Cronaca della crisi

Cronaca della crisi Ciò che Tosi, ha detto al Re 3Soma, 28, ore 20. Il Re ha oggi ricevuto l'on. Tedesco alle ore 9 successivamente: l'on. Ferdinando Lini, x trueai-u une uiu u, imi, j. ci muouuu \Uarliaì aIle 930. ron 0rlando aiJe ore 10; | 011. pantijno alle ore 10.30; l'on. Lacava aile ure 13; l'on. Finocchiaro-Aprile alle ora 13.30; l'on. marchese Raffaele Capelli alle ore 'on. Giolitti alle ore 16. I piti lunehi colloqui, che ha avuto il Re, sono« qxìm%on gli ^ Pantano 0 Giolitti. I risulttjti uel colloquio con l'on. Giolitti ven- gonu indicali chiaramente dal fatto che l'ex presidente del Consiglio ripartirà subito du Roma. L'on. Gioiitti intende infatti mante- ncrsi estraneo a qualunque nuova combina-1ZÌ0»e. pur dichiarandosi disposto ad appog-gjnre r[ueliH soluzione affine al suo partito p0jjtjc{) c|ie possa risultare dalle prossimetrattative. Giolitti non credetti aver incon-i trato responsabilità nella creazione della si-funzione attuale, poiché, per quanto gli fu uossibile ha mnnteintn il «uo anno<>-"io al l'ossone, ili mnineninu ii appoggio ai socoaao Gabinetto Sonnino. L on. Giolitti iión "si" è Tósciaiò" smuovere' neppure dalla cóii<!icléraziorìe clic la "-rande maggioranza ielle personalità consultate hanno "indicato citile peiw lui, on. Giolitti, come elemento essenziale della migliore combinazione ministeriale, llìfa+fi ri ri I C-.i, Min-lini rirrli ,-»ìi C:-ir..-,hi ftInfatti, dall'on. Martini agli on. Pantano, quasi tutte le persone consultati} tlal Re hanno indicato l'on. Giolitti. Venen do meno Ia partecipai;ione personale dell'on. liquidare la que venzioni. Probabilmente una decisione sarà Giolitti a! nuovo Ministero, l'ipotesi più prò- babilèdiventa quelladi un Muiistero di tran- sizione di flspviomio gioUttiana, che avrebbe 1 incarico di liquidare la questione delle con-ih i nane, oia veniamo a l'obire desumendolo anche da. > i vari giornali della sera. 1i importane della giornata fu "ola domani. onesta, in sunto, la situazione dopo il col- joquio di Giolitti coi Re. Ed ora veniamo a qualche parile ' ciò che dicono Il..fa.lto P',11 importane della giornata fu fluito dal colloquio del Re con 1 on. Gio- !Ul; Ess» dur.° due oro-e "-«^to solo par- ticolare dimostra quali gravi questioni siati- si dibattute in questo colloquio. Ciò che dio- litti ha detto al Ite non è naturalmente pos- sibile saperlo; almeno per ora. L'ex presi- den'e d,el Consiglio si è mostrato corazzato contro le indiscrezioni. Pero se 1 on. Giolitti h ,,.lt0 d ha .,ato prf . ,. cevendo nella sua abitazione in via Cavour alcuni amici politici, che si sono recati a visitarlo. Parlando delle presenti condizioni parla- mentori, egli contestò anzitutto che la Canio- ra eletta sotto un qualsiasi Ministero, sia propensa a mantenere al potere quel Mini- .stel0 sou0 oiù nacque. Cito esempi recenti del suo Ministero che, dopo le elezioni del novembre 1802, cadde nel novembre 1803; del Ministero Crispi. che, dopo le elezioni dei giugno 1o9.j, cadde nel marzo 1890; del -Ministero di Rudinì, che. dopo le elezioni dell'aprile 1897, cadde nel dicembre 1897: del Ministero Pelloux, che, dopo le elezioni del giugno 1900, si ritirò nello stesso giugno sen- za neppure presentarsi alla Camera, ed in- principio uei luuo. inoii creue qumui cne ia presente Clamerà sia esclusivamente giolit- liana e non possa essere guidata da un altroii suo stesso Ministero, che, dopo Je olezJOI|j dej novemt,i-e 1901, si ritirò al pHncinio del 1905. Non crede quindi che la B^ft^'KéS risoluto a non accettare l'incarico di comporre un nuovo Gabinetto; pensa invece che si possa e si debba trovare UU aItra *>1™MV> alla I.