Le dichiarazioni dell'on. Sonnino alla Camera

Le dichiarazioni dell'on. Sonnino alla Camera Le dichiarazioni dell'on. Sonnino alla Camera Il problema forestale — I progetti militari — Pei* la marina mercantile — Uà Banca del Lavoro — I ministeri delle Ferrovie e del liavoro — Lio Stato rinunzia, a favore dei Comuni, al canone dei dazio di consumo — Ha tassa di famiglia assunta dallo Stato — Soppressione del valor locativo — Cessione a favore delle Provincie dell'ultimo decimo di guerra e della tassa sulle automobili — Un organo provinciale per la ssuola primaria sotto la diretta vigilanza dello Stato — Uè sigarette — Graduale aumento della tassa di produzione degli zuccheri. (Per filo diretto e per telefono alla STAMPA) noma, 11 , fera. Dorante l'attesa Il varo del programma ministeriale avviene con una giornata meravigliosa. Roma è tutto un trionfo di solo c d'azzurro. Ut (entreraiufo edolcissima: siamo per oggi in anticipo di due mesi sulla primavera. Piazza Montecitorio è affollata di Turioni. Gli strilloni gridano, i*r vendere 1 giornali, la lassa delion. Sonnino sulle sigarette, sebbene i fogli romani non parlino fino a questo momento in alcun modo del catenaccio sulle sigarette applicato lino dn stamane. L'interesse per lo seduta di oggi è eccezionale. La ricerca dei biglietti delle tribune fu straor- rimana benché si sappia che tutto si limiterà • ielle sorprese che l'on. Sonnino regalerà al cit- tadini Italiani col provvedimenti escogitati dal Governo. 1 corridoi e le sale di Montecitorio ! eono, prima che Incominci la seduta, animatis- siml. In tutti i crocchi si discute e si scherza sulla nuova tassa sulle sigarette La natura del provvedimento si presta ai deputati d'opposi- ;zlone, in vena di far dello sp'rito, per affermare che 11 programma del Governo comincia con le eigarette e fluirà in fumo. Però l'impressione generale non è sfavorevole trattandosi di un s* (nere relativamente di lusso e di un aumento quasi insensibile che darà modo all'erario d'in-l troitare in più un discreto numero di milioni, L'aula è affollatissima quando alle 14,5 l'ono- revole Marcerà sale al seggio presidenziale. Il banco della presidente e quello dei ministri sono coperti di drappi neri e d'argento per la morte di Andrea .Costa e di Angelo Majorana. Al banco dei ministri fanno la loro prima comparsa ij jiuovi sottosegretari di Stato. Al centro del banco : del Governo ha preso posto l'on. Lucifero. Il sottosegretario della marina on. Chlmlentt si è collocato all'Estrema Sinistra coll'on. Fabbri, sot'o=egrot-:riti ut!» ius'.V/n Fra ir: •.'•'«?<"••• •' l'altro del banco As> ministri stanno gli onore- voli Riccio, CcKlacci-Pisanelli e Celesta. Nel- l'aula sono presenti circa 300 deputati. Le con- vessazioni sono altissime mentre durano le pri- ine formalità e le commemorazióni. L'on. Ret- »nlo e l'on. S.-hanzer, i due solutori in senso diverso de', problema delle convenzioni, s'incon- nfrano nell'emiciclo e si scambiano una vigo- rosa strettii di mano. E' presente oggi nuche l'on. Martini. Il settore dll'Estrema è, come ieri, rigurgitante; le tribune sono affollatissime. Le dichiarazioni di Sonnino Alle 14,15 le interrogazioni sono svolte e si viene alle tanto attese dichiarazioni del Governo. HoLa Camera presenta un aspetto imponente. Le. .tribune diplomatica, di Corte e dei senatori, si ieono riempite di personalità del mondo politico e diplomatico. Tutte le personalità parlamentari sono al loro posto. Il settore di Estrema è cosi rigurgitante che un discreto numero di debutati del'.a Montagna sono obbligati ad emigrare, e si recano sui banchi di Destra per prendere posto. Una parte di deputati fra i quali l'on. Ferdinando 'Martini, si accalca dietro il banco dei ministri per udire meglio il presidente del Consiglio Il banco del Governo è al completo. L onorevole Sonnino fi fiancheggiato, da un lato, dall'on. Guicciardini, e dall'altro, dall'on. Scuiloja. L'on. SONNINO legge con voce monotona le msue dichiarazioni. « Onorevoli collcahil « Nel tracciarvi sommariamente, il 18 dicem cdcdsqpm5sunsi formale impegno di presentare alla Ca- mera alla ripresa deUe sue sedute, 1 singoli disegni di legge intesi ad attuare le ritorme più urgenti nel campo cosi dei servizi marittimi e della marina mercantile, come delle leggi bre scorso, le linee direttive del programma ?che ci proponiamo di svolgere nel prossimo avvenire, ove ci conforti la vostra ilducia. as- sociali e civili, dell'economia forestale, degli ordinamenti mditari. deUe finanze locali, del- l'istruzione popolare. r« Ed eccomi a mantenere la promessa, Invi-! tandovi a mettere mano.ad un largo piano di ; riforme con i mini mài-iinr» nrrllmpntri che ri consetitono S«¥HHn "l""'..1!""