocco per la valle Mesolcina ygg°£*hr0 ^X^e\lT^\?^ jlaociando la vallata grigiaieltaliana della Me 'solatia al corpo della Lega Grigia ed alla cn- pitale Coirà, mentre ne verrebbe la linea più o diretta possibile dal Lago Maggiore al lago di a Costanza. Ne rimarrebbbe però sempre esclusi: o la linea del Todi, direttissima per Zurigo, che e mentre forma il corollario necessario della Gr<*i- ^ costituisce invece l'incubo dei Gripioni. Gli o è in we?\o senso che si spiega l'ultima riso- tt"^1 Consiglio di Stato del. Canton Gri- BIOt!l- affermante le sue aspirazioni per lo Splui ga co„a dichiarazione che piuttosto della Greina - e relativo Todi, preferirebbe non avere ferrovia a alpina alcuna. - — Sicché nienti Spluga, nemmeno colla va- e riante dell'ing. Vignoli. Mi dica ora qualche , cosa della Greina e dei motivi che hanno spirito H Governo ticinese a respingere le proposte Vi gnoM ■»<*'• da questo lato, S ~ 11 r,roeetto visno!i per la Greina Ua t,l,eI Pt0 merlto: di aver affrontata una volta tanto e ia vera nllest.ione della Greina, facendo conoscere i ia possibilità di dolci livellette e di un abbandono dello sviluppo artificiale, ma il progetto | Vignoli. e qui vengo a rispondere ad una 6tia a - midtdcLdomanda di prima, ha puro il grande difetto di abbandonare la vallata del Reno Anteriore, cioè jgii unici alleati che la Crema può avere ii-m ■ Canton Gricrioni, e poggio ancora di rendere impossibile una diramazione, con palleria sot'o al Todi, per Linthal-Zurigo, la quale diramazione è la rasion d'essere svizzera della fìreina a : fundnroandone ad alleati i znripnni ed i san -: pf,,lefl- ccm una comunicazione direttissimo, no . ^0.0 dal L*"° non S?1?.^ \e e ncap- r e al Costanza, ma eziandio per. Zuricp,.. per Ih i o, iel oa n o, ela i o e eai, na. el rgli el i usi igo rnai lle o di i ro di Selva Nera, per Doneuesimren e cioè per il cuore della Germania meridionale. Nè voprllo credere che il propretto non abbia notato questa mancanza principnlisfiima e pr-ricolosfeinw prr il suo progetto della Greina, l'inp. Vignoli ha vista la mancanza, fors'anebe... (rimetto la punto di arcnta mnlipmitè. frettata dal mio intervistato). Certo è che un propetto per la Greina, venuto da Milano, doveva lasciar indietro qualche cosa di importante e indispens-'bile. onde aver alienato il favore dei più raccomandabili , alleati da guadagnarsi alla causa dello Spluga: ìi pripionesi del Reno Anteriore ed i zurigani. j«Altro difetto tecnico, poi. del progetto VI- pnoli è quello di alzare il punto di culminazlo- ne, ciò che non è compensato da un accorcia-, mento di linea per la valle 'Lugnetza, <> di man-:tenero anche sulla rampa meridionale (Reina- zona-Oilvone) delle pendenze correnti del 22 per j m'.lle, mentre sulla rampa settentrionale, come|pure nella diramazione LinUial-Zuripo. Vanda-1 mento naturale delle vallate permetto delle pea-.denze non superiori al 10 ed al 12 per "mille p. :— E per rimediare a questi difetti, che cosa consigliate voi tecatei ticinesi? — Noi pensiamo che ogni individuo,, r .ne cgni istituzione, por trionfare debba tendere a rar risplendere le proprie qualità e prerogative naturah più che sia possibile. La Greina e rdant'altro che una troduzione in moderno stne1dell'antico valico del Lucomagno delle Aquile romane. Le due vallate a! nord ed al sud so;.o le più comode ed apriche. Non si tratta più di una montapna alta ed aspra, rna di un passo di moderata altitudine, poco al disopia. deKe regioni erboree. Il iLucomagno ha dato il nome ai primi progetti di valichi alpini che Ui temni stettero a cuore del Piemonte e dello to Sardo. Ebbene, la Greina e nient'a'.tro che il vecchio Lucomagno tradotto da valico ir. traforò alpino. « Ritornando al progetto Vignoli, noi ne accettiamo l'idea