mila con una vofazioee nu 1 brIOia Q8J per mancanza del numero

mila con una vofazioee nu 1 brIOia Q8J per mancanza del numero La battaglia sull'elezione di Gioia del Colle finita con una votazione nulla per mancanza del numero Una seduta tempestosissima — Violenti invettive dell'Estrema all'on. Sehanzer Un appello nominale e una votazione segreta (Per filo diretto e per telefono alla STA IVI P A.) R 24 ( l Montecitorio presenta l'aspetto delle grandi'pU.n.l. _. . .... . .. I pRoma, 24, sera, (grsgHms(riornate, essendo generale l'interesse per la di scussione dell'elezione contestata dell'on. De Bellis nel Collegio di Gioia del Colle. Non è più una questione morale e politica quella che viene dinanzi alla Camera ; quindi molti curiosi stazionano sulla piazza di Montecitorio. La ricerca di biglietti delle tribune è stata febbrile. L'aula ha un aspetto imponente : le tribune sono spaventosamente gremite ; predominano le signore; sono presenti tutte le personalità parlamentari. Il settore dell'Estrema è addirittura rigurgitante. Presiede l'on. Marcora. Lo seduta comincia alle ore 14,5. PRUDENTE, sottosegretario alla guerra, risponde ad una interrogazione dell'on. Buonan|io, sottoscritta anche dagli onorevoli Faustini, Carboni-Boy, Fusco A., Gargiulo, Morgari, Dentice, Bissolati,. Lucernari, Guarracino, sulla opportunità di lina modifica del regolamento 10 dicembro l'JOS, relativo agli operai dipendenti rial Ministero della guerra. Dichiara che, esaminati i reclami degli interessati, furono impartite istruzioni che varranno certamente ad eliminare qualsiasi inconveniente. Se ciò non dovesse bastare, si procederà ad una ispezione presso i varii stabilimenti. Se poi. nell'applicazione, risulterà necessaria una qualche modificazione nel regolamento, il Ministero non mancherà di provvedere. •BUONANNO afferma che soltanto una diligente ispezione, cui dovrà necessariamente seguire la riforma del regolamento, potrà dar modo di riparare alle ingiustizie commesse. Raccomanda che nel preparare la riforma siano sentite le rappresentanze de^rli operai organizzati, si abbiano presenti i voti da loro manifestati nei Congressi e si abbia il dovuto riguardo ai legittimi interessi dei capi-operai. Per gli impiegati privati CODACCI-PISANELLI, sottosegretario all'agricoltura, risponde all'on. Montù, che chiedo se non si reputi opportuno estendere il beneficio del probivirato agli impiegati privati e concedere loro l'iscrizione alia Cassa Nazionale di previdenza. Dichiara che con un disegno di iegge, già presentato, si estende al coromercio> l'istituzione dei Collegi di probiviri. In quanto' all'iscrizione di questi privati alia Cassa Nazionale, osserva che la ìeggo vigente e la giurisprudenza del Consiglio d'amministrazione della Cassa, ammettono all'iscrizione i commessi di negozio che attèndono alla vendita e i commessi di studio quando attendono a lavori di copia e di scritturazione, siano a coturno, o a giornata. Ma le circostanze alle quali si portano questi criteri non sono facilmente accordabili; spessa l'ammissione viene cosi a dipendere dal modo in cui il padrone rilascia il certificato ; indi incertezza e sperequazione. Ma sarà bene eliminare con norme più precise, ed a ciò si provvedevi appena dovranno presentarsi altri ritocchi alla logge regolatrice della Cassa Nazionale. MONTI)' dà lode al Governo per avere proposto l'estensione del probivirato al commercio. Dimostra la necessità di concedere l'iscrizione olla Cassa -Nazionale a determinate categorie di impiegati priveti. e confida ohe vengano sollecitamente presentate le promesse modificazioni alla legge riguardante la Cassa Nazionale stessa, per morto che possano soddisfarsi le legittime aspirazioni di questi benemeriti lavoratori {bene !). Interessi militari PRUDENTE, sottosegretario alla giuerra, risponde all'on. Callaini sull'obbligo ai Comuni di fornire gli alloggi olle truppe soggiornanti o pernottanti nel loro territorio. Dichiara che riconosce equo il desiderio dei Comuni d'essere esonerati dàll'obbligo dell'alloggio gratuito alle truppe. Prima di presentire le opportune proposto legislativo il Ministero dove però calcolare esattamente le conseguenze economiche delle riforme, ed a questo attende presentemente. CALLAINI s'augura che sia sollecitamente presentato il disegno di legce annunziato, trattandosi di abolire osieri Unito più Ingiustificati, quanto gravano diversamente sui Comuni di varie regioni, non essendo ancora la materia regolata da disposizioni uniformi. rItesrddecCsEfGcmaa&mpDLzdMlsedde|to5èg«teìtó' ^ÌS"Wtóì^m^è'iy^BN^l dice. „ Le cose 5j gono sv0„e nej ierminl| i seguenti. Nello scorso agosto si doveva procede i ro. all'appalto per la fornitura della pasta per il. (corpo d'armata di Genova. Si tratta di una foH- , la guerra, circa 1 annullamento delle