Il drammarico arresto a Roma dei ladri di gioielli

Il drammarico arresto a Roma dei ladri di gioielliUn coìno di scena ì della i\ I /. a romana clamorosi (urti di pi ultimi tenmi La Roma, VltOtnl del Senato, a in oiua,,oreavvenuto nelle indagini intorno ad uno dei più ..elli avvenuti in questi oice il flirto avvenuto ab danno dei commercianti i;,! g^u, iisnon moiregli di iMilanò. Hiassu uiiamo Pr, wiiunte : ratti, lì li novembre Uisceso.1"lulVRótcl del .sr.'i«/o. in piazza del Pantheon. ; "'! signjr A'ttlio {Moiraghi, di 88 anni di Milano;.! s il successivo <ì ;1 signor Attilia fu raojriunw : c dallo zio Ercole Moiraghi di cinquanta anni;e j.i.r,. milanése., negoziante all ingrosso di or»* s1 cecia. Zio e nipote uscirono per la ciiin ne'. 1 q joro uffari. asportando le val'giétte, «f dopò t avere venduto cirri cinquemila lire di gioie i|ritornarono verso le "re i«, risalirono nella ca-ljJiteivi ceve deposero la valigietta, ci ik uscirono di nuovo chiudendo l'uscio' a chiave per re carsi a pranzo fuor dell'albergò Al ritorno c^si trovarono l'uscio della camera chiuso, ma macchiate con impronte di sangue : •aivi-. con un presentimento strano? ed accertarono allora che il .ladro si ora introdotto nella camera, aveva aperto praticando uno squarcio ne! cuoio con una lama tagliente la valigietta gialla, uuella. che conteneva la maggior quantità '•■:: i:•.:.•»'.;•:. ,n| aveva asportato una buona parte.!1• i.i medesimi. ìPoichè nel praticare il taglio!",-i era evidentemente ferito la mano, aveva la- lsciato qua « in impronte di sangue, et altre '. qmacchie di sangue furono trovate in terra :'l corridoio, per le scale lino all'ingresso doll'al':*rgo, Ln vetrina che si apre culla strada era gsm[rirrjIV! 1 I | l ; ' 1 inlortuniò sii 1 pure macchiata di sangue alla maniglia. 5.a sorpresa fu naturalmente assai spiacevole' r i Moiraghi, i r/uali per altro trovarono non j «ve conforto ne! fatto che il ladro aveva la- ! sciata intatta la valigietta die conteneva la mug- j tri -ir palle dei gioielli. Iniziatesi subito le inda-1 gnu, i sospetti più gravi caddero sopra un tale' che giunse all'albergo mentre i Moiraghi erano fuori per il pranzo, e che si ora Qualificato per' ceno Gaetano Esposito. Il sedicente Esposito fu visto uscire verso le venti, nò da allora fee/1 pili ' ritorno. Il furto sarebbe stato dunque da lui perpetrato mediante chiave falsa dallo 10 alle 20. i/esisienza necessaria della chiave falsa fece supporre che egli avesse avuto complici nel personale dell'albergo: furono allindi arrestati un I cameriere, il conduttore, dell'omnifct/s, ed un I facchino, ma non essendo poi risultato nulla a loro carico, farcito rilasciali tutti e tre. • >i~i In Questura fece arrestare dalia prima brigata investtgatrice, quali gravemente "indiziati dal furto in discorso, Alarico Valle, rappresentante di commercio Attilio, Fermenti, fabbro, pregiudicato: per complicità e stato puro arrestato il padre del Valle, a nome Filippo, c per favoreggiamento ii 1 giorni che sepruirono il pubblica sicurezza ed i suoi volte passeggiare insieme nelle vicinanze del VAlbergo del Senato il Valle Alarico, i! quale altro non era die un corrispondente di commercio dei Moiraghi, c^l il notissimo pregiudicato | Attilio Fermenti. Le confabulazioni dei due per] nrnnpscVsmepctnUd-dpzncrglpdegiudicato Cavicchia, ^erinfurto un brigadiere cu. pigentt.videro uiii|(lmsttimrouo subito per 