L'accordo col gruppo radicale è raggiunto con l'assunzione degli interni da parte di Luzzatti

L'accordo col gruppo radicale è raggiunto con l'assunzione degli interni da parte di Luzzatti L'accordo col gruppo radicale è raggiunto con l'assunzione degli interni da parte di Luzzatti Nella combinazione entrerà anche la Sinistra democratica ? Sobrcro ci telefona da Roma, 29, «ra 23. L'arcobaleno fa capolino sul cielo minaccioso della; crisi. L'on. Luzzatti, maestro in tema di espedienti, lia trovato la formula che renderebbe possibile la partecipazione dei radicali al nuovo Ministero. Radicali e giolittiani si contendevano la designazione del ministero dell'Interno. I radicali volevano a palazzo Bruschi l'on. Orlando. I gio.lituani pretendevano invece che dovesse essere l'on. Tedesco. L'on. Luzzatti è intervenuto fra le duo patti contendenti e con una decisione, che ricorda, sia pure lontanamente, la sentenza di Salomone, ha proposto che ne l'uno, nò l'altro dei due candidati, involontariamente antagonisti, regni a palazzo Braschi. Legnerà provvisoriamente un terzo, cioè lo slesso Luzzatti. Il presidente del Consiglio di domani deve essere soddi sfatto della sua trovata, che ha qualche cosa «li màcchiayoilico e di napoleonico insieme. L'on. Luzzatti dovrebbe insomma essere quel 10 clic i francesi chiamano le plus heureux rf'-'.s- troia. Resta a vedere so i radicali, che in questa cronistoria della crisi figurano come veri incontentabili, non solleveranno altre obbiezioni per il problema delle convenzioni o so i giolittiani non vorranno, a loro volta, cliicancr con Luzzatti, per la retrocessione dell'oli. Tedesco dal partofoglio dell'interno a quello del tesoro. In fatto di lormazione di nuovi ministeri c prudente adottare, finche l'annunzio ufficiale non ò venuto, la formula dei medici, vale a dire la postilla: «salvo complicazioni» alle previsioni che essi for in ulano sulla guarigione. Ad ogni modo ò giustizia riconoscere che l'on. Luzzatti si rivela uomo audace e fortunato ad un tempo: 11 suo piano dell'ultima ora e l'eliminazione dal piede radicale delia spina di un ministro dell'interno inviso agli elementi liberali della Camera costituiscono delle mosse da ahilo condottiero. Evitando ai radicali la lazza di cicuta dell'insediamento di Tedesco a palazzo Braschi, l'on. Luzzatti prende, come si dice, volgarmente, due piccioni ad una fava. Ritirando dal combattimento; la personalità dell'on. Tedesco conio ministro dell'interno, il prossimo presidente del Consiglio ha inevitabilmente eliminato dalla combinaziono l'on. Orlando, che rifiuta di ritornare al portaf> glio della grazia e giustizia. Perciò rimane scoperto un ministero, il che dà modo all'oli. Luzzatti di poter includere nel nuovo Gabinetto uno scampolo di Sinistra democratica, offrendo il posto, rifiutato dall'on. Orlando,aii'on. Finoccbiaro Aprile. Accetterà que-dubbio. Se egli consente adst'ultimò? E' dubbio. Se entrare nell'imbarcazione Luzzatti significa che al bagaglio di concessioni fatte ai radicali dovrà aggiungerò l'obbligo della precedenza del matrimonio civile sul religioso; poiché l'on. Finocchiaro Aprile ripelerà incvifabiimeulo la domanda respinta dall'on. Sonnino allorchè questi offriva all'ex ministro siciliano di entrare nel suo secondo Gabinetto dei ceiitu giorni. Se poi l'on. Finocchiaro Aprile rifiutasse, tornerebbo in scena l'on. Oliando. Comunque, l'on. Luzzatti vede, per ora, la via aperta ad includere nel suo Ministero, la rappresentanza di quasi tutti i settori di Montecitorio, dall'Estrema temperata alla Sinistra democratica, dai giolittiani lino alla Destra. Indubbiamente un Ministero simile sarebbe parlamentarmente formidabile ed, a cose compiuto, il capo del nuovo Gabinetto potrebbe diro realmente di aver superale le sette fatiche di Ercole, ma del nuovo Ministero sarà prudente attendere a discorrerne quando tutti gli clementi ne saranno notiN"ioIrist<m(c cho attraversiamo, sofferrniamoci a considerare l'odierno episodio Tedescoepisodio altamente istruttivo e sintomatico. Chi ha delto che la politica è intessuta di idee? Nulla di meno vero. La politica è materiata di persone. Il povero Sonnino vollelere un esperimento di politica delleS»»Wni.