Gravissima situazione del Ministero

Gravissima situazione del Ministero Gravissima situazione del Ministero sx-maggioran Si dà per certa la crisi e 60 si sa nulla di le Convenzioni (Per telefono alla STAMPA) > «oraa, 19, or* 28. La dimostrazione di condoglianza ratta Oggi da tutta la Camera all'un. Rettolo per la morte del /roteilo ili lui onora altamente l'Illustre ammiraglio e la stessa rappresentanza nazionale, die ha Interpretato fedelmente la gentilezza d'animo della gente latina. L'ori. Bettòlo, olla sua volta, insistendo a tolte l<i esortazioni fattegli dai suoi colleghi di Gabinetto e da alenili deputali poruna lunga sospensione della discussione in corso, lui dimostrato che in lui, soldato, è , detto più volte che egli si ò energicamente opposto ad ogni .dea d, dilazione o rinv» perche gli ...dug, non avrebbero giovato alnulla ed avrcbb.ro contribuito a duserediMtare l'autorità del mimstrp. Egli ha pensatornc un rinvio alla ripresa dei lavori parlar uiontari itopn C vacanze pasquali avrebbe ' , 1 . , , , 1 1 , ,. Doluto essere interpretato come una tuga ll-,re quemuia ui vi,,, j»«i^(« """"u\,'■ ^=^MZir^Tn^^.;!!..^^nanzi al pericolo; perciò ha preferito affrontare subito la grande battaglia anche per ottenere, conio egli stesso ha detto, una sollecita liberazione. Cosi, qualunque sia per essere l'esito della battaglia, egli potrà postare IrauquillainenU: lo ferie imminenti. Veramente, tesilo della battaglia e tutt'allrd che dubbio. Poiché nel partito giolittiano ò Stato raggiunto raccordo completo sulla proposta di rigettare le convenzioni, non si discute più della sorte di esse ma si fauno unicamente dei calcoli sulla, maggioro o minore quantità di voti favorevoli o contrari 1 tati appartenenti a tutte le gradazioni dei partito liberale: ma naturai mei ito sono iu essa varie gradazioni, olio vanno dalla frar zione anticamente zatiardelliana confinante con il gruppo radicale ed arrivano alla frazione moderata che fa capo ail'on. Tittoni. La parto più grossa è formala, dafla Sinidlra che costituisce la gronde maggioranza dellai maggioranza. Questa falange fu quella che accampò la necessità di votare contro lo convenzioni: da ciò l'iscrizione a parlare deli'on. Schartzer ed il discorso di lui, che determinò la prevalenza della corrente oslile. L'on. Tittoni-, che, essendo senatore, vivo lontano da Montecitorio, dove non Ita più messo piede dopo il suo ritiro dal Ministero, non aveva una nozione esatta della nuova situazione purlamentare creatasi in un paio di giorni e perciò esorto dapprima j suoi amici a restare fedeli al Ministero; ma, appéna ripreso contatto con la. Camera, si è persuaso della ineluttabile necessità. del voto contrario. Non è quindi vero che i giolittiaui di Destra voteranno in favore delle convenzioni. Lo stesso deve dirsi di quei deputati, che, nell'assenza dell'ori. Giolitti fanno specialmente capo agli onorevoli Berto! ini e Tedesco. Questi due ex-ministri sono perfettamente d'accordo con il partilo, il quale manterrà la sua compattezza anche nel voto di domani. 11 Ministero ha fatto un grande lavorìo individuale: ministri c sottosegretari hanno vivamente insistito presso molti singoli deputati giolittiaui per indurli a votare in favore ricordando loro che l'onorevole Giolitti non vuole la caduta del Gabinetto Sonnlnp. E' quindi probabile che alcuni giolittiaui votino in favore, ma si tratterà non di gruppi, non di frazioni, ma di singoli deputali, i quali andranno naturalmente assottigliandosi a misura che si andrà conoscendo clic il partito compatto volerà contro e ("he la sorte dello convenzioni e del Ministero è ormai decretata. A che pm — dicevano alcuni questa sera — separarsi dai propri amici ed allontanarsi dal parlilo, che e stato e sarà arbitro delta (.'