La riforma

La riforma La riforma del Consiglio superiore del Lavoro discussa alla l^ega industriale Convocati dalla Lega Industriale, si radunavano questa sera a rappresentanti delle Associazioni industriali torinesi per discutere del progetto di riforma del Consiglio superiore del lavoro. Dopo lunga discussione, cui presero parte oltre al cav. Craponne. il comm. Bocca, il corniti' prois I-errogho. il cav. ing. Uubosc, il cav Piclicito, venne votato il seguente ordine del giorno- « I rappresentanti dello sopitemi Associazioni • Associazione promotrice dell'industria nazionale Associazione, italiana dell'industria 0 del commercio del cuoio. Associazione generale degli industriali, esercenti e commercianti. Associazione sefica del Piemonte. Associazione dell'industria meccanica ed arti affini. Associazione mastri, fabbri ferrai. Lega industriale. « Esaminata la relazione degli onorevoli Cabrnu. Abbiate e Saldini sulla riforma del Consiglio superiore del lavoro. « riaffermando ctie la rappresentanza industriale verrà a trovarsi nel Consiglio del lavoro in condizione permanente di inferiorità di fronte, alla rappresentanza operaia; «che inoltre importantissime industrie nazionali, come ad esempio auella del cuoio, non sono per nulla considerate nelle proposte dei relatori; « che il Corpo elettorale deve essere costituita su ima base tale che in esso tutti gli industriali delle varie regioni possano far sentire l'influenza' del loro voto e che quindi — in mancanza di Sindacati industriali, che siano e possano dirsi veramente nazionali — tutte le organizzazioni sindacali padronali devono* essere riconosciute ed ammesse a concorrere all'elezione dei membri industriali nel Consiglio superiore del lavoro; " che le proposte dei relatori mentre prendono apparentemente a modello l'organizzazione del Consiglio superiore francese ne svisano completamente lo spirito e i! concetto informatore, « aderiscono pienamente alla contro-relazione formulata, dalla Federazione industriale piemontese e fanno voti che nelle elezioni dei membri industriali del Consiglio superiore del lavoro anello le organizzazioni industriali piemontesi abbiano modo di far sentire la voce dei loro interessi ». Le conclusioni della Federazione sono le seguenti. Essa chiede: l.o Glie la composizione del Consiglio superiore del lavoro sia cosi stabilita: 3 senatori 110niinati dal Senato; 3 deputati nominati dalla Camera; il direttore dell'Ufficio del lavoro; il di: rettore del credito e della previdenza; 3 membri del Consiglio superiore della previden?"- 2 cul: tori di discipline economiche; 9 rappresentanti dei proprietari e conduttori di fondi; 9 rappresentanti dei contadini; 18 rappresentanti industriali; 18 rappresentanti degli operai. S.o Clio se si vuole avere l'intervento di tre cooperatori nominati dalla Lega nazionale delle Cooperative.- di un rappresentante dei cooperatori pescatori, di due mutualisti nominati dalla. Federazione dello Società di M. S. si debbono pure nominare un rappresentante della Federazione dei Consorzi agrari. 5 rappresentanti delle Camere di commercio (2 per l'Aita Italia, i iter la media Italia. 2 per l'Italia meridionale e insulare). 3.o Che all'elezione dei rappresentanti mdustriali ed operai siano chiamate tutte e sole le organizzazioni sindacali astraendo da ogni loro colorazione politica e religiosa,.. con una partecipazione proporzionale alla lóro forza effettiva ndustriali dai determinata quanto ai Sindacati numero dei soci di ciascun Sindacato e dal nu nler9 de£j' Obera,' controllati ..... 4.0 Che a taje scopo 1 Sindacati debbano es: &™ raggruppati per gruppi, di industria affini razionalmente stabiliti. ....... 