Una visita a Giolitti

Una visita a Giolitti nia dall'attuale forzata schiavitù verso gli inglesi. Un'ultima notizia. E' di passaggio a Mogadiscio il conte Orfeo Fanelli, direttore della Società Giuba, per la messa in valore di una così larga zona della nostra Colonia. Egli ha proseguito subito direttamente per Giumbo ». Un arbitrata per la vertenza Columbia-Cerniti Un'interpellanza sull'emigrazione ?l Brasile Korati, 23, ore 23. Fu annunziato che l'on. Fani era stato no-minato arbitro por l'Italia nella Gommissio-110 mista di arbitrato ner la vertenza Cor- l'uti I- n''ò «1 r'ierdrn doha vpcchii verten-iati fc, u:.o strascico della vecchia■ veruni- za fra il signor Cerniti e lu Columbia, che data dal l^Ho. Dopo mode vicerade la Co- lunibia pago al signor Corniti, dopo larni- trato Cleveland, 00.000 sterline ; ma restano ancora altre richieste del Cerruti, e, fra l'ai- Irò, gli interessi per il ritardato pagamen- to. Perciò è stato deciso un nuovo arbitra-to : l'on. Fani è arbitro per l'Italia ; la Co- Himbia nominerà un suo delegato ed i due lumina nomi.-eia un suo aeiegoto, eu une arbitri nomineranno .1 terzo arbitro. In ca-so di disaccordo, il terzo arbitro sarà no- minato dall'ambasciatore di Spagna. La Commissione di arbitrato terrà lo sue sedu-te in Roma. L'on. Cabrini ha presentato la seguenteinterrogazione: «Interrogo il ministro deglisteri por conoscere i suoi propositi in me-nei riguardi della nostra emigrazione per quello Stato ,.. L'on. Beitelo vuole favorire la costituzione dl grandi Compagnie di navigazione (Per telefono alla Stampai- ut «ma, A ore 10,5. A proposito delle informazioni del giornata La Ragione, secondo le quali sarebbero stati solleviti a Montecitorio aspri commenti dalla! notizia che l'on. Rettolo intende affidare I serJ | vizi sovvenzionati ad un'unica costituenda So* I cletù, il Messaggero scrive constargli che l'o- norevole Belioio non ha predilezione per uno) '0 'Jer altr0 organismo Industriale marittimo, vecchl0 0 tlU0V0 . per!5a ^ che è preferibila agevolare l'organizzazione, per i, servizi marit ,inili ert m geaere |)€r riverire della marinai italiana, di Società a larghe busi finanziarle a forze tal: che possano sostenere vittoriosamea» te la concorrenza delle marine straniere, aazif che aiutare il pullulare di Società rachitichew . ■«*« passano di crisi in crisi, di conflitto in con "'"<?• % che restano alla retroguardia malgra* <lr',ia «"tapi» marittimo internazionale. « Aru> , d quesn sentimenti, — segue il giornaJeJ 1 ron. gettolo avreM«'visto con piacere S fusione deile « Puglie » e della «Veneziana v perchè una prar.de Società sorgesse per attiva* ire II tràffico dell'Adriatico, traffico che, nei prò» getti dell'or.. Bottòlo, deve essere notevolmenta ; sviluppato ». [ Cosi puns l'on. Bettòlo vedrebbe volentieri 'scrsrere una nuova brande Società che, in con* condurre alia sostituzione dei premi suite imi portaziom ed esportazióni al sistema delie soW i ve.nzlorji a fondo perduto attuato slaora. Una visita a Giolitti Sobrero ci telefona da Moina, 23, ore 23. Noll'attuale intervallo fra un episodio e l'altro dell'azione ministeriale, l'argomento apolitico più interessante è dato oggi come ieri, della presenza dell'on. Giolitti alla caiditale. Come già vi dissi, si è fantasticato all'infinito intorno a questa gita, mentre, invece il silenzio, si 6 fatto intorno alle vicende ministeriali. Il Consiglio dei ministri di martedì, colla risoluzione della pregiudiziale sulla decadenza assoluta oppure relativa — a Sessione chiusa — del progetto Schanzer; ci farà uscire