Le gravi proposte della Commissione d'inchiesta per l'epurazione del personale della Minerva

Le gravi proposte della Commissione d'inchiesta per l'epurazione del personale della Minerva Le gravi proposte della Commissione d'inchiesta per l'epurazione del personale della Minerva ppLia sospensione degli organici - Un Comitato eoi pieni poteri Ha revisione dei titoli di tatti gli impiegati « n collocamento a riposo senza ricorso (Per telefono alla STAMPA) Roma, 22, ore 82. |E' uscita alle stampe la relazione della R. Commissione d'inchiesta per la pubblica i-jstruzione nella parte che riguarda il perso-j eli amatoria ghiotti scandali non trovo-! iormare sul delie opinione pubblio nelle linee che seg della burocrazia centrale italiana. ratra&eTto7'ùna"£na a, la quale potrà vedere Suonò la pittura fotografica Incompetenza e antagonismo il morto rivoluzionario con cui si reclutò il Dersonale hi Sàtó^tìà^ S di mc^ve- Sf sia n^'Sòr^alnwieKani^ n fnii',..r,fnnf si- 'ri ìli fm Sin fva di ministratone sia negli impiegali na ai 1 , ,', „ -, M„„i+ri „ii„„Hi7ionp La Commissione, ni beguito al audizione munerosi funzionari, na potuto consta- are ì seguenti ìenomeni. «Lo Visonodcicapisezion.ee deicapi aiM-sione ì quali non mutuei competenza P^iui-, rigere, ne autorità per farsi obbedire, linei- roguti sui servizi loro affidati, hanno rispo- eto con vaghe q astratte generalità: invitati a specificare, alcuni han detto cose da ri- velare una scarsa e mal sicura coiioscenza SaUa^Conmllss^ ra alia commissione ai ìivoigexsi a qu«=iu o quell altro impiegato loro dipendente, che avrebbe potuto dare-maggiori ragguagli; «2.0 Alcuni impiegati si son fatti una spe- cialita, e si direbbe quasi una ■privativa, jdel servizio cui attendono, e mal tollerano che altri se ne ingerisca, se anche in defì- nitiva ne abbia la responsabilità. 1 superiori.j o non vedono, o, se vedono, lasciano corije- re e vi si accomodano, e finiscono col dism-: teressaréene e talvolta col dimenticarsene, iCosi nei gradi medi e inferiori della gerani Cina sono spuntati qua e là dei posti di- rettivi ed autonomi, e, parallelamente ai po-j sti, è venuta su una categoria speciale di ! ■ impiegati ohe si potrebbe chiamare degli!indisi>ensabili o degli insostituibili: ancheii'on. ministro Rava Ini detto alla Commissione che, se alcuni funzionari fossero amimalati o impediti, non vi sarebbe chi sapesse o potesse fame le veci, e i servizi dovrebbero arrestarsi; «3.o Nelle grandi Amministrazioni c'è sempre, sebbene più o meno Intente e dissimulato, un antagonismo tra gli strati alti e gli strati bassi della burocrazia. Questi spingono per far carriera, quelli tengono per non essere eliminati. Ma allo. Minerva, oltre questo antagonismo generale e comune, va ne sono altri particolari: v'ò antagonismo tra gii impiegati assunti in .servizio mediante concorso c quelli assunti senza concorso, tra gli impiegati forniti di' titoli, accademici e quelli che ne sono sprovvisti, tra i laureati in giurisprudenza e i laureati in lettere, e v'era prima anche l'antagonismo tra gli impiegati tecnici e gli impiegati amministrativi, terminato ormai con la disfatta dei primi: «io Le relazioni degli impiegati con la stampa politica sono molto frequenti e numeroso. Tutto ciò che si legge nei quotidiani contro l'Amministrazione viene quasi sciripro da impiegati del Ministero. Ora queste relazioni hanno, contribuito a rendere più salda e spessa l'atmosfera di.cospetto che avvolge la Minerva. Vi sono stati dei periodi in cui i giornali non si