-10.-00"!" °-8enÌ!,i™»^i Jrì - ,.„„, _,4 maggiore spesa che derivano dalle leggi .gì» nvotate. dal fatale svoig mento aeiserviz pud- bì'ci',e dal nllor Imprescindibili bisogni,Che ci premono da ogni lato I Le sovvenzioni marittime j » l'inriusfrii marinar» ì : „, iiauuBirm mas tuoin | «I provvedimenti che vi proponiamo circa le Industrie marinare si prefiggono di conside- rare specificatamente: . . l.o i rapporti fra l'Industria delle costru-1 zioni navali e quella del trasporti marittimi; I «2.o le funzioni della marina nei suoi ri-;guardi con le nostre attività produttive: : « 3.o le esigenze delle comunicazioni po- stali e politiche imposteci dalle nostre condì- zioni geografiche. |E poiché meno efficaci risulterebbero 1 soli provvedimenti di carattere diretto, quando non fossero Integrati con opportuni aiuti indiretti, vorremmo alleggerire le industrie marinare da o<rni eccessivo onere fiscale, per metterle in gi ado di affrontare la concorrenza mondiale, i « Nei riguardi delle due industrie di costru- zioni navali e dì trasporti marittimi, il disegno I ài legge, mentre concede ad entrambe un'a- ' -e cosi in Italia che al- nà la i-rotez One alle nave na la protezione ana nave questa provenga dai can- deguata protezione, considera però l'ima indi pendente dall'altra: in altri termini, ripudiando il sistema già ultra volta seguito nelle legislazioni protettive, cosi in Italia, che all'estero, non subordi alla condizione che fieri nazionali, e ^ciò : per lasciare libero Par- malore di provvedersi nel proprio interesse e «ove megUo creda, dello strumento della i^P%,;es\operlamarituil& «Per la-marina sovvenzionata è obbigo per lli assuntori di provvedersi daij c_antleri_ na- donali, sempre che questi non chieggano prez- zi superiori di un dato per cento ai prezzi dei principali cantieri inglesi, tale riserva tende a non assoggettare l'industria dei trasporti ad eventuali pretese esagerate da parte dei can- tieri nazionali, che potrebbero verificarsi se si adottasse il sistema del monopolio. i 'del tributo dello S„. vorate In paese, sia per l'esportazione del prò- dotti dell'agricoltura o delle manifatture, av- v" u; el vince nndustrfa dèi trasporti alle altre ind strie nazionali, non accordando più come pel passato, contributi alla nave errabonda cerca di noli, ma a quella che contribuisce efficacemente all'espansione del progresso in- dustriale ed agricolo italiano. «.ì« Per quanto riguarda infine 11 sovvenzioni fisse, sarebbe stato Governo di limitarle alle sole linee CCiUto carattere postale e politico: re^sì locali formatisi In un periodo di 50 anni, : e anche ceri1 Drewcetti che non si possono im- i irovvisamente sradicare, ci hanno indotto a prò-1 cedere per gradi, onde sono state comprese nel1nuovi servizi anche linee di carattere prevalen-ltemente commerciale, rispondenti però anch'esse,a finalità politiche. « In base a tali concetti 31 Governo ha potutq addivenire ad accordi con un forte onanismo nazionale nel quale si è cercato di riunire le Sffi4^?^^^ m£lmw If'S dJI '^n^11!^ c?i'-v??.z,0?I "^2&n2?a«^*to tJ^°, -gà ^Ziate vostre discussioni, e presentarvi 1 nuovi provve-dimenìi legislativi. « Le linee generali di questi ultimi saranno completate da appositi capitolati che s'infor- mano ai seguenti principi!: ! « a) durata delle concessioni fissata in 15' anni; i » 6; eliminazione di tutti quei vincoli che snaturano U carattere essenziale della marina, quello cioè di svolgersi In un campo di libertà, pur tenendo conto degli obblighi impreseindl- bill derivanti dall'indole etessa deila naviga-; zione sovvenzionata; . « c) compenso al traffico per le linee df natura commerciale, nel fine di stimolare le attività dei concessionari. , « Gli effetti finanziari di tutti questi prowe-" dimenti sono tali da non superare la somma che era stata già assegnata per In protezione dello industrie martlme e peri servizi sovvenzionati. Sono quindi stanziate: « lire «,7r>on,000 per compensi all'industria delle coslruzloril navali: | . hre8.5no.mo per provvedere al nuovo be- nenoio del contributo di