La " Madre folle „ del D'Annunzio nella Cronaca giudiziaria.

La " Madre folle „ del D'Annunzio nella Cronaca giudiziaria. La " Madre folle „ del D'Annunzio nella Cronaca giudiziaria. t»«a».,orei~~H-w w«.*e«a»»<t «tam i.<«u,<; uuu i/t.i- Qclus, il romanzo lasciato incompiuto da Guy s alle A^sise $ RP"la uel 19u5' Ecco ''(nieressante p narraziope di Alfredo Fabrizi che ebbe le conll- denze del poeta. » Un caso singolare mi dà il modo di esporre s ta ve?a gwtìsi del nuovo rùln.,nz0 mèdtafi da 6 Gabriele D'Annunzio. Or sono cfuattrò aaiil cir- mca |n un Tierno d'e=t"t" n Roma mi iuroptrii r?; a «oma. 111 mconirai ie^01 poeta che vi faceva una fuggevole apparizlo- ne. Parlammo di mille cose uella breve ora, v ««che,una mia domanda riuscì a toccare in lui mei che v'era forse di più vivo in quel momen- to. Per venire a Roma era passato attraverso la Maremma, ed aveva già disegnato le linee del M 1,1,a„i'i/,e''Ìt?, gio!'ni. son? }* '"ma sommaria della ;, Jf^%™[U^Z,^ ^ ^}el. poeta' ravv- Alfredo Fabrizi, ledanole della c Jlì^t'^^, fra»unèll10 ,UiJ'lil nUjVa L opera, e ne rivela in ogni dutltiglio Iti genes., re- m sinugendo in pari lem.po la suppostone di qua- p !)in.lue.,som.'Iii!!!]2a,A"1,'11. M?a.r.e l0Fe co.n vJ*n: 'J]',0"10 „al paride dramma 'limano che a gli affaticava ^immaginazione ardente. Mi rac- l contò con lo più efficace brevità la trama del ro- d Ina,}z0 chlamat0 a/«dr« Me nel cpiale egli in- u tendeva fare una rappresentazione definitiva del m. , , V. , , ,. . U iDv.?,lu c^,ess,1 h,a d- V,iu m, pltail,,e e dl ptu ter- v tbile. Nella .Madre folle egli si dispone a pene- a trarci intima WW***^^^a%eum "rS d're àaSte'ro "cS a■ ' ' " ■ •' «...un- so fra quattro persone: la madre, i due figli e z mistero de! sangue, affrontandolo direttamente m " 1 mandai. Dr0ce3SQ, m r'mno *™, di Uionn se n™ sha^iio l *TÀtJ££ uà R1"»110. se n°n sbaglio, , tulAlsc pan alte A»ke ^processo che ha.una « Sì» ISi u ? anal0^la LOn « lua invenzione, m tale che il tuo romanzo sembra quel brano di m realtà purincata^ p,...,,/• : " ■ a.'..i u Cancelleria della Corte d'Assise. Il processo non mVl era /,ru archiviato. Sapemmo i-erò cho una copia fedele di tutti i documenti in esso con-1 'enutt compresi naturalmente gli interrogatori! P dei ,.?st!rnoni. era stata rilnscrtata. al difensore del- fi la causa, all'on. Salvatore Barellai. La curiosità. d ; ^™^!™£> ^SM^rt " vn..„. ««• oim«v c> «lunwww .......u,,- q' d^™^™0^,^ ècli dire nel su^lUm^Iihro f giungevano là dove Persino la sua nmmairinazio. r ^f^fspS aue^portentosa1"^ I Forse con un ricordo inconsapevole? Con un in- " ca.7ln0 flrtln memoria, n forse enn una di rpielle misteriose divinazioni che, a proposito del delitto a e del castigo, racconta il biografo del Costo- L ^nfjfn f,i raccontato dai mommi romani de' [ Il fatto fu raccontato dai giornali rnmanidei n IP^fl^^J^,^^.*^: o*!™* i S,"V.Ta^^^m^^^'^^T^s- C, inrr> fu ti'cnw la causa mnanzi «««« s s>» contro ?.^«m»M! |™^f \,01'"" K *™in di Gabriele h'annunzio segue dà vicino ^ jo mT^-'cc'oTd5 un fratello robusto, ma di due fratel'i egiihlmeme s --osi ?J^^%$«™\^*e <£«n& .1; sè. e che nella sua profonda maternità spiri-1 ^ed^.aV^r,^ S Wo di Mie dito alla marlr'1 non è nel sen=n fl ^^d%^d%^^r^isS enó <m di vorrà rr.!*uw> di ry-ffmdo hftn. . . Xi soff-i:" vi'ni vieni rinepra canto a me. figli"'" min P"r,ST"' dimmi le t.i "^fiX Ti^nXP\nnSr"mn^zteVe : » La Pi tv II tifino dellr, ma razza t'ha scolpite^ dn g^^JSr^ ^"r"^ deTct^fl^Tr^- «o* 'tlW- lira che'io. debba ici) nniii-m" n^ir-nr 1 >l- »Mu ai napno Trao m r I«*érn't«v m'h-nnn trisrinn.tn sul mo-'.v n-'ìia-i m,r\ eiss no scagliato le ntoj* m'^r,nn^_ T.