- J>1 VI^IJW.I UU.UI^ Lll.UltlU. WUIMUUV UHM p^c^nte Cnsi ministeriale. Quest'altra solu- zjono cgli ,10n accennò agli "amici ma si ri¬ servò di discuterla con il Re nel colloquio poscia avvenuto. Onesti sono i termini nei quali la giolit- tiana Tribuna riferisce il pensiero dell'on. """" UV, j; ninnalo d'Italia, oh* in onesti irinr- i Ulti, ribatte nella sua ultima edizione serale le argomentazioni che la 7 nbuua aveva ^gtomale" Siano ' scrive : «Si altri buisce alfon. Giolitti il fatto che egli abbia escluso, parlando con vari suoi amici, che la Camera eletta sotto un Ministero propenda « mantenere il Ministero stesso cui nacque ». „ Ed U Giornale Malia, dopoaver^confutato lefficacia degli esempi addotti ita Giolitti, soggjunge, «rpertanto Hon. Giolitti trae da „\\ esempi del passino l'opinione che la prc sente Camera, eletta sotto Giolitti, non sia Ma il Giornale d'Italia, che in questi gior- ni d crisi torna a punzecchiare i giolittiani, il che dimostra quaiito sia puerile la supoo- sizi'medi un eventuale accordo Sonnino-Gio- eccessivamente giolittiana e possa essere giu date daun altro Ministero; ma a questa mu¬ deml dimostraiio come quasi mai e ad 0„ni modn as8ai difficilmente un nuovo Mi litone si può, per altro, opporre che tutti iJnistero bn vissuto con una Camera eletti»Isotto il Ministero precedente e ciò tanto più Cronaca della crisi ha valore nel caso presente di una Camera 1 celetta per ben due volte sotto lo stesso Pre-1 dsidente del Consiglio, cioè Giolitti Fin qui j giornali. L'importanza della giornata si restringe ad ogni modo alla conferenza fra il Sovrano e l'ex-presidente del mcfrConsiglio. Le altre consultazioni del Re pas-jp cunii, ut nome u uutMa, j 11 >t''.uuuti unirci. ed assumono il carattere di pura formalità, dino. di fronte a questa, in seconda linea' La sola cnsa veramente notevole è —come- che anche oggi la quasi totalità d ho detto dei personaggi consultati, ha indicato l'on Giolitti come erede del Gabinetto Sonnino. Quattro parole con Marcora I corridoi di Montecitorio furono oggi deputati e giornalisti psceBft piuttosto animati: fraternizzavano, nella speranza di veder csi ungere una soluzione, che non è ancora lnld vista. A Montecitorio si sono oggi rhyiiti jr brevemente i grò» bounels giolittiani.'cioè, n?1' onorevoli Schanzer, -Bava, Bertolini, Gocco-Ortu: tutto .si ridusse ad un'altalena di supposizioni e di voci, fondate più che a > \, —. . .,:'.., j,.. ,. 'IU alla perspicacia di coloro, che le met !evano. ?™ «W intervistati di Mon- tecitorio vi fu, oggi, perfino (pero con esito assolutamente negativo) il Presidente della ,.niCMa' . Ecco, a titolo di curiosità, lo poche lWl UH arole ■cambiate con due redattori del Corriera d'Italia : L'on. Marcora fu abbordato mentre attraversava il corridoio verde. Eccellenza, buon giorno, — gli dissero . due r^rni I ft' '' Loro chi sono'? N v tj J; ' £™betc\T l'è n_„*L- "''r',"°'..'e CrncsrsCnlrI _._ |o faf,cjn n Prp siflente dplI Camera ci rni p.,re (,!l0 j,astj v _Mri giornalisti parlano di lei come di l' U11 nnssibile sunv>ssr>rp phomaiconosciu-Ll'eletto de«li eletti '"Grazie, ma volevamo sapere " ' D- Non so nulla, mi lascino nella mia!l nuiete c T'.! si va bene- ma la crisi g __ lo' {accjo iipres dente d'ella C-.mera e ml possibile successóre"" ' ~"Ip .... Noll sri „ulUl. se dovessi poi dar retta p .