dall'incertezza odierna. La situazione precipiterà nella prossima settimana verso la pubblicazione del decreto di proroga della Sessione, nomina dei nuovi senatori, ecc. Nell'attesa, la rubrica delle novità ministeriali e assai povera. Ecco perchè a Roma in questi giorni, lassai più che della sonnecchiante politica, gì discorre dei due scandali del giorno, la fuga di un notaio de! Comune, troppo innamorato del soggiorno di Montecarlo e le avventure in materia di cambiali non autentiche di uri mondanissimo duca siciliano, nipote del cardinale Rampolla. Una sola eccezione viene compiuta a questo momentaneo oblìo della politica, con i ricami che si vanno facendo alla venuta dell'on. Giolitti alla capitale. Le ragioni di questo interesse alle peregrinazioni dell'ex presidente dei Consiglio, vanno ricercate nel fatto che nell'atteggiamento dei giolittiani consiste l'elemento; ancora ignoto aia decisivo, della situazione ministeriale. Nel pugno dell'on. 'Giolitti è racchiuso il dado che può far traboccare la bilancia tanto per salvare il Ministero quanto per abbatterlo. Per questo la fantasia ebbe libero volo' appenal'a capolIdei Governo lasciò Cavour e venne in due tappe nei dintorni di Montecitorio. L'on. Gio- lini giungeva, secondo taluni,-per stringere,!gli accordi con i suoi luogotenenti per la jjrosstma lotta contro il Ministero Sonnino. teeeondo altri, veniva per rabbonire i suoi ornici impazienti di stringere d'assedio la rocca ministeriale. I passi dell'on. Giolitti, rarissimi, poiché l'on. Giolitti uscì pochissimo nei due ultimi giorni, furono spinti, ventilerò registrati i nomi degli ex ministri che Si recarono a visitarlo e da queste visite furono tratti gli oroscopi. Si fantasticò pettino di un prestabilito incontro fra gli on. Giolitti e Sonnino. La Stampa ha già pubblicato nelle sue informazioni di ieri la verità intorno al passaggio dell'on. Giolitti tali a capitale. La politica è estranea a questa gita,, compiuta per ragioni private prima che l'on. Giolitti vi si rechi all'estero. Ho però da dare allo informazioni pubblicate dalla Stampa, la conferma autorevole che poteva venire dalla bocca dell'on. Giolitti L'ex presidente del Consiglio mi ricevette oggi nel pomeriggio nel suo appartamento del palazzone grigio di via Cavour, dove j(una vestigia dcl potore) sono rimaste al portone due guardie di pubblica sicurezza in borghese. Nulla di più semplice e di più dimesso dell'abitazione dell'on. Giolitti. L'ex presidente del Consiglio .mi accolse in una ampia sala da ricevimento tappezzata di stoffa verde. Solo lusso, due grandi finestre dalle quali appariva nella vasta piazza sottostante la mole colossale della Basilica di Santa Maria Maggiore. Alle pareti, pochi ritratti ad olio, uno del Re, un altro dell'on. Giolitti e dei ricordi dellu vita politica del padrone di Micasa, fra cui una pergamena Annata dai più bei nomi del Parlanvinto italiano. La tramontana soffiava gelida al di fuori, ed in un angolo borbottava una stufa. L'on. Giolitti mi è apparso florido in viso, tranquillo e sorridente come al solito. — Sono venuto a Roma — egli ebbe la cortesia di dirmi — unicamente per necessità di una cura intrapresa da mia moglie. Gii studenti di medicina e il miniótro Daaeo timn», 2,i. ere Sii. Intorno al momentaneo dissenso sorto fra gli studenti di medicina di Roma ed il ministro dell'istruzione, on. Banco, sono da rettificare alcuno circostanze affermate dagli studenti. Come è noto, gli studenti di medicina romani sono in isciopero, perchè non hanno potuto ottenere dalla Società ro- maiiu delle tranvie