Un disastro ferroviario presso Asti Si tratta di un attentato ?

Un disastro ferroviario presso Asti Si tratta di un attentato ? Un disastro ferroviario presso Asti Si tratta di un attentato ? Due operai morti e 16 feriti Asti, 20, mattino. (Per telefono atta Stampa). mente la mac Stamane, la notizia di un gravissimo di saetro si è diffusa in un attimo per la città. Verso le ore 7,30 partiva di qui, come di consueto, un treno sulla linea in costruzio-no Asti-Chivasso, destinato al trasporto sul luogo dei lavori di sabbie e di uomini. h^.S»qU™yST,:^lZ la macchina, prese posto una numerosa squadra di operai, terrazzieri e muratori; altri quindici vagoni, attaccati ai primi, e-rano carichi di ghiaia. II treno aveva oltrepassato la frazione di Valbella, Comune di Sessant, dove sorge la stazione di questo paesetto, allorché il mac-chinista si accorse che lo scambio era stato mosso. Diede istantaneamente i freni e il contro-vapore; se non che, essente lo scam- «„° £ Sl^l^r fcln!'no, la macchina usci dalle rotaie, ferman-dosi di botto sul terreno I quindici vagoni di ' ghiaia, nell'urto, spinsero i quattro vagoni carichi di uomini, mandandoli per aria. Si udì un urlo di ter- rore, uscito simultaneamente da cinquanta bocche. Gli operai travolti vennero in parto sbattuti violentemente a terra e parte schiacciati fra i vagoni. Vi sono due morti e due moribondi ed una ventina di feriti. Il jInaWìrnlovi parillrUlal 1 ] Asti, 20 ser*. I Eccovi i particolari del grave disastro di ! Sessant, di cui vi ho dato stamane un primo]1 ,. i cenno sommario. Appena sparsasi in città l'eco di quanto era accaduto, mi sono recato immediatamente sul posto. Sessant è un alpestre paese sullo stra- , i j, ii » , ii dale di Chivasso. situato a crea cin.-jue chi- , r, , ■ lometn da Asti. Per la strada fangosa ineon- tro gruppi di persone, che tornano dal luogo i rono in città a recare la notizia che la proporzione del disastro, per quanto tragico, ha una portata assai inferiore a quella da tutta prima creduta. Nella mattinata si parlava infatti di otto morti e di trenta feriti, ed essendo oggi giorno di mercato, reso enormemente affollato dalla vicinanza del Natale, è facile immaginare la terribile impressione prodotta ritre che sulla cittadinanza, anche sulle migliaia di persone scese dal contado in città. I morti A metà strada incontro un miro trainato I da duo muli, che porta le salme di due vit- timo: lo seguono due carabinieri, alcun»' j guardie ed una cinquantina di persone. Una delle vittime e eerto Giovanni Musso, d'anni 3ó, muratore, detto Vorili, nativo di Vaglie- rano; era ammogliato, con un bambino, ed era tornato da otto giorni al lavoro dopo tm. lungo riposo concessogli in seguito alla rotr ;tur.% di un braccio, riportata lavorando sulla]stessa linea, .nell'altro non si conoscono le generalità. Sul posto trovo il procuratore del Re. avvo- cato Albini, il pretore del II Mandamento, av- vócato Perocchio ed il cancelliere Bonada !I^LI^^^JVL^^S^^ che procedono alle prime constatazioni per assodare le eventuali responsabilità. Con l'Autorità giudiziaria sono presenti anche pureechi carabinieri e guardie, che tpngono indietro i curiosi dagli avanzi dei quattro vagoni fatali. A visitare la località si sono recati anche il sotto-prefetto, cav. £aroldi, il sindaco, comm. Bocca, il capitano dei carabinieri, cavaliere Terzano. l'ispettore