aprivano, come ha detto taluno, senza trepidazione. Ogni giorno erano accuse nuove, edi osmi giorno era uno studio affannoso per rispondere o parare i colpi. E forse si sapeva pure d'onde i colpi venivano, ma nessuno osava dirlo pubblicamente, forse perchè nessuno voleva rinunziare a un mezzo di difesa che alla occorrenza o in casi estremi gli appariva come il solo che gli sarebbe servito; « 5.o Gli impiegati buoni non difettano al Ministero e sono anche più numerosi che non si creda generalmente. Ma alcuni non si trovano in posto adatto, altri sono adugginti dalla mala compagnia e tutti poi soffrono dell'angustia dei locali e del disordine degli; uffici. Esemplifichiamo. «Vi sono degli impiegati d'ordine adibiti a funzioni proprie della carriera amministrativa, mentre potrebbero e dovrebbero prestare opera utilissima negli archivi i quali vanno male. « La ricerca delle carte in archivio ordinariamente è lunga, spesso fastidiosa, e talora non approda. Dato l'ordinamento dei' servizi, il quale a sua volta 'determina quello degli archivi, le carte, anche se riguardino in complesso un solo affare o un sol gruppo di affari commessi sono frequentemente divise in fascicoletti parziali, sparsi un po' di qua e mi po' di là. Un fascicoletto con liene una notizia, un altro ne contiene un'altra e cosi di seguito, se per rispondere ad una lettera o prendere un provvedimento occorre attingere più notizie, è necessario ricercare ed esaminare ogni fascicoletto; non di rado, quando si crede di averli visti tulli, è sfuggito proprio quello che più degli altri si sarebbe dovuto tener presente o conteneva il dato decisivo. E così avviene che spesso gli uffici si contraddicono, quando non avvenga peggio, che lo stesso ufficio contraddica oggi ciò che ha detto ieri. «6.o II sentimento di disciplina non é etato mai rigoroso alla Minerva; anzi si può dire che. d'ordinario, vi sia stato fiacco. Chi non su per esperienza propria quanto costi conquistare e mantenere con le proprie forzo una posizione, ma la posizione deve al favore e al beneplacito altrui, è poco incline a tollerare il freno dell'arte e delia legge. Ciò che u lui importa non 6 tanto l'adempimento dei propri doveri, quanto il conservarsi il favore di colui che lo portò su e il pro- cacciarsi nuove proiezioni. L'on. Ciuffelli ha^detto che gli impiegati del Ministero, anzi che. essere soverchiamente arrendevoli ai vo- leu elei superiori, come e lama cne sieno, vi sono bene spesse, recalcitranti, ed ha sog- giunto di uvei- dovuto sostenere una fiera lotta per ridurli alla obbedienza e alla di-;scipUna: Ma forse è vera l'una cosa e l'altra: :ima schiera è troppo ossequente e un'altra',troppo poco, a seconda del grado di sperane' |za o di timore col quale ciascuna prevede <> giudica l'azione dei capi; e le parti si' avjvicendano come muta il vento. j La poca sincerità dei personale ^ ! « Un ..Uro giudizio sul personale si può de- dalia Commissione, il direttore generale di- oovam celesta ^%^h^J^ V» »nalniente da sé le ricerche negli atti e le minute dello risposte e soggiungeva: «Così «ho creduto di fare per diverse ragioni e -( sopratutto per esser sicuro della esattezza 1 o di una clientela rande oriSrf«iimporta^ da nmtewi* mmprin nnn ha «ni,l/.V.o. ■ ^S^^J^^-^*1?