Note Vaticane

Note Vaticane Note Vaticane ! rapporti col Portogallo e la posizione di Mons. Granito di Beimonte a Vienna. IFcr tele/ono alta Stampa). Sto;a>n, 6, >M 18. (A.) — La morte del barone D'Antas ha dato modo, a coloro che a corto di notizie cercano di lanciare sulle colonne dei giornali le loro fiabe più strabilianti, di ricamare una assai immaginosa storia intorno ai rapporti fra il Portogallo e la Santa Sede e sull'avvenire dell'Ambasciata portoghese presso il Vaticano. Infatti alcuni gior nali stranieri hanno raccolto la voce, messa in giro non si sa da chi e a quale scopo, che il Governo di re Manuel avrebbe in animo di sostituire l'Ambasciata attuale residente a palazzo Fiana con una Legazione, e che questo atto starebbe a significare il nuovo indirizzo che è sul pulito di prenderò la politica portoghese verso la Chiesa. Naturalmente questa fantasticheria non possiede nessun fondamento di verità. I rapporti fra la Santa Sede e il Portogallo sono e si mantengono dei più cordiali, e se in un tempo ormai lontano essi poterono passare con straordinaria facilità dalla migliore intesa al raffreddamento e perfino alla rottura, giova ricordare che nessuna delle cause storiche che permisero il verificarsi di certi avvenimenti sono oggi in alcun modo per riprodursi. Senza a~viungere dunque altre parole per dimostrare assurda questa notizia, la quale si smentisce da sè per il fatto che le nazioni ove le circostanze lo permettano o lo impongano possono giungere a una rottura, non a diminuire sò stesse, diminuendo l'importanza dei loro rappresentanti diplomatici, sarebbe invero puerile credere a un possibile mutamento della politica portoghese in senso democratico e anticlericale nell'ora - resente, considerate lu condizioni interne del Portogallo è il modo come sembra l'attualo Gabinetto Peirao intenderle e affrontarle. Un breve commento merita una notizia della viennese Zeit, la quale, con il tono ai svelare chissà quale mistero, reca che la posizione di monsignor Granito di Belnionte, nunzio pontificio nella capitale austriaca, è irrernediabHmcnte scossa, dopo lo scacco, che gli fece subire il barone Di Ae_ renfhal, nella nota questione del professor Wharmund : « Il nunzio, — afferma la Zeit, - non riuscì mai più a riparare a quell'insuccesso. Del resto, il nunzio diventerà cardinale nel Concistoro di primavera, sicché, il posto diventerà vacante. La Corte di Vienna fa dei passi presso il Vaticano, perchè sia chiamato a succedergli il padre benedettino conte Galen, confessore dell'arciduca ereditario Francesco Ferdinando». Di quale scacco intenda parlare ili (riornale viennese Zeit, non è facile intendere, poiché il caso Wharmund fu tanto risoluto favorevolmente al nunzio pontificio, che il professore Wharmund non fa più lozione dal tempo del noto incidente. Quanto alla posizione personale di monsignor Granito, essa è, non solo scossa, ma addirittura rovinata, senonchè non per il caso Wharmund, ma per ben altro, Basti ricordare che il nunzio concesse, a quel tempo, due interviste ai giornali, interviste, che sebbene fatte in buona fede (la buona fede non è mai perdonabile in chi ricopre una correa' diplomatica) suscitarono le ire a torto o à ragione del barone Di Aerentlial. Tutti sanj no, del resto, che la Nunziatura di Vienna rimarrà presto vacante, perchè in un prossimo Concistoro monsignor Granito sarà filetto cardinale. Ma questa elezione alla porpora del nunzio giunge nò più nò meno che quale conseguenza dei cinque anni di prammatica passati da monsignor Granito di Balmonte nell anunziatura, il che è sufficientemente espressivo. Tutto ciò va detto per l'esattezza, poiché, giova ripeterlo, in Vaticano non si era mai avuto un caso Granito di Belmonte. Venendo poi alla seconda parte della notizia della Zeit, essa riflette una campagna che da tempo è stata iniziata contro il "patire Galen, campagna che fa capo all'altra di maggiore importanza contro l'arciduca ereditario Francesco Ferdinando, campagna, come si vede, che si nutrisce di poca sostanza, poiché sarebbe assurdo ritenere che il Vaticano pensi di nominare nunzio a Vienna, proprio un austriaco e per giunta il confessore del futuro Imperatore, e che la Corto di Vienna faccia pratiche in questo senso. li Papa ha ricevuto, oggi, in udienza, nella Sala del Trono, il cav. Farina, e il superiore dei cappuccini di Frascati, i quali hanno offerto al Pontefice la medaglia commemorativa delle feste, che ebbero luogo nel settembre scorso, in occasione del cenlenario della nascita del cardinale Massaia. Hanno inoltre offerto a Sua Santità il compendio della vita dell'illustre missionario d'Etiopia, scritto dal prof. Gentili d'Asti. Stamane, il Papa ha ricevuto il cardina'e Gennari, il principe don Alessandro Ruspoli, maestro del Sacro Ospizio, il padre Estevenoh, superiore generale della Congregazione del Sacramento, od il conte Cali ori e la contossa Incisa di Santo Stefano, il conte Medolago-Albani, il .corniti. Rezzara, ed il canonico Duelli, della Unione Economica Sociale.