Il Governo francese esce da un momento critico

Il Governo francese esce da un momento critico Il Governo francese esce da un momento critico e ottiene 93 voti di maggioranza (Servizio speciale della Stampai. Pii 29 tt l il P Cauìaux fu ieri a due passi dalla caduta. Il contegno del Governo, il quale si mostro troppo esistante nel provvedere contro le imprese finanziarie sospette, e la prooccu- 'P&zione dei deputati nel difendere il pio l«Jf™jj atteri, • «>P™- S^?ft&3SS StpJ P°,c,? W. "c furono la causa. La priorità bordine del giorno con cui veniva invi tato M Governo a prendere le misure ne- «su s^tssns s»«° * Governo, che non ha preso le *^"^ò»*òtowrové«cÌarìo" à"^spétto* delie ambizioni parlamentari. Si teme infatti di non trovare alcun uomo di Stato il quale |^°F}l&J°^^ì.m. 1****$*™ «?chè il tra^tato di Berlino non sia stato approvato dal Senato. E' da notare tuttavia che un ordine del giorno di fiducia nel Gabinetto era stato per un momento presentato dai deputati Pecharde e Razimbaud. Gli au tori non hanno 09ato mantenerlo al mo. mento del voto. l'assalto di ieri, che fu assai asproassalto si prepara contro il MiniLe dichiarazioni di Monis alla Coma missione del Senato ne saranno la causa Quando al momento della discussione dea ^l^1.0 '^2-0«f^*5f "»* j-««ra' vìOSi3 JSissinSeJJ cne vennc P08ta la questione deà Con6°: E un fatto nuovo, della più alta ^lS^U^cSSte1^ X^'Comi^l° è stato Prcso in flagrante delitto ?menzogna. In seguito a ciò. l'ordine de, Parigi, 29, notte, * e , a simpoiE' attesa pertanto fra breve una interpellanza assai grave. Non sarebbe impossibile che lo stato d'animo, che regna in questo momento fr<i i deputati, diventasspericoloso per il Ministero. L'ff dl ti copnbidptoilsuissttegndn(rpaKdrizfripericoloso per il Ministero. L'affare del prestito paraguaiano Nella seduta di ieri della Camera il de. pittato Delahaye ha denunciato vigorosamente il prestito de! Paraguay, il quale è Camera ha invitato pertanto il Governo ad uscire dalla sua incuria, <. ' a proporre i un'inchiesta su questa faccenda. L'invito non ha tardato a produrre il suo ì'effetto. Il procuratore generalo si è recato rqiiesla ma{lina à] min>tei,0 de!la giustiZia, ed ha avuto col ministro Cruppi tm lungo colloquio a proposito del prestito del Para guav Im seguito a questa conferenza vono. «e ^mediatamente una inchiesta l giudiziaria- Il commissario alle Delsgazio o e - - J à - s e e i e ^ o n o i - . , im- a. el 3 el a X\ o el , inoltre il Paraguay è in rivoluzione e eha l'affare sembra condotto dal finanziere Rechette, eotto il coperto della Banca Inglese e Intemazionale. Borthelot in seguito ha inteso poi «neh* il signor Langeron, il quale si è preteso leso dal fatto «he egli era titolare di un contratto anteriore, che lo incaricava di farà l'emissione: questa emissione era stata ritardata dai disordini attuali del Paraguay. IL Langeron ha presentato documenti precisi ed ha fornito particolari tecnici interessantissimi di grave entità. Il signor Borthelot ha in seguito interrogato il signor Hans, console generale del Paraguay a Parigi, il suo cancellière conte Lebreton, il direttore e gli amministratori della Banca internazionale, e vari altri. A quanto si dice il console generale del Paraguay ha protestato contro le denuncie del Langeron. Si afferma che egli sporgerà querela centro di lui per ricatta La mozione Monzie La votasion* In seguito alla discussione di ieri, che ha messo per un momento il Gabinetto Caiiloux in posizione critica, oggi alia Camera il deputato Monzie ha presentato e svolto Una mozione, con cui chiede al Governo di conciliare le dichiarazioni delia Camera e del Senato su un certo punto della questione marocchina. L'attenzione prestata allo evolgimento della mozione fu assai intensa Monzie cosi si espresse: « Esiste una contraddizione patente fra ciò che avete detto qui e ciò che avete le*, sciato dire alle Commissione del Senato.. Noi vogliamo che il Paese sappia che cosa pensare di questo affare, giacché da questa contraddizione è nato un vero malessere» (mormorii). Monzie venendo ad nn fatto preciso cteiddo i « Di che cosa ei parlò a Kissingen? Quando Jaurès pose qui questa questione al deputata Gaillaux, questi rispose: «Si parlò di .ferrovie e di problemi economici». Vi sento ancora dare questa risposta a Jaurès (movimenti di consenso); e la Commissione senatoria ha saputo che a Kissingen si ora parlato di compensi territoriali. E' vero tutto ciò?». II signor Monzie ricorda le parole dl Cambon e di Kiderlen Waetcher: «Se volete un compenso cercatelo altrove e non al Marocco ». « Bisogna — aggiunge il deputato — che Gaillaux dica chiaro come stanno le cose. Noi abbiamo avuto fiducia in lui, e l'accordo è passato qui come une lettera alle, posta, una lettera di lutto (movimenti). I nostri elettori ci chiederanno ciò che abbiamo votato e perchè abbiamo votato La discussione è stata piena di tenebre: dissipatele!» (Vivi applausi). Caillaux risponde: «La Camera ha voluto che il Governo non fosso giudico. Dopo il voto dell'accordo essa ha prorogato le sue interpellanze: oggi si isola un fatto isolato: mi si chiede di spiegarmi su questo punto. Ora io non posso parlare partitemente di fatti che richiedono spiegazioni generali, lo oso dirvi che le questioni economiche hanno fatto evidentemente il fondo della conversazione di Kissingen: ma non posso dirvi e non ho potuto dirvi altro (rumori) per ragioni che ciascuno deve comprendere. Chiedo al deputato Monzie di attendere.... «> (Applausi a sinistra). Monzie Insiste: — Che cosa è accaduto a Kissingen? Calllaux — Ho già risposto (Proteste «: destra). Il Governo chiede l'ordine del giorno puro o semplice. Potrà unirsi in seguito agli j interpellanti. . I La Camera vota in mezzo a. grande acite-j zione. Pm* la secondi volta la miestloTie di; fiducia viene pesta. L'ordine del «riòmo mi-, ro e semplice è ««provato con 286 voti con-' irò 193, su 47D votanti. a se mi- rsn se e. a è ad re uo to a, go a nta o

Persone citate: Caillaux, Cambon, Comi, Delahaye, Lebreton

Luoghi citati: Berlino, Marocco, Paraguay, Parigi