^1 e &'°«WMvalere per mezzo di uomini politici; ora hanno invaso tutti i gradi della, gerarchia amministrativa e bene spesso si fanno valere direttamente. Anche gli uscieri hanno ililoro piccolo circolo di favoriti. A cotestoil " *.deV,'.1 sinceli,tù- delle informazioni da dar- "*}■ dl>oravolo Commissione, nonché peri "discarico della mia responsabilità perso-; i,nn,en- In »»rc P«*' ciò vai quanto dire: 10 non m, Mo dej mjd impiegati e „er ca. Prirm> le spalle faccio le cose da me. „Qua8,0 giudizio e piu grave deg]i altri 11on ^ per fl mo oontenUto. ma anche per . l'autorità e la serietà della persona che lo ha pronunciato. Che l'esattezza non fossa , soverchiamente in onore alla Minerva si sapeva già « le prove abbondano. Che in fai- (o di Sjncerità. vi fosse qualcosa a desiderare u |mnIU Jo sospettavano e per vari indizi si pnteva anche argomentare- ma ora è la na-i roIa (]i ,,n .,|to Q s(Jmato' funzionario Jhe " fospelto e. «». TfTlsce qunsìi gra^0 di certezza, anzi più che la parola è H fntt(1i rtapp0iohf, j[ direttore generale non a sobbarcarsi a un lavoro che altrove sa,.ei,be stftto compiuto da un secretano con ji-oiyitnaa-ia revisione del capo sezione. | . ... „. , ' " Ministero delie clientele j «Come si sia potuto giungere a tal punto,, è inutile indagare: meglio ò agire. Pure : qualche osservazione generale può servire ' idi guida. Il Ministero della pubblica istruzio-1 i ne ha una caratteristica propria: quella del-1 le clientele. Ogni impiegato del Ministero è!j centro ! non !duno da proteggere quando non ha qualche-;idun altro da combattere. Una volta le clien-|modo tutti i difetti della politica sono stati trasferiti neirAmministrazione, con questo di più e di peggio, che l'insidia è maggiore, meglio dissimulata, e più difficile a scoprire. Se un favore aia fatto, se un atto irregolare sia compiuto, si grida sempre contro il ministro reputato autore di ogni soperchieria, e non di rado il ministro non è stato che uno strumento inconsapevole in mano a qualche impiegato che ha predisposta le cose in relazione ad un fine personale che intendeva raggiungere, ed ha tutto calcolato e tutto aggiustato in modo da non essere veduto nè sorpreso, quando pur fosse sospettato. « E poiché le cose stanno cosi, non è a far meraviglia che il direttore generale scriva nlla Commissione nel modo che innanzi è riferito, ed abbia cosi scarsa fiducia nei suoi impiegati, che, là dove non si trattava nè di risolvere questioni, nè di pigliare provvedimenti, ma solo di raccoglier notizie, egli abbia preferito di far tutto dasè ner tema di essere tratto in. errore, o peggio in inganno. I nodi erano per venire al nettine, e coloro che li avevano stretti potevano avere interesse a deviarne il cammino ». La curiosa composizione del personale Del resto, non è da meravigliarsi dell'anarchia che regna alla Minerva fmando si rifletta al modo anarchico con cui si è costituito il personale. Nella carriera amministrativa si verifica anche in questo Ministero ciò che è apparso in tanti altri : e cioè che il grado non è in racrione diretta, ma in ragione inversa della coltura. Scrive la Commissione: «Il maggior numero dei funzionari forniti di laurea ed assunti in servizio mediante concorso si trova negli ultimi gradi della gerarchla. Nei gradi medi e negli alti abbondano invece gli impiegati sforniti di laurea, entrati in carriera per libera scelta, passati non di rado dalla categoria di ragionieria 0 di ordine a quella amministrativa, in forza di una di quelle tante clausole di sistemazione contenute nei vari organici ». Quanto alla composizione del personale di ragioneria, ecco un altro rrazioso Quadretto di ambiente: «Soltanto nove impiegati sono muniti di diploma di ragioniere, 'che è titolo proprio delle funzioni da essi esercitate; gli altri sono fuori posto. Si notano fra loro persino un maestro elementare e sei persone non fornite di alcun titolo di studio. Soltanto due impiegati conseguirono la promozione mediante esame. « La legare del 30 giugno 1908, ». 