nolo assegnato alla ma- rina libera e alla liquidazione dei premi di na- d Wgazione dipendenti dalla vigente legtre 16 mac. gio 1901: a« e lire 15,000,000 per le sovvenzioni ali mio-. vi servizi marittimi; in complesso lire 28.250.f00 alle quali, age-iitnte lire 1.750.010 ammontarci decli sgravi di tributi stabiliti nel disegno dì legge, si raggiunge l'onere complessivo annuo di lire 30.noo.ono. l « con queste provvidenze confidiamo che la nostra bandiera sul mare oossn avviarsi n divo -d. _ \ •' •* "«t t»i«u»iuue «.u , S• . a . . . I1 nuovi Ministeri delle ferrovie im rare un potente strumento nomica. ■„ vi ,*„„„,;,„„ * 3!5f>coltur? . ! mÀnti „Tn?e,l^^,S°,a .°PP°rÌuni completa- rii^nr, „? ccoinandaziocie di urgenza, il HcahPra i 1 istituzione del Ministero, oei-iei terrovie. n« il ime ai questa riforma vi è noto. j", n. Parlamento non può disinteressarsi di j un azienda, cui sono collegati i più vitali in-1 .'eressi econoinici della nazione e d più gelosi interessi finanziari dello Stato, .« Or se il ministro è-11 solo anello di 'con giunzione tra il potere legislativo e l'Amminl strazione ferroviaria, se egli ne è il 6olo re sponsabile al cospetto del Parlamento la coPj seguenza necessaria è che occorre métterlo ini materiale che il ministro condizione di conoscere pienamente l'andamento dell Amministrazione, per esercitare realmente. ciueUalta direzione e quelle potestà, che ancha dalle vigenti le- gii sono attribuite, e che costituiscono non tanto e non solo un suo diritto quanto un <;no essenziale dovere politico « L'esperienza ha dimostrato l'impossibilità dei lavori pubblici possa con frutto cumulare ie due funzioni; per m°.iS„. ie a. p:ire ,jndlsPensablle ed urgente 5i!?°S™?. dd un apposito ministro il compito di 'f idrovie ni.nvp » i„ ^.„=a.^ Ja c^l^L1^6 ^uf?^*^0^!^^ concessione e sorveglianza aI relazioni ed in armoni-, . siffnttn u.im . " ln ^^'i™?™™1' a siffatta istilu: ddrà^j™,^^^ nfuf J^^L1"66,,,?™^1' ?i^,V^a.^,,^fSl^^l'f"^"1^ *?fUa. vastissiirui e de- a^^™?^™^^!^ *tTade, fern,te' ,c^e ^^^^^««^« a?Ì°M..d?Ì! SftSSEHb ^L^rì^rJ^^nn^T^ S^«gSSS2 *f ti%#b?%^^n?^uSiSi rjg*™entr°ffuarf\nan1(^^Pll Con^slgho d'ammln 1 ! st^one nffuartldno 11 consiglio dammini- .Queste modificazioni tendono da un lato a " wu"lc uiuaiiicnziuiii leiiuuuo ua un iato a ^A^^^^^ il funzionamento del Consiglio d'amministrazio- il funzionamento del Consiglio d'amministrazio- n8i e UaJ1.al!ro a Iornire al ministro 1 mezzi e [•opportiiiiltà di seguirne passo a passo l'opera, per ivsplicamento delle suo attribuzioni. „ jj nostro pensiero è che al nuovo ministro, efficacemente responsabile, spetti poi l'ardua lnissione, dopo una conveniente esperienza, di proporre a ragion veduta quelle seniplincazioni e qUei miglioramenti, da più pani invocati, af- finché l'esercizio ferroviario di Stato, superate le prime difficoltà, possa sempre meglio rispon- dere alle legittime esigenze del Pa<-se. I « Vi presenteremo pure distinto il pronetto ;per la divisione del Ministero d'agricoltura e : delle foreste da quello del lavoro, dell'Industria o -del comm>roio, cui verrebbe pure trosfer'to l'ufficio dei trattati doganali che si trova ora al Ministero delle finanze. « si tratta di problemi gravissimi, i quali ógni di più si complicano; e il loro esame guada- gnerà, con vantaggio del Paese, ad essere ap- profondito con questa, migliore e più razionale distribuzione dei pubblici servizi. i p_. . Aan^ÀUniì d->S terromo*., -■ • i'"*"- • '•■•; ' . ' I «A. favorire In ricostruzione dei paesi dtistrinti o danneggiati dal terremoto del 28 dicembre 1908, mira un disegno di legge che vi sarà tra hrpvp nrespntkto «Esso consta d! tre parti: «Nella prima parte, relativa alla risoluzione «Nella prima parte, relativa alla risoluzione «ei problemi tecnici e giuridici attinenti alla i , , nronrietà Drivaté si danno ricostruzione delle proprietà pnv.ue, si naimo j''^n^' "r1'i;:'Jr,:;, 'iKnVsidiaS concessi dalla legge Uzlone t'fi ^utui FU=si<iiat«i. concessi aaiiaie^ge ^JS^S^^^^^ ^^"V risolvono poi le difficoltà giuridiche ^^Stj^ni rapporti fra i proprietari di ninni, JffTtoondDinIni fra enntéuti e direttari: fra' ^to^oneQ^Dntori ipotecari, ispirandosi al cri- terlo dJ favorlre anzitutto e sopratutto chi in- . rlcoslI,ujrei Tenuto presente che a Mes- qualche altro grosso centro ur- ^an(j difficoltà di una rapida ed organica i picnstruziione mal potrebbero essere