di polizia. Blandi, il delegato di pubblica sicurezza Gigli ì, il sindaco dì Sessant. Vittorio Fornaci. Sui quattro vagoni sui quali stavano gli operai non si vede che un ammasso dl assi e di travi sfasciati e ridotti in frantumo. Larghe chiazze di sangue sono sulle tavole spez- ; ; ijzate, accavallate una siili altra, e per terra, in mezzo ai binari. Presso la macchina, che ha | riportato grwrt avarie v, è un^ capr^to sanpulnato, ruzzolato nel fango, insieme ■"resti di una scarpa, spezzata in due, pure ess'isparsi pezzi di pane, salame e formaggio, che dovevano servire per la colazione dei terraz- zieri. E'uno spettacolo cho stringe il cuore, e al quale la giornata nebbiosa dà un'impronta dl grande tristezza. flnmft avvMiiifi il disastro Mime dvveiuw u uisiisiru ■ Da circa due anni la Ditta Sutter ha inizia- to 1 lavori per la costruzione della ferrovia Astl-Chivas». che consterà di circa cinquanta ohilometri. I lavori della prima sezione di 30 chilometri sono uià inoltrati, tanto che la gal- leria di Brozzolo, alla cui metà Giunge il pri- mo tratto spera a Montigllo . prim] chllometl.f dei]a nuova strada dulìaS «ostia città sono ultimati, e sui binari rego- ^ne. alla Torretta, alle porte della etttà che iin quattro vagoni vuoti, seguenti immediata-li Brozzolo, alla cui metà Giunge il pri- atto, sta per essere traforata, e l'Impresa j,.. ii ho \en di inaugurare il primo tronco da Asti itigllo per la prossima estate Frattanto. ì nostra città sono ultimati, e sui binari rogo- lari corrono i vagoni per il trasporto del ina- teriali e degli uomini destinati al lavoro, li' aPfJunt0 s°P''a uno di questi u'eni in toma- i à. mente la macchina, presero posto stamane, alle 7,30, circa 30 operai addetti alla livellazione della linea, con ghiaia, e ai lavori di i j cinta, mediante pali lunghi e rampe laterali, -j come vi ho detto, a questi quattro vagoni, l dl proporzioni un po' più piccole dei normali, viaggianti sulla linea aperta all'esercizio, ne Z «-ano attaccati altri quattordici, carichi di a . , _ ... * i; ghiaia ed un ultimo carico di pali 11 treno, e-. condotto dal macchinista Pietro Scotti, fu ! Giuseppe, ili anni 52, da Tortona, col fuo- di chista Virgilio Pedroll, di Giuseppe, di anni a 24, di Mirrmrago. provincia di Novara, proc-'cedeva ad una velocità media di venti chiloo metri all'ora; oltrepassato il chilometro quinil to, precisamente a 52» metri, nella frazione m- vagella, il macchinista si accorse, malgrado !',DDa svand6 oscurità, resa più densa dalla n-1 „„!,>.(„ „>,„ ,„ ^.„, UL .... ■ » » , ». 'nebt)ia' che ,0 Scambio ivi esistente era stato o, tj3CJca,t0' « "«ateosa eia incastrato nel cuore i, nei cme binari : ma era tr°PP° ^rdl. La sua r- prontezza, la presenza di spirito nell'arrestare a subito il treno, servì soltanto ad attenuare le o conseguenze òTsi disastro, non ad evitarlo, e I Le ruoto anteriori della macchina scatta Irono dal binano dl destra; ma, avendo ni loro d ; passaggio f.vto cadere l'ostacolo che tenava j aperto lo scambio, questo tornò a rihchlu- dersi, e lo mote posteriori della macchina ] scivolarono sul binario di sinistra, che era I T,oll° 5,1 cui dovavi passar,! tutto il iiVno. i ! t-«J11** tjj^ì ''er o]Se^n.mr&^$£"2? di- ^Sf^ cJn le ruote anteriori sulle traversine della fer- i rovia, flnchì! si arresto di botto. All'urto i; nvuvfqfncrrmsncda , „ Q q„attordlc] va oni cari. l ch] „j nja£ é an,u!t'i;ri0 car,co df ,alì 'i a- .i.i,„m M. 0e(,.