La notte eroica di Bir Tobras

La notte eroica di Bir Tobras La notte eroica di Bir Tobras {Per telegrafo da uno del nottri inviati speciali) (Continuazione e fine del dispaccio di Giuseppe Bevlone: vedi 1* pagina). TRIPOLI, 91, «re 10,20. (Ritardato dalla censura e consegnato alle ore 1,15 del 22). Quando fu caduta la nottefl. il nemico tacque. I soldati vegliarono nelle trincee contro l'agguato delle tenebre, CU ufficiali superiori discutevano sjulla situazione. Il Comando era stato avvertito che il sottotenente Gozzano, passando solo a cavallo attraverso la cerchia nemica, con un coraggio superbo, era andato incontro alla colonna che doveva essere per via, e che era impos- .sibileCovasse nella notte il piccolo quadra L, dut0 ,rfl r , u dune ma aWalba .. . ' . . ., . '™"1^ puramente. Il piccolo cam- P° era chiuso in un silenzio mortale: i soldati osservavano religiosamente l'ordine di non dire una parola. Si sentivano nello- scurità solo i gemiti dei feriti ed il batter dei denti della gente vicina, perchè la notte tra freddissima e nessuno aveva coperte. SnIMprsscccpgadIIiiBsrtdenlgccnAlle 4,30, con cura estrema, il quadrato si erbformò : messo battaglione di granatieri si mise alla destra, un altro mezzo battaglio- f j terna, nel silenzio sepolcrale. Se, come tut j to porta a credere, il nemico dormiva a bre- ve distanza per riprendere all'alba con grandi forze di attacco le nostre posizioni, è spiegabile che esso non abbia chiuso il I La complicata formazione fu raggiunta con | ordine perfetto, senza accendere una lan¬ di notte, nel disperato viluppo delle rune, a 15 miglia dal loro campo, , n maggiore Grazioli, comandante i gra*^^ fu m pilota stra0Tdiriario neUa mancia. Il valoroso ufficiale diresse con la bussola e con le stelle, in modo stupendo, Vvvvc in linea retta, senza esitazione. Il lato nord dell'altura era sgombro e non fu trovata resistenza. Nessuno si accorse del passag ai0_ Grandi fuochi ardevano ad ovest verso BuseI{m> forse a punt0 di radunata del ne- o ? n è> - cerchio e collocato sentinelle per la certez-1 : iza che i nostri non avrebbero osato uscire cDmvppdstnutalicpdsmmi . a mico. Come un esercito di ombre, i tre battaglioni, con la loro bandiera ed il loro carico di dolore nel centro, svanirono negli avvallamenti delle dune, 'sollevando appena un fruscio dalla sabbia folta. Quando sorse la luce, incontrarono il generale Lcquio, col resto della brigata. Più avanti, trovarono la brigala Giardìna, col generale Pecori, che usciva da Aia Zara con nuovi rinforzi. La mattinala ci costò sei morti e 78 feriti, quasi tutti lievi. Il nemico ebbe certo perdite molto gravi. Riassumendo, fu una situazione brillantemente affrontata e superata grazie al coraggio leonino, alla resistenza formidabile delle truppe, alla freddezza, alla decisione, all'ardimento, alla chiarezza delle vedute del Comando. GIUSEPPE BEVIONE. t

Persone citate: Giuseppe Bevlone, Grazioli, Pecori

Luoghi citati: Aia Zara, Tripoli