.amerà, se non sarà possibile di salvare il Ministero'.' Ci sono ancora molti giolittiani, i quali non conoscono i propositi del loro partito, perdio in questo è stato correttamente mantenuto il più grande riserbo: finché il ministro non ha partalo, non è corretto di annunziare ufficialmente che il partito voterà in un senso u nell'altro. L'annunzio ufficiale del voto contrario sarà dato con la presentazione del seguente ordine del giorno: « La Camera delibera di non passare alla discussione degli articoli ». Quest'ordine del giorno sarà presentato e svolto dall'on. Calissano. La scelta del deputato di Alba e stata fatta con lo scopo di evitare gelosio nello stesso partito, essendo notorio che fon. Lacava e l'on. Cocco-Ortu rappresentano gradazioni diverse di quelle rappresentate dagli onorevoli; Bertolini e Tittoni. E' stato dunque scelto a bella posta un deputato, che è un seguace lido dell'oli. Giolitti, e non ó alla testa di- nessun gruppo. Cosi i giolittiaui di ogni colore e di ogn'ii gradazione si troveranno riuniti nel voto contrario. Oggi sono stati, a Montecitorio circa -iol) deputati: grande folla, quale raramente, mollo raramente, si è visto. Evidenlemente, il Ministero ed i capi dei grunoi di Opposizione hanno fatto a gara.... • j l , . -, ,. liei richiamare 1 deputati, lontani. Questi barino fatto a gara ad accorrere a Roma ma non credo che domani, nell'ora della battaglia, saranno lauto numerosi: bisogna sottrarre coloro, che saranno impediti da forza maggiore, da ostacoli materiali imprevisti, e quelli che all'ultuiio momento, posti fra l'incudine ed il martello. Uniscono seni-.pre con lo squagliarsi. Prenderanno parte alr...i. .... (An .. ..or. V.........: voto, probabilmente, da 100 a 130 deputati. Jo rifuggo dalle profezie uuuitìrtahe,perchè conti, per quanto tetti sciupolosauteiile, tivù tor.uanr«quasi'mai, essendo, nonché dimoile, irò possibile di leggere atei recoiiditoiponsiero degli- uomini politici; mtt non terno di. commetterò un grosso errore dicendovi che, salvo l'imprevisto, le Convenzioni saranno rigettate da grande maggioranza, la (inalo oltrepasserà i cento voti. C. Origini e dell'ordine del giorno Calissaoo Ilenia, 13, ore 23, 11 significato dell'ordine del giorno Calis- sutio va messii nella sua vera luce, molto più perchè nei passati giorni, non era mancate, la voce che l'ex-maggioranza, per gli ecci tinnenti del suo cario on. Giolitti, fosse dispo sta a isle,.c llcJ praposjto armunciutu dall'on. Gioititi di concedere una lSpettativa 1)CnGVOia a[ Ministero Sormino afflm.hft ^ tesse conlpiere m]ello che K ^ wrivenulo di chiarnUr0 „ 5U0 «pe rimmto „. A to pTOposik) voi ave,.e pub. , ,. , ,. , '. . . blwatu, di questi giorni, una informazione h,„ , ,,° ,. . . , assunta a fonte diretta, e cioè da persuna, che aveva parlato con lo stesso on. Giolilti, o seconda la quale, l'ex-presidente del Con sigi io e la sua maggioranza avrebbero la- scinto vivere il Ministero tranquillo lino a ciò che sta per avvenire in questo momento. L'ordino del giomu Calissano è la. prova manifesta di questa discordanza fra le parole e i fatti. Con. Calissano è un fcdelis- novembre. Era sottinteso che ie convenzionisarebbero stale lasciato passare. Ma cviden-temente le parole non corrispondevano al pensiero recondito, se si deve tener conto di simo dell'ou. Giolitti; di più e stato sottose-^^f-iJo poste con l'on. Schanzer. Coynon mettere insieme queste circostanze col- lordine del giorno avverso alte Convenzioni? ti come sopratutto non vedere in questo unamossa proveniente direttamente da Cavour? Si portava ancora ieri sera di una ipotetica,molto ipotetica, venuta di Giolitti a Romaper richhnare il suo partito a spiriti menobellicosi! Ebbene, proprio nello stesso movmento