Dalla politica al teatroConversazione con F. Martini di F. Martini

Dalla politica al teatroConversazione con F. Martini Dalla politica al teatroConversazione con F. Martini I nostro ; Oggi è la giornata dei letterati intervistati.1 Dopo Gabriele D'Annunzio, è la volta di Ferdinando Martini. Fero quest'ultimo ha parlato un po' di tutto: delle condizioni del Ministero Sonuifio, dell'eccidio del marchese Benzoni e di Chantecler. Ecco quanto l'on. Martini ha detto ad un collaboratore della Tribuna: i — Certo le riforme dell'on. Sennino esigono milioni nè credo all'utiliti- di aggrn-( vare ancora le tasse in un Paese corno il. Quanto alla spesa per In riforma della scuola, per le casse pensioni, le cooperative operaie e per il riordinamento forestale occorrono una cinquantina di milioni. Tanto almeno fu il computo dell'onorevole Luzzntti nel suo discorso dell'agosto passato a Monsummano. Luigi Luzzatti calcolò che venti di questi milioni necessari ad un piano razionale di riforme sarebbero stati , forniti, in alcuni anni, dal beneficio prove | mente allo Stato in seguito alla conversione della rendita. E gli altri venti o trenta? Luigi Luzzatti promise che avrebbe esposto o ad Oderzo od alla Camera il suo disegno peri l'acquisto anche di cotesto fabbisogno. Ma' agli eiettori di Oderzo, che io mi sappia, non! ne parlò. Sarebbe interessante conoscere da' lui la soluzione del problema che egli ha certo bene studiata. Io, per conto mio. ri¬ .peto che non posso, pronunciarmi in propo. ! sito. a ! *ptto, mn la cosa rimase allo stato di prò: "etto platonico. Di definito non c'è stato !1"01 nulla; e adesso poi non è nè meno da ! designare. Si figuri che mi sarei dovuto re-| cfu;e anche a Parigi per commemorare Gio¬ ii groom dell'Hotel reca al Martini al* cuni telegrammi; sono evidentemente dispacci che si riferiscono alla questione dell'infelice spedizione Bourkart Benzoni nello Yemen; poiché il Martini, dopo averli scorsi; dice: — Non si immagina quanto da fare io abbia in questi giorni por la sciagura cha ci ha angosciati. I giornali tedeschi in special modo si sono dati ad affermare e smentire una quantità di notizie sull'avvenimento creando molte versioni prive, di fondamento. Anche ciò che recano la Gazzella di Colonia o la Alacmeine Zeitung non è davvero esatto. Per ora, si sa soltanto questo: che il mar* chese Benzoni è stato trovato morto nell'in* terno col suo compagno e i cadaveri sono custoditi e sorvegliati, che il console italiano è laggiù, ma come sia avvenuto realmente l'eccidio, in quali circostanze e che cosa in-i tendono fare le Potenze e il Governo italiano non si sa. — Mi immagino anche la sua traduzione di Chantecler sarà compromessa da tale avvenimento. — Quale traduzione? — ha esclamato Ferdinnndo Martini. — Ah! già! i giornali hanno annunciato che io avevo già accettato la traduzione di Chantecler: ebbene, non c'è nulla di vero e ora meno che mai. Due anni fa Re Riccardi mi parlò di questo suo prò- e e e a ra y^^SiS&stó^ suè Carducci e neppure questo mi è possibile, e poi come si può parlare di tradurre un'opera di poesia quando ancora non-è' dato farsi un concetto nè dell'argomento ne' del carattere nè dell'intenzione dell'opera? Prima di assumersi un lavoro di cotesto sre- à ^^^1^^V^Vi r!1 ri e l't ve r 11 a, ) n rnnsi£rliMi Re Riccardi dì 0 rò|^^^S^^^lò'ebB