„ giornalisti, starei fresco. Ciò che dovevo, M dire l'ho detto al Re che mi ha chiamato fra ! p i primi. Biiori giorno! im [? j)UYbero come al solito ed impettito " l'eletto degli'eletti è salito ai suo anpartalin nient0. . DiSrorrpsìs|n rtm Qorrl,; «W^OrrCIlUO COH OdCCHl Un ex-membro del Governo (si dice sia un criovane sottosegretario di Stato, setten- (rionale) fu interrogato da un redattore di un giornale cattolico; ma le sue previsioni non furono, nè peregrine, ne accreditate dai ratti. L'ex-eccellenza si limitò a giudicare diffìcile la situazione e lunghissima la crisi dsaisnoBSsn e possibile il salvataggio del progetto Bet- e tèlo. N Più interessanti furono le dichiarazioni " dell'on. Sacchi. ,1 Al capo dei radicali, dopo la sua conte- p renza con il Re, fu chiesto se la visita dijr Giolitti al Quirinale potrà, comunque, av viare la crisi verso una sollecita soluzione, Potrebbe darsi, — rispose l'on. Sacchi. cat ■ — vìz' — Certo, se Giolitti si decidesse- ad accetta-1v re, la crisi sarebbe beffe risolta, ma narmi ! M chea questo riguardo vi siano molli dubbi, q— Dunque, è sempre la questione dei *er- r».zi marittimi che... z' ,T si comprende, - interruppel'on. Sac chi. - che questo e .1 problema, che deve' ; P^"ccupare mi;| . TL11 e som per questo che Gioliti ^'be essere indotto a non assumere f rico di comporre il nuovo Gabinetto, l .— Comunque, si dice che egli nero ve e timi... iq- Non è solo per questo che Giolitti no.ininca-' „ ~ «-""'anque, si oice cne egli potrebbe! "flf^^^P 1 nn rt,,n,' ,a i RPI,za de anale, almeno ritardo al proble- g "J« ^tfi?^.^uta't^"bbe la Es,w" sma della Camera. —- Anche questa soluzione potrebbe tornar utile, giudicandola soltanto dal minto addi vista delle Convenzioni. Ad osni modo,|u«,a,„o a„™« in nifn - siamo ancora in alto mare. istero democratico L'Avanti ha intervistato un deputato autorevole intorno alla formazione di un nuovo Ministero di Sinistra, ed il parlamentare ha risposto : — La cosa è molto più probabile di quanto sembri. Un esame numerico dei tré grup Pi di circa quaranta voti, la Sinistra demojcuitiea di altrettanti: i giolittiani di Sinistra circa settanta. Sono dunque 130 voti topplron|lincoraggiante. I radicali dispongono!qgmrmcompatti sufficienti a formare il nucleocentrule. Infatti l'Estrema, davanti ad un programma coraggioso, non potrebbe che con- cedere una benevola attesa, ed i solitari, i dispersi, gli esitanti degli altri gruppi non mancherebbero di gravitare intorno al nucleo centrale. Non sarebbe d ifficile cosi mebfere insieme quei 220 voti circa, che occorrono por governare. Poi l'attuazione delsvFrjprogramma farà il resto. m n ^,i.j>li dovrebbe essere? ' — Ma il capo di questa formazione chi sa- Ecco la difficoltà maggiore: nessuno:w dei tre gruppi ha l'uomo che può imporsi e liprendere le redini del potere. Di più, eia-1dscun gruppo non vuole essere messo alla) secoda dell'altro.^1 radicali non^ Vorrebbero! inessere guidati dai giolittiani nè viceversa. Bisognerebbe trovare un uomo che fosso fuori dei tre gruppi ed avesse tale autorità per tenerli insieme. — E c'è questo nome? Finora l'unico nome che circola nei corridoi è quello di Marcora. Il presidente ldella Camera è infatti l'unico che potrebbe jraccogliere insieme uomini come Orlando e n Carco no, Martini, e Wollemborg, Finocchio ro e Sacchi, Fradeletto e Pantano. Cito dei nomi per rendere meglio la .situazione. — Ma l'on. Marcora non è forse cosi