Come paghiamo i nostri debiti all'estero

Come paghiamo i nostri debiti all'estero Come paghiamo i nostri debiti all'estero I dati provvisori fornitici dall'Ufficio Tra*-: tati e Legislazione doganale ci avvertono, che il movimento commerciale dello scorso : anno 1909 ha toccato la cifra non mai rag-! giunta di 4913 milioni: cinque miliardi jcirca in cifra tonda. Questa cifra va divisa!così: 3079 milioni all'importazione; 1834 alla1 esportazione. La « bilancia commerciale »| dunque — come direbbero i mercantilisti —jsi è chiusa con uno spareggio di 1200. Il fenomeno non è nuovo: anzi, si è sempre verificato. Se scomponiamo il commercio nostro con l'estero nei due principali suoi rami costitutivi (dedotti i metalli preziosi).: vediamo corno l'Italia sia uno dei moltissimi i paesi in cut l'importazione supera conside-i * , , ,, , . „ i revo niente J esportazione. Importazioni EsportazioiU (in milioni di lire) 1898 1413 1203 1899 1506 1431 1900 1700 1338 l'JOl 1718 1374 1902 1723 1443 1903 1813 1493 1904 1877 1572 1905 2015 1705 1900 2514 1905 1907 2N80 1918 1908 3030 1858 1909 3079 1834 i | Per farsi un'idea delle cause dell'aumento dell'importazione, dobbiamo subito avvertire che la superiorità del 1909 dipende in parte' considerevole dal grano, di cui si introdusse, in Italia per 115 milioni più del precedente; 1908, a cui sono da aggiungere altri 20 mi-lioni in più di grano turco giallo. Signifi- cntivo invece — e soddisfacente — è il fatto'che. scomponendo le importazioni nei loro elementi costitutivi, si trova come in esse vndano di anno in anno preponderando le matèrie prime — indice sicuro di sviluppo,dell'industria interna — e diminuendo i prodotti lavorati. Così, per soffermarci al-il'ultimo biennio, rileviamo che il gruppo! delle materie prime nel 1909 superò quello idel 1908 per ben 87 milioni, di cui 23 dovuti j ni carbon fossile e 20 al legname da costru-! zione; si introdusse invece assai meno ferro lavorato. Quanto alla esportazione.il 1909 fu alquanto migliore per le sete greggio, 'che superarono in uscita l'anno precedente per circa 37 milioni; continuò la marcia trionfale ascendente dei tessuti di cotone, esportati in più per 28 milioni, e della frutta fresca, per 32 1 ... ' ; on ' m * * Come si è compensato lo squilibrio fra le importazioni e le esportazioni: o. per dirla! in alti-stermini, con quali mezzi abbiamo ! noi pagato i 1200 milioni di importazioni | che non trovano compensazione nelle vendite fatte all'estero? La risposta non è facile: eppure bisognai pure affrontarla. E innanzi tutto le cifre or-; forte dall'Ufficio Trattati filloma che punto i sono esatte? L'esattezza materiale non va posta in dubbio: ma se il valore della mo-:neta è disceso, o, il che equivale, i prezzi ; sono aumentati, è evidente che i dati sopra'riportati sono in parte solo figurativi. iQui ci soccorrono i noti numeri indici delisignor Sauerbeck, i quali riguardano — co-1me si sav— i 45 gruppi piii important! di merci. La medLa degli undici anni dal 1867 al 1877 essendo 100, ecco le cifre indicate dal dotto cconomista inglese: Media Media 187S-1887 79 1902 69 1887-1896 67 1903 69 1SUU-1899 66 1904 70 1S98-1907 72 1905 72 1883 82 1900 77 1896 01 1907 80 1900 75 1908 73 1901 70 1909 74 L'index-number è di un punto superiore a quello del 1908 e di 26 0/0 inferiore al limite del periodo tipo che era equivalente alla media dei 25 anni 1853-1877; invece Yindex-nuinber del 1909 è superiore del 1"> 0/0 alln rriAriin rielln rtarouto iSQn 1RQO rh. U u/o aua media della decado 1890-1899, che •ha dato le cifre più basse che si sieno regi- strate. ; c-„ ,in ,i„(„ . „„• .„ ii Se da questo dato generale passiamo alla specificazione, vediamo che gli aumenti più; marcati dei prezzi nel 1909 si ebbero preci-'samente anche nelle materie prime, .e quali abbiamo visto costituire il nucleo più sa- liente delle nostre importazióni. Prendendo difntti separatamente i prodotti alimentari prime, i ni frontono così : e le materie prime, i numeri-indici si con- ! Media 1878 1?87 Media 1889-1908 Febbraio 1895 Febbraio 1900 Luglio 1900 Maggio 1907 Dicembre 1908 Aprile 1909 Maggio 1909 Dicembre 1909 l'rodoltt alimentari 81 68 63.8 65.8 7,1.2 73.5 70.1 75.4 76.5 72.0 Materie prime 76 75 57.0 81.9 79.8 88.9 74.0 73.5 74.6 79.4 I prodotti alimentari sono presso al 3 0/0 e le materie primo presso