L'arresto a Tripoli di quindici capi arabi tra i più autorevoli

L'arresto a Tripoli di quindici capi arabi tra i più autorevoli L'arresto a Tripoli di quindici capi arabi tra i più autorevoli o e l (Per telegrafo da uno del TRIPOLI. 12, ore 21,18. Oggi è stato operato l'arresto a Tripoli di una quindicina di influenti capi arabi, tra cui sono-particolarmente eminenti: Laminel, Ghergheni, Vda el Ghergheni, Muttar Nasu Bej, Benkdara, Lenafer. Gli arrestati furono portati al castello di Tripoli sotto una grossa scorta di carabinieri. Si conoscono solo vagamente i motivi che hanno determinato il gravissimo provvedimento, che ha prodotto una forte impressione nella popolazione indigena. Gli, arrestati sono indiziati di complotto contro-ila sicurezza della difesa di Tripoli. Pare assodato che essi tenessero frequenti riunioni nella farmacia Baronaki e nella propria casa col pretesto di banchetti, destinati a ordire cospirazioni contro di noi, e mantenessero comunicazioni con Costantinopoli e col Comando delle forze turche nel campo nemico. Pare, inoltre, che essi facilitassero l'entrata in Tripoli per mare di emissari nemici. E' curioso il seguente particolare: uno degli arrestati, il Lenzafer, qualche giorno fa, aveva dato un grande banchetto a cui avevano partecipato le autorità italiane. Se, come tutto porta a credere, i fatti che causarono l'arresto sono veri, bisogna dare al Governo locale la più viva approvazione per aver dato libero corso alla giustizia, anche a costo di colpire i notabili più conosciuti e ' più autorevoli di Tripoli. Solo mostrando di avere la forza per colpire i capi arabi, che abbiano cospirato contro di noi, possiamo assicurarci sulla popolazione indigena l'autorità che ci è necessaria. GIUSEPPE BEVIONE zcpczr

Persone citate: Nasu

Luoghi citati: Costantinopoli, Tripoli