una riduzione di tarif,- fc per recursi agli ospedali, che essi fre- quentauo, posti alle periferie dellu città. Es-si vorrebbero che ir ministro Daneo impo- nasse ciò che non può imporre, vale a dire una riduzione di tariffe tranviarie, questio- ne che non si può risolvere imanediatamen- fe. Di oui il malumore momentaneo verso il nuovo Ministero, al quale in un Comizio di studenti scioperanti fu rimproverato di aver detto in un'udienza accordata ad una Coni-missione di studenti scioperanti di non vo-ler scendere a discutere cogli studenti. Or- bene, il ministro stesso dichiara che ciò nonè vero, corno non è vero che abbia accolto r», congedato lo Commissione di studenti. L'on. Daneo dichiarò invece che avrebbe pre-so in rsame e colla massima benevolenza lerichieste degli studenti stessi non armenafossero tornati a scuola, incaricandoli inpari tempo di rammentare ai compagni il. pericolo cui andrebbero incontro ove si met-fossero nella condizione di non poter completare le cinquanta lezioni prescritto dalla logge, assicurandoli, ad ogni modo, che, tor- nati a scuola, essi troverebbero sempre inlui la massima simpatia e benevolenza. Il rettore dell'Università di Roma, che erà presente al colloquio, ha già informatoii ministro, che rettificherà egli stesso leinesattezze delle notizie. Eliminato così benrhiaramente ogni malinteso, non hanno ra-.pione di essere u quanto si dichiara al Mi-nistern dell'istruzione gli ordini del giorno, eh» si fondano evidentemente sopra erronei supposti. di studenti si persuaderanno che con insciopero prolungato non potranno certo ot-tenero più facilmente la soluzione della in-cresciosa vertenza colla Società romana dello tmnvjV. per la quale soluzione le Au-torita scolastiche governative si ndopernTo-no e non hanno ancora cessato di adope-Tursi. Anzi, per tale ragione ho compiuto il via~gio in due tappe, fermandomi a Bologna. — Quindi la politica ò estranea alla sua venuta. — Assolutamente estranea. Sono qui come un privato i miei affiper un lungo — In Ispagna forse? _ . — I otrebbe darsi, ma in verità non no seelto alcun itinerario. Sono indeciso — air- giunsc sorridendo — fra il Polo nord ed il Polo sud. La scelta della mèta dipenderà rivato cittadino, unicamente perfari. Ripartirò fra qualche giornomgo viaggio all'estero. anche daila temperatura che in questi gior- ni compie certi sbalzi.... Preferisco del resto viai"riare fissando mano mano i particolari e le tuppè del viaggio. Si rimane così con minori preoccupazioni. — E rimarrà a lungo fuori d'Italia? — Certamente fino ad aprile, cioè dopo le ferie pasquali. Intendo appartarmi in modo assoluto dalla politica. Ilo pure il diritto di riposarmi dopo parecchi anni di intonso lavoro. — Quindi ella, per un certo tempo, non parteciperà ai lavori parlamentari. — Precisamente. Non sentiranno parlare di me! Il mio isolamento nella vita politica risponde del resto alla mia concezione della funzione parlamentare. Credo alla opportunità che i parliti si alternino al Governo. Così come io stesso credetti di indicare alla Corona il mio successore, nella persona dell'on. Sonnino, nello stesso modo mi propungo di facilitare, por quanto mi ò possibile, l'esperimento dell'on. Sonnino. A Questa linea di condotta-mi sono attenuto l™1 Periodo delia crisi, durante la torma ™ dvel nuovo Gabinetto; ad essami uni 'ormerò in seguito. Infatti ho pregato i miei !amlci dl 11011 croare 111 alcun modo imba" e razzi al nuovo Ministero. — Si è fantasticato di un suo possibile colloquio coll'on. Sennino... — Non ebbi alcun invito nè diretto nè indiretto