va alla porta a. Saint-Martin debba e possa essere facilrnen-| te trasnortato in un ambiente così diverso -1 , n e i l e e i è a i a n come il nostro ambiento teatrale. Bisogna riflettere che una produzione come Chanlecler non può impunemente passare dal Mane, zoni di Milano all'Argentina di Roma, o dal-i a j l'Artrentinn ni Niccolini di Firenze e via via' dall'uno all'altro teatro d'Italia. Bisognnrà nnehe vedere se il mondo fantastico animalesco, assai più adatto allo spirito dei francesi che ni nostro, potrà trovare adito nei gusti e nel temperamento degli spettatori nostri connazionali. La questione dei " comandi „ alla 3Iinerva tisiiin, 9, ore 22. In un colloquio avuto coi capi servizio, il .nuovo ministro della pubblica istruzione, on. Daneo, avrebbe detto che non è improbabile che ben presto molta parte del personale « comandato » alla Minerva debba tornare ai rispettivi nosti dove se ne lamenta la mancanza. Il proposito del ministro è' stato -accolto favorevolmente costituendo i vari « comandi » non di rado delle vere ei proprie sinecure ed alcune posizioni di favore a danno degli impiegati di carriera. Infatti più volte in questo senso se ne è parlato alla Camera e ad una interrogazione dell'on. Rosadi, l'ex-ministro Rava rispose che ulteriori comandi non sarebbero stati elati e che gli esistenti ad un fissato termine sarebbero stati tolti. Invece secondo il Cor' riere d'Italia, l'on. Rava non mantenne la pubblica promessa e i comandi continuarono ad essere confermati: anzi prima che a| m?rnensò di destinare lo Zoccoli a. .. . . r- ~ w.i» l \ eS" .lasciasse U potere chiamò a prestara -1 ■;ervizl° nresso 1 amministrazione centrale, -!1 . pro.V .Domenico Orano, che tivrobbe or-i , ! ?ine dI insegnare, nella sua qualità di prò-! ,^s?"re, straordinario, storia e geografia udri ' \stlU}™ tecnico di Sondrio. E peri comnn- 1 ai esistenti — aggiunge il Corriere d'Italia — quello del prof. Zoccoli, che faceva narto del suo Gabinetto, l'on. Rava, in articulo irt e - missione presso il Comitato nazionale per 'a' storia del risorgimento con le funzioni di segretario del Comitato e della sua Giunta esecutiva. » A proposito d-\i comnndi ni Mini* | s(ero dell'istruzione il Giornale d'Italia nubn Mica : n La Corte dei conti ha respinto il è';lun cne onesti funzionari sono assoluta- : mente necessari nelle cattedre e nei Muse/ o'.e che d'altronde lo stesso ministro Rava*' | nel maggio 1908, aveva ottenuto di far an* i mettere i comandi di questi funzionari finn e,al 31 diopmhrn lono. ;mv,^m,o„^„o.: \ - 'JL 7 it^S^- d° formala att,,~;:llJ Jl- P ?• «» '!> eTK)ca, - „.lT™.„el comandi. Ma 1 on. Rava sa i "%^n°°nrs(fn"navere provveduto e ora il suo . successore fra le tante smnnSe atwsti'vni o1 ?rP,rìltf,te- hn anch° onesta dei comandi, che ni ìtS^r^^^^l ZJfL^)- Rnva a npnsare in «tati ^ w iTi «k O, ^ VeI Ml e t BfcVXTn.- ' e citmufi'tina di fun^ zionari. nè alla sorte di onesti funzionari fl ^'ì I11"'.'mu? volte avevano reclamato una e- sistemazione definitiva. Tuttavia l'on. Daneo a *" ''on. Lucifero, preoccupati della gravità ti della questione, stanno studiando unk snhi. e zion? equa e ragionevole iniziando così mi^i l'opera di rlordinameìitb del Ministero che* jda tutti reclamata.

Luoghi citati: Argentina, Firenze, Italia, Milano, Oderzo, Parigi, Roma, Sondrio, Yemen