^,^a „i, i .„„ • il ' i aouaiie con estrema violenza sii quattro vai- ,,nnj .„ri„hi ^,r,n,..,i *„..^.;„ ^ goni canoni di operai. Avvenne una sce'in n- ^paventosa oi.i..iit o i j nuattro vagoni si accavallarono. le assi si chiusero fra la macchina oa a no fmiià. i vagoni della sabbia, come le pieghe di un'enorme mantice. Gli operai presi fra le tavole o lo travi frautumate emisero un grido straziante. I feriti Due rimasero morii sul colpo, altri 16 rimasero feriti, due dei quali gravemente. Ecco i nomi: Giovanni Lausti'a, di Giuseppe, di anni 1S; Luigi Porcellana, fu Luigi, di anni 17; Mario -Moramio. fu Michele, di 30; Francesco Passio, di Cesare, di 15: Lorenzo Anialo, fu o I Luigi, di 06; Francesco Rebandengo, di-Giut- seppe, di 22: Andrea Graziano, fu Bartolo»' j meo, di 23: Vincenzo Saracco, fu Stefano, a di 40, tutti di Asti; inoltre: Angelo Catella, fu i Luisi, di anni 31, di un paese della provincia e- di Como; Luigi Guaglio, di Antonio, di 43, da d '1 recate (Novara); Francesco Corderò, fu Anm. tondo, di 50, di Celle Bnomondo; Carlo Brutr ; nasso, di Angelo, di 35. di Agiva (Padova!. la]Tutti questi furono ricoverati all'ospedale Inle fine: Giulio Bugnano, dl Giovanni, di anni 24; Enrico Follo, di Carlo, di 21: Rrnesto \imone,, o- di Albino, dl 23. da VagHcrano, ed un ultimo v- di cul nli n r, * rtmà&na !, .k ' rimasero f611tl ^ leggermente e andarono da se stessi alle loro er ueeni no, an il li e rz- case. L'individuo, cho si trova all'ospedale, ; non ancora identificato, ha subito la trapana; zione del cranio operato dai dott. Tosi e Fai sano. EkIì si trova insieme al Graziano in j condizioni disperate. Il macchinista ed il fuochista rimasero illesi. Sulla macchina si trovava anclie il marcatore della ditta Sutter, Antonio Bianco, di Pietro, di anni mandona (Novara), e rimase salvo per mira colo. Due sassi nello scambio I primi ad accorrere sul posto, insieme auli abitanti del vicinato, furono il dottor Mazn zonj| fli s,.ifanl, le gUardie municipali Negri ha Giuscppe e vMfreda Guglielmo, che prestaio1 f ■",.„,.., ,.„, „,.,„.,.,,!„„ u-, i« .;»„„. s'i|<:dVf tof° Ilcl Bicolli .situato pò- 'co lungi, e a mezzo di un carro faceva tras- ,JO. da Ga-|Idopo i carabinieri he lj0rtare all'Ospedale della nostra città i pri- z- ml cin(Iue foriti più gravi, e Sopragglynsero poco ta Quarta Raffaele e Feste Giacomo, che, insie- ™ <™ «« ■*« Prestarono la loro valldlt^.* ìpe!',a a'soccorf°> ? a mezzo PPS <?elle barelle ,della 0 croce Verde., pure sollecitamente ac a- corsa, si procedeva al trasporto dei restanti ia feriti, quindi, più tardi, anche al trasporto ta delle due salme, che vennero deposte ntì.1*30 camera mortuaria dell'Ospedale. Dalle primo al- constatazioni fatte dall'Autorità giudiziaria ri- risulta ben provato che non si tratta di dis- ìa';dalle mani ignote di uno o pirt delinquenti, go-|nel cuore dello scambio, c che furono lacaii-he'specialmente per questo motivo, , gi.ndi, ta-, sima twwwri- risulta ben provato che non si tratta di dis- sa grazia, ma di un vaissimo e triste attentato en rrirvHnoi» sti criminale. o. | L'Autorità Ila sequestrato due sassi, posti go-;net cuore delio scamnio. c cnc iiirono ia cau- a- ; ^a del deviamento e delle tragiche conseguen- li' ze derivatene. ma-ì L'impressione in città e in tutta la zona,