superate dai } jnizinmv mdiv- biiiratorio fn seguito 'infine, dopo alcune norme per ]e espr^rfaXn e l'attuazione dei piani re- Kolatori urbani ti propane la Istituzione di una goiatori uioaiu, mi h ajucywxK, k-ì. • v giurisdizione = ggfjgyg Cd' ecoaomlea. tutte le vertenze che po6Sano'sorgere m 0^iae alle ricostruzioni. , ìTlo seconda parte del disegno di legge con 1 : pano inoltre di cedere alle stesse Amministrazioni | i la proprietà di tutte le aree esprospnate e dei ba-i 1 raccamenti costrutti. I ,» Si stanziano i fondi per la ricostruzione di tut-ti gli edifici pubblici governativi, e per la ripa-razione e l'ampliamento dei porti di Reggio e diMessina. • Ranra rlplln rnnnprarinn» » rial l,,„,rn Da°ca «lena cooperazione e del lavoro d,se?"?- & leKKf cfie ist,1- * msatór?stati d€lia Gc™- Questa Bancn aperta alla mutualità ed ai So- dalizi- legalmente costituiti, senza distrazione di ^^ma colitico o religioso, avrà una f un-zione di complemento cori tre compiti principali. Aiuterà le Cooperative di lavoro e i loro Consorzicostituiti li tenore dell'ultima legge anticipando sulle annualità derivanti dalle opere pubblicheiniziate; aiuterà le Società cooperative agrarie, i loro sindacati, le affittanze collettive, i Sodalizi dei piccoli coltivatori che tendono anch'essi ad associarsi per conseguire i benefizi della grande impresa, gli enflteuti per la redenzione dei loro canoni e le emigrazioni interne. «L'altro ufficio mira a confortare col credito le Società cooperative dei pescatori e i loro sinda- cnti- al fln« dl agevolare le trasformazioni della ix,s9a. c permetterci di giungere allo spirare dei nos.tn trattati di navigazione, a non pagar troppo can- come, s'è. faUo finora, i magri benefìzi della nesca che i nostri lavoratori del mare raccolK , illl,e "iVcm ^ane , _ „„,„.,_* M ^tZ^cn\ r^lìu^ SESSJFTSÌ SLrSSjrti c°}^cl^d'tn0,.,1r; ,Jìi ,.„, hiiìf.iP £ fl«atr> in if> milioni 10 (lc nua^venaa dallo Stato cinau.si^dovevano SSS^tliS 'K che popolari e dalla Banca d'Italia. Ma lu Cassa di risparmio di Milano, 1' «Umanitaria», le Casse di risparmio di Roma di Firenze, di Torino, ai Verona, e tante altre contribuirono con cosi cospicui concorsi che il nuovo istituto Un dal suo inizio raccoglierà con le offerte spontaneelma somma eguale a quella fornita dallo Stato, "La nuova Banca, amministrata severamente m narticolar modo da delegati del Governo, del- la Banca d'Italia e delle Casse di risparmio, ri-scontrala da sindaci pur nominati dal Governo, dalla Banca d'Italia e dai rappresentanti degli altri cffiiu-ibueuti. colla clientela di Sodalizi sol- Sposti a continue iapezìbni. condizione imdispen- sabile del credito, filantropica nei Ani e pretta-mente economica nei mezzi, rappresenterà. ,ne abbiamo certezza, una di quelle moderne istitu- aioni sociali associenti la tutela delle classi lavoratrici e i loro inevitabili progressi colla osstanza dei più cauti principi! economici. , i Banchi di Napoli e di Sioilia avrebbero par- necipato anch'essi volentieri alla costituzione del- ia Banca del lavoro; ma noi .abbiamo preferito che provvedano sempre più a rinsaldarsi per poter cominciare a-dedicarsi a opere, dà previ- denza sociale nel Mezzogiorno «All'una e all'altra di queste due istituzioni con sepciali provvedimenti legislativi vi proponiamo, assecondando con ciò 1 voti della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla condizione dei contadini, di affidare l'incarico di una più intensa cura del credito agrario nel IMezzodel. assegnando loro la gestione dei capitali accantonati per le Casse agrarie provinciali, di cui nella legge del 1906, e che non si poterono fino ad oggi costituire. Case ?op»iari Nell'intento di cooperare, per quanto sia dato di farlo con atti legislativi, a frenare il continuo crescere delle pigioni, cui pur con trlbulsce l'aumento delle mercedi dei muratori e del costo dei materiali, vi presenteremo fra legge che migliori quella del 1903 popolari. Oltre a inlerpretare in mo..u lavurcvole alla costruzione di case i dubbi 'i9Ua recate legislazione, vi proporremo di „izare da dieci a quìndici anni l'esenzione dal|,imP°sta dei fabbricati. ,.S|amo ^eti di darvi l'anunzio di avere condotto a compimento le ultime pratiche per breve una suUe case » lo.favorevc la tutela dei piccoli operai in Francia, segna- uondannati ' tamente dei Riovinettt vetrai, condannati a fatlcne P''fiCoci' elevando