304. ha portato a 51 il numero dei funzionari di ragioneria; ma non è stala ancora eseguita. I posti vacanti sono 21. Un concorso bandito pel novembre 1909 non potè aver luogo a causa di disordini scoppiati nel giorno e nella sala degli esami. Al difetto di personale organico si supplisce con straordinari ed avventizi ». "Hlc Flint leones !, Così incomincia 'a Commissione il suo cartolo sul personale d'ordine, la quintessenza, Vhigh life del disordine amministrativo. Di tali impiegati « si è detto tutto (mando si sarà detto che in parte sono stati as-!sunti per libera scelta, in parte p«^ri^teno da straordinari e in parte dà sott'uffi- ! cieli del regio esercito. Nessuno di loro hJmai fatto esami. Alcuni non hanno titoli di studi, gli altri ne posseggono, ma fra i più svariati. Alcune nomine fatte da'U'ono- revole Nasi vennero impugnate avanti |a ^y Sezione del' Consiglio di Stato ed an- nuIJàte; ma più tardi'si trovò modo di ri- - farle». ,, Dove le condizioni del personale hanno - men lieta influenza, è nell'ufficio di ragìo- neria. Questo servizio non è andato mai be- ; ne, ma ora che è diventato di capitale ini- : portanza, va. si può dire, ancor più stenta- ', temente. Già per .fi passato non era stato 'mai preso sui seno: si seguiva una pratica . nella quale gli espedienti e le apparènze tenevano troppo spesso le veci della conoscenza e della verace osservanza delle leggi. Ma, ^ tentare e quelle suginnsegnanti medi, tut te poggiate su meccanismi contabili_cpmpli- -ó"[f 1M6 e U 1907 wnti impie ^rl^^Ja^&iimtó^àÌ gionlcro t ' all pur tra le difflooltà. c °uovo le'™i(Jle strettezze del tempo e il di {etto di mczzi e 00ngégni appropriati*, pre 1 starono, come continuano a prestare, utili quando vennero le leggi sull'istruzione efle-1 ntqnonnGqstplmpiegati radette ssn.lo confermano consiglieri della Corte dei Conti, in conversazioni private, avute coii qualche commissario, e, del resto, la Commissione ne ha le i?m,W Si lavora sempre all'antica maniera, ■ .ul ItUe una c.?s" mu cn€ sla' tanl° CI M "il Personale d'ordine è nel suo Insie i chiave di vòlta deì regolare" andamento'dei l servizi. Questa cosa non è bene compreso me disadatto e svogliato. Nelle Amministrazioni pubbliche, diventate così vaste e complesse, la regolare tenuta delle carte e la" servigi.'il Ministero del tesoro aiutò anphe isse e mandò alla Minerva quattro suoi ; impiegati a dare una mano nei lavori più difficili, o ad insegnare, come disse alcuno, in C[Uu| modo -, dessero impiantare e te- nere certe scritturo. Non bastò neppure que- sto, e si dovè discentraTe la ragioneria i .statuendone una sezione nella Direzione ge aerale dell'istruzione primaria e un'altra ih duella dell'istruzione media, espediente anche questo reso necessario dallo circo stanze, ma che non potrebbe durare indefi unitamente senza turbare l'ordine delio f mi zioni e delle responsabilità, e senza confoniderc controllo amministrativo con quello contabile. i La "re*ina P^bationum,. „ .. , . , , " Lon tutto cl° le cose sono ben '""S1 tU1" raver r«Keiunto solo una relativa regolari- !£' 1 .ri1ievi c,elI.a relcizl°n« finanziaria lo |dimostrano ampiamente, , Vrove in casa sua, da poi che nella corrr ' sp°n(lenza riguardante VAmministrazione 1 dcl °- ver ll ,servizl° dn,la Commissione 1 ""'«■■«""a, spuntano talvolta delle cifre, !cftc non trovano nessun riscontro nei docu;" ,.