di una livelletta d! ascesa della rampa meridionale, dal centro de! Cantone, cioè da Bellinzona, invece che da Biasca. Con una livelletta non superiore al 12 per mille arriveremo all'imbocco della grande galleria nel cuore dela valle di Blenio — non sopra Olivone, come prevede II propetto Vignoli e come prevedeva quello Moser. ma molto più In basso, r^opra a! bagni dell'Acqua Rossa, vicino a Gramo. Abbandoneremo quindi la quota di 9.y> nietri d'altitudine per tenerci a quella di G00 rr- iiri ca. Con questo si arriverebbe ad avere dalla vallita de! Fo alla vallata de? Reno una vera traccialo . tanto da: punto d, yisla tecnico, quan- lir.ea di p'onura. Contro un simile cessun altro passo alpino potrebbe .-^ire in con to da quello commerci — Il progetto è ardito anzichenù i andrà incontro però ad una spesa enorme. Ed anche questo non potrebbe risultare un difetto alquanto pericoloso? — Certamente, una linea che partisse da Bellinzona per raggiungere l'imbocco di un tunnel di 27 a 28 chilometri, non potrebbe a meno di riuscire costosa includendo una quantità di galle'-ie. Non costerebbe meno però la variante Vignuli per lo Slpuga con una linea da Como in ascesa alla Valle del Liro e con abbandono di Chiavenna. Ma d'altra parte si può osservre: la Svizzera si è imposta una spesa di 24 milioni (in preventivo) semplicimente per abbassare e ridurre a dolce pendenza la linea dell'Hauenstein (Olten-Basllea), e non si spenderanno meno di 12 milioni per abbassare la linea del Monteceneri (BellinzonaLugano-Milano) e ridurla a pendenza di pianura; perchè dunque, dal momento che si fa una linea nuova, non si vorrà fin dall'inizio evitare quelle massime pendenze che intralciano poi il traffico e conducono a nuove ben più rileganti spese? Nel caso della Greina poi non è da credersi che si voglia costruire un valico il quale, mentre nella parte settentrionale avrebbe due accessi con linee assolutamente piane, sul versante meridionale verrebbe a presentare una cascata del 20 per mille, disturbando tutto l'equilibrio dell'esercizio generale della linea. « D'altra parte tutto il problema dei valichi delle Alpi centrali deve essere messo in relazione col problema della navigazione interna. E' di assoluto impellente bisogno per i porti d'Italia di poter arrivare colle imbarcazioni al Lago Maggiore, e di avere in partenza dal Lago 'Maggiore delle linee ferroviarie alpine nelle migliori condizioni di traffico se si vuole creare, od almeno mantenere a questi porti un hinterland, il quale possa fino ad un certo punio equilibrare, l'hinterland di Trieste, di Marsiglia ed anche del porti del nord. Altrimenti vedremo presto le mercanzie d'oriente passare per l'Atlantico al mare del NoTd e risalire con imbarcazioni lungo il Reno per errivare magari alla Germania del sud ed alla Svizzera. — Cattivo pronostico per Genova e Venezia — Cattivo si, ma è doveroso metterlo innanzi a chi ha da provvedere. Il Reno è navigabile oggi fino a Basilea, domani lo sarà fino al Lago d< Costanza. Intanto si pensa alla correzione del Rodano dal mare a Ginevra ed alla congiunzione a mezzo di canali, in parte già esistenti, col Lago di Neuchatcl. E chi lo potrebbe negare? A non lontana scadenza vedremo forse arrivare, noi ticinesi, i grani di Odessa per il Reno ed il Gottardo. Da buoni svizzeri-italiani non ce lo auguriamo, ma l'Italia dal canto suo deev non volerlo. — Allora in lotta per la Greina, linea di sicuro e facile traffico, sbocco naturale al ■Lago Maggiore, che sarà testa di linea delia futura canalizzazione dell'Alta Italia. Ma e la vittoria di chi sarà? — Giova sperare che sarà nostra. E l'arguto presidente della Società ticine«.? degli ingegneri ed architetti mi accomiatò con un sorriso che era qualche cosa più d'uni speranza.