^H^m^ v l°crno A noi che ti 'P'-i cosi rvr mui iu 11111 vjtu vuoi medicare le mio piaghe"». ! rsu^c oraamaresamena:«nn- lnaglie, ti sono rimasto legato per un io- vsi parte dal centro della ca nutrirmi: la parte lnon conosco, quella tè ad alcuno, tu bprofondo. Lo so; j come quando ero j ier nascere ». . . . „ .. , I La madre ha un gr,do di gioia, 11 ermo sies- so delle sue viscere: « Figlio, mi tomi? •, ed un dialogo, la cui commozione ere- varola in parola. i mi torni? .._ ,,jp mi sono partito da te se non per ap- prendere: non m'hai tu fatto per il conosci^ pento? - T'ho fatto perchè tu vinca il dolore e tutu superi nell'opera 6Uff n0„ ' tu l'ho oetto, non t'ho parlato della mia felic'tà^spaventosa? Tutto il mio lungo ma, J „„„»,", il el< m^cìnfien? ie non fu nna v.ttoria su me stesso? _ Lascia che io ti aiuti a sostenere la tua v'ttoria _ perchè mi diminuisci? Non basto da solo? — Non posso dunque più niente per te? _ Si. puoi la cosa più grande, e la compi. M1 {al ricoaoscere in te la mia orìgine, l'aziono ;,imo vivo che' ,mcora si DC ^TT^l^A\.... che non s; ò rivelata nè a me. n Li. custodisci ancora, nel .tuo or mi senti ancora palpitare ut te ce per nascere ». La. n,aore ha. un grridoj! gioia, «_Crido stev a" cui m'hafgenerato, la forza severa che m'ha $ lrasmefisa. m; fal riu'd:re nel cuore la voce ru- de™rnio padre' òhT'tì uiUmo ^nguè di Miche mJa. averti. Te lo dico, non sono più con la .. chiamava Buonarrota, chelangiolo, orgoglio dolio UlUiU UiUinc DUUV ine fri HllAUllltl Ul t liti I li IL', llim voglio ornai somigliare per le a quel giovane alzat0 che oalca ,| 5chle'na de, próiioniero ». ™ finisce « Rammento riferito "dal Fabrizi, ael fuluro romanzo. L'articolista riprende la, . . . , • . . zFSSSz materno e fl"fialeTs'è imrùsa una dì, mani trafitte sullo tue ginocchia di marmo ma maggiore, Luigi, così raccontò l'incredibile' al- lul^llaz:one perversa di sua moglie Francesca: , Qualcne gicir£,0 dopo u vjsila d, mia madre «la sua partenza, cambiandomi una maglia, mi accorsi di avere nella epalla sinistrai una macchia rossastra che ancora ho non essendo, più scomparsa. Mia moglio ebbe la diabolica u,,n . . , .;; mctótrhdsa » quell idea A L accusa esecranda, ingiusta, avvenne In P'fgfsta fi"1!! 1 dei vis i testimoni. La madre che aveva amato il nglio con 1 amore sublime e folle delle sue sono rappresentate nell'interrogatorio scere,_ era mortalmente ferita nelle sue vi- quell'errore indicibile, è di una meravigliosa f0,enza- Pure nella realtà. I testimoni raccon- rt^so^lemp^e'^ia^Jo.es^d^^domTndo I1 amicl- ^ congiunti non sapevano rispon "«e s^e non Piangendo Da questi particolari il romanziere ha tratto alcune delle pagine nifi alte del suo libro. La madre dolorosa si parte sola, per scompa- [if,iiAC,ri Rnd-,re a naonre. Nella sua corsa ter- nbile ella attraversa la piazza di un villaggio, ingombra delle gen.' accalcate in un Giorno, C,i n,era' Lft gen,° amm«to1isce le apre il pas- so. la lascia passare senza ardirsi di interro- Karla di arrestarla. Il lettore indovina quel ^e artista ha saputo fare di un tale spetta- t'ultima parte del libro è Invasa da un largo soffio biblico; mite le figure sembrano meri- 6 ""^ mic™™*^ L'accusato del processo. Ffimcndo Rrunelli, S^St^il^S flCina. ehhe con luJ „n collonnlo penoso- usci <m«t™ "' -' madre con aspre parole. Accecato dall'ira. ecli l'uccise tirandole un colpo di rivoltella in piena ffccia. Poi arido a costituirsi |p noestura, avendo vondìcnto la santità della madre sulla belva malvagia. Questo il dramma elio il poeta ha trasflgu veR^nn^le'IsCOTle'dl'quello che fusero'le'antì' rato con la virtù dello stile dandogli per sfondo qfielln jmlaegla tirrena dove à sorta urt-> nuova città poNentosn r.reS«, lo "ovine ^,!.a...r.1p,!l°.nln .l^"80*' ■tn°.-Cìap1' n1.'1,.:.0rn.! chissime genti.

Persone citate: Alfredo Fabrizi, D'annunzio, Fabrizi, Gabriele D'annunzio, Salvatore Barellai, Tierno

Luoghi citati: Roma