l'età per l'an.missio no „„„„ f„hv,rf,,h« „ rnr, «upa mi.,i«h mi». pluti in queste ultime settimane dal mio col ne nelle fabbriche e con altre salutari guarentigie. La riforma forestale « Uno dei punti precipui degli studi com pluti in queste ultime settimane dal mio col- lega dell'agricoltura fu l'esame di efficaci prov vedimenti Intesi alla restaurazione forestale del nostro paese. «Ci porremo d'accordo colla Commissione parlamentare che esamina i disegni sulla si- stemazione dei bacini montani e su quella idraulico-forestale, per dare una maggiore u- njt;i d'indirizzo a questi mezzi ornai ricono iciut; i soij idonei a mantenere illeso il suolo nazionale ed a ricostituire il patrimonio silvano. « Nello stesso tempo presenteremo un dlse- jj ]Bggè che inaugura ìamuova azione ™ir,f> li passaggio ad nnn politica di Stato, volfa a costituire un potente demanio forestale che serva di stimolo e di esempio iill'iniziativi privata, la quale da un lato si favorisce con tnteie 'con premi con agevolezze fiscali, e dall'altro si coordina a speciali provvedimenti ()j dliesa dPi paf,rjmonio boschivo del Comuni, ir Cos^ s|]",]e ^asì di nn'amminlstrnzione an tonorriae rischiarata dallascienza l'Ita'ia pre¬parerà un demanio forestale che 'da ert.noo et- ... „,,„ mndftitT rpndita di finn 000 lire tari, con una modesta reodita d^ , W lire ^^g/i,.^^ quel retinite cospicuo cne già aa mono lenuiu godono i demani forestali all'estero. -A tal uopo vi proponiamo cospicue dota: zioni. m natte Asse e in parte (la prelevarsi zioni. in nane *n^~ìn. Vn sugli eventual avanzi del bilancio: esse in cinque anni giungeranno a dieci milioni, „?jueste snmme si verserebbero anno per anno ih contri corrente fruttifero alla Cassa nnn n i prestiti, e ogni residuo non sp«o Kcumnlerebbe a falere della nuova una forle «mmìnlstrazlocie centrale, tutta tecnica, si collegherà con un Isti tato ai alta coltura forestale e con scuole media e di un personale superiore e mente preparato all'inseomament veducazio inferioré serin... al governo, all'ispezione delle foreste e a questi provvedimenti si aggiungerà l'insegnamemo ambulante per la diffusione dei buoni nrece:;. della silvicoltura. delPalpicoltùra e delle |lc- cole industrie del legno. La r;f«?fl!J<i doganaiu « L'Italia ha una legislazione doganale la. qui equità si rende sempre più evidente quanto più crescono le asprezze di quella di altri paesi i quali col magistero della ben più ricchi d: lei, i qu doppia tariffa. la massima e la minima (che rappreseuta anche quest'ulama il minimo dei massimi), colle distinzioni sempre più nume- r.-.co o cnttl i nnn ahnll rvìnerpon. n.hp pùnfinna con abili congegni che eludono con privilegi aperti o dissimulati di bandiera segnata- tose eo sottUi. «|«5^JW'' in?iv'«°r,iclel fi »"f di r^nriff 1 s..ere. «E giunto il momento, nel quale 1 Italia pur persistendo ad offrire a tutu gli Stati la pace • alia difesa di grandi e legittimi interessi nella Ipotesi die il suo appello conciliatore uon sia assecondato. Quindi il Governo ha tutto predir! economica Internazionale, si debba preparare' sposto per aprire subito una sincera e pub- bhea inchiesta nella guade saranno interrogaU tutti gli interessi: quelli degli ititraprenaitori e dei lavoranti, dei proprietarii e dei contadini, degù scienziati e dei consumatori, col propo sito di preparare, ove ce lo impongano gli atti di ostruzione degU altri paesi, la tariffa mas- sima e minima, tenendo conto dei grandi prò- grassi fatti dal 1887 sino a oggi e delle inevitabili maggiori specificazioni nei dazi. Nessuno potrà ascriverai a torto di non voler rintanerò nei mondo i solitari aaoratori di un principio che tutti avessero violato. ; Riforma della Ic>£j»tln7innf» Hwili» :™a DeUa leSiS>azionc «Vile ,e commerciale « In tema di ni/forme delia nostra legislazione sarà presentato, fra gli altri., un progetto ui legge sulla « cittadinanza, » che rinnova ti pri- mo titolo del Codice civile, per unificare le varie d'sposiaioni oggi in vigore, modificandole se- condo i criteri della scienza più progredita e,rendendole idonee a proteggere, gli interessi della nostra emigrazione, in conformità dei re- placati voti degli italiani all'estero, . quali ormai rappresentano un quinto della nostra popola- Z!0U^: " Jnrf3,™ d seB"<? 01 le?