La Conferenza di Padre Gemelli interrotta coi clamori e coi fischi

La Conferenza di Padre Gemelli interrotta coi clamori e coi fischi La Conferenza di Padre Gemelli interrotta coi clamori e coi fischi al teatro Balbo di Torino. I confini della cronaca italiana sono statifrequentemente percorsi in questi ultimi me- si, dall'eco dell'apostolato in difesa del- la fede, a cui si è consacrato con in- stancabile lena, il padre francescano A- gostino Gemelli. Le sue dispute accademia che nei consessi scientifici, le sue conferenze nei pubblici ritrovi, i suoi contradditori nei comizi, hanno suscitato dovunque ardenti di- scusslo'ni e vivaci polemiche, e chiamato a raccolta i militi più combattivi delle fazionipm politiche e religiose Non è quindi da stupirsi se anche nella istra città la venuta del pugnace frate Mi- nostra città la venuta del pugnace frate Mi- nore, è stata preceduta da una vivissima attesa Il circolo cattolico Cesare Balbo, 6ot- to i cui auspici padre Gemelli ha voluto «debuttare» nella nostra città, non poteva offrire alla cittadinanza una nota più pai- pitante di curiosità. L'argomento scelto, del resto, costituiva per sò stesso un amo di at^trattiva, inmiantochc se l'onera di CesareLombroso appartiene al patrimonio inteUét- luale del mondo, nella città nostra le dottri- nella sala del teatro Balbo convenne oggi una folla numerosa e vivace di attesa, dicuriosità e di bellici sensi. Abbiamo veduto fra il numerosissimo udì- torio, molti uomini di studio e molti uominidi parte: sacerdoti, professionisti, docenti, una larga rappresentanza di signore, e in grandissima maggioranza gli studenti, il cuiatteggiamento lasciò fin dai principio preve-Gemelli, libero do- dere che la riunione snrebbe riuscita assai vivace, movimentata e tumultuosa. In previsione di ciò la questura aveva inviato sul luogo, col commissario De-Sarro, numerosi funzionari, agenti e carabinieri. L'ingresso stesso del pubblico costituì per i rappresentanti della pubblica autorità, un faticoso lour.de-forcc. Per più di un'ora essi dovettero infatti contrastare quasi corpo a corpo l'entrata ai moltissimi aspiranti od un posto che loro non poteva venire concessi perchè erano sprovvisti di biglietti. Mentre il teatro si andava affollando, con un rapido sguardo attorno alla Pala, possiamo facilmente rilevare che sul fianco destro della prima galleria, si va raccogliendo, fosse per una precedente intesa, l'ala estrema e tumultuaria dell'uditorio. Ci è fa.cile indovinare che sarà, di là. indubbiamente, che a padre Gemelli verranno i primi e più energici contrasti. e cosi fu infatti. Un manifesto Al pubblico che si addensa sulla piazza e si pigia alle porte vien distribuito il seguente manifesto: « Al frale Agostino doli ccnte d'istologia: « Alla vmcrata memoria di Cesare Lombroso « ed ti modo ancor m'offende. » ,« Per protestare contro la maniera sleale e de « 6tiiuita da qualsiasi argomentazione scientifica « ubata da P. Gemelli nella critica inaualtftcfibile « tenuta nella nostra città su lavoro scientifico i dell'Illustre Cesare Lombroso, gloria Italiana, » da scienziati delle nazioni civili ammirato ed « onorato, i sottoscritti medici, deplorando che « proprio in questa terra che trasse reali van« taggi dall'opera' geniale del padre della pelli lagrogia, non sia stata fatta neppur menzione « del Suoi meriti in questo campo, offrono quali le modesto attributo all'erigendo ricordo marci moreo del geniale Maestro Cor. fio. « Dott. Augusto Bresadola - Dott. Ruggiero de CobelU - Dott. Guido de Probizer Dott. Benedetto Dordl - Dott. Giuseppe Duca - Dott. Antonio Scuser - Dott. visenrdo Torboli - Dott. Lutei Malosseni - Dottor Giovanni Dordi - Dott. Guido Prosser Dott. Federico Giacomelli - Dottor Alfeo Scrinzi. » « Cosi sonnva la gentile protesta della Scienza la Rovereto Trentino. Ma il frate italiano, non le dà ascolto, anzi tenta di più e viene a Torino — a Torino ove sono ancora dei discepoli che han cara la memorici del loro Maestro, di professori che han carissima la memoria del loro Collega, di cperni, di ammalati, di infelici per cui è sacra In figura del loro Benefattore, Medico. Salvatore — viene proprio a Torino, ove per opera di Cesare Lombroso il Museo del cervello sorge alla Scienza per la luce e il bene dell'umanità. Va, frate, in altri luoghi che neri sinno ibitati da sente umana, a fare le tue rivelazioni. Dov'è gente che. pensa, che lavora, che s'affratella per l'ascensione umana, la tua parola non può esFere che sciocca bestemmia. c il Comitato Studentesco universitario. » La conferenza Alle 16.30 in punto, padre Gemelli appare alla ribalta, preceduto dal