^ S^va^^^^^ dire nemmeno che le person 'tsser" nente delle idee. Duale idee in materia do litica interna rappresentala l'on Tedesco?Se mai vi fu insurrezioneìegittoa e^a fu.,.,„.,„,. il ji. . —. ' * *uappunfj quella d'oggi. Quali ragioni indicavano l'on. Tedesco come ministro dell'aiterno? Un simile incarico può significare domani designazione alla presidenza del Consiglio. Ora, perchè l'on. Tedesco dovrebbe ■a preferenza di tallii altri che furono aGoverno essere presidente del Consiglio domani? Funzionario al ministero dei lavorpubblici, poi capo-gabinetto di ministri, quindi ispettore generale dello ferrovie ed infine consigliere di Stato, l'on. Tedesco fu mi-bilancio. Ora la fortuna lo riporta nuovamente al Governo. Ebbene, mentre nessunonistfo dei lavori pubblici molto discusso Caduto dal Governo, venne elevato alla ca.fica di presidente della Giunta generale deprotesterà se viene chiamato a succederesebbene il confronto sia arduo, all'on. Salandra, coinè ministro del tesoro, il buon sensosi sarebbe ribellato di fronte alla nominadi Tedesco a ministro dell'interno. Tutusanno quale enorme importanza politica abbia quel ministero, quale incalcolabile influenza possa esercitare l'uomo che ne è iin, 1. V, u i- r,-1 U a ei Orbene, quali andamenti forniva .upioposito .1 deputato il, Orman a mare? La«Wztone appare si strana che doglia ricercare la soiegazionc del mistero ne laffer ; ," ■ ,-, . ,. inazione clic correvaoggi liberamente soi. . .1. 1 b^vchp di tutti 1 deputati: cioè en» lou. lede sco offriva garanzie d'essere un «uomo sicuro» per i giolittiani. Il suo involontario competitore, on. Orlando, dava ombra a coloro che concepiscono il posto del ministro deU'intorno come delegazione di poteri, data da un partito politico. Gli avversari dell'on. Orlon-.do dicono che egli sarebbe sfato un ministro! dell'interno pericoloso, perchè piuttosto de-: bole, imi avrebbe insomma la mano di ter-1 ro necessaria per guidare il piccolo esercito prefetti, di funzionari eh? dipendono da!rallegrarsi (JSdi palazzo Braschi. L'on. Luzzatti deve quindi essersi risparmiato una decisione, della quale si sarebbe ben presto pentito'. Con la scomparsa dclli'oi;. Tedesco, come ministro dell'interno, scompare una debolezza nella lista, che sottoporrà, fra breve, all'approvazione del Re. Neppure l'espediente di addos<sarsi IHnierim degl'i interni, costituisce una soluzione ideale. Nondimeno, ito mancanza di meglio, ben venga l'assunzione dell'onorevole Luzzatti a Palazzo Bruschi. Ed ora rimarrebbe a discorrere di tanti altri elementi della combinazionile Luzzatti, che appaiono improvvisamente alla luce: dalla designazione del radicale Fera al sottosogretariatu agli interni, al mirabolante nuo-l vo bar/aglio legislativo, che i radicali avrebbero ottenuto ili includere nel programma del nuovo Ministero. Cerlumentc, su questo punto si è corso troppo, poiché è inamm issi Milo che, per ot tenero la partecipazione dei radicali al Governo, l'on. Luzzatti consenta a concessioni, che vanno dall'avocazione della scuola allo Stato, alla riforma elettorale. Su questo punto sarà prudente attendere la conferma del* principale interessato, cioè, l'on. Luzzatti. Più verosimile pare invece che la piattaforma del nuovo Ministero consista nello stralcio del progotto Betlòlo e conseguente discussione immediata alla Camera delia parte riguardante le linee sovvenzioniate, gettando a mare il contributo di nòlo. Ma anche di questo vi sarà tempo a parlare. Per ora, tante incognite si addensano ancora sulil'orizzonte, che sarà grande fortuna per l'ori. Luzzatti se vedrà per davvero spuntare l'ancora incerto arcobaleno dell'accordo coi radicali. La situazione, dopo otto giorni di crisi, è quindi ancora questa. Vi sono delile cose probabili, ma nessuna certa. Potrebbe darsi clic l'on. Luzzatti! dovesse ricominciare i'1 suo lavoro di Sisifo della crisi. sqj

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