in proposito. AU'on. Giolitti non vi era altro da chiedere nè altro da ottenere. Vi è però in questa conversazione quel tanto che basta per dedurne quale sarà la situazione imminente, cioè alla ripresa dei lavori parlamentari. Taluni interpreteranno le dichiarazioni dell'on. Giolitti come un presagio di trionfo per il Ministero, supponendo che, assente l'on. Giolitti, una parte dei giolittiani possano nel paese, dove il girasole fiorisce, voltarsi verso il solo ministeriale. Ma per chi mediti attentamente le dichiarazioni dell'ex-presidente del Consiglio, appaiono invece unicamente come un preludio alla neutralità passiva degli elementi giolittiani della Camera verso il nuovo Gabinetto. Ed ecco l'enigma parlamentare che risorge; ecco il Ministero Sonnino domani ancora in condizioni di incertezza. Il nuovo Gabinetto procede frattanto per quella che ritiene essere la sua strada. Luigi Luzzatti ha pronunciato oggi a Milano sul problema delle case popolari un discorso immaginoso, nel quale la politica generale fa capolino in duo soli punti, cioè per difendere la Banca del lavoro in gestazione e per accusare di amnesia politica l'on. Nitti, il quale aveva, nel suo discorso di Potenza, condito con un po' di canzonatura l'esame delle prossime riforme luzzattiane. t L'on. Daneo, per conto suo, annunzia In M prossima bomba del progetto di legge a fa | vore dell'istruzione primaria, riproinetten- d a dosi dall'accoglienza alle prime indiscrezioni sul suo progetto un compenso alle piccole amarezze che gli studenti di medicina romani scioperanti vorrebbero infliggergli per punirlo di aver tenuto verso di loro ;:n linguaggio fermo e preciso. E con questo la cronaca della giornata è finita. Proposte dell'on. Aneona per risolvere il problema ferroviario Kùuta, .3, ore '23. L'on. Ancona conclude i suoi articoli sul problema ferroviario, formulando un programma composto delle proposte seguenti : Lo Semplificare gli organi amministra, tivi, tendendo a discentrare; 2.0 Preparare un bilancio industriai lne"te sincero, che dica la ferita finanziaria nudn; e cruda; i J-° ^'?.vartì S1' stipendi del personale fi no a rm) nre; pretendere dai funzionari un '"a^or rendimento, onde diminuire a spesu specifica del personale; c„1„„°,„n®,npu i re le ta/lffe' a"n^ntando Mi 1 £ cons.entono. senza danno, £^'uh"«° d5 j'.u, modo dall'aumento ì".* dictarze gnomici e le pie ' e „ o„„„|iiì,0„ ■„ ,„ ,, ' ,„nf-°0^ ' »? inJ™?T11^navlSa: cò^correnza^^ra le tre Oio nf 6I]d0 °Rtm ^ n£m2Sta fra «J! „L ILf trasp01' °' sviluppando fra esse una sana cooperalo ' 6.0 IsUtutire un controllo parlamentare -, effrcace, i ) n, . l a j particolari, il progetto di legge, che egli - presenterà alla Camera, per i provvedtmènJ ti per l'istruzione primaria. Per la narte ìfinanziaria, ha preso i relativi accordi col ministro del tesoro, on. Salandra. I prov!vedimenti dell'on. Daneo, a favore dell'istruejzior.e primaria e popolare, tengono molto n!con'° dei suggerimenti dati dalla Commis-|sione di inchiesta sulla Minerva, e riguar-;*iano la riforma dell'Amministrazione cen i'rate e provinciale, l'integrazione parziale ° totale dell'opera dei Comuni con quella | dello Stato, gli edifici scolastici ed il ioro ar¬n'fedamente, il miglioramento degli stipendi -' li maestri urbani e rurali, 1 istruzione ob- Wigatoria delle Direzioni didattiche, gli a. a !S1'' di infanzia, l'intensificazione delle scuo-j'e ner gli adulti inalfabeti, la riforma della - scuola popolare, in modo da renderla più -irispondente agli attuali bisoghi della classe I lavoratine»}. Il progetto di