il portilo combinava col suo duce il colpo di grazia al Ministero. Voi, che avete pubblicato le iuformazioni del vostro corri-spendente parlamentare, le quali preanuii-ziavano insistentemente le ostili disposiziónidella ex-maggioranza, e Io avete potute metr tere a. raffronto con le informazioni » di fonte diretta », voi siete buoni giudici Calissano. dellariur'-ii-, n rioiin i ■ i, portata o delle origini dell ordine del giorno Oli brutto episodio elettorale Oh HUa mailifestaZÌOUe di duolo a una mossa politica Hobir.ro.ci telefona da Rouin, 19, ore 23. ti soffio della morte è passato oggi uell'aula di Montecitorio. Su tutta Iu seduta venne a gravare l'ombra del morto che porteranno domani a Stagliene, mentre ilfratello, ministro delta marina, si troverà inchiodato, da buon snidalo della, politicalal banco del Governo per difendere il suoprogetto .sulle convenzioni. r,a seduta fu dunque ben (rista ; triste sotto ogni aspet- to.^auche perché la Camera ha con un in- verecondo colpo di maggioranza, convati- data l'elezione di Velletri, una delle più ni,t,.,j. o.„. . . . ' ,. " '"" puti de delle elezioni generali. Come spet- tacoio. la seduta ebbe due momenti diver- si. Isella prima, parte, tino alla chiusa del- l'appello nominale sull'elezione di Velletri, fu la seduta della folla parlamentare. Nonsi discuteva più; direi che non si ragiona- va più. L'aula, troppo stretta per i 350 de- pittali presenti, appariva come un ainmas- so di genie eccitata, accesa in volto, sfrari- punto dai seggi, dove non trovava posto : tutti parlavano ad alla voce, gesticolava- l'emiciclo rimaneva continuamente in- vaso con grande disperazione del presi- deitte. Era In spettacolo tipico delle ore in cui gli avvenimenti parlamentari si maturano, l'ora in cui l'impazienza di venire ad una conclusione, già decisa, si impadronisce di tutti. Fu in questo condizioni di incredibile tensione nervosa che la Camera, per renderò un sei-tizio ad un ex-collega, convalidò l'elezione deli'on. Ruspoli, passando, per l,a seconda volta in due giorni, un colpo di spugna sulla proposte della Giunta delle elezioni. La Camera nulla, o quasi nulla conosceva di questa lotta elettorale : la Giunta d'elle elezioni aveva invece invialo sul luogo un Comitato iuqui- lenta, che poto allagare alla propria reta.- zione 18!) documenti di corruzione elottora- le, provocando cosi il deferimento all'an- tarila giudiziaria dei responsabili. Ebbene,la maggioranza della Camera convalidò l'elezioue Ruspoli come Ih più pura, la più insospettata delle elezioni. Ma si ragionava oggi nell'aula? Evtdén-. temente, no. La maggioranza della. Camera non aveva che una preoccupazione: xerure presto alla line del secondo Ministero Son- niiio. Nel frattempo si poteva ben coinmet-tare impunemente un piccolo errore!... LaIC1C IU1IIUUGUIQUIG 1111 pilUKJ s.w^....... ijll gola Eslrema si ribellò, e nacque il violento incidente Morgari-Aprile, die per poco non degenerò in colluttazione generale. Subito dopo la folta parlamentare si culmo. Entrava nell'aula curvo, con gli occhi nrros-sutl dallo lagrime recenti, l'on. Beitelo. Il gelido alito della morte sembrò passuresul- 'l'Assemblea, che si preparò alla coturno- , •. , ,- u- 1 o . : Ivento maini.-, h affetto \ersu il «H-nislro della marina. Tulli gli sguardi era no pomati sull'ammiraglio veàlita a luti",JcUe per ijjgjuuiare la propria nervosità, uè' cartocciavu macchinalmento striscio di car-: ia. Un silenzio di morie regnò nell'aula, !n~'"r.;v,.