à SCmr,re un altro Òhe, npnwri'* mvree |„aré P 1 0 Lhe Pensera a coireg- maoIigUSs«lsmcippLadspdcs!„,« te~/?^iine^%9, ! Z J??n ' • ?" Jvednle °e,.l'.llAe. vla il?*ni° umJ l^ità di progetti, "rrlva n Porto e S" giov e complesso ed oscuro. L sessata di questi fatti e chu alla Minerva, la quale non ha ancora un archivio, che sia solo per approssimazione degno di tale nome. Manca un protocollo generale, manca un sistema certo, razionale e possibilmente uniforme di registrazione e custodia, e mancano, bisognu pur dirlo, i locali adatti. Molto è commesso alla memoria degli impiegati, e se l'impiegato è assente o smemorato, nessun altro è buono a raccapezzarsi nella selva delle carte. I casi di dispersione sono frequentissimi. Quun do una carta di' una certa importanza non ai trova, si usa dire che l'ha portata con sè il ministro uscito di carica e non ci sì pensa più. 11 fatto è vero in alcuni casi, ma più spesso la carta è smarrita e talvolta ritorna alla luce quando nessuno la cercava. «La corrispondenza in arrivo è aperta ordinariamente da un usciere, il quale la distribuisce agli Uffici competenti. Duella in partenza difetta sempre di qualche cosa. Ora manca la data, ora la firma, ora manca il numero di riferimento, ora il numero de gli allegati. Si dirà che coteste son piccole cose, e sia: ma son queste piccole cose che rivelano se vi sia una disciplina di lavoro, e dall'osservanza chi queste medesime niccole cose dipende, assai più che non si creda, che gli affari procedano speditamente, senza intralci, senza dubbiezze e senza perdita di tempo. Il cancro roditore L'istituzione della Commissione d'inchiesta ha dato luogo fra il personale della Minerva a un fatto umoristico : tutti hanno sperato un aumento di organici! Su questo punto la relazione ha delle pagine veramente scultorie per rappresentare questa piaga segreta di tutto il nostro ordinamento statale. (c Ormai in Italia — essa dice — come del resto hi tutti gli Stuti nei quali la burocrazia è ordinata sul sistema della carriera, non si concepisce più un riordinamento dei servizi pubblici se non sia associato ad un aumento di personale. Ma in Italia vi sono dei fatti peculiari. Noi non sappiamo fare una legge amministrativa se non moltiplicando la casuistica ed i controlii, la quale cosa rende necessario un lavoro burocratico spesse volte enorme e complicato, con questo di più e di peggio che il risultalo utile è' non di rado notevolmente inferiore allo sforzo. I denti dei leoni « Talvolta persino le leggi sono fatte a disegno, per rendere necessari la creazione di nuovi organi e l'ampliamento di ruoli. Non è il caso di addurre esempi, ma ormai si sa per esperienza che la burocrazia, quando .non procede rapidamente come vorrebbe, o inventa un bisogno che non c'è, o ne esagera uno esistente, o pone gli addentellati in una legge, o ne aggroviglia un'altra, e fa tutte queste cose, unicamente per aumentare icvztS«ecmc■ccenil ;V^wSlìudettr^^ito étolKIicrazia ma un impiegato solo ,1 quale, es- sendo beneviso al ministro e intendendo far- ne prò e non volendo perdere l'ora, studia ed almanacca riordinamenti ?d alcuni organici col nome favorii "to al quale profittano. «Ora finché si faranno leggi di tal genere non Vi sarà personale che basti. Finché i mi- nistri, anziché far leggi ad ogni eosto, non si persuaderanno che è titolo onore,, e dovrebbe essere perde il bene amministrare, non si remora agli ampliamenti di oigànicì. È fin- .che