legge per l'istruzione primaria Ronm, 23, or« !8. L'on. Daneo ha già preparato, nelle linei « i:i ti — -, : , mmMK inaugurazione si Dilava Registro Sazionale por la classifica (lolle navi Roma, 23, ore 22. nStamane, nella sala della Biblioteca del Ministero della marina, è staio solennemente inau«arato rOrdino del nuovo Registro nazionale pe,r| ia visita c classificazione dello navi Galleggianti L Idirètìore generale ^&"1mariuTn^anù^ coni v mèndatòre Bruno, il comandarne dot porto di Ge- c nova, il capò dell'Ufficio tecnico doliti regia ma*| c l'inài,,Ìn Genovii, « rappresentanti; delle industria m d'prosS^ di Genova; comm. Ronco', i rappresentanti delle ndi commercio delle città ma- nislro. . 'ti La riunione era presieduta dall'on. iioselli. prò- p»»?, ^S^S^^Stato^VniK on. Chirnienti. in rappresentanza din ministro, il nDopo un breve discorso dell on. Bose che ri- i. ' dvolse il suo saluto augurale alle nuove costruzio- ni. prose la parola il sottosegretario di Stato per ■la marina, on. Chirnienti, che. dopo liver portato dal convenuti alla cerimonia il saluto del minietro ee quello delle Amministrazioni centrali, ricordo fle difficoltà per cui si dovette lottare e vincere dper far sorgere il nuovo Istituto..e la discussione cu cu: c-th pros? pne conio membro del Con? - slio superiore della marina mercantile, circa il Ccostituendo Registro, discussione clic fu animata ; cdai sentimento dell'interèsse supremo del nostro abuon nome no! mondo dell'industria marinara 2Dissocitela forza dei eaiiitali, la perizia de: K-e-ht^^Tt^r^S. amorale che ne <èsaa i progressi e sia di sii- dmolo à coraggiose iniziative] ne assicuri e ne. zi coraggiose mantenga il presti;,.. Infi.no l'on. Chirnienti ha ricordato, anche a nome del ministro con riverenza e gratitudine, '.'antica istituzione del Registro italiano, che per santi anni ha forvilo il Pneso e la nvjrina'onorulamcnte e con zelo. Infine, a nome del ministrò; lu dichiarato costituito l'Istituto del Registro, italiano. ■ Prese la pnrMi poi il comm. Oderò, per il Comitato promotore. Ritiratosi il sottosegretario di Stato alla, marina, si adunò in seduta privata 11 Consiglio ci! amministrazione del nuovo Istituto. il banchetto niMCOivti «lì nettiti» e Kone»li I! Comitato promotore del « Registro Nazionale ■> per la visita e claissltìcaziono delle uave galleggianti ha offerto oggi, alio Splenditi Hotel, un banchetto, al quu'o hanno preso parte il ministro IJettòlo e l'on, Beiseli!, presidente' del « Registro 'Nazionale l'on. Chirnienti " nmascfmRrzgèpnli ù dDfgncCIadfgnccnmpml'on t'ovvi risoettivumeate sottosegretari alla emmina ed a! livori"pubbUcl. ^comm Odoro, tdel Comitato promotore de! « Registro Ciazio-, naie*», il direttore generale delle costruziouj navali, generale Valseceli!, il direttore generale, delia marina mercantile, cornili. Urano, e numerosissimi invitati tra d più autorevoli rappresentanti della marina militare e della marinai mercantile italiana. Allo cham pan ne, il commendator Odoro, a nome del senatore Alberto Treves, del qu.de ha. scusano l'assenza, ha spi»gata come la creazione del nuovo istituto risponde ad un reajle bisogno ed allo scopo che il ministro Rettolo, con esatta visiono e con tenacia di volere, saprà rapgiungere. Ha poi apeiurito essere buon auspicio che li Registro Nazionale » sia sotto i'oc'da dell'Or norevole Boschi, di cui è noto l'antico aderto verso le industrie marittime. Ha j:ifl::e brindato a'ia grandezza delia nostra duplice marfha. !