\c «ìoii'nlimeutl , felwjssune paioledelio norevole lasco uscivano limpide dalla P9,1--Jca del una, piccolo oratore. Poi uno scroscio, ia tempesta di applausi salutò la chiusa, socialisti soltanto rimanevano silenziosi, ma in compenso applaudivano le signore dallo tribune. I minuti passavano, gli applausi duravano ancora, i/ori. Bettòlo as- sisteva hi piedi a capo chino, per non mo- strarsi commosso dinanzi alla Camera, inenlro i suoi colleglli del Ministero cerca- vano Ja sua mano per confortarlo con una vaiiu i* auu i istretta. , Un momento di ansietà ufferro J asscm-,bion : tutti compresero che la proposta va- ga, indeterminata dell'ou. Fasce, di una bre- ve ' sospensione del dibattito sulle Conven- zioni, non era soltanto un omaggio al dota- sullo Convenzioni. TI volo, a» •~non muta prima di domani, signinca morte del secondo Ministero Sonnino; ma l'on. Bettòlo, appunto perchè una dilazione .,ua discussione non potesse sembrare una f lr,., s, .,|z„ pcr re«pin"ere ogni dilazione, c„o non fos^c brevissima. Gin nel mattino, P"0rla°dq coi presidente del Consiglio, egli aveva detto chiaro: «Io debbo parlare!)!.L'on. Bettòlo aveva interpretato la corrente formatasi alla Camera per la sospensionedella discussione, come un tentativo degli avversari per non lasciarlo parlare; appunv L per questo insistette chiaramente nel .C«- giglio dei ministri tenuto a Montecitorio iu principiti di'seduta, per parlare oggi o (lo- mani, minacciando, in caso contrario, lo suo dimissioni. La precisa dichiarazione elei , v,,S«„c, dirpal re del ministro m lutto, ma poteva altres , sorpassando le intenzioni deli on. rasce, 01- ffiro una pertica, alta quale il Ministero pp- leva aggrapparsi per salvarsi. Tutti l prosanti sapevano, infatti, che una sola via al mezzo rimane al Ministero: evitare il voto la situazione ministro di voler parlare domani calmò, per un istante le schiere sospettose clell'Opjosi zione. Il voto sarebbe avvenuto domani, la preda era assicurata; ina nuovi timori, nuo- vi mormori eloquenti sorsero durante le bre. vi parole di Guido Baccelli. Questi portò jiiclf'uula'lu parola del medico: parlando, l sembrava che tenesse fra fedita il polso-ti. ! gitalo dell'ou. Bettòlo; il clinico insigne fal¬ vocò le munita, ra cloni, non del cuore, ma dell'u- per le'quali non si può imporre adun uomo di combattere dinanzi ad una as- ««• " " „,!„,. |semblea politica, mentre il cadavere del fra- fello sta scendendo nella fossa. L'osserva-izione di Baccelli sembrava aver toccato le fibre più riposte dell'animo di lutti, ed il «residente approdi laudo delle buone dispo- sizioni dell'assemblea, ora forse sul punto di mettere in votazione la proposta più lar-ga: quella dell'ou. Fasce, che dava un po' di respiro al Ministero. invece l'Opriosiziolio ritornò alla carica con la parola precisa e tagliente deli'on. Bar- zilai, il quale, facendo distinzione fra senti mento e sentimentalismo, dichiarò^ che l'È- strema si associava al sentimento di Fasce e si associava ulta proposta Dettolo. Cosi la tregua accordata fu di sole ventiquattro ore e l'on. Dettolo, deciso il punto controverso* fuggi, si può dire, dall'aula per sottrarsi ai deputati che si dirigevano al banco dei mi- nistri per confortarlo e stringergli la mano. \ncl.c'in questo l'ammiraglio Dettolo fu sol- ... . ,° . ... dato. Dopo ciò la seduta era si può diro Unita. La folla parlamentare si riverso nei corridoi-traendo gli oroscopi per la seduta di domani. Che avverrà dopo il discorso Bel- Iòta'.' La discussione e la situazione proba- bilmente precipiteranno insieme verso il voto, che avremo quasi certamente domani sera. Quale sarà l'ordine del giorno con il quale, inoutre a Genova seppelliranno il fratello del- l'on; Bettole, a Montecitorio si cercherà di seppellire il progetto Bettòlo? Quello dello- ìiprevole Calissano, a quanto sembra. Circa sano, i risultali del voto le previsioni sono inirtiu- tale, cioè assolutamente pessimiste. A Mon*tacitarlo non si parla più del secondo Mini- stero Sonnino, ma della successione. Soltantoun