«e resolerà la « ri- fi» W«atùraii ^XX uno^deì Più delicati progbleml.Uditt giusta Odi^mtjch«.ha una notevole ripercussione nel campo del delitto e in quello della pubbUca assistenza a favore di coloro che sono più bisognosi della P '"Jk2 i OJl poi rto"^»"" saranno wcn:este per porre un ar- Si ti »T v ?, ì aellnquenza dei mino- revole nirn Governo attende con amo- «Un terlb disegno • - - - civile e rinnova per.assicurare col catena ininierrotta .o.uie uì coioro cne sono più bisognosi della Drotezione dello Stato. Codesta riforma dovrà ^.é^re coordinata con quelle provvidenze le- T^ni1 ^?P.?.,™„sa.rauL10„I'icl^eÈte l)er P°rre un ar" immnhiiifi» „ì, — ^".ufi c ubi uiruu nes?c- dl srdnae asevolazione ?*Lnla,trasmissione dei possessi e per la sicu- terzi £VESfth& •^"'^•Ìc^x<1lJlI' :'.'■} sibile'a^on"^^ -ci^,S0l° p!uò PO». toro ? sCadenM 11 catast0 proba- Nei campo del diritto commerciale sarà proposta la riforma delle 'Società* ner ™»r- metterne il funzionamento secotu" Clelia nostra rinnovata economia t, agevolare le loro attività giuridica stesso tempo, per garantire la buona iene qpi ^zioT^le2.^ zlonale. i.."..-^1.0 sìc^° scopo mlra l"ahra riforma dellistltuto dei .piccoli fallimenti, colla quali» si assecondano 1 voti del ceto commerciale, che ha mosso lamento per le risultanze dell'attuale legge e ha invornto provvedimenti che, pur soccorrendo il commerciante nei piccoli dissesti non sacrifichino soverchiamente gli interessi del creditori e vietino le dannose simulazioni. 11ntendiamo pure presentare un progetto di legge che consolidi la pubblica Aditola nelle SocìétàdwS^ tenute nell'attuale Codice di commercio sono insufficienti e devono esser sostituite da cauti e sicuri impieghi de'le riserve matematiche. «Le Società e=tere «li assicurazione dovranno impiegare in Italia, come le nazionali, tutti 1 wsr ni degli assicuriti italiani «Saranno poi mantenuti i progetti per la ri- ferma dei due Codici di procedura civile e penale, riservandosi il Governo di introdurvi quelle variazioni che un più accurato stadie ha mostrate necessarie, e sarà ripresentato il disegno di legge sul notariato per tutelare gli interessi di cru"i prof'wslonlstl che seno 1 depo- sitar! della fede pubblica. « Infine posso assiourare che sono q buon punto gli studi per 1 provvedimenti a favore dei minori cooperatori dell'amministrazione ddla giustizi^ mentn cmitinu-no quelli per una prò ampia riforma dell'ordint.mento dell* Maglstra- r* legge di non lieve importanza. «Accenno bn-vemente ai prinoioall: « Il primo sarà quello per l'applicazione dellarrTTna biennale per tette le armi. Tn ess^ sa- iìl P"1*?™*° ;',no}|e "uei provvedimenti che valgano ad ellm nare ne limiti dei possìbile, irli Inconvenienti derivanti dalla diminuzione della ferma con particolare riguardo alle esigenze delle armi a cavallo. « Conteniporaiie;u..eiitc. a come parte iiiiegrtoi- dell'applicazione della ferma biennale, il do- ii alle anni, innestando miti i proposti pio,-- enti sull'istituto dèi tiro a se.-'no. stitmo del tiro a segno e dell'educazione -riovani vediment « l'isti lisica, quale 6 ideato nel diségno di lesree concrettito dal ministro della guerra, mira a direuna maschia educazione alla nostra gioventù sia coU'imporre l'obbligo «ì.ìlla istruzioue e <W.\u edu- c.izione militare alla gioventù studiosa, sia corisi ri< t della .ano aU'Aiuministraztoie della guerra, epe* hi quale ormai s'impone una pronta soluzione, è lanecessità di provvedere con ogni mezzo a met-vre i nuovi stabilimenti d'artiglieria in grado di corrispondere a tutte le esigenze moderne. Con tale intento d Governo vi presenterà due disegni di legge, in sostituzioa, di quelli che già tr.-vansi dinanzi al Parlamento: l'uno per la costi- tuzione di un vero e proprio servizio tecnico di artiglieria._ separoiido jrli. unciali, tecnici del: pei-sonalità specializzate in rami tecnico-scienti- tici. che necessità del momento richiedessero per nuovi impianti, rimodernamento di macchinari, per applicazioni e perfezionamenti scientifici inte- ressanti la nostra r."