signor Carloy e seguito dal conte d'Agliano, presidente del Circolo Cesare Balbo. Un fremito di elettricità scuoto immediatamente l'uditorio, e per alcuni minuti nella 6ala scrosciano battimani energici. Più accaniti acclamatori si dimostrano gli occupa tori dei posti di selleria, non esclusa la già menzionata alo estrema. Non occorre un grande sforzo per comprendere che fra mezzi strategici immaginati per contrastare i! passo all'oratore vi sono pure gli nnnlausi. Padre Gemelli, che fra parentesi è un uomo sui trentacinque anni, ed ha una figura simpatica a cui dà risalto il semplice ed umile saio francescano, non tarda a com>prendere gli umori o la tattica di una parte non piccola dei suoi uditori, ma assuefatto come è ormai alle burrasche delle folle, non gè ne dimostra eccessivamente impressionato; e raccolto in sè stesso, fermo e silenzioso, mostrando di quando in quando in un sorriso la sana dentatura scintillante, attende che la bufera passi. Dopo alcuni vani tentutivi. in un momento ili relativa calma, padre Gemelli può pronunciare le prime nnrole. « Non senza commozione — egli dice — io ho sentito qui il grido « Viva Lombroso! » E so questo grido vuol dire applauso a chi ha dedicato tutta la sua vita alla scienza, al vostro grido risponda il mio, forse con maggior entusiasmo del vostro ». Queste parole scatenano una burrasca di applausi e di clamori. Si intendono, nel frastuono, alcuni che gridano : « Aprite le porte! avete paura! » La frazione degli oppositori, che s'è messa, tanto per stabilire una novità, all'estrema destra della prima galleria, è irritatis- sima, perchè han lasciato fuori molti cqm- pagni, che non avevano avuto la previden r.n di comprarsi il bigliet'.o. Padre Gemelli aspetta che la burrasca si plachi, poi risponde : « Io sono profondamente imbarazzato.... » ma un nuovo baccano copre la sua voce. Da questo punto, a parecchie ripreso, l'oratore rcuumn uuieau, iuiuumc ricomincia. « Sono profondamente imbarnz-zat0 „ nln senzfl poter andar più in là. Gli incidenti scoppiano dovunque, e si coni- pongono in un clamore infermile. Uno dei signori che è sul nnlco, a fianco del frate, urla, verso i tumultuanti della prima galle-:ria: « E" una vergogna! Maleducati!». Pa- dre Gemelli lo tira ner In manica, per farlo •star tranquillo. Ma queste parole non fanno che aumentare il disordine. Gli oppositori urlano: i fautori ribattono: «Fuori i barbari! Marmiisrlia! » e altre na-role simili. ! Dal centro del gruppo tumultuante s alza ■ una figura pallida e barbata. e' il prof. Cos- mo. Si fa un po' di silenzio ed egli può dire: «Appartengo al più avanzato partito delia città, ma invoco da voi la libertà di parola per padre Gemelli ». Un'ovazione for- illodabile accoglie questo parole, ma, come tempre avviene, succede un risucchio di ni or- morii, di voci, di agitazione, che impedi- scono a padre Gemelli di parlare. , L'oratore aippare a questo punto seccato ese ne va dietro il sipario, seguito da una tremenda acclamazione, ma ricompare su- hito, avendo al fianco l'on. Mauri, e il conf uno, avenao ai nanco i on. .Mauri, e n coni- missario di P. S., che ha la sciarpa tricolore in mano. L'on. Mauri, in nome della corte- sia e della civiltà, invoca silenzio. e un po' di silenzio si fa, nel quale, attraverso unaso- eie di interruzioni e di clamori più o meno prolungati, padre Gemelli può pronunziare; parte della sua conferenza. i « Una sincerità grandissima è - dice l'o- ratòre - l'omaggio che deve essere usato a Cesare Lombroso. Lombroso è l'esponentesella scienza italiana. Prima del 1870 le e- -nergie aella nazione furono assorbite d«ll'o- «era di redenzione della patria. Ma dopo " j8'0 gli spinti si applicarono con grande ; ardore alla conquista scientifica Inaugurai a° un periodo di ricerche e di conquiste. ;fhe stupì l'Europa. Lombroso fu il forma-| tore^e ji più elevato rappresentante di cjue-r sto periodo « Fu a Torino che il nuovo movimento ebbe il primo impulso, quando Froncf/^co Desanctis vi mandò Moleschott a portai'/i i nuovi metodi di indagine scientifica. « Lombroso fu il primo che seppe valersene, e farne una più vasta mietitura. Lombroso amava il fatto e odiava la vecchia metafisica. Era uno spirito pratico e porta- va alla luce del sole i risultati delle sue in- vestigazioni, e ne faceva la base di nuovi provvedimenti legislativi. « Mi fu dato alla porta un manifesto, che porta un indirizzo di alcuni colleghi. Io sono sincero {una voce dalla Galleria: Buhm!). Alcuni giorni fa, tenni una conferenza aRovereto (altra voce-. Sei stato bene accolto! Proteste, urla). Colà mi si rimproverò per-chè avevo taciuto i meriti di Lombroso nellalotta contro la pellagra (nuovo putiferio), Il giorno dopo a Trento, dove tenni la stessa conferenza, mi rimproverarono per aver contearso senso d'italianità, portata l'eco delleJotte scientifiche combattute fra i nostri lavo-ratori (grida: applausi; proteste) I meritidi Lombroso in questa materia se non sono di aver dato fondo al problèma, hannosaputo suscitare provvedimenti pratici, che riuscirono a limitare i disastri della pellagra. Lombroso ebbe l'intuito, la dote di scoprire rapporti di causa ad effetto che altri non avrebbero saputo scorgere, ma mancò di spirito critico. ». T ; EJf^^rasJ^d^^»f^ P° • ^flr?HÌTo.