miracolo può evitare la. oatastìJOife. A traverso i giornali t.eui.i. 1», ore si. L;i tesi deli'on. Morgari L'evidente gravità della situazione politicacostituisce Iti questione predominante del momento. Su di essa convergono i ci del mondo politico e dei giornali. I. ni menti u. Mor- san riprende suil'.lotmW la questione.nel senso in cui egli la pose alt ultima riunione Plenaria dell'Estrema: in quella riunione 1J^„^S±iVh!te^ ulivi ilici [•! ij.w.iii. in | ' t . - ; ' i. i 11 vi;c - . ■ i mento dell'Estrema, ognuno assuma la pro pria responsabilità. Il deputato socialista di Torino ha mosso rimproveri ai radicali ed all'un. Sacchi di voler una crisi ministeriale a u',lu ''telici,, ftl anzi domaudò format- utente ali on. Sacchi : — Avete voi un pio ,,,.amnm.' \i preponete di governare d'ac cordo con la feccia parlamentare. — L'ono revole Sacchi tacque. L'ori. Morgari si tagna ora t>uU'Aro»ti.' di non aver avuto ri- O — " — • ...... . ^. .. sposta ed ammonisce l'Estrema dei pericoli presenta Camera non é dello, ma resistenza di classe: coU'ullarga mento del diritto di voto occorre introdurre ue,l.u Camera correnti nuove che rappr,- sentuio gli inlercss I.'atlUa'le Camera è ,|, deputali apolitici uoro e dal Guvéruu che uua crisi ministeriale presenterebbe liei l'Estrema. Secondo il deputato socialista lo- rinese, i termini della questione sono i ^e- gueuti: L'improduttività riformaTnce della impotenza,'coinè fu ali olle riforme sociali, dominala da una banda o amorali eletti dal de nemici delle riforma quanto ulte correttézza, malavita parla-' militare, che costituisco il fenomeno del giol'Uismo. Il gruppo socialista o gli altri grup- pi dell'Estrema, avversari intransigènti del ]ym,istero Gi,lljtti perchfi era L| gio- littismo. del futuro Ministero Giolitti o di Non dovrebbero, per ora, favorire l'avvento di un Ministero di Sinistra democratica anlie se facente una punta all'Estrema con ,mo aei suoi iUOgnteuenti, per la stessa ra gionc dovrebbero esserlo dei Ministero Sonnino perché ò prigioniero del giolittisrao, pjnciU3jone ul. q„aiChÒ radicale CSaechi, Pamta!l0 oa aitrj); perchè questo Ministero in pari grado del Ministero Sonnino non poIrebbe reggersi che con l'appoggio dei gio«Ulani, che costituiscona la maggioranza deila Camera e si troverebbe di fronte a que- sto dilemma : o presentare alla Camera quul- cl](., ,.jforrna *ocjaie ordita e combattere la malavita parlamentare per essere rovesciato subito, o venire a patti con la malavita modesima, nel quale caso trascinerebbe nel tan la propria bandiera e le speranze che wvc dalia Camera attuale e trasoortare il dibattito dei Paese, aver fede in esso, dargli, aa esempio, un programma altamente afferpiato e voluto, agitare vigorosamente le masse in vista di una profonda riforma eletto rale che rinnovi la Camera attraverso anche elezioni fatte secondo la lettera della co ,? non pm COn ™™1 Cnmm°SI 6 ' j , , JJ» panra ueJJ erene L'ApvmW, in un articolo dell'Ori. Bfesolati, considera invece semplice e chiara la situa zione. L'articolo ò intitolar/): Il volo del sop?p ji i^ostio, di una semplicità ed evidenza cristalline. Il -Ministero Sonnino, sorto sen za diffidenza e preconcetti, accolto senza o Utilità sistematica, é parso a noi una soecie Paese ancora ripone nell'Estrema Sinistra; S(,nza (;0]ltare ^ d- quesk) fan?Q parecchj snr.