licitazioni! per appalto di pasta indette il 9 novembre 1900 i dalla, iDirezioue di commissariato militare del'IV Corpo d'armata che ha sede a Genova, a la] conseguente aggiudicazione della fornitura a un i industriale a mezzo di trattative privalo. I Risponde anche a questa interroga zione il sot- Per un appalto Vivace e interessante riesce lo svolgimento dell'interrogazione dell'on. Canepa al ministro dei- I nitiira ingente, cioè di 120.000 quintali all'anno, La Direzione del commissariato di Genova ri;cn(eM ana aitre direzioni a quale prezzo fosse pagaia la pasta per gli altri Corpi d'armata. Venne risposto che il prezzo era dalle ìi alle , <-re ai quintale. In seguito a ciò,'a Direzionedel ; commissarialo di Genova decise di aprire l*ap-1 ■• pidto. Nel frattempo però la Ditta Gallo, ai-: buale appaltatrice della fornitura, propose al Ministero della guerra di rinnovare l'appalto of-' i frendo una diminuzione di prezzo, cioè lire-H,n0 ial quintale. In seguito a ciò il Ministero della' pasta alla Diua dallo, dopo però essersi assidi- pnfn r» rij3 il ri r-n TT r\ n nn nulnitn nr-r>n»n I ,. guerra sospese le aste e affidò la fornitura dellai r ■: i -, . ' ' vpillsta pubblica, aveva assunto, se non un impegno: ™giuridico, almeno un impegno morale colle sei i HMW ""arriva munque, sarà ben stero della guerra, rato che il prezzo non poteva essere minoreInfatti, avendo richiesto alle sei Ditte die intendevano concorrere* alle aste gtiale ribasso fossero state disposte ad accordare, esse dichiararono concordemente che il prezzo minimo era di lire 41,50 al quintale. Ora, trattandosi di una ditta seria, del cui- operato il Ministero non ebbe mai a lagnarsi, si è preferito rinnovare il contratto a trattative private con la Ditta Gallo. Con questo nuovo contratto il Governo ha risparmiato oltre 200,000 lire ». Sorge a replicare l'interrogante on. CANEPA. Egli osserva: «Non dico che il Governo abbia: fatto male a rinnovare il contratto colla Dittai Gallo; dico che. avendo indette le gare per ia-i bene^d'waftnalfif m£Tìrra prima di a>vri^ rtellVlste ì rra, prima ai aprire tiene aste, ci pensi due volte, ma che. una volta aperte, le mantenga. Si dice che in seguito alle trattative , . . .... nJiì are ma Ridentemente Tevrebbe Salate ò stesso se ave^fmantenuto altre^ttaSrtffltóìSK?■amB^t^a^I&r&o poi S?^SffiW«i^tìttminzione circa la serietà delle Ditte efie si proponevano di concorrere alle aste, trattandosi di Ditte solidissime e reputatissime ». L'insegnamento religioso a ii i j- ut-i | nelle SCUOle Ol Pillano IX'CiFCRO, sottosegretario alla pubblica islru- zione. risponde all'on. Chiesa Eugenio circa le decisioni del Consiglio provinciale scolastico di Milano, autorizzante l'insegnamento religioso, nelle classi o.a e Co delle scuole elementari. Di- chiara clie esistono ricorsi anche contro altre de- liberazioni.analoghe a quelle di Milano. 1 vari: ricorsi furono riuniti, ì Comuni. ìuteres- sati furono invitati a presentare le loro deduzioni,. | Dopo di che la Commissióne consultiva prese in esame la questione e presento due relazioni, una di maggioranza, l'altra di minoranza. Queste relazioni non suiio ancora state ufficialmente comu- - - a di maggioranza. 1 altra di minoranza. Queste re- ideate al ministro. Quando lo saranno, «gli Kesaminerà e deciderà in conformila della giù- sazia e della te^ge L'imerrogante'7;HIESA sorgo a replicare e di- ce: — .Non è inutile che alla Camera sia ma- nifestata. almeno in questa occasione, la nostra opinione circa la questióne deU'istmzionc reli- giosa. La legge Orlando non ha lasciato dubbi;' le c&ssi aurata e sesta elementare debbono essere 1 escluso dall'insegnaménto religioso. Io credo che ! il sottosegretario all'istruzione, senza tergiversare. avrebbe potuto fin d'ora portare alla Camera la sua decisione in proposito; ma evidentemente egli, fu influenzato da qualche sua collega molto tenero verso i clericali. Alludo al sottosegretario ai lavori pubblici, on. Ceiosia il quale ha creduto di dover inaugurare la nuova linea telefonica di Albenga nel capoluogo, cioè del suo Collegio, col concorso dell'arcivescovo della sua diocesi (Urla, formidabili a Destra e al Centro, risate ironiche all'Estrema). Ceiosia guarda stupefatto l'on. CHIESA, il quale rivolto a coloro olio urlano esclama: « E' inutile clie urliate la Chiesa è e sarà sempre in dissidio con lo Slato. Ad ogni modo. noi. non vi chiediamo alcuna misura di r sia strettamente osservata la legge. orni, •ire )ressioneJLma"che I \1 Wtose ! all'istruzione, che è stato tenenteca- ! non vi dovrebbe essere bisogno di sug-1ti di energia. Si decida, d'accordo col razioni all'lCsireina ministro Dnnoo. sesta elementare bandire dalla quinta e dalla il'istruzione religiosa [apvro-1

Luoghi citati: Albenga, Direzionedel, Genova, Gioia Del Colle, Milano