-->r,nrazione militare. '«Riguardo all'araniamenfo nell esercito il direzione di. speciali Javorazioni,. ed. Jn.0W«~-1.Governo vi presenterà alcune proposte che ten- dono, in concorso con quelle relative au orai- iamento, ad assicurare la buona consistenza dei quadri, informandosi a questi tre principi! essenziali: assicurare alla massa una "^ffisoddisfacente, previo accertamento dell'ido- neità; dar modo ai più eletti per doti di ca- rattere e di mente di raggiungere 1 gradi più elevati; impedire grandi sperequazioni di car- riera fra le diverse Armi. « Un altro disegno di legge, già pronto, è destinato a sistemare una vecchia questione ai carattere puramente amministrativo, quellaJell« masse interne dei Corvi ,Conforme ai deliberati della Commissione d'inchiesta per l'esercito e nell Interesse della semplificazione delle contabilità del Corpi ol- rechè della sincerità del controllo oarlamen- are, sarà proposto di abolire le masse e di nscrivere quindi in bilancio le somme oc- correnti per 11 funzionamento dei servizi. «Questa riforma permetterà inoltre di de-centrare sul Corpi d'armata, e sulle Direzioni di commissariato una parte notevole delle mansioni ora accentrate nel Ministero, e ren- derà possibile di trasformare gli attuali Corpi amministrativi dell'esercito con una forte eco- nomfa sulla spesa. Marina militare «Nella morlna miUUire, più che a ritocchi omodifiche di programmi, l'azione del ministro si dovrà volgere a completare entro il periodo 1913-914 il plano di costituzione dell'armata, she produttiva u. n larga misura furono chiamati a concon-ere alla rinnovazione del naviglio, ci dà sicuro af- flaame"t0 fii »n'<>Pera e ^ condotta. concretando le riforme ii/flciali di macchina 1913-914 il plano di costituzione dell'armata, che già ebbe l'approvazione del Parlamento. Lo svi- uppo continuo e progressivo della potenzialità produttiva dei nostri cantieri navali privati, che relazione aru esiyvuic uu che ad essi sono aftidatl. . Si stanno pertanto coi -he oermetteranno- ai futuri dV^prcve7iTfe.*"aì7pari "degli ufficiai di vascello, ,,a, nostro pl^SSSJ^St ^ttSrtó'Sd^ mento™350 C°ndlZ1°m * °DP ' «Occorre però allo stesso tempo che siano : euui »»^> , — — Riordinamento dei tributi locali « Rilevando già la stretta connessione che corre tra lu finanza dello Stato e quella delle Provincie e dei Comuni e le poco ridenti prospettive dei bilanci locali, dichiarai essere nostra intenzione di affrontare l'arduo problema collegandone la soluzione col graduale riordinamento dei tributi dello Stato, i Vi presentiamo oggi stesso il risultato nostri studi, con alcune proposte intese finanza locale non furono ordinate nel no- atro paese secondo un piano organico e in base a principi razionali: furono istituite vla v-ia solto l'impulso delle necessità del momento e quando ogni altro interesse dove- va cedere innanzi a quello supremo di or- ganlzzare e di fortificare su salde basi lunnanza del nuovo Stato. Ma il tempo è or- mai venuto non certo d'Indebolire l'erario n„hhiir-n h«n«l Hi rir.nn<»iriorniv tutto il nrv PU))D,!C0' Densi di riconsiderare tutto il no-stro astenia tributario, avviandolo a grado ,a grado, e con la prudenza che s impone m un cesi complesso e delicato tema, verso un ordinamento più logico ed una più equa distribuzione degli oneri (iscali. « Il disegno di legge che oggi vi presen- tiamo costituisce un primo e notevole passo su queBt& via> noUa quale proseguendo gli enti locali dovranno trov ivare non solamente spondenti all'incre- aivrà una sua propria cosiituzione del tutto indipendente dalla finanza di Stato. Incominciamo, per ora, dall'eliminare una doppia anomalia, che contraddice »td ogni canone di logica e di esperienza R-.,nr,,.v,.,n 'ian?I£ula- ... "Le in'P°,ste indirette sono, e saranno ancora per lungo tempo, coefficiente essen- ziafe delle entrate di ogni grande Stato. Ma non è ormai tollerabile che. l'erario di uno to, si è venuta diminuendo la quota nettadello Stato sui proventi dei dazi interni di consumo. «Secondo i dati accertati dalla statistica ìtrate comunaU - oneri! diligentissi- la Direzione generale delle imposte j ,, oeue ei ma dell dirette pubblicata in questi giorni SferSSfUt* S°CÌaJÌ ed ^ 6SÌSenZe del lor°Dlla"cl°: ., . . , . .. «D'altra parte, come il dazio interno di consumo è per sua natura entrata comunarle. l'imposta personale ha carattere innega- hue di entrata di Stato Busta fr»S. X* accennare n oueiln din» fniS Vii/, ^lii ^eùl1 .a&a]>: iniquitàaell appi unzione di un imposta diretta va-ria^ secondo la diversità dei regolamenti e«iswDUita aei contribuente e dello materiaimponibile, ohe non consente di fondare subasi sicure la finanza comunale. si verifica tra i cittadini tutti della stessa Nazione. L'imposta sul complesso dell'entra- ^a netta di ogni cittadino dipende osrsri, pee « Una grave