„zzi colpirebbero anche quel gruppo seeialista che non avesse separato tiene la prr pria responsabilità da questa corsa monchino di arrivisti. Ergo, il gruppo socialista e possibilmente rintera Estrema dovrebbero °l'l'orsi a tutti i Ministeri che potranno sor- di Ministero di affari, da giudicarsi, volta a volta dai suoi atti, dalle sue manifestazioni politiche. Il- caso ti la necessità delle cose ha vo- luto che la prima grossa questione, porta a atta Camera dal Gabinetto Sonnino, fosse J'^prta la questióne dei; provvedimenti per industria marinara, o la questione esaminata in se e nei suoi rapporti, con l'economia e conia finanza del Paese, ci ha trovati .contrari. Per questo l'opposizione nostra di oggi non è una esitazione: le esita- zioni si manifestano quando, dietro i dubbi fu\ìa bontà tecnica di un progetto, si profila tutto un programma politico, che occorre ad ogni cost'0 salvare do», Iiaufragio: ma frunle parte del programma del Ministero Sonnino ò siffattamente cosa nostra da farci obliare (e non li oblieremo mai) i supremi interessi economici del Paese? Basta porci questa do- manda per fugare ogni possibile esitazione. Certo che il dubbio e le incertezze possono SOrgere anche dalle incog paura dell'erede è quale! _ ge Bettòlo: esse possono tormentare il peti- ignite di. domani. La qualche volti più forte deiravversione al moribondo; ma tali paure non possono albergare in noi. Esse possono angosciare l'animo di quei fedeli a Giolitti che. per obbedire al loro capo, si preparano, magari riluttanti, a votare il disegno di le siero di quei moderati, che vedono in una vittoria dell'Estrema i prodromi della line del mondo. Ma noi siamo troppo fiduciosi nelle nostre forze e nel nostro avvenire per subordinare al pauroso domani gli interessi zi; anzi, diciamo di più: noi credia- de!lY>t ino che sarebbe tradire gli interessi del Pae se. se, convinti, come siamo, che il diseguo Bettòlo e un cattivo affare per lo Stata, do vessimo tollerarlo per piccolo o grandi op- portuIlità di parte. Salviamo il Paese da Unda„n0 prossimo, immediato e reale; pen sereino poi a difenderlo, se sarà il caso, da nitro lulnàceie lontane ». Jl nttuTO T. _ ,, . ... , Ljg- ^f^o meim'^Uve'Sèi^ spacciato il Ministero, ed esamina, nel suo articolo sulla lla'jiuue, quale sarà il nostro futuro colitico. L'on. Coinaiidini osserva: ".*on è possibile liberarsi da un incubo: cioè, ili ritorno dell'ori. Giolitti o del gioliltismo, che sarebbe anche peggiore cosa, al governo ili Ila cosa pubblica; sarebbe, senza fàHoj una grave iattura per il Paese, per la democrazia; una iattura, che non sarebbe facile certamente di evitare, emiro la quale ^irebbe dovere prepararsi a'combattere con ogni possanza, e peggio se ai giolittiani dovessero accompagnarsi i radicali. Da lungo tempo si parla sottovoce di questa possibi lità.: anzi, ad essere sinceri, fin dal giorno in cui l'on. Giolitti discese le scale di Pa lazzo Braschi, si disse allora che l'on. Giolitti avrebbe tentato di rifarsi una verginità politica con t'aiuto dei gruppi demoerati■0 e radicale, e che li avrebbe condotti ;il era l'intenzione dell'ou. Giolitdi una semplice diceria messa in giro per saggiare il terreno? Non patere 'ei-u v'era tj., ^ ^ traflava i dato saperlo. In ugni modo, questa voce im.eblie mVa j| confronto dèi fatti, se davvero ,a concentrazione della Sinistra significasse j| raggruppamento della falange giolittiana te Sinistre democratica e radicale. Gin- yerebbe questo ai radicali? Non mostrerebbe invece cho in alcuni almeno di essi il desiderio di afferrare il potete é più forte di ogni altra ispirazione? In certi casii ed in eterte condizioni sono la coerenza, la dignità, che possono solo consigliare. In Parlamento, e facile die si confondano, in certe ore, i suffragi di parti politiche, che sono •tal terreno positivo agli antipodi. E' per questa inesorabile situazione di cose che potrebbe accadere domani o fra quindici gior- ll^ljlic CIUUÙUPIC O'UKiHJ IJ 1 1 ti. OU1UU1U1 ^ 1 U l - ni che i nostri voti si confondessero con po¬ Irebbe significar il giolittismo, o queUi, che a noi a salire, con gli avversari di ieri, al notere? Se c'è qualcuno che