1 bravi agenti.un lampo.,li luce su! mistero del furio, e 1 ladri non potè* h vano essere altri che il Valle ed. il. Fermenti Entrambi furono attivamente sorvegliati in tntt-: le loro mosse, e furono anche chiamati in Cine- . stura più volte senza alcun risultato, il cav. Monaco notò che il Ferracuti aveva ! ■ a o n ò e a »! l a e a i u cav. Monaco notò che il Ferracuti aveva traccio di alcune lente alia mano destra, lei ciuaii per altro potevano essere conseguenza di lavoro, poiché 1! Ferracùii, come I abbiamo detto, fa il fabbro. 1 li Vaile dovette accorgersi, di essere pediuatQ, i ed allora concretò probabilmente nn suo piano di. salvezza, cercando nello stesso tempo un vantaggio finanziario. Come è noto una taglia .«ti cinquemila lire era stata fissava per favorire i la Scoperta dei colpevoli, li Vaile probabilmenI te spero di entrare in passessn di questa som!rna. itKlucendo il Ferracuti a lasciarsi da lui accusare come autore elei furto e lasciarsi arre* :i stare, colla lusinga che poi, non potendosi acsi cenare nulla a carico suo, lo si rilascerebbe, ed il premio delle cinquemila iire verrebbe diuso a meni. 1! Valle difatti si recò dai Moiraghi, e loro che era sullotoiccie del ladro, t! Moiraghi, ! 'non sospettando nulla contro 4i lui, gli credettero a si affrettarono od informarne la Questura. 11 funzionario interrogò allora il Valte, ! ! che raccontò una storia dei tutto fantastica., ! Disse cioè ette egli, avendo avuto sospetti sul ! Ferracuti, si .decise ad interrogarlo, e poiebe lil ! Ferracuti negava, egli con una rivoltella in mano J aveva finalmente costretto lui a confessare.'! ! 1 I ! disse! .gioielli sarebbero stati nascosi i da! Ferracuti in .una cantina del palazzo Patrizi, 11 delegato|diese 'allora clic si sarebbe recalo col N'alio a \ vlsitarc la cantina. Ciò avvenne 11 15 corrente, Dlnaazi a palazzo Patrizi si trovarono varil a- gemi e virii delegati; mentre essi erano in attesa, comparce ti Ferracuti ceri 1111 badile in!ispalla, seguito a breve disianza -dal Valle. Il delegato arrestò allora il Ferracuti, ed altri a- gl genti arrestarono il Vallo, nonostante' citò egutprotestasse asserendo di dover andare a parla- 'ì"c°: l'av- Monaco. • Iòl Quando gli arrestati furono in presenza del e cav- Monaco, questi disse a! Ferracuti: «Tu sei..'l'autore od furto». Ma il Ferracuti, che ìnco- , mmeiava a trovare la comemdìa di pessimo gtt- SU scatiò con un accento di verità rivolgen- - dosi al Vallo: «No; è stato lui! ». ji mi agginuso alloro che il furio era stato -proprio consumato dal Valle, e che .egli, rome!labbro, si era limitato a fabbricai-': la chiave falsa sralle impronte ia cera fornite da! Valle aprire le .-amerà die i Moiraghi occupa- all'albergo, iti quanto al Cavicchia egli arrestalo per favoreggiamento. Il Cavie-1n a! * o * I è stato arrestalo per tavorcgglumei lo. Il Li.vi.:*jl chiù ó noto come un viveur troqueutatore di |, «Aragno »: suole vestire elegantemciite 0 froaumentare le compagnia o. La Questura ritiene vm ^.,.?!,,.,.°!?^li!L^.^.!"^L !ne donnine allegre. 0 gli ùggetli rubati ■•sono caduti iti mano ai Cavicchia, possono essere considerati come perduti: il Cavicchia è abilissimo nell'operare ia sparizione di oggett-: di dubbia provenienza. E-ii! fu implicato nel clamoroso furto avvenuto d'Arena. nel it'07 a San Pier Il drammarico arresto a Roma dei ladri di gioielli

Luoghi citati: Milano, Monaco, Roma