«fLttStaol fatta- in P1'fi11' uilandòi e gesticolando. Per la prima volta, un terribile fischio fende lana, e ne su'evu Ce?> ii- w • Dati altra parte si protesta, si acclama esi centuplice il baccano. Duo o tre inservien-ti del teatro s'affrettano a salvare 1 arpa, ie trombe e i tromboni che son rimasti in orchestra. Le signore, un po' emozionato, si salvano. Il commissario dice nlnino pa-roJe a padre Gemelli, il quale deve dire che rinunzia a continuare, ma non si rapisce, ncrene la burrasca è al colmo. Padri" Ge- nielli finisce il suo sfogo e si rifii'i. mentre ii commissario, senza farsi capire neppure ■lui dice qualche cosa, che deve essere, i. La conferenza è finita ». Dopo la conferenza Una dimostrazione di ostilità Mentre nell'interno del teatro una parte del pubblico dava libero-stogo al suo ■ amigrmeilismo». all'esterno s: andava adunando una srande folla di persone — in pran parte st.iiUcnti — derise a nrotostare vivamente e sonoramente contro il Circolo Cesare Balbo, che, quale organizzatore de'iu riunione, non aveva distribuito imparzialmente ; biglie';; d'ingresso, impedendo cosi a molti di poter entrare nella sala. Fu quindi con un .=enso di vivo compiacimento che i protestant' tempo prima teatro appur ed eccitato. L'irrequietudine e l'eccitazione accrebbero quando, poeti: istanti appresso, apparve un'automobile privata, che tutti compresero essere giunta per riportare lontano il conferenziere. L'automobile si portò dirimpetto ad un in.-;re.-60 del teatro, in via Bogino, e la folla naturalmente si affretlò a seguirla ed a circondarla, in modo che fu necessario l'intervento di numerosi carabinieri e guardie per far lanzo a padre Gemelli ed ai suoi amici. Non. occorre dire clic, appena li giovane frate apparve al cospetto del pubblico, gli avversari intonarono un altissimo, ed interminabile coro di fischi, che durò fino a che l'automobile si fu allontanata. pilli uh 1XII3U Ul *t>U Ll.liifjaU.lllll.'llLIJ tanti videro uscire gli uditori, assai a. In brevi istanti la piazzetta del ve pervasa da un pubblico irrequieto Gli squilli A questo primo episodio ne seguirono innumerevoli altri. Quasi tutti i sacerdoti che uscivano dal teatro trovavano sui loro passi gruppi di protestanti che li circondavano fischiando cgridando parole di ostilità. Molti sacerdoii si affrettavano ad aprirsi un varco per ailontanar- s: ; alhi, però, e non pochi", affrontarcno la si-illazione, non tanto rassegnatamente, ma rispon- dendo alle ostilità con frasi vivaci. Altri duetti dello stesso genere impegnarono i giovani dello Sccietà cattoliche, cosicché per un venti minuti la piazza e le vie attigue parevano occupate da una folla accesa dai più bellici propositi I fin- zionari si decisero Analmente a far suonare gllsquilli; il che fu latto ripetutamente; e con qtic-6to mezzo poco a poco la folla aiuló via via di-radanaosi e sciogliendosi. n__ unn protesta 11 Circolo universitario. « Cesare Balbo» ci co-mimica un ordine del giorno, in cui con parole vibrate si protesta contro Quanti hanno impedito di parlare al padre Agostino Gemelli, t violando così il libero diritto di parola i Deploriamo vivamente la scorrettezza dei tumultuanti, che hanno impedito a padre Ge melli di diro quello che aveva diritto di di re intorno a Cesare Lombroso. Non è con la violenza che si confutano le opinioni diverse dallo nostre. Dalla parte più colta di una città cortese comò Torino,padre Gemelli aveva diritto di aspettarsi ... . ,. , r ;nsPotto e tioerta ai parola. | E questo scriviamo con tanta maggior forza, in quanto abbiam la persuasione, dal- la parte della conferenza che abbiamo potuta intendere.^ che non sarebbe stato padre Ge-:melli ad infrangere la fama di Cesare Lom- broso. Molto va concesso all'oratore per le interruzioni continue che lo bersagliarono, ma h certo che dò che disge {u *edi r .. ■_ - ,, f, ™rnune, e il modo con cui parlò ebbe piùi1 andatura di una predica quaresimale che -di una conferenza scientifica.

Luoghi citati: Europa, Torino, Trento