5-o Che nelle votazioni sui temi sottoposti alla discussione, del Consiglio superiore del la voto possa ciascuna delle parti far .risultare da duali membri sia costituita la maggioranza e la minoranza. .„ 6.0 Che il Comitato permanente del lavoro, c sia formato di rappresentanh industriali ed 0- j bFAZBMPMCADMGninMpaindfalaapdvggCrndlicmlagsPcvwc(tfMathq,. ,,,„.., ,-_,),, .,„„n, , nSente laKnCOltUra' mdUStna 6 C0mmera0' p,e*ueat" -- -tpperai in numero di 4 per parte, di un senatore. 1 pidi un deputato, e se le Cooperative e le _^amere idi commercio sono ammesse ad essere rappre-id sentale nel Consiglio superiore, di, w>( ja.PPre: i r sentante mV^^^^T^S^1'. ttLa tosta fra due tranvie nj rUna grave disgrazia è accaduta ieri all'or*-1rrain acSlcprinp r,lnvinni Bpllone abitante :n S 1 «elione, aoiiauie ^ pggU f: „„„„„ „„„ 4»an„,a rtoiln so.-*^t^J^^^n^'JS&lA^' S S mtìrtdM & t Sltro binario in ouel nume1 m inml w n del1 altro "-na"0- 111 <Iuel l)unt0 SS 1^^^^^^ al San Giovan.fe!ni, dove 11 dott. Ferrerò lo medicò di ferite mul-' ™ i tifile e lo fece ricoverare giudicandolo guari-- bde in quindici giorni, se non sppraivverranna C| comphcazlonL A- ■ zXTurpitudini. alDai suoi genitori fu accompagnata ieri seri'talTOspedale di San Giovanni una bimba esile e' i «^wu.v w wu,. ■> i<j , .ì, 1. tiji.A ' ■ delicata, di sette anni, la quale aveva narrato l aia sorella maggiore di aver sofferta violenza. v j] medico, dottor Ferrerò, che la visito, ebbe « infatti a riscontrare tali traccie da avvalorare il . racconto della piccina. _ . , |c' Autore dell'atto nefando fu il fratello dell n bimba stessa, un giovane di vent'anni. da pochi S giorni, tornato m famiglia dopo una lunga as--u senza _ Contro lindegno md'viduo fu spiccato man¬ dato d'arresto. i II»^Sat^^^S^ «é0^ i arrestato dagli agenti della squadra motuie. 1 La bottiglia-proiettile, r u decoratore Luigi Canale, d'anni 51, abitante jn via Principe Tommaso, N. 7. si era recato in una casa di via Pallamaglio. N. 17, insieme col suo compagno e vicino di casa Giovanni Mor- l gante, 'ira i due. per motivi futili, nacque una akim&x cllt poi si aggravò. Ad un certo punto I c jj iMorgamo impugnò ima bottiglia e la lancio mPv«zvcome un proiettile sul capo dell'avversario, chef, xriportò una ferita lacero-contusa lattosi medi- c care b-"" i?10V?n3 ,1iCa„f, SL^Scnf0 e i guaribile in otto giorni, salvo complicazioni. | n; d | A colpi di chiave. ; ,ija sarta. Maria Marchisio, d'anni 25. abitante|É m via \agnone, N. 21)5, litigò per motivi di tu. tenesse con una conoscente, certo Bosso., la quale , la colpì al viso ripetutamente con una chiave, iLa Marchisio si fece medicare al San Giovanni. 'dove fu giudicata guaribile in 10 giorni, , tt„ niede in fallo ~ ,,,„-,)■ „i d..i^.„, Scendendo da una tranvia da, fronte al. Palazzo lli Cttlà, il calzolaio Celestino Simonini. d'anni *5' ilbitant€ in vw G-uas,alla- 8' m,se uu pie,k cefgpmmrsidin fallo e cadde riportando una ferita lacero I COIltUSll al piede Stesso guaribile in dieci giorni. I * 17,, mwHcMto al San Giovanni F mecllCdW %bdn ^a„'VQ Una coltellata. lo11 cementatore Luvipne Luigi, d'anni 45. fu.sper futili motivi. colpito da una coltellata wv Moliera di un individuo, che Jlice^di conoscere j nramelle! Il dottor Viotti le praticò la lavatura dello stomaco, e poscia la rinviò alla sua abitazione. La morte del conte Peletta. All'Ospedale Umberto I. dove era stato ricoverato, è morto il conte Emanuele Peletta, che domenica scorsa, in un momento d'esaltazione mentale si era tagliato la gola con un rasoio! soltanto di vista. Il dottor Azario gli riscontro una a? <»sta»« sinistro, e lo giudico guaribile '°-iec' K101™- ! Sublimato invece di caramelle l e o Pi

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