lo pensa, é bene che sia Un da questo momento disilluso. Ora è fa- quelli dei seguaci deli'on. Giolitti. Ciò desiderio di far assoluzione preventiva di più affini, si preparassero •ile immaginare quel che avverrebbe della sostanza del programma radicata nel caso di una i ofilizìoiie ili elementi che fin qui, nella grande maggioranza, hanno mostrato .li aver solo di mira il potere, un solo tatui lo: quello delta propria conservazione». risorgerò Con. Comandini conclude, dichiarando che i deputati repubblicani rimi sono disposti a tollerare alleanze e connubi, che non sarebbero giustificati se non dal desidèrio del potere. L'ex maggioranza e, k «ne cori-enti 11 Corriere d'Ita/ta ..riconosce-clic la situazione del .Ministeri) ò gravissima, «il rinvio di ventiquattro ore del discorso Bettòlo non significa cei-tamcnte che la situazione si sia modificata sostanzialmente: resta, infatti, tutta intera la sua. gravità, e si può anzi credere che nei riguardi della posizione del Mini-stero essa vada peggiorando, perdio ormai la corrente dell'Opposizióne sembra, trascinare anche quella parte dell'exMaggioranza del partito giolittiano, che! pareva più risoluta a lasciar compiere all'oli. Sonnino il suo esperimento, «in prova di -i,ci?.' ecco quanto dicevano ;og-Ti alcuni deputati, che fino a ieri erano.fra 1 più risoluti avversari del proposito arrossivo contro d Ministero, c che oggi !dentarono, non meno di noi, questa inipa- jzienza di crisi. Per spiegarsi la situazioiie,|a cui siamo arrivati, dieeva.no questi deputati, bisogna ricordarsi che l'ex-Maggioranza, arbitra di essa, si può dividere in due frazioni: quella che ha accettato lealmente l'esperimento Sonnino, e vorrebbe che si compisse, e quella, più legata ail'on. Giolitti, che, nonostante le raccomandazioni del suo capo, non può tollerare che resti al Governo il suo avversario, del (piale ricorda gli attacchi contro il progetto Schanzer e l'ailleanza con l'Estrema, per abbattere il Ministero Giolitti. L'attesa del progetto Bet- tòlo, ha paralizzato per qualche f«mpo \<i tendenze di questa frazione, e in più occftJ stani l'ex-Maggioran/.a quasi intera appogv gin e salvò il Ministero Sonnino; ina il progetto Bettòlo all'esame, e risultato diverso da quello che si attendeva: il concetto suo fondamentale, quello della marina libera, estato abbandonato in gran parte: «iuino' ancora allo sovvenzioni con condizioni migliori e peggiori di quello del progetto Schanzor, e con tutti i guai delle aspirazioni regionali e simili: il progetto, quindi, non incontra a puro va zioni, né simpatie, e questo fatto, messo sopra tutto in evidenza, d'alta aceogilienze fatte alt discorso Schanzer, ha roso irrefrenabile la tendenza, della frazione giolittiona, che e, ormai, assolutamente decisa, di votare contro il Ministero, indebolito ancor più dalla soluzione data a quel problema, per il quale era sorto, c dal- qua- le almeno ripete le sue origini. Che cosa fa ,.k ora raltra imzmne dell'ex-Maggioraiiza* Kssa avrebbe voluto passare già alla discus siOT1Q rlfipll articoli, per apportarvi gravi e sostanziali modiltc.azioni; ma voleva, evitare nssrjiutame„te una nuova crisi. Oggi però, di fTr)nle ai pericoli ai quali si esporrebbe dividendosi l'ex-Maggior.mza, v'è chi chiedo se non sia necessario agire d'accordo con la frazione più giolittiana, per impedire che il Ministero sia rovescialo da una alleanza giolittiana-radico-socialista, la quale preluderebbe alla formazione di un Ministero Sacchi-Pantano. L'ex-Maggioranza, rimanendo compatta, renderebbe ciò impossibile, e forse questa nuova, dolorosa lezione poi Irebbe far cessare il dualismo sui banchi del Centro e di Destra, che non ha più ragione di esistere ».

Luoghi citati: Alba, Genova, Roma, Torino, Velletri