prima di far leggi non siano stati bene nell'illusione che dia frutto, finiremo col buttare il danaro dalla finestra. « La burocrazia non vedo altro rimedio a questo stato di cose che aumentare il personale. Così essa persegue, consapevolimente o no, il proprio interesse corporativistico e non ò da fargliene colpa. Ma la Commissione non crede di porsi sullo stesso terreno. Già nella relazione finanziaria è indicato q'ia e là in qual modo alcuni congegni possono essere semplificati con economia di tempo e di spesa, e con vantaggio della oosa pubblica. Ma qui si dichiara nettamente end la Commissione non saprebbe nò proporre nè .pstudiati i fatti da regolare per modo che si msappia dove si voglia e si possa andare, noi'snon ci salveremo dalle sorprese o spesso,Id'idtemento degli organici attuali. Ciò che occorre I palla Minerva è di migliorare il personale, : "ossia di rinnovellato in buona parte. Fatte! dIr .debite eccezioni le tamii non snn nnehe *il ucuite eccezioni, te quali non son pocne,, gli impiegati del Ministero hanno scarsa, Ut nudine e 1 assiduita al lavoro scarsa la zSifc ^drSU /^\ conoscenza delle l*8&h\gspecialmente contabili che debbono applicar |«re, hncco U sentimento delia responsabilità.. |-,«ò<j tutti lavorassero effettivamente ed a- dlacrementc cinque sole ore al ryionio delle asette cui sono obbligati e se il lavoro fosse flmeglio coordinato, il difetto del personale gche ora quasi tutti lamentano sparirebbe didincanto. | b« Il rendimento in lavoro è diminuito dalla! Spoca e mal sicura conoscenza che molti im- vpiegati hanno delle leggi e dei regolamenti.1 sLa Commissione nei suoi interrogatori, che a volte erano dei veri esami, ha avuto modo ldi accertarlo. Ad alcuni impiegati, preposti aspecialmente a tal servizio, chiese come si aprovvedesse alla liquidazione e al pagamento sdelle quote d'iscrizione spettanti ai liberi do-|ccenti universitari, e nessuno seppe dirlo, lsebbene la cosa sta testuale nel regolamento! cuniversitario in vigore. l«Gli esempi si potrebbero moltiplicare, ' sima si cadrebbe nella .monotonia Ormai le zcose fin qui dette dimostrano senza più prò- Uve che alla Minerva se personale che è urgente zione non si ottiene ingroo= la falange burocratica ma epurandola di ctutti gli elementi! che l'hanno perva S^ne^H mt»t t^A&^t «ft-ftalinf^MoT£fii J^SSS?* ! , ! 2 ÌnÌ'„0e„0^ f«cm .acquiescenze e le col- ilirl? l-\yis°VfC» m- 11 eenso della responsabilità e della disciplina, i in itivi taPi-ti «ri in^nn^'r « P in mnra » Ititi o h i =!tZ i rr,,.,! ~P< "^.L'epurazione « La Commissione dunque è convinta che il problema della Minerva è uno solo: quello dell'epurazione del personale. Ciò che ini- porta è di avere degli impiegati che sappiano lavorare e lavorino s dei capi che sappiano organizzare i servizi e dirigerli. Tutto il resto non monta. Le maggiori richieste di braccia non sono che dei luoghi comuni quando non sono degli alibi, e se mai venissero accolte, altro non si sarebbe fatto che aumentare la confusione e il dlsor-ldine. « Questo problema della epurazione del personale è cosi grave, ed imperioso che la fCommissione ebbe per un momento l'idea!subito dopo su altre basi, eliminandone co- loro che per una ragione o per un'altra non! dessero sicuro affidamento. Ma poi pensò ; che un provvedimento simile avrebbe potuto prestarsi a sinistre interpretazioni e portare mal colmo lo scompiglio in una Amministrar I zione già tanto travagliata; mentre gli stessih■risultati utili si sarebbero potuti ottenere! con mezzi forse più