ostico ai clericali da farli schierare all'opposizione ? — Certo un Ministero di Sinistra scinderebbe l'antica maggioranza giolittiana, er scindendo dalla nuova i Cornaggia ed il Centro destro ; ragione questa per cui il nuovo Ministero dovrebbe poggiare verso l'Estrema, includendo nel suo programma riforme coraggiose di schietta democrazia. Il pensiero dei radicali i - Il nostro ordine del giorno - postilia- va. it deputato radicale che nella compi- l'aziona dell'ordine dei giorno stesso ebbe parte — significa soltanto questo: che il L E,cco ìnn»p' per terminare, la rassegna '"-elle interviste, ciò che ha detto uno dei Diu influenti deputati radicali intorno al- !l,a'!eSSÌnVlent:].,n3su"t.° ,dal Comitato ese cutivo del paftito radicale con l'ordme del giorno votato ieri sera intorno alla crisi, ~ H nostro ordine del giorno - postillaIparte — significa soltanto quest par.titp radicale appoggerà quel qualunque , Ministero che si proponga di seguire una ! politica democratica. Badate, non chiediaima la luna nel pozzo: lasciamo ai socia- "'sli 'a responsabilità di chiedere, ora coinle ora chc la reazione ci minaccia con BdAvncgdme,1 lasI daqtIcnprclacblimplileztivenisse ndunque anche Giolitti, noi gli chiederemmo tsoltanto di non poggiare nè ai clericali nella destra. La sua maggioranza antica è I qinfida, e lo si è visto qualche giorno fa; ba-|asia che l'on. Giolitti stia lontano diecigior- pni, perchè quella imperfetta accozzaglia di conibizioni si sollevi contro i suoi voleri, tBisogna che Giolitti dunque la completi con tSonnino, il suffragio universale. Ora ci basta di essere assicurati che il nuovo Gabinetto non sarà conservatore. Se elementi presi da altre parti della Camera.I aNoi, so fossimo interrogati, gli chiederem- r "io soltanto di non andare a Destra; nien- p,1e altro. L'on. Giolitti persiste nel suo pio- posito di non tornare al Governo, ed allo-1 jra — osservò il deputato radicale — non ci sono che due vie per noi, perchè non ammettiamo che si possa costituire un vitale Ministero che non sia di colore. Duel 1vie: o faro un Ministero di Destra o un E ! Ministero di coalizione delle Sinistro, il g quale dovrebbe essere garantito dall'auto- d rizzazione di fare eventualmente le eie- n zioni. l - Quale delle due vie preferirà il Re? jg' iquc ino per ora ' Ferri sta in disparte ! u „. intera g"l"i£ sfato h può prevedere mina, alme- ciScplinmale d'Italia pubblica una breve Bta avuta a Milano dal suo corri- mpondente coll'on. Enrico Ferri. L'intervi- ddetto che egli intende seguitare t.«.i «iTim» ,.11= -neo m.hhiion sa mantenersi estraneo alla cosa pubblica, itdisinteressandosi, come ha fatto 111 <I«**i Slentari. jM|ultl:"l ^''"'V' de!1? vicende parlamentari — Non volevo - ha detto 1 on. Ferri-ni met- .termi contro l'on. Sonnino e nemmeno ap-jlooggjarlo, o questa linea di assenteismo | politico, che mi sono tracciato, ha la suai principale ragione nelle dichiarazioni che lio fatto all'epoca della caduta dei Ministe- ro Giolitti. Sono persuaso che convenga togni tanto agitare l'opinione pubblica del hnostro Paese, onde, con fermo proposito, n|lanciai la finse: « Se il Ro, ecc.. », colla p!quale lasciavo comprendere che io ritenevo pgiunto il momento per i socialisti di assu- lmere la responsabilità del Governo. Ma do- sio le mie dichiarazioni, che tanto scalpo- dro suscitarono. — ha aggiunto fon. Ferri, - occorre lasciare passare del tempo pri- ma di farne delle altre ». !

Luoghi citati: Hon, Italia, Milano, Roma