-aluta il suo illustre cnpo, on. Giovanni Bettole. Si è poi alzato a patìaro, salutato da calorefii applaas:, i! ministro ott. Bettole-, il oliale, dopo avere, rivolto un saluto all'on. Boseili. ha ingraziato il suo concittadino cornm. Ode-o, rappresentarne del Cemitnto promotore del « Registro N'azionalo ». « Quest'ultimo, — ha aggiunto il ministro, — per le idealità che si propone, non poteva nascere sotto più lieti auspici;, sorgendo In uì! momento in cui la no?trai vita marinara si volse verso gli orizzonti più grandi della sua storia, dello suo esigenze e de? suoi interessi ». Ha poi espresso f.mpurio che movo istituto possa promuovere nella coacctrenza mondiale feconde correnti al prestigio' ed alle virtù marinaresche. ti ministro Infine ha alzato M calicei alla f?mv dezza dell'Italia ed al suo fecondo ritorno" alle più luminose tradizioni marinaresche. Applausi calorosi hanno accolto il discorso del ministro dopo il quale ha parlato l'onorevole lioselli, il quale ha blindato ai rappresentanti della scienza navale italiana, a coloro elio nel no.-uro paese esercitano cantieri e guidano le compagnie di navigazione coi patriottico intendimento di accrescere la ricchezza nazionale, di aprire nuove vie nelti gara dei traffici mondiali alla sorlo del nuovo istituto. Ha poi mandato un salmo agli operai dei cantieri, agli ingegneri che li guidano, agli equipaggi ed agli emigranti. L'on. Boseili ha concluso brindando alle glorie luminose ed alle speranze fulgide della, marina militare italiana ed inviando un saluto all'on. Bettòlo. Infine hanno pronuncialo brindisi il comm. Capaccio, il quale ha detto che come armatore della marina libera è grato all'on. Bettòlo per avere saputo In breve tempo compiere l'unificazione dei servizi marittimi; ed il comm. Ronco, presidente del Consorzio autonomo del porto di Genova, il quale ha detto che tutta Italia guarda con sicura fiducia all'on. Rettolo ed a lui affida fidente, la coscienza della sua fortuna e la forza di tutte le sue navi. "cadlsTOonunrdistpMQuestione di reciprocità. sm.E' in Roma il presidente del bureau Vrit'is di Parigi (registro nazionale francese', che si ritiene sia venuto perchè i certificati di classificazione delle navi emessi dal bureau Veritas possono essere riconosciuti auche in Italia come lo sono in Inghilterra ed altrove, e corno quella del Lloyd di Londra sono ricono ptHscinti in Francia. Si tratta di unamw^ di grande importanza, perchè evi qualora si stabilisse -he ' piroscafi esteri non sono ammessi al traffico in Italia se non sono classificati dal registro italiano ne potrebbe venire di conseguenza che le nostre navi all'estero sinno assogeettatp alla classificazione presso le istituzioni lorali. e ciò potrebbe aver1 una portata assai grave quando tutti i paesi toccati nel v'aggio dai nostri piroscafi adottassero la stessa regola. I socialisti romani vogliono la presenza di Ferri per discutere il sue caso Roma. 213, ore In. cIeri sera si è riunita l'assemblea dei socialisti romani. Presiedeva il consigliere comunale Ferrari. S: è discusso del caso Ferri. La discussione si matite.'uie sul terreno pregiudiziale, ciò che non ha escluso che vi prendessero parola numerosi oratori. Un ordino del Pl0l-'"iiSabatini, così concepito: « L'assemblea, a nro"l qpznt0 '<a dopinS?tassare\ffie:t df g'orno^'fù l'pìnto\fa glande maggioranza; poi approvò il seguen- nte ordine del giorno, presentato da Ile Vittte: l« L'Unione socialista romana, riconoscendo larnecessità di discutere e deliberare Intorno allajcimportanza morale del!'atte,7giamento politicojsdell'oli. Ferri, delibera di invitarlo alia prossi- sma assemblea ». j Si accettò anche, su