I garibaldini alla rivendicazione di terre demaniali dell'ex-Corona di Napoli

I garibaldini alla rivendicazione di terre demaniali dell'ex-Corona di Napoli I garibaldini alla rivendicazione di terre demaniali dell'ex-Corona di Napoli (Per telefono alla Stampa). K*anu, In, ore SI. L'annosa questione sollevata dai garibaldini sul possesso dei beni della corona di Napoli, ha avuto un epilogo in Tribunale. Essi sostenevano che un decreto ditta toriate del 2 giugno, lbtifj nel fecnorak- Garibaldi tiesse loro diritto dèi rivend'ienre alcune terre ora demaniali: essi aevam> convellalo in giudizio il demando pubblico e patrimoniale, iu persona del direttore euarale comm. bolla, e il ministro della real casa, ih persona del ministro Mattioli. Gii attori nulo rappresentati duil'avv. Lembo e la difesa^ dnli'avv. Gel i. Hi ministro della real casa era. rappresentato dal procuratore Deferrari e difeso dall'avv. Rossi. Il demanio era difeso dall'avvocato eranale comm. Vairone. Le Parli si sono scambiate le rispettive memorie: gli attori hanno insistito allineile il Tribunale dichiarasse che essi hanno acquistato diritto a partecipare al premio stabilito con decreto dittatoriale. Da parte del demanio si è concluso dichiararsi improponibile, anche per lai. mcompetoi.ia de.l'Automa giudiziaria, o quanto meno inatteml.bile, anche per Interceduta prescrizione, e destituita di ogni fondamento,; ia demanda degù at:ori. Il ministero della reali casa lia sostenuto elio ha Miteresse ben limitato ì:i ojuestu giud'zio, il quale riflette, più che altro, !o Stato a cui spetta la proprietà del beni, che per virtù di speciali disposizioni legislativa! vennero concussi alla Corona soltanto in godimento. Ma è chiaro però, che la divisione di: terre appartenenti ai demanio della corona, noni può aver luogo se non per supplire alla deficienza dei demani comunali e dello Stato; eoY occorre appunto che gli attori dimostrino che lì demani delio Stato e quelli comunali siano Insufficienti ali adempimento della disposizione contenuta nell'ari, i.o del decreto dittatoriale. 1! ministero della real casa ha osservato che esso si astiene daH'interloqjulre nel merito del: giudizio, e si è limitato a chiedere la estromissione del giudizio. Se però la tosi della estromissione non venisse accolta, il ministero dell* real casa ha rilevato che il demanio della corona ia Sicilia non comprende che in nnndm* pane beni di natura quotizzabile: la maggio» parte di tali beni, essendo costituita da ville, fabbricati dipendenti, i quali non rivestono carattere di terre passìbili di usi civici, divisibili pea quote Ira 1 cittadini del Comune. Sarebbero sola passibili di quotizzazione le poche terre pratH che ed incolte che fauno parie del demanio della corona in Sic'lia; ma queste terre, secondo un disegno di legge pendente dinanzi alla Camera dei deputati, sono in progetto di retrocessione al demanio- Cosi U ministero della rea! casa ha concluso perché il Tribunale metta fuo^ ri causa il minlsiero della real casa, ed in dfc Ietto prenda atto die sul merito il ministero di» chiara di rimettersi aila giustizia del Tribunale, lì Tribunale ha fissato la discussione per l'uddenza d:>! 24 febbraio, concedendo un termina fino al quattro dello stesso mese per la presene tazione dei documenti, e fino al 12 febbraio per la presentazione di memorie aggiunte.

Persone citate: Deferrari, Ietto, Lembo, Mattioli

Luoghi citati: Napoli, Sicilia