al 7 0/0 più alte, del loro livello rispettivo dell'anno prece-i denle, le materie prime essendo fortemente' ;..n,v „♦„ i ii •„ • . , luriemeute influenzate dalle oscillazioni del cotone. Abbiamo così una prima correzione da|portare ai numeri del movimento commercial" Perchè mentre i prezzi aumentarono nel 1909 per molte delle muterie prime importate, per quasi tutti i prodotti esportati gli indici del Sauerbeck segnano uno stato stazionario. Lo sbilancio fra importuzioni ed esportazioi:: si può già, per questo elemento, ridurre a circa un miliardo. Come si provvede a questa differenza? Gli elementi più importanti per ristabilire l'equilibrio sono indubbiamente due: lo. rimesse degli emigranti e il movinunto dei forestieri. Quanto ni primo elemento, occorre ricordare che i sei milioni dei nostri emigranti hanno mandato e continuano a mandare un numero rilevantissimo di milioni, dei quali non meno di 3U0 risultano passati lo : scorso anno per le casse delle nostre Bari, che. A questa somma forte, occorro aggiun. : gere il danaro che i rimpatriatiti portano ! seco _ danaro il quale sfugge a Ogni ac jcertamente — ma che per opinione generate !si reputa non certo inferiore a un minimo 1 di 100 milioni annui. | Passiamo al contributo dei forestieri. L'ojnorevole Luzzatti, in un suo acuto lavoro, na calcolato che una media di un milione di forestieri all'anno visitino il nostro pae * e che vi lascino G00 lire ciascuno: pari C°SÌ a 600 milioni all'anno, : Queste du° clf™. sommate, formano un i miliardo annuo, che noi dovremo mettere i apporto i considerata > con la bilancia commerciale, i uunsiueraia come indice precipuo della situazione finanziaria. Ma vi sono altre cifre, — come osservavi giustamente il Sole, — che hanno la loro in. fluenza, e delle quali occorre depurare il miliardo suddetto; poiché bisogna pur tenere conto e dei 52 milioni all'anno che gli emigranti pagano per noli alle marine estere, e dei milioni che si pagano fuori di Italia per interessi del nostro debito pnbbli| co collocato all'estero; ed infine di qualche altro titolo di esodo di denaro, che sarebbe qui troppo lungo ed inutile specificare; ma tutti riuniti non superano certo i 200 milio ni all'anno. ' Il miliardo, dunque, derivante dalle ri, messe degli emigranti e dal movimento dei ; forestieri, deve essere ridotto a 800 milioni, certi di aver fatto una riduzione eccessiva, che per altro rende sempre più esalti e con'vincenti i risultati delle nostre indagini, Infatti, dal 1904 al 31 dicembre 1906 (nel pieno periodo delle vacche grasse) la no stru bilancia commerciale, corretta con gli ,800 milioni di che sopra, dà come indice precipuo della situazione finanziaria quoistI risultati : ! .Nel I9u'i- *?5 milioni; nel 1905, 490 milio ini! nel 1906. 191 milioni, sempre in più a j nostl'° favore; ma nel 1907 la bilancia co! mincla effettivamente a pendere a nostro carico, e la esportazione supera la impor tazione di 192 milioni; e la differenza rag giunge i 434 milioni nel 1908. So si esamina poi il prospetto dei cambi, vediamo che sono ditti favorevoli a noi fino al' 30 giugno 1008, nel primo semestre del quale anno il cambio non risente della differenza a carico nostro avvenuta nella . ; bilancia commerciale nel 1907, perche il cu. mulo delle eccedenze anteriori a favore no stro continuò a produrre naturalmente i Sll0j benefici effetti, ! poi ; cambi peggiorarono rapidamente ! fino ud essere al l.o dicembre 1909 ri'spet | tivnmente su Parigi 100.60: su Londra 100.50; su Berlino 100.32. Ed infatti la bilancia commerciale nel 1909, debitamente i corretta con le cifro suddette, dà a nostr* ; svantaggio una differenza di circa 200 ini i lioni. La conclusione di questo rapido esame e :la seguente: bisogna che l'industria nostra, ; efficacemente coadiuvata dalle Banche, cer'chi sempre più energicamente di conquistti ire i mercati esteri; alcuni dei quali, come iba dimostrato anche di recente il valente 1collaboratone della Stampa da Costantinopoli, sono senza troppa difficoltà conquistabill. Per comperare molto .bisogna vendere molto, in merci e in servigi. Verità vecchiotta questa : ma che attraverso ai più complessi meandri dei ragionamenti economici balza sempre fuori, fresca, forte e ammonitrice.

Persone citate: Luzzatti

Luoghi citati: Bari, Berlino, Costantinopoli, Italia, Londra, Parigi