disuguaglianza'di trattamenW Nazione. L'imposta sul complesso dell'entrata netta di ogni cittadino dipende osrsri, pee in massima parte, non da alcun criterio sub lft ^ di tale entrata in relazione a quelU { d altri italiani, ma soltanto daHa rir„osfnnza casuale della sua residenza Deu ffiSS^^C Diuttrato §S ^t,r„t^ r«« ,n* piuttosto che nell timo t^omune ,„„anm «La tassa su valore locativo andrebba perciò, secondo le nostre proposte, soppresW sa. La spesa per 1 abitazione un potrebbe imi questo momento economico, essere equa-! mente considerata, nè come tassabile di pani se stessa, nè come indizio della entrata daW \a famiglia: troppo pesa, in molte città U taliane. l'onere della casa sulle economiol famigliari rinmftnrlinmn inv«cp r-he Ih town di! fn" Y',^ "^i^Sn TjMSt-ito «d n™Hr«5 Jf^*J!fo aM{iL? in t,,rta il .,!??ì^5l » 9on ,«fl«ta. di criteri in tutto il suoJerrU i tono alla entrata netta complessiva di ci*j ! scuna famiglia o di ciascun individuo^ iscw lato, secondo una moderata taniffa progres-! siva. u Esentato completamente un minimo irti ponibile, che va da 1000 a 2000 lire, secondo [a popolazione del Comune, in cui la faniL glia risiede, l'aliquota della tassa procede- rebbe dall'uno per cento decentrata sul mD te™^^^U^»^^»^ massimi crescendo per gradi e in guisa che alla parte di entrata compresa m ciascuna Parte della tariffa si applichi lalicjuota ceriate differiscono di poco, „ Le tasse di famiglia e sul valore locati pensata dai ruoli figurativi, cui non corri sponde la riscossione. «Estendendosi l'imposta personale a tutJ P*™ tarum si appucni Laiiguot.™ competente al grado medesimo. Così saranJ no evitati ingiusti distacchi dell'onere triJ butano fra contribuiti, le cui entrate acJ to "j, Renano!' cVìcolTamorcb.e"essa possa) «HWrio dolio Stato quanto basti a r«arto della P^, <*? «vrà a subir? per la cessione completa ai Comuni del da-i ' ' " canone dovuto al Governo. « Per questa trasformazione tributaria molti Comuni potranno guadagnare, ma| nessuno deve perdere. Tutte io perdite ovenj tuali saranno indennizzate, diminuendo di altrettanto, dove ne è il caso, il contributo» comunale per In spesa dell'istruzione pri< maria, o ad ogni modo, mediante quote dì integrazione a carico del bilancio della Stato. '19u7f£f^ be {n buona ,rto 00mpensatJ0 entro U£\L™ lnine non lu, da, i(l ^ Q * tendibile della tassa di famiglia ì . „ Pp, bilarljCÌ0 de„ st t - . . . j ; promettiamo da questa riforma tributaria incremento di Bravanti \'ni in H«.f?nl?~3 -^Ste a benefìzio del?Ì Lari Sii |™™£^feitìama che in e^à^i» ™7™d : ne anche ner Mddisfire Sh«Sa „n„ • ? «>na»»re In qualche misura alle vivaci e non ingiustificate richieste di , muti, che ci vengono dalle rappresèntanzd provinciali. ; Vi proponiamo quindi di abolire per ld Stato l'ultimo decimo di guerra apn-iuntd all'imposta sui ferreni e di cederne il nro-< vento alle province. Ouelte che ne lmnnm bisogno, Io percepiranno in luo-o dello!St«d to. senza alcun aggravio dei co^ntribuen«3 Quelle che sono in condizioni migliori pc4 tranno giovarsene per ridurre la sovrimiool sia! • Stato! ■-o .'ici del. 10 strade provinciali. E' un provento pe» ora niodesto, ma destinato a sicuro increJ m°nto. "Le Provincie godranno del decimo a Ic-< l™ ceduto dal l.q gennaio 1912, dopo ciò» eh? a tassn di fnmio-tin ...„.♦„ -i 3 assetto «Siwnl» whs I ^ - ^ 11 SUH ^ettoseneiale. Ed i numerosi Comuni^ *™> .aftlla riforma trarranno per ì loro bi lnnci 1111 miglioramonto netto — il quale ammonterà in c^mr>]°sso a circa 20 milio- aei nuoncio dello istato, ." Lontemporaneamente altre cìi.sposizion • propnnsono per allargare le disponibili tà d,ei 9°,muni' e ci°" '"^i?, {jjf80 lh e5J6it.a' pBrche P?c° tassazione : un cioè un migliore ordina» esercizio, che ora é; proficuo strumento df' igliorrt ordinamento della mutui agli entiSocali da parie dell- Ct^se di risparmio ordinarie e di cruelln dpi Rnn Co di Napoli ! „ v nniòhh r.^im« , i- • , „ mini'S?J!Z££! PV\ •180IS?pei Cn' ? rimarrebbero ora il dazio di consumo R-la fovraimP"sto ni tributi diretti, ne de riva la necessità di apposite discipline per l'uno e per l'altra w*i «enso che il Comune debba ricorrere in limiti determinati e, lino mogenei, all'una e alforme di tassazione, ■ 'quo connubio si tem- perinn dell'uno e dell'altra le esagerazioni, l e. p^rgi^ri di quelle, le sperequazioni, | « Spesso il dazio consumo e la sovraim*