proposti! di decotti, di destinare una prossima seduta per discutere 1 adella partecipazione de! socialisti a! potere. nInfine, circa il tentativo di unificazione del proletariato romano, si approvò il seguente or-^di» del giorno: . L'Unione socialista romana, ; sin merito ai tentativi di unificazione del prole- tariato. riafferma la propria fiducia nell'opera sdella Camera del lavoro ». | Il eomandantd delle truppe nella colonia del Benadir | Lo scontro coi migiurtini — La nuova foce del Giuba e il nostro coniine verso la Somalia inglese. Roma, 23, ore 22. Il Governo prosegue l'esecuzione del suo venuta ora la volta della scelta del nuovo comandante delle truppe, nella persona del | colonnello cav. Ferruccio Trombi, attual mente comandante il t-i.o reggimento fante <ii stanza a Pisa. La nomina del colon nello Trombi, completa la situazione delì nitiva di quella colonia. Il nuovo comandun- 'te delle truppe del Benadir partirà ai primi pjuno per ciare un ;l«setto regolare alla colo ucl Benadir. Dopo la nomina a gover nitore del senatore Giacomo De Martino, e nia ' di febbraio. Con il nuovo governatore on. M M n nnrfimnnn il emitmo medico ■Je Multino, pai tu.nino u capitano meaico dei la marina, Bacca ri, il vice console Cocchi e qualche altro funzionario; cosicché sarà formato l'ufficio di Governo della colonia delia Somalia Inoltre il tenente di vascello cu p.irtirà coinc ispettore coloniale dcl , •<■>■ » „:-,'•., r;,m,i,„ ti Coscia e Giuba* risicaci a a G nimbo. 11 ; conte Ferruccio Trombi, fratello del generale aiutante di campo del Re. è colonnello del 22.0 reggimento fanteria: è nato a Modena. -ha 5., anni ed e ontrato ln servizio il 2 agosto II colonnello Trombi è noto per aver dedicato tutta la sua sagace attività nelle . zone colpite dui terremoto. Fu a Reggio nel 1905. durante il primo terremoto e rimase colà fino a! maggio 1909, provvedendo a riparare a tutto il disordine creato dal secondo terremoto del dicembre 1908 più con spirito umanitario che coi criteri di una falsa disciplina. Le autorità civili e quelle militari e le popolazioni dei circondari di Reggio haimo lodalo vivamente la sua opera ed hanno visto con dolore la sua partenza nel maggio dell'anno scorso, per raggiungere il suo reggimento. II Trombi non è un africanista come suo fratello; non ha preso parte a nessuna campagna d'Africa: non crediamo — osserva il C'ornale d'Italia — che questo sia un male. Gli ufficiali del Benadir un uomo politico, il senatore Do Martino a simiglinnza di quanto si è fatto per l'Eritrea, coll'on. Martini, trae origine da cause ben note e che non hanno nulla a che vedere con le condizioni politiche del Benadir. Il Trombi si reca quindi in Colonia «enza alcun pregiudizio di sorta, j Il suo semplice grado di colonnello basterà a conferire maggiore autorità al comando dello truppe, evitando tutti i possibili conflitti od incidenti, sia alti che. bassi. Il maggiore Chiossi. attuale comandante le truppe, non lascierà la colonia senza aver fatto la consegna al suo successore. Intorno all'incidente avvenuto nella Somalia settentrionale con scambio di fucilate fra italiani e mi.giurtini, si danno i seguenti ulteriori particolari: l'incidente avvenne verso i primi di dicembre nella fonda di Afun. fra un escludere quindi qualsiasi identità di vedu te. Il fatto di aver dovuto mettere alla testa "l" — «•-"» Pk'a u". '+","T;„r^rfWfllche conoscono 1 Eritrea Si trovano di fronte al Benadir in condizioni identiche a quelle.del colonnello Trombi, poiché sono diversejle condizioni politiche nelle due colonie; da sambuco della squadriglia armata italiana Talcuni ascari migiurtini del sultano! Osmnn Mamud. L'incidente e uno dei solitio non ha di per s?