economici, certo meno'ciamorosi. L allora si delibero che, senza; ecioghere il Corpo degli impiegati, ne fossero'eliminati con una procedura rapida, tutti !coloro i quali, per difetto di cultura, eli ca- fiacità, di diligenza e scrupolosità o per il complesso delle loro qualità personali, non pono in grado di esercitare bene e degna- niente le funzioni loro affidate, e di esercir tarle sopratutto come i nuovi bisogni e i nuovi doveri richiedono e impongono. ■ «Ciò che non rassicura alla Minerva è'la compagine, e ciò è tutto quell'insieme re e di fare che ne od è così tenace e congruo ad ogni no ministrazione clic tal esperimentati ed autor.. servi altra via di uscita che sopprimere il -Ministero. Questo giudizio non'è da pren- dere alia lettera, ma esprimo in una forma cauta e, se vuoisi, anche paradossale il disagio della situazione e la inutilità di'un organo amministrativo che non amministra ed è così poco pensoso di sè e dei suoi do- veri da lasciarsi sfuggire oeni cosa di ma- cno, pur senza protestare ». ' iPer effettuare retrazione ,„ u .. . '. ,. in base a queslt convincimenti e accerta. menti, la Commissione ritiene iiidispensa- bile una misura straordinaria e la propone concretamenle così: «l.o Una Commissione di tre membri nominati in Consiglio di ministri fuori del' 1I18 persone dipendenti dal Ministero" deììa ■ ... Ministero- " ' iP T nrnpBrlÀri (viivn rfiVo."~m"o"<rf" 7\T,'ù", n^:n P10^ Staro? p 1 personale del «3.0 Le proposte della Commissione, u- t ria volta approvate dal Consiglio dei mini- V stri, diventano definitive e non sono sog- p rannÒ~coU^ quidare la pensione; l t«5.o La pensione così liquidata potraessere aumentata, per coloro che non l'ab-biano demeritato, di altre lire 500, o nello stesso decreto di collocamento a riposo o con decreto separato nei tre mesi successi- sivi ; '« 6.o I funzionari eliminati con meno di 20 anni di servizio saranno collocati in di- sponibilità con intero stipendio e per dueanni, decorsi i quali, se non abbiano otte-nuto altro impiego, saranno collocati a ri-poso ed ammessi a liquidare la pensionesecondo il numero 4.o, o l'indennità secon-do le leggi vigenti; «7.o il nuovo impiego non potrà maiconseguirsi nel Ministero della pubblica i-struzione o in uffici da esso dipendenti; «8o Nel bilancio del Ministero della.pubblica istruzione sarà inscritta la som-si ma di lire 300,000 (a calcolo) destinata e-oi'sciusivamente al servizio delle pensioni. in-o,Idennità ed assegni di disponibilità liquidati'in conformità di quanto precede ; « 9.o I posti che si renderanno vacanti per effetto dell'epurazione saranno copertr o mediante promozioni nel personale del Ministero, o mediante chiamata di funzao nari appartenenti ad altre Amministrazio ni dello Stato, comprese quelle dipendenti dal Ministero della pubblica istruzione, o mediante concorsi speciali per titoli ; « lO.o I posti di risulta negli ultimi gradi delle tre categorie saranno provveduti mediante concorsi pubblici da bandirsi in conformità delle le<r?i vigenti e fin d'ora 5 « 11.o I comandati saranno restituiti al le loro sedi; « 12.o Gli straordinari ed avventizi, non eliminati, formeranno una classe transitar ria, conservando ciascuno l'assegno atbia le, che sarà aumentato di un decimo ad) ogni sessennio a partire dal l.o gennai© 1910. Quelli fra essi che avranno ì titoli dt studio necessari saranno ammessi ai co ri corsi pubblici anche so abbiano superata! l'età prescritta ».

Persone citate: Flint, Minerva, Nasi, Rava Ini

Luoghi citati: Cina, Italia, Roma