> alcuna importanza, so. non quella che deriva dal fatto ohe esso eiun'altra manifestazione dei sentimenti noti inmichevoH a nostro riguardo del Sultano ri»; \rto-! Hini b dolio sua "ento E' noto dei Migiurttm e delba sua gente. 1. m o infatti che dei tre Sultani della Sbolla settentrionale, quello di Obbia ci c assolti- tornente fedele, mentre di questo si conosce per fatti reiterati la instabilità infida e dcl,Mullah la ostilità decisa. L'incidente si è,'io nella baia .1 Anni, e 1 equ.pafcgio mai n,... on.io,-. -ì roiT-i svolto così : l'no del no 'ri tre sambuchi armati. .1! gono era sceso a terra. Era arrivato, in quei giorni, ad Afun. Jussuf, figlio del Sultano, con tutti i suoi ascari, fatti segno alla esultanza della popolazione. Allo"sbarco della gente italiana, gli ascari migiurtini, evidentemente esalta¬ ti. hanno tirato alcune fucilate contro l'i iti allontanarsi, senza frapporre tempo mezzo, da Afun. Il figlio del Sultano non oppose alcuna resistenza, 0 subito obbedì, allontanandosi verso l'interno, con tutta la sua gente. Il Corriere d'Italia riceve da Mogadiscio .la conferma*di una notizia, che fu già da quipngtrio de! sambuco : fortunatamente nessuno dei nostri è rimasto ferito: ciò no nostante, appena tornato a bordo l'equipng-1gio, tro fere chi Mora^O^,a^nf*''^E%^^' ]ve Elba, ed il suo comandante ingiunga . |perentoriamente a J ussti e ai.suoi^ ^scal_1 istante, appena tornato a bordo lequapng- o, il comandante fece tirare a lungo con. 0 g'i ascari del Sultano, per la punizióne, rendono parecchi Ciò non bastando, no- linfomi dono, arrivò ad Afun la regia iti- .^t"UirJi^T.^Ai\ta, ma per la sua importanza nei riTtiarui,del Benadir.1dell'avvenire della Colonia merita di essere precisata. « Come sapete, secondo uno degli ultimi trattati fra l'Inghilterra e l'Italia, il fiume Giuba deve segnare il confine fra la Sonia- Ha italiana meridionale e la Colonia oricn- ;confine sarebbe sempre segnato dal ranni iimte inaspct l liberarci dalla portate" dall'acqua, tanto ohe il mare, in .quel punto, era di difficilissimo e quasi \m--possibile approdo. Ne.seguivano consegueti- ze molto gravi, spezialmente per noi itali-', ìni, la conseguenza, cioè, che per accedere gIès^meUpercòrrcre%^cdiV%^ S- traverso 1 possedimenti dei nostri vicini, prima di poter porre piede in territorio ita. Unno, cosa certo non piacevole, sopratutto per le conseguenze doganali, fiscali e poli- fiche, elle ne seguivano e eli» ci costituivano in una vera posizione di inferiorità di fron- te asli ir.ffU'si. Ora le cose si sono radicai- mente unitalo in questi ultimi tempi. I.e mo- diffrazioni della geografia fisica sono ve- inine inaspettatamente in nostro aiuto, per schiavitù inglese. \f™° apri, infatti, una nuova foce nel nume, piti a sud della prima, ea essa, al- largata ancora più dalla massa d'acqua, e- ro divenuta la più importante, per modo .jche resta così spostato il nostro confino ver- jso i possedimenti inglesi. Ultimamente sono stati anche effettuati dodi importanti espe- j rimeriti di sbarco, splendidamente riusciti, [n questa nuova foco del Giuba. Essi hanno 1 aviito luogo pochi giorni dopo h, metà di novembre acorso" e sono stati fatti dalla re . „ Ynl'urro Metterebbe conto ij;^'' '„' , ', ' 'snmnm nnrll<, rti«v«'n*i ; spendete quaicne somma anche 1 net ante per sistemare iienuitivamente uri posto di